La pioggia batteva incessante contro al suo ombrello.
La strada da casa a scuola non gli era mai sembrata così lunga.
Sbuffò, dando un'occhiata all'orario sullo schermo bagnato del cellulare.
Ma la sua macchina doveva farsi una vacanza dal meccanico proprio l'unica settimana di pioggia dell'anno?!?
La frustrazione si trasformò in rabbia quando un'imbecille neopatentato prese in pieno una pozzanghera a cento all'ora, lavandolo da capo a piedi.
Si trattenne dallo spaccargli la faccia soltanto perchè l'imbecille ebbe il buon gusto di fare marcia indietro e andare a chiedergli scusa.
Abbassò il finestrino e, per un attimo, i suoi occhi troppo azzurri lo abbagliarono.
"Ehm...scusa eh...non ti avevo visto..."
"Le tue scuse non mi stanno asciugando i vestiti. E, per la cronaca, la doccia me la so fare anche da solo, sai?"
Il ragazzo alla guida dell'auto abbassò lo sguardo. "Se mi dici dove abiti ti do uno strappo, così puoi andare a cambiarti...sempre che accetti un passaggio da un pirata della strada..."
Un passaggio.
Davvero.
Rivedendo la sua posizione sull'esistenza dei miracoli, Brian si catapultò sul sedile del passeggero, scuotendo i lunghi capelli bagnati.
"Dove ti porto?"
"Arriva fino al semaforo là infondo, poi giri a destra"
"Ah, comunque mi chiamo Zacky..."
"Hai un nome carino. Io mi chiamo Brian"
Non era male Zacky.
Viso carino, occhi da sballo. Beh, guidava come un orango sugli sci, ma quello era un dettaglio insignificante.
Strano, ma sapeva frenare molto bene. 
"Già che ci sei puoi sempre fermarti per un caffè..."
Zacky arrossì. "Ehm...s-si se vuoi..."
Era timido, quindi guadagnava altre cento posizioni sulla lista delle persone più scopabili di Huntington Beach di Brian.
E, facendo un rapido conto, la cosa lo portava dritto dritto in prima posizione.
Il ragazzo dai capelli lunghi salì di corsa le scale per andare a cambiarsi, lasciando Zack a gironzolare per il salotto.
"Eri tu da bambino, quest'angioletto?", fece Zack mostrandogli un quadretto incorniciato mentre scendeva gli ultimi scalini con addosso dei jeans sbrindellati e una maglietta scolorita.
Un bimbo sorridente che faceva ciao all'obiettivo con la manina.
Sorrise.
"Perchè, non ci somigliamo?"
Zack ridacchiò. "Per niente"
Brian scosse la testa, rimettendo la foto sulla mensola del salotto e controllando se nella caraffa in cucina fosse rimasto del caffè.
Ne riempì due tazze e ne porse una a Zacky.
"Grazie..."
Se ne restò un po' a fissarlo in silenzio e quando Zack sollevò gli occhi troppo azzurri per guardare dentro ai suoi gli sembrò di annegarvi.
Blub blub, gli sembrava di vederci oceano, spiaggia e surfisti dentro quegli occhi.
"Hai...i tuoi occhi...dovrebbero essere considerati illegali...sono impossibili!"
Zacky sollevò un sopracciglio. "Tu dici? Io li odio i miei occhi, mi fanno schi..."
Non riuscì a finire la frase che si ritrovò immobilizzato contro al muro del salotto, la lingua di Brian che danzava sensuale con la sua.
Magia delle magie, Brian Haner stava riuscendo a portarsi a letto il ragazzo più scopabile di Huntington Beach.
Lo stava spogliando con foga sul divano, pregustandosi il momento in cui gli avrebbe detto che tra di loro non c'era stato nient'altro che sesso, quando qualcuno suonò il campanello.
E, con una sonora imprecazione, Brian Haner smise definitivamente di credere nei miracoli.

Angolino cimitero:
Fa schifo eh?
Vabbè dai, recensite lo stesso ^.^
Per Gio (il mio Jimmy personale, giuro gli assomiglia un sacco!!!!), Giulia (Che ha appena iniziato grazie a me ad appassionarsi ai Sevenfold) e Davide (Che tanto non la legge perchè non è capace u.u xDDDD)