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Autore: two_dollar_bill    04/07/2010    4 recensioni
(2°classificata all'Insanity contest indetto da AteVer)La guerra inizia, la guerra finisce. Crea,distrugge e al termine di essa niente è più come prima.
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Insanity-contest

 

The voice inside my head (I miss you)

 

Un atroce boato percorse la valle,come una falce miete l'erba vecchia,la terra tremò,decretando,col suo contorcersi,che tutto era finalmente finito.

Il ragazzo ansimava,faccia a terra,in bocca un sapore acre:polvere e sangue.Strinse i pugni cercando di tirarsi su, ma inutilmente;ogni singola parte del suo corpo sembrava percorsa dalle fiamme,ogni respiro era doloroso come lame che lo trapassavano da parte a parte,ancora e ancora. -Naruto.- chiamò una voce, lui si voltò instintivamente nella direzione da cui proveniva, ma gli occhi serrati gli impedivano di vedere il suo interlocutore. -Naruto.- Quel tono amabile,così dolce e familiare, dove l'aveva sentito prima, si domandò. -Apri gli occhi...-

Aprire gli occhi,pensò,non era sicuro di riuscirci -Guardami.- suonò come un ordine,e lui obbedì. Dischiuse lentamente le palpebre, tremando per l'improvviso contatto con la troppa luce che aveva invaso le sue iridi chiare e fissò il suo interlocutore -Mamma...- sussurrò, avrebbe voluto sorridere, in risposta al meraviglioso sorrise che la bella donna dai capelli rossi gli stava riservando, ma non aveva la forza sufficiente. Lei si avvicinò porgendogli una mano - Su,adesso alzati.- -N-non credo di r-riuscirci,sono a pezzi,let-teralmente.- biascicò tra un rantolo e l'altro. -Ti lamenti quasi quanto tuo padre,uomini!-lo rimproverò lei, incrociando le braccia al petto e guardandolo con un' espressione severa -Vuoi dire di no a tua madre,giovanotto?-

-Kushina,stai esagerando.- una nuova voce si unì al discorso,il cuore di Naruto sussultò, si girò istintivamente - Papà...?-  -Si. Sono io.-rispose Minato avvicinandosi,sorrideva; uno dei sorrisi più belli che il giovane shinobi avesse mai visto. -Sono fiero di te - disse, posandogli delicatamente una mano sulla spalla - Credi di riuscire ad alzarti?- chiese bonario. -C-ci provo...- Mai avrebbe permesso che suo padre lo vedesse arrendersi o indugiare. Lentamente, stringendo i denti e con malcelata indifferenza verso gli atroci dolori che stavano sconvolgendo il suo corpo,si sollevò in piedi sulle gambe instabili. Li guardò con una rinnovata luce negli occhi e strinse le mani che entrambi gli porgevano -Ora andiamo, c'è qualcuno che ti aspetta.- disse il Quarto, indicanto una folla sparsa per la valle e la boscaglia.

Naruto procedeva piano,faticosamente,concentrandosi sulle figure ai suoi fianchi,come poteva essere così felice mentre il suo corpo martoriato gli faceva patire le pene dell'inferno?

-Naruto!-esclamò una voce terrorizzata,il ragazzo intravide solo una chioma di capelli rosa prima di perdere l'equilibrio,tutto aveva cominciato a girare e le gambe avevano ceduto, ma il prevedibile impatto con il terreno non era mai avvenuto,con l'ultimo briciolo di lucidità guardò chi l'aveva sorretto e sospirò -Kakashi-sensei...- fece una smorfia che molto somigliava ad un sorriso su quel viso tumefatto - le presento mia madre e mio padre.- sussurrò indicando un punto poco distante -...che sciocco, lei li conosce già.- e svenne.

