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Autore: candidalametta    02/07/2010    0 recensioni
un Jared troppo giovane, alle prese con uno dei suoi primi film, il cuore chiaro di speranze e l'anima forse, ancora intatta. un Angelo distratto che ne in contra un'altro, diverso e forse opposto che fa a pugni con il cielo. un non-amore... e in fondo, forse, una lezione da imparare... -(spostata dalla sezione 'attori' a quella 'cantanti' dopo attenta riflessione)- "volevo solo distruggere qualcosa di bello"
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Leto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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un dettaglio piccolo ma fondamentale che ho dimenticato di sottolinerare. questa ff non avrebbe mai visto la luce senza la presenza di due persone nella mia vita. il mio maestro di Kick e il suo vice.dedico quindi questo sproloquio a Giuseppe e Manuele. un diretto dietro con tutto il mio affetto ;P




4

Il regista lo soppesò con lo sguardo.
Decisamente un bel ragazzo.
Un viso dannatamente perfetto, angelico, non ancora affilato dalla crudeltà del mondo. Unì le punta delle dita davanti al volto, “cosa fai per divertirti Jared?”, il ragazzo sobbalzò dalla domanda inaspettata , “come?”, “ti ho chiesto cosa fai nel tempo libero oltre a rimorchiare ragazzine, Leto” ridacchiò l’uomo.
Jared chinò discretamente il capo tanto da coprire le guance con i capelli troppo lunghi, “si ecco io …” cominciò ingoiando troppa aria, cercando di dare il giusto peso alla sua risposta, “io suono .. con mio fratello e un paio di amici …” l’ultima cosa che Jared voleva era convincere il regista che per suonare non si sarebbe impegnato a dovere nella parte.
“sei esattamente come ti immaginavo Jared, un ragazzino imberbe che non ha ancora capito cosa vuole dalla vita, sei così ingenuo che non percepisci neanche la portata dei tuoi sogni. Potresti diventare qualcuno se mettessi un minimo di professionalità in quell’incredulità per la vita che ti trascini dietro come una coperta”. E rise, spiegando la gola mentre Jared reprimeva un imbarazzo incontenibile che gli colorava le guance. Sapeva di buono il ragazzino, lontano chilometri da molte altre promesse che, ancora più giovani di lui sapevano cosa fare, come comportarsi.
Attori nati intorno al suo indiscusso potere.
Ma loro non erano quello che gli serviva.
Jared invece era perfetto, gli piaceva.
“quindi … non mi prenderà?” chiese Jared in un bisbiglio irrigidendo le labbra dalla smorfia di delusione che non avrebbe voluto mostrare.
Il regista sospirò reggendosi unicamente alla scelta che sentiva di dover fare.
“certo che ti prenderò Leto, con quella faccia da bambino e il corpo da statua greca che ti ritrovi sei assolutamente perfetto per questo ruolo”. Il regista si alzò dalla sua sedia seguito dallo sguardo assolutamente sbalordito del giovane, si fermò accanto a lui prendendogli con ruvidità le guance tra i palmi alzandogli la testa verso l’alto, inquadrando il suo profilo da cherubino alla luce che filtrava dalle persiane socchiuse. “è un film crudo, violento e brutale … e tu sei l’esatto contrario” i suoi occhi da cinepresa presero nota della paura in fondo al suo sguardo, gli lasciò andare il viso arrossato voltandosi verso il suo frigo bar, completamente disinteressato al fatto che Jared fosse ancora pietrificato a pochi metri da lui. Sentì lo stridere della sedia spostata dal ragazzo che si alzava in piedi ancora troppo sorpreso, “allora … perché vuole me?”.
Il regista sorrise nel bicchiere che aveva già portato alla bocca, “perché ho voglia di distruggere qualcosa di bello”.*

