Ciao a tutte
e benvenute :)
Ecco il primo
capitolo!
Volevo
premettere una
cosa, prima di tutto: questa storia che state per leggere, l'ho
già scritta tutta e non credo che la cambierò,
almeno non in modo considerevole.. Spero davvero che possa
piacervi, perché io mi sono divertita tanto a scriverla
=)
I primi
capitoli non
sono un granché (spero che mi darete fiducia!) specialmente
questo, che serve solo per darvi un'idea dei personaggi.
Lungo "la
strada" ho
messo molte citazioni, tratte per la maggior parte
da testi di canzoni, e a volte ho riportato direttamente l'intero
testo. Nel capitolo che state per leggere, la citazione qui sotto in
verde (perché se non ho fatto casini con la pubblicazione
dovrebbe essere in verde >.<) è di una canzone
dei Queen, Somebody To
Love, mentre la canzone in fondo è di Michael
Jackson, Off The Wall.
Anche i
capitoli, iniziano ognuno con il titolo di
qualche canzone. Ad esempio questa,
The Unvritten Law è una
canzone dei Deep Purple.
Va bene, sto
parlando
troppo e
voi vi sarete giustamente rotti le scatole (a meno che non abbiate
saggiamente deciso di saltare le mie chiacchiere xD)!
Quindi vi
auguro buona
lettura e.. no aspettate, un'ultima cosa!
Ci tenevo a
dirvi che lo spunto per scrivere questa storia mi è arrivato
da una canzone che ho trovato scritta sul mio libro d'inglese, ma per
ora non vi dirò
quale, tanto poi lo scoprirete =)
Ah, ma adesso
la
smetto sul serio xD
Buona lettura
a tutte
e, se questo capitolo non vi farà così schifo,
arrivederci al prossimo! =D
********
CAPITOLO
1. The unwritten law
[Can
anybody find me somebody to love?]
[Chi
può
trovarmi qualcuno da amare?]
Un’altra
giornata di merda.
E perché? In
fondo non era successo
niente di brutto.. ma nemmeno niente di nuovo. Calma piatta.
Merda.
Lasciò cadere la
cicca a terra e la
calpestò con il piede destro, finché non fu
sicuro di averla
spenta.
Fumava veramente tanto e
sapeva che
probabilmente un giorno ne avrebbe pagato il prezzo, ma tutto
ciò
che non riguardasse l’immediato futuro non lo interessava
granché.
-Hey Raul! Oggi cosa
proviamo per
primo?
Pianeta Terra chiama Raul,
rispondere
prego: Joey, prove, chitarra..
Raul si era momentaneamente
estraniato,
dimenticandosi persino che il suo migliore amico gli stava camminando
affianco.
Un giorno mi
scorderò anche dove
abito..
-Credo che Dario volesse
iniziare con i
Kiss
-Ah, già..
–sembrò contrariato, a
lui non piaceva molto quella band, in effetti, ma rimase taciturno:
questo non era da lui.
Joey e Raul erano amici da
tantissimo
tempo; la loro era un’amicizia nata fra i banchi di scuola e
poi
consolidata dalla musica.
A entrambi infatti
piacevano più o
meno gli stessi generi: dall’hard rock al metal, ma anche pop
e
rock melodico. Questi ultimi due, erano i generi che più
spesso
provavano con la band, dove entrambi suonavano la chitarra, altra
cosa che li aveva sempre accomunati.
Erano cresciuti insieme e
ognuno sapeva
in pratica tutto dell’altro, dalle cose più
inutili tipo quanti
calzini avessero nel cassetto alle cose più scottanti, come
a che
età avessero perso la verginità; insomma,
l’uno per l’altro era
come un libro aperto.
Ecco perché Raul
conosceva il motivo
del malumore dell’amico e lo condivideva appieno: la saletta
di
musica che erano riusciti ad affittare dopo anni di schitarrate nei
garage, urla dei vicini e risparmi, si trovava nella
“uptown”,
ovvero la zona ricca della loro città, quella dove stavano
camminando in quel preciso istante.
Ricca si fa per dire; forse
è più
corretto benestante. Insomma, erano comunque messi molto meglio di
loro: loro, considerati i ragazzacci della
“downtown”, la zona dei
poveracci come erano soliti chiamarla, disprezzandola.
I loro ragazzi andavano
alla scuola
privata più prestigiosa dell’intera regione,
indossavano
l’uniforme e vestiti firmati.