 

-Tsudane-sama, non crede sia il caso di riposarsi un pò,non dorme da giorni ormai!- Shizune servizievole come sempre,si avvicinò all'Hokage che sedeva alla sua scrivania tenendosi stancamente la testa tra le mani,porgendole una tazza di tè caldo -Shizune!-la riprese lei burbera - Non ho tempo per queste stupidaggini,non siamo sicuri che l'allarme sia cessato se non te ne fossi accorta e devo ancora ascoltare i rapporti di molti shin...- un irruento bussare interruppe l'ondata di rimprovero che stava travolgendo la povera kunoichi -AVANTI!- tuonò Tsunade. Una testa fece capolino titubante, all'ondeggiare dei lucidi capelli rosa, la voce della donna cambiò inflessione -Sakura entra.-

-Tsunade-sama, non vorrei disturbarla ma...- - Si è svegliato!-esclamò l'hokage balzando in piedi - Si...- rispose la ragazza guardando a terra. -Andiamo subito!-

I passi pesanti di Tsunade riecheggiavano tra le bianche mura dell'ospedale-ninja di Konoha, Shizune e Sakura la seguivano poco dietro come due ombre silenziose:la più giovane aveva un'espressione affranta sul volto,Shizune invece si tormentava le mani guardandosi intorno quasi spaesata. Raggiunsero una stanza appartata, lontana da tutte le altre, la porta non era del solito bianco candido ma nera, inquietante, un 9 dorato spiccava in alto. Poggiato al muro accanto,immobile come una statua, c'era Kakashi, vicino a lui Shikamaru che invece giaceva a terra, con le gambe distese e la schiena abbandonata contro la parete, la stessa espressione distrutta sul volto.

-Tsunade...- Kakashi le andò incontro - Vorrei parlare con voi due - disse lei indicando anche il giovane Nara, che le si avvicinò - In privato...-aggiunse per essere ben udita dal suo seguito. Shizune si congedò, avrebbe atteso nell'atrio, Sakura invece restò difronte a quella imponente porta, fissandola con gli occhi sconvolti. -Sakura credo che sia meglio che vada anche tu, riposati.- -No.-rispose lei risoluta - Preferisco rimanere qui,aspetterò...-

Tsunade condusse Kakashi e Shikamaru in una stanza adiacente alla 9 - Prima di entrare voglio che mi ripetiate tutto ciò che avete visto...e sentito- sospirò amareggiata.

-Non c'è niente di più di ciò che abbiamo già riferito Tsunade.- disse serio Kakashi.

-Shikamaru?- chiese lei guardando il Jonin. -Noi eravamo poco distanti,li ho visti chiaramente... Le ultime parole che ho sentito sono state "Preferisco uccidermi che morire per mano tua." Subito dopo c'è stata quella grande esplosione e non sono più sicuro di quello che sia successo, c'ha completamente travolti.- Tsunade si passò stancamente una mano sugli occhi,scuotendo il capo - E ora, continua come...-  -Si.- la precedette Kakashi. -Fin da quando si è svegliato.-

 L'hokage strinse i denti per la rabbia colpì un armadietto poco distante distruggendolo sotto gli occhi esterefatti ma comprensivi dei suo interlocutori, al che uscì velocemente dalla stanza, prese un profondo respiro e afferrò la maniglia di quella porta nera, si sentì stringere il cuore per un attimo,lei conosceva molto bene quella stanza. Un sonoro brusio proveniva dall'interno, sospirò e prima di aprirla disse -Chiunque volesse entrare è libero di farlo...- Sakura che era rimasta nella medesima posizione tutto il tempo la seguì. All'aprirsi della porta il brusio cessò all'istante.