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Jared si tuffò nella sala prima che gli altri allievi si alzassero dall’inchino del saluto.
Erano passate appena due settimane, solo 4 incontri e Jared sentiva già di migliorare. Era più elastico, il corpo rispondeva meglio e aveva più conoscenza di esso nello spazio.
Peccato che nei combattimenti non riuscisse a combinarne una giusta.
Attaccava nei momenti sbagliati, dava calci quando avrebbe dovuto concentrarsi sui pugni e non riusciva a non indietreggiare quando lo sfidante si faceva troppo vicino.
“Leto!” lo rimproverò per la centesima volta il Maestro mentre con i pugni vicino al viso guardava nel panico completo l’avversario sorridente, “quante volte ti ho detto di non lasciarti scoperto il busto?”
Manuel a pochi centimetri da lui gli sorrise indiscutibilmente compiaciuto mentre la donna si intrometteva tra i due allontanando il suo allievo migliore con una spinta brusca, abbassò il guantone di Jared fino a fargli coprire lo stomaco “devi pararti Leto, voglio che uno dei neuroni sparsi per la tua testa vuota sia impegnato dell’evitarti qualche livido, chiedo troppo forse?”, domandò esasperata ad un palmo dal suo viso.
Jared si impegnò per non lasciarsi sconvolgere da quegli occhi profondi sul viso perfetto.
La donna lasciò cadere la maschera esasperata per tornarlo a guardare divertita, e Jared si chiese se fosse possibile capire davvero quale fosse l’esatta emozione oltre tutti quei bluff. Lo sorpassò sfiorandogli la spalla, “o magari il tuo cervello è troppo impegnato a controllare qualcos’altro per concentrarsi su questo?” gli sussurrò lasciandolo di nuovo in balia dell’avversario ancora più confuso.
Manuel non perse che qualche secondo nel notare le guance più rosse di Jared prima di lanciarsi in un attacco frontale e lasciarlo ansante sul parquet lucido a tenersi l’addome colpito.
“non farti distrarre da lei” gli ringhiò aiutandolo a rimettersi in piedi e dileguandosi con il resto della classe mentre rimaneva di nuovo solo con il Maestro.
La donna inginocchiata accanto al suo borsone gli dava le spalle e Jared nella sala vuota sentì soltanto l’attrazione verso il corpo rannicchiato della sua insegnante e la vergogna di non essere all’altezza degli altri allievi.
“ho bisogno di più tempo per allenarmi, un paio di ore alla settimana non bastano” disse parlando più a se stesso che alla figura raccolta accanto a lui, “non posso farci niente Leto, la mia disponibilità è questa” gli rispose con le mani ancora impegnate a sistemare l’attrezzatura nella borsa.
“sono disposto a pagarti … ormai non manca molto alle assegnazioni dei ruoli e io non mi sento pronto … ho bisogno di più …”.
La donna si alzò con gesto elegante accanto a lui, leggera come un alito di vento, così sottile e perfetta che Jared si chiese come potesse essere così armonica.
“non voglio i tuoi soldi”, gli sussurrò lieve, “se trovassi del tempo per allenarti, in qualsiasi ora della giornata ci sarebbe una sola cosa che vorrei da te”, e si spostò lievemente, tanto da aderire al petto di Jared, perdutamente immobile nell’ombra del suo sguardo nella stanza semi buia.
“voglio che mi giuri assoluta obbedienza” gli sorrise ad un millimetro del suo volto frastornato, “sarò il tuo unico Dio e non farai nient’altro che quello che ti dirò, in qualsiasi momento qualunque cosa, ci stai?”, Jared deglutì pesantemente, “ok”.
Si allontanò con dolcezza lasciando Jared libero di respirare nuovamente, gli fece solo un cenno distratto mentre si allontanava verso la sala, “bene, allora tieniti pronto Leto, il tuo vero allenamento comincerà prima di quanto tu possa immaginare”.

*frase detta dell’attore Edwad Norton alla fine della scena in cui si picchia con Jared (in fight club ovviamente) Dunque: siccome sono una egocentrica complessata e tengo davvero tanto a questa storia mi prostro a chiedere un piccolo commentucolo a chi legge e se ne va. Badate bene io non vi chiedo denaro per seguire le mie losche storie ma poi potreste anche “ripagarmi” in qualche modo !
Altrimenti potrei “accidentalmente” mettere un virus in questa pagina e contaggiarvi tutti no??? (l’autrice ricorda a se stessa che è già un miracolo che sappia usare l’html quindi non faccia promesse di vendetta a vuoto -.-)
Ok, detta così sembra che vi sto minacciando …
vi preeeeeego! (bene, sono passata alla modalità supplica, ma si può?)

Per_Aspera_Ad_Astraaaa!! Lo so che le mie storie creano dipendenza! ;P si, lo so, la solita vanagloriosa ;) Sono felice che la parte del combattimento ti sia piaciuta! Avevo il terrore che annoiasse *.* come vedi IL MAESTRO non si smentisce di un punto … anzi! Spero gradirai la parte del regista, io personalmente non facevo che sogghignare mentre la scrivevo ;) dai, voglio sapere cosa ne pensi! Un bacio. lo
  
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