Loro invece erano, quelli
che andavano in giro fino a tarda notte, che passavano le serate a
bere nei pub, che si drogavano e che andavano alla scuola
pubblica
per l’amor del cielo!
Né Raul,
né Joey né tantomeno
nessuno dei ragazzi della loro band improvvisata, come piaceva loro
chiamarsi, avevano mai fatto uso di droghe e raramente avevano bevuto
qualche bicchierino di troppo.
E Raul, dal canto suo,
riteneva di
saperne molto di più di quei bambocci firmati dalla testa ai
piedi
che si facevano comprare i voti da paparino.
Due ragazze con le borsette
di Gucci
passarono e li squadrarono con schifo malcelato, scuotendo le chiome;
Raul sorresse il loro sguardo mentre sputava sulla strada della loro
preziosissima città immacolata.
I ragazzi della downtown
erano fieri
del loro quartiere, dal primo all’ultimo; si conoscevano
quasi
tutti e quel posto della loro infanzia ormai ce l’avevano nel
cuore.
-Non mi piace questo posto
con tutta
questa gente che ci guarda come se fossimo il loro peggior incubo
–commentò Joey
-Lo siamo
–confermò Raul –e
dovremmo usare la cosa a nostro vantaggio uno di questi giorni
-Per farne fuori un
po’?
-Perché solo un
po’? Meglio fare
piazza pulita
-Vabbè ora
però esageri
-Può essere, ma
è assurdo che ci
disprezzino così tanto, senza neanche conoscerci
Joey seguì con
lo sguardo un gruppo di
ragazzi ancora con l’uniforme e scosse la testa
–Sembrano tutti
uguali
-Lo sono infatti
–rispose Raul
Non si sarebbe trasferito
là per nulla
al mondo. Sai che noia.. be’ in effetti ultimamente lui si
annoiava
un po’ dappertutto. Non vedeva più solo la gente
tutta uguale, ma
anche le giornate.
Che giornata di
merda. Pensò
ancora.
Passarono accanto a un
altro gruppetto,
ragazzi e ragazze della loro età.
Risatine, bacetti,
minigonne e poveri
stupidi che si sentivano tanto machi. Raul scrutò il
gruppetto e gli
sembrarono tutti tremendamente monotoni.. ma c’era
una,
una ragazza.
Anzi una Barbie.
Bionda, alta e snella;
chissà magari
aveva anche gli occhi celesti. Ma quelli non li riusciva a vedere
perché, a differenza degli altri, teneva lo sguardo basso e
non
rideva anzi, sembrava molto imbronciata.. triste.
Il ragazzo
corrugò le sopracciglia,
perplesso. In quel momento la ragazza alzò lo sguardo (occhi
marroni, non mi dire!) e non appena intercettò il suo,
sussultò, lo
distolse e cominciò a prestare attenzione ai suoi amici. Un
sorriso
stupido si dipinse anche sul suo volto.
No, niente
eccezioni pensò
perdendo la curiosità che si era fatta sentire prima per
Barbie,
tutti uguali. E hanno paura di noi. Paura! Nemmeno
fossimo
dei mostri cattivi
Non ci pensò
più e finalmente
arrivarono alla saletta.
Dario, Lela e Rob erano
già lì
-Ce l’avete fatta
ad arrivare! –li
accolse Rob, già seduto dietro la sua amata batteria.
-Eravamo a piedi, non in
motorino
–spiegò Joey; poi assunse un’espressione
interrogativa –Che
fai Michela?
-Lo sai che non mi piace
quando mi
chiami così –rispose lei –Comunque sto
abbellendo questo
postaccio.
Lela stava appendendo una
foto di loro
cinque tutti insieme, scattata chissà dove e
chissà quando. Ma era
bella, tutti sorridenti.
Raul la guardò e
sorrise –Bella
idea. E bella foto
-Grazie –rispose
lei –E’ un po’
vecchia, ce la siamo fatta fare l’anno scorso, non so se te
lo
ricordi.. ma mi piaceva tanto!
Il ragazzo trovava loro 5
insieme una
forza della natura, la band migliore del mondo.. anche se
naturalmente non lo erano affatto.
Sta di fatto che comunque
mancava loro
un componente: Joey e Raul alle chitarre, Dario al basso, Lela alla
tastiera e Rob alla batteria.. ma nessuno al microfono.