La stanza era molto ampia e luminosa, grandi finestre spargevano caldi raggi di sole ovunque, le tende candide dondolavano sospinte da una brezza leggera che spirava mesta trasportando un tenue profumo di fiori. Tsunade si fermò un attimo quasi paralizzata a fissare l'enorme specchio che occupava una delle pareti, osservò la sua immagine riflessa che la guardava sconsolata,gli occhi lividi e le profonde occhiaie rovinavano l'aspetto giovanile a cui teneva tanto. Una profonda ruga le increspava la fronte, chiuse gli occhi che le bruciavano e non indugiò oltre ad osservare quello spazio angosciante;si avvicinò al letto,che era più grande e più alto dei comuni letti d'ospedale e rivolse il suo sguardo severo al ragazzo che l'aveva osservata in silenzio fin da quando era entrata. Si guardarono senza dire una parola per alcuni istanti poi,prima che lei aprisse bocca,lui la additò con un cipiglio infuriato - Baa-chan! Non volevi venire a trovarmi?! Sono qui costretto da giorni, che modi sono...-

Le strappò quasi un sorriso ma quella stanza le faceva mancare l'aria, per un attimo pensò, illudendosi : "E' tutto a posto, il solito Naruto. Mi sono preoccupata per niente..." 

-Bhè...- continuò il ragazzo interrompendo il flusso dei suoi pensieri - Ora che sei qui finalmente, voglio presentarti i miei genitori, anche se immagino che anche tu come Kakashi-sensei li conosci già.- disse lui indicando le due sedie poste al lato destro del letto.

-Hai visto quant è bella mia madre? Devo aver preso tutto da lei!- continuò sorridendo.

-Naruto. Ti sembra modo di rivolgerti all' Hokage?-  -Mamma, baa-chan non si offende mica! Sa che infondo le voglio bene...- rispose Naruto.

-Naruto con chi...- chiese Tsunade. A Sakura scappò un singhiozzò - M-mi dispiace...-aggiunse subito per scusarsi.

-Sakura-chan!-la chiamò allegro il compagno -Cosa fai li nascosta?Avvicinati!-  La ragazza si fece avanti di pochi passi guardandolo stranita. -Vedi papà, lei è Sakura.- mormorò, il suo tono di voce era cambiato, l'espressione sul volto era più dura e gli occhi sembravano freddi come mai quelli di Naruto erano stati - Io l'ho sempre amata...- mormorò arrocchito -...ma lei, ma lei. Non ha mai avuto occhi per me...-

-E' davvero una ragazza carina,Naruto. Non fartela scappare...-  -Hai ragione papà!- gridò Naruto ridendo sguaiatamente come soleva fare -E' bellissima ,però mi è già scappata, anzi a me non si è mai avvicinata...- commentò portandosi le braccia dietro la testa e guardando il soffitto come se nulla fosse.

Sakura sussultò a quelle parole e preda dei singhiozzi uscì correndo, scontrandosi con Kakashi -M-mi dispiace, non posso...- balbettò piangendo e corse via.

Kakashi entrò nella stanza raggiungendo Tsunade - Kakashi-sensei, poteva portarmi qualcosa di buono da mangiare, ho una fame! Una tazza di ramen la divorerei all'istante!-

-Farò quel che posso Naruto, promesso.- rispose il maestro atono.

-Papà - disse Naruto - Kakashi è stato il mio maestro! Un ottimo maestro,devi credermi!-

-Si lo so bene.- sorrise Minato -Sarebbe stato un ottimo Hokage.-  -Mai quanto me, papà!-

-Tutto sua madre!- rise il Quarto scompigliandogli i capelli.

-Naruto cosa fai, così cadrai dal letto!- proruppe Tsunade aiutando il ragazzo, che si era sporto eccessivamente, a risistemarsi tra le coperte -Con quelle ferite non devi muoverti così.-  -Non potevo rifiutare una carezza di mio padre...- arrossì. 

Tsunade e Kakashi si guardarono preoccupati -Andiamo...- disse l'Hokage, lui annuì. -Torneremo presto,Naruto.-

-Quando vuoi Baa-chan, sai dove trovarmi- rise il jinchuuriki - Io ho una buona compagnia!- sorrise guardando Minato e Kushina che gli sorridevano di rimando, lei gli porse la mano e lui la strinse. Strinse il lenzuolo tanto da strapparlo.

