Smile;
Esiste un circo, dove tutto
è un po’ più reale.
Sorridono i bambini, proprio come i genitori.
Perché quello è un circo ed è
divertente.
Allora anche i membri del circo sorridono.
Sono sorrisi strani i loro però, ma non ha importanza in
fondo.
Basta che sorridano al pubblico pretenzioso, che con arroganza si reca
lì a
divertirsi.
Con ipocrisia si siedono ai loro posti, osservando creature che
disprezzano,
indicandole ai figli ridendo.
Perché ridere degli scherzi della natura è
facile, si dicono i gemelli sorridendo.
Ridere di creature tristi che per sopravvivere fanno divertire la gente
comune
non sarebbe divertente, ma nessuno riflette su questo.
Non ridono più quando entra Miku però,
lì applaudono soltanto.
Anche quello è divertente, ma in una maniera un
po’ diversa.
I bambini temono la donna deforme, ma si avvicinano curiosi a tirarle i
capelli.
Nessuno si domanda perché é bendata, nessuno si
domanda perché non sorride.
Si concentrano su altre cose, non sulla tristezza perenne di una diva
mostruosa.
Non vedono le lacrime, non vedono la tristezza, solo quelle gambe e
quelle
corna che si porta appresso come una condanna.
A volte quando arrivano a Kaito non sorridono nemmeno più,
hanno paura, tutti.
Perfino i fratelli maggiori che davanti ad Hatsune hanno riso
beffardi,
perfino i genitori che non li hanno rimproverati;
di fronte a Kaito ammutoliscono, stringendo le mani dei loro figli un
po’ più
forte. Sono pur sempre mostri quelli che hanno davanti.
Prima Len ridacchia dicendo che per oggi ha già mangiato,
poi Rin sghignazza
affermando che il fratello mente.
E' c'è un po’ il panico e un po’ il
divertimento.
Sorridono poi quando vengono condotti fuori, abbandonando palloncini e
zucchero
filato per la strada.
Tornano nel loro rifugio di calma e normalità, lasciando
creature spaventose
alle loro spalle, sorridendo.
Il giorno dopo arriveranno altre persone, piene di interesse e timore.
C'è una nuova ragazza a distribuire volantini, sorride a
tutti.
Il suo sorriso è un po’ strano, ma non ha
importanza in fondo.
Li lancia un po’ in aria, li mette nelle mani a chi forse non
importa nulla.
E poi arriva un bambino, che è sfuggito alla mano sicura
della mamma. Le tira
il vestito.
Gli distribuisce un volantino.
False speranze, niente di più, ma il bambino sorride. Anche
lei.
In fondo è così divertente.
Confesso che ero scettica sul pubblicare una fanfiction su Vocaloid; non tanto perchè non sono personaggi di un anime, più che altro per il fenomeno vocaloid degli ultimi tempi.
Aveva nella mente questa fanfic da molto, essendo stata la mia seconda canzone 'dark wood circus' che ancora riascolto fino allo sfinimento.
Beh spero gradiate; sono abbastanza soddisfatta del risultato.