Quando si concentrava, Raul
qualcosa
riusciva a fare, ma avrebbe avuto bisogno di lezioni e non poteva
permettersele, se voleva continuare a contribuire con
l’affitto.
Così, per ora
suonavano e basta,
scrivendo comunque testi sopra alle melodie in attesa di trovare un o
una cantante. Quel giorno per esempio, avrebbe cantato Raul, fiero
del nuovo testo che aveva appena sfornato.
Come al solito, una volta
presi gli
strumenti, nessuno pensò più a niente se non al
musica.
When
the world is on your shoulder
Gotta straighten up your act and boogie down
If you can't hang with the feeling
Then there ain't no room for you this part of town
'Cause we're the party people night and day
Livin' crazy that's the only way
So tonight gotta leave that nine to five upon the shelf
And just enjoy yourself
Groove, let the madness in the music get to you
Life ain't so bad at all
If you live it off the wall
Life ain't so bad at all
Live your life off the wall
You can shout out all you want to
'Cause there ain't no sin in folks all getting loud
If you take the chance and do it
Then there ain't no one who's gonna put you down
'Cause we're the party people night and day
Livin' crazy that's the only way
So tonight gotta leave that nine to five upon the shelf
And just enjoy yourself
C'mon and groove, and let the madness in the music get to you
Life ain't so bad at all
If you live it off the wall
Life ain't so bad at all
Live your life off the wall
Do what you want to do
There ain't no rules it's up to you
(ain't no rules it's all up to you)
It's time to come alive
And party on right through the night
Gotta hide your inhibitions
Gotta let that fool loose deep inside your soul
Want to see an exhibition
Better do it now before you get to old
'Cause we're the party people night and day
Livin' crazy that's the only way
So tonight gotta leave that nine to five upon the shelf
And just enjoy ourselves/yourself
C'mon and groove let the madness in the music get to you
Life ain't so bad at all
If you live it off the wall
Life ain't so bad at all
Live your life off the wall
So tonight gotta leave that nine to five upon the shelf
And just enjoy yourself
C'mon and groove let the madness in the music get to you
Life ain't so bad at all
If you live it off the wall
Life ain't so bad at all
Live your life off the wall
Quando
il mondo ti pesa
devi rimetterti in sesto e andare a ballare
se non riesci a sentirlo
allora sei nella parte sbagliata della città
perchè noi ci divertiamo notte e giorno
vivere da pazzi è l'unico modo
stasera devi dimenticare il tuo lavoro
e semplicemente divertirti, abbandonati,
lasciati prendere dalla pazzia della musica
la vita non è poi così male se la vivi fuori
dalle regole
la vita non è poi così male se la vivi fuori
dalle regole
vivitela fuori dalle regole
puoi urlare quanto vuoi
perchè non è un peccato fare casino
se ci provi e lo fai
non ci sarà più nessuno che ti tratta male
perchè ci divertiamo giorno e notte
vivere pazzi è l'unico modo
stasera devi dimenticare il tuo lavoro
e semplicemente divertirti, abbandonati,
lasciati prendere dalla pazzia della musica
la vita non è poi così male se la vivi fuori
dalle regole
la vita non è poi così male se la vivi fuori
dalle regole
vivitela fuori dalle regole
fai quello che ti senti
non ci sono regole decidi tu
è ora di vivere
e divertirsi per tutta la notte
nascondi le inibizioni
libera la follia che si nasconde nella tua anima
vuoi averne una prova?
meglio farlo prima che invecchi
perche ci divertiamo giorno e notte
vivere pazzi è l'unico modo
stasera devi dimenticare il tuo lavoro
e semplicemente divertirti, abbandonati,
lasciati prendere dalla pazzia della musica
la vita non è poi così male se la vivi fuori
dalle regole
la vita non è poi così male se la vivi fuori
dalle regole
stasera devi dimenticare il tuo lavoro
e semplicemente divertirti, abbandonati,
lasciati prendere dalla pazzia della musica
la vita non è poi così male se la vivi fuori
dalle regole
******
La ragazza chiuse la porta
e spense la
luce in silenzio. Indossò la camicia da notte di seta e si
sedette
sul letto abbracciando il cuscino, il cuscino più soffice
che sia
mai esistito.
Sospirò, spiando
le stelle dalla
finestra.
Una giornata di
merda non c’è che
dire. Ma questa notte è fantastica.