-Cos...- iniziò Tsunade ma Kakashi la fermò scuotendo la testa e chiudendosi la porta alle spalle.

-E' più grave di quanto pensassi.- sospirò Tsunade.

 

 

-Sono veramente felice di avervi qui con me, non ve ne andrete vero?-

-No,Naruto. Stai tranquillo non andiamo da nessuna parte, staremo sempre qui al tuo fianco. Riposati adesso...- gli sussurrò Kushina carezzevole.

-Non sono stanco! Voglio sapere tutto di voi! Papà mi racconti ancora del tuo scontro con la volpe?-

-E' la terza volta, oggi!- commentò Minato strabuzzando gli occhi.

-Dai papà, ti prego!- disse Naruto con tono supplichevole e occhi da cucciolo.

-Dai, tesoro.Racconta. Anche a me piace sentire questa storia...-

-Ok.Ok. Due Uzumaki contro uno non vale!...- sospirò - Allora...-

 

 

L'Hokage si chiuse la pesante porta alle spalle, diede un'ultima occhiata e si sentì svenire, Kakashi le si avvicinò subito per sorreggerla -Sto bene.- lo rassicurò lei allontanandolo - Sto bene...- ma suonava più come se volesse convincere se stessa di quello che stava dicendo. -Cosa crede sia successo?-

-Io,non riesco a capire. - decretò sconfitta.Lei, il migliore ninja medico non aveva una risposta:alla frustrazione si aggiunse lo sconforto e sopratutto la paura - Naruto si è risvegliato dopo oltre un mese di coma, può darsi che sia semplicemente confuso,è stata una battaglia così dura, così feroce che non possiamo immaginare quali danni abbia riportato oltre a quelli fisici evidenti.-

-Un trauma?- chiese il sensei - Si. In parole povere potrebbe essere... Finchè non è abbastanza lucido per parlargli e domandare non potremo mai sapere la verità.-  -Potremmo provare, non è detto che non sia in grado di rispondere.- Lo sguardo di Tsunade si fece ancora più serio - Non l'hai notato?- - Purtroppo si, per una frazione di secondo ho percepito qualcosa di negativo in quella stanza, una vibrazione potente perfino.- rispose Kakashi  -E la sua voce...- aggiunse l' Hokage. -...credo sia meglio aspettare qualche giorno. Lo terremo sotto osservazione giorno e notte.-

 

 

-Adesso posso finalmente alzarmi da questo letto!- Naruto saltellava per la sua stanza, ormai era più di un mese che viveva recluso tra quelle quattro mura, ogni tanto spalancava le finestre per respirare, come soleva dire, dell'aria buona e vera. Più di una volta aveva tentato di fuggire ma non poteva attraversare la finestra e se ne allontana amareggiato borbottando -Possibile che la vecchia abbia messo dei sigilli alle finestre per non farmi uscire?!-

Quello che Naruto non sapeva era di essere costantemente osservato, probabilmente era una fortuna; quel grande specchio che all'apparenza sembrava un comune e solito gingillo da camera, celava invece occhi attenti che non perdevano neanche un suo gesto, tra loro spiccava ovviamente una vigile Tsunade che appena possibile abbandonava il suo odiato studio per recarvisi - Com è la situazione?- chiese alla giovane Ino, che ormai da tempo lavorava assiduamente nell'ospedale e non aveva intenzione di allontanarsi da quella stanza neanche un attimo - Stazionario. Non è cambiato niente...- proferì con voce seria -... o meglio - continuò allontanandosi leggermente dagli altri - Ho notato, non vorrei sbagliare, ma credo che abbia dei frequenti sbalzi d'umore. Continua a parlare, a parlare, gesticola come se ...-

