Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: Marzolina    05/07/2010    2 recensioni
Il Demone Gatto ha fame.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una Lezione Esemplare

Il Demone Gatto quel giorno non aveva mangiato niente. E quindi, aveva una gran fame. Così, visto che non aveva soldi in tasca e visto che, soprattutto, non aveva neanche tasche, si sporse sull'Abisso, che lo guardò dal basso e gli sorrise