-Come se ci fosse qualcuno.- concluse Tsunade  -Si, spesso si ferma immobile e fissa questo angolo,vede proprio li dove c'è la poltrona- indicò la ragazza con il dito. -Credi che abbia scoperto il vetro?- - Oh no, Tsunade-sama. Credo che... per lui ci sia qualcun'altro.-

 -E' giusto così Naruto, non puoi uscire. Sei ancora sotto osservazione devi riprenderti prima di poter scorazzare ancora liberamente per Konoha!-   -Uffa mamma!- cominciava lui ma bastava uno suo sguardo per farlo smettere di frignare. Gli ammonimenti della madre avevano grande effetto sull'indole burrascosa del jinchuuriki. -Resterai qui finchè non diranno che sei totalmente guarito...- Poi gli sorrideva affabile, scuotendo i suoi bellissimi capelli rossi e Naruto stregato annuiva e docile tornava al suo posto.

-Papà!- esordì, mentre trangugiava malvolentieri una zuppa appena portatagli da una giovane infermiera -Ho un amico.- continuò soprapensiero.

-Io credo che tu ne abbia tanti in realtà.- commentò il Quarto.  -Si, no. Non volevo dire questo. Ho un amico...- proseguì fissando la madre -...che ha i capelli come mamma.- Ci fu un attimo di silenzio, mentre Naruto giocherellava con il cucchiaio che aveva in bocca. -Si. Sono proprio dello stesso colore... Rossi. Rosso fuoco.- sorrise.

-E chi sarebbe? Non lo conosciamo.-

-Il suo nome è Gaara. Non è venuto a trovarmi ancora...- borbottò - ...probabilmente perchè sai, lui è il Kazekage.-

-E' fantastico!- proruppe Kushina. -Non sei felice per lui? Se è un tuo caro amico- e sorrise.

Sorrideva sempre, sorrideva troppo, gli occhi di Naruto erano due fessure mentre il suo sguardo vagava per la stanza,soffermandosi su quella poltrona infondo.

Non fare finta di niente,Naruto.

 - Oh si, è veramente fantastico. Lui... sai non era di certo il suo sogno. - sibilò - Non l'aveva mai desiderato. L'unica cosa che amava era uccidere, uccidere tutti...- la sua voce aveva assunto un inflessione strana cupa e quasi ringhiò sul finire della frase, poi i suoi occhi tornarono limpidi e luminosi - Poi è rinsavito. Lui è speciale.-

Non ignorarmi Naruto.

-Come te Naruto...-

-C-erto! - esclamò titubante,spostando lo sguardo,sorrise poi come solo l'Uzumaki sapeva fare -Spero venga presto a trovarmi così potrò presentarvelo!-

Tu menti.

 

-Inoltre racconta qualsiasi cosa, e nomina tutti noi:l'ultimo è stato Gaara.-  - E cosa ha detto a riguardo?- -Diceva che avrebbe voluto vederlo e "presentarlo", gli sarebbe piaciuto che fosse venuto a trovarlo, ci spera.-  Tsunade la guardò pensierosa - Non sarebbe una cattiva idea...-  -Cosa Tsunade - sama?-  -Hai altro da dirmi?- -No, cioè a volte cambia ...voce ed espressione. E' strano ... - rabbrividì la bionda -... e i suoi occhi. Non ho mai visto Naruto così.- L'hokage le strinse una spalla in segno di conforto e la congedò.

 

 

-Sakura,non puoi fare così dovresti andare. E' Naruto!- Due tazze di caffè fumanti, una sigaretta spenta nel portacenere -E' tuo amico. Guardami in faccia e non dirmi che...-

-Ino, basta.-la bionda si strinse nelle spalle continuando a fissare severa l'amica che perseverava nel guardare fuori dalla finestra senza degnarli di uno sguardo o una parola - Shikamaru.- disse Ino -Vieni con me almeno tu?- -Certo Ino,certo.-  -Andiamo.-

-Aspettate- sussurrò l'Haruno prima che loro varcassero la porta. -Verrò anche io...- si voltò a guardarli e gli occhi gonfi e rossi non lasciavano all'immaginazione come si sentisse.

 

-Credo che lo scontro con Pain sia stato uno dei migliori della mia vita. E' stato intenso, sentivo la forza crescere in me,credevo sarei potuto esplodere. E' stata anche la prima volta che t'ho incontrato,papà. Il mio cuore ha perso un colpo.-

-Ricordo bene Naruto, hai cercato anche di darmele di santa ragione?!!-

-Cosa hai fatto??- proruppe Kushina -Naruto!!!- e scoppiò a ridere insieme ai suoi cari.

 

-Che succede?- domandò Shikamaru. Ino indugiava con il pugno sollevato sulla porta - Ride.- rispose guardandolo spaventata  -Non è UNA COSA negativa Ino. Dai fammi passare.- la superò velocemente frapponendosi tra lei e la porta e bussò. La risata cessò all'istante - Avanti - disse con uno strascico di ilarità. -Shikamaru!!!- Naruto balzò giù dal letto correndogli incontro,Ino si paralizzo sull'uscio non osando entrare, portandosi la mano alla bocca trattenne un singulto. -Tranquilla. Potete entrare.- borbottò Nara stanco di quella situazione . -Potete?- chiese Naruto -Chi altro c'è? Baa-chan?-

Indovina chi c'è Naruto...

Il jinchuuriki si voltò di colpo verso la poltrona, la fissò per alcuni lunghi istanti senza proferire parola. Shikamaru lo guardava interrogativo -E' tutto a posto?- e credette di sentire un basso ringhio ma Naruto si voltò sorridente -Si si tutto ok. Credevo di aver sentito un rumore strano.-

Mi stai ignorando ancora Naruto... Non durerà molto.

-Su avanti adesso siediti che devi stare a riposo. Ino, Sakura venite...- Shikamaru si avvicinò alle sedie per farle sedere ma Naruto lo fermò - Cosa fai ci sono i miei genitori. Non li hai neppure salutati.- gridò

-Naruto, tranquillo. Ti lasciamo con i tuoi amici, torniamo presto...-

-Va bene mamma.-  Shikamaru fece un profondo respiro, tutto quello a cui stava assisendo era sconvolgente e surreale. Le ragazze entrarono e si sedettero, Naruto sorrise a Sakura ma memore della passata reazione non parlò per primo.

Sorpresa, sorpresa. Naruto, hai visto? Lo sai che è lei la causa di tutto. Lo sai che è lei che mi ha allontanato da te, lo sai che mi ha sempre preferito. Lo sai che adesso è te che vorrebbe vedere morto...

-Vattene!!!- gridò Naruto all'improvviso guardando nel vuoto. I tre scattarono in piedi come delle molle - No. Scusate non voi...-

Vattene? Ma io sono già "andato via"...

Naruto lo guardò, quei capelli, quegli occhi, quel viso duro e severo. Si tenne la testa con ambo le mani, scuotendola. -DEVI ANDARE VIA!-

Poi in un istante fu in piedi afferrò per il collo Sakura,sbattendola contro il muro -Tu. E' colpa tua. E' sempre stata colpa tua...-

Uccidila Naruto...

-Ti uccido...-

Uccidila...

-Aiuto! Emergenza nella stanza 9!!!- Ino era corsa via sconvolta e urlante in cerca di qualcuno che potesse fermarlo, Shikamaru dal canto suo paralizzato aveva tentato invano di fermare un Naruto che non riconosceva più, gli occhi si erano tinti di rosso, la sua voce imperiosa e cattiva riecheggiava per la stanza; le mani sempre strette in una morsa intorno al collo di Sakura che non aveva detto nessuna parola, tossiva soltanto per la mancanza d'aria.

-NARUTO!!!- L'Hokage entrò come una furia, sbarrò gli occhi a quella visione - NARUTO LASCIALA!!!-   -Non ci possiamo avvicinare, sente queste onde di chakra?- disse Shikamaru. -Si, in realtà sento molto di più...- commentò guardandosi intorno.

-Oh hai visto chi è arrivata in tuo soccorso piccola Sakura-chan?- sibilò Naruto -Perchè adesso non dici davanti a tutti quello che stai pensando. Che pensi da giorni,da mesi,da anni...-

-Di cosa stai parlando Naruto, calmati- cercò di convincerlo Tsunade -

-Allora Sakura... - ringhiò -Perchè non parli.-

Uccidila, cosa stai aspettando? E' inutile. Lo è sempre stata. Abbiamo rischiato mille volte la vita per lei, per la sua stupidità. Non è degna di stare al mondo, nè di essere un ninja,nè di starti accanto.

Naruto si voltò a guardarlo mentre diceva quelle parole amare, i suoi occhi sprofondarono in quelli onice così familiari. -Mi dispiace...-

Ti dispiace? Allora perchè non dici a tutti cosa hai fatto.

-IO NON HO FATTO NIENTE!!!- gridò e le lacrime cominciarono a scendere copiose. -Niente...-

-Naruto ti prego ascoltami...- Tsunade fece qualche passo in avanti - FERMA!- gridò guardandola con gli occhi in fiamme.

- Naruto...- Il jinchuuriki sussultò voltandosi verso la porta. Li fermo c'era Gaara che lo fissava severo. Lui allentò la presa dal collo di Sakura, si allontanò e lei cadde a terra svenuta. -Gaara...- sussurrò Naruto, la voce titubante.

Non farti abbindolare Naruto, non sono tuoi amici...

Lo sai cosa hai fatto al tuo unico vero amico...

-Io non ho fatto niente...- scandì risoluto.

-Lo so che non hai fatto niente - rispose Gaara comprensivo - Adesso siediti e stai calmo siamo qui tutti per te...- aggiunse guardando Tsunade e facendo cenno a lei e Shikamaru di allontanarsi.

Lui è il Kazekage...

Le fiamme negli occhi di Naruto si riaccesero a quelle parole - Quale onore Kazekage-sama. - disse ironico facendo un profondo inchino - Ha abbandonato il suo villaggio per venire qui? Com' è caritatevole.- si mosse così veloce che quasi non lo videro fermandosi a due centimetri dal viso di Gaara -Tu... tu non meriti di essere Kazekage. Non lo desideravi nemmeno, hai sempre e solo ucciso tutti, con immenso piacere perfino. Eppure ti hanno eletto, sei benvoluto. Ricordi Gaara, sono corsi tutti a salvare il loro Kazekage. A salvare, Gaara! Un kage DEVE salvare, non essere salvato...

Sei debole. Lo eri prima e lo sei anche adesso... Eppure TU SEI IL KAZEKAGE.- fece un altro inchino.

Dillo Naruto, dillo a tutti...

-E io potrei ucciderti, adesso. Potrei uccidervi tutti, in un istante. E sapete perchè?  Perchè io ho ucciso Sasuke...-

-Cosa?!- esclamò Tsunade basita - No. - gridò Shikamaru - Ho visto benissimo lui che diceva... Non è vero!-

-Cosa hai visto Nara? Hai visto quello che noi abbiamo voluto farti vedere. Hai visto quello che TU hai voluto vedere, mai immischiarsi nelle famose illusioni degli Uchiha...-

E adesso Naruto, uccidili. Tutti uno per uno...

Naruto annuì, un sorriso sghembo sul volto. -Ho fatto troppo per voi e questo non è quello che mi merito.-

-No, Naruto calmati ti prego. Siamo tutti qui, siamo amici... e i tuoi genitori? Devi presentarceli,no?- provò a convincerlo L'Hokage.

Il jinchuuriki rise sguaiatamente, si guardò intorno  -SONO ANDATI VIA. MI HANNO LASCIATO DI NUOVO...- ringhiò

-Ha un chakra spaventoso...- bisbigliò Shikamaru - ... non dobbiamo farlo infuriare.-

-Non è più il Naruto che conosciamo, è provato, distrutto psicologicamente. Una parte di lui se ne è andata con Sasuke...-

E' giunto il momento che aspetto da tanto... Fallo!

-No.-    Cosa? Dopo tutto quello che ...   - Zitto! Ora che sei morto, sono io il più forte. Sono libero, senza promesse da mantenere - guardo Sakura schifato - Senza persone da inseguire, o da salvare.- e si fermò a lungo a fissarlo.

-Tsunade lui parla con...-   -Si.- rispose facendo segno di tacere.

Me lo devi Naruto, dimostrami quando sei forte. Dimostrami di non essere una femminuccia...

-Perchè dovrei? Tu a me hai dato solo dolore e sofferenza...-

Ti sbagli, io ti ho dato la forza. Raggiungimi e sarà tutto come prima.

Naruto chinò il capo, chiudendo gli occhi. Tutto si fermò nella stanza, perfino l'aria sembrò pietrificarsi. Sotto gli occhi attenti di Tsunade, Ino che stringeva forte Sakura, Shikamaru che sudava freddo mentre cercava una via di scampo e Gaara che invece aveva capito tutto, Naruto si paralizzò, respirando pesantemente...

 

"Così presto? Sei già di ritorno..." Il cancello dorato scintillò, il ragazzo vi si avvicinò cauto e sciolse il sigillò - Adesso tocca a te.-

"Suona quasi come un ordine..." ringhiò Kyubi. - Non lo è affato, consideralo un premio.-

"Sei furbo, Naruto. Siamo stati bene insieme ma ricordati, lo faccio per me." 

 

Un esplosione di inaudita potenza, un atroce boato percorse Konoha e dintorni,la terra tremò,decretando,col suo contorcersi,che tutto era veramente finito.

 

 

 

2° Classificata: two_dollar_bill
Titolo della Storia: The voice inside my head (I miss you)
Attinenza al Tema: 8
Originalità: 9
Correttezza: 8
Totale: 25/30
Commento: Una storia spiazzante, che alla fine ti lascia davvero l’amaro in bocca, ma andiamo per gradi.
All’inizio credi davvero che qualcosa sia finalmente cambiato, che quel “what if?” negli avvertimenti voglia significare che i genitori di Naruto non lo hanno mai lasciato da solo, ma poi con tristezza ti rendi conto che non è affatto così.
Capisci che qualcosa ha ucciso Naruto psicologicamente, ma fino alla fine non osi nemmeno immaginare quale sia il motivo. Pensi semplicemente che sia provato dalla battaglia, e basta.
Ma quando, poi, si arriva alle ultime righe, inizialmente non capisci: non capisci chi sia quella voce, non capisci ancora cosa diamine sia accaduto a Naruto.
E alla fine, tutto ti viene rivelato. E tu ci rimani davvero male, perché non vorresti davvero che quella sia la fine, che Naruto possa davvero dare sfogo al demone che ha dentro. Eppure, e’ così che va.
La cosa che mi è piaciuta di meno è stata la spezzatura fra i vari discorsi; sicuramente era un esigenza della storia, però l’avrei sicuramente apprezzata di più se il discorso fosse stato più armonioso.

*Ringrazio AteVer, la nostra giudicia, per aver organizzato questo contest, mi è piaciuto moltissimo; per la sua disponibilità, gentilezza, competenza e organizzazione.

E complimenti a tutte le altre partecipanti che hanno contribuito con delle fic bellissime.

A presto.

Anita_

 

 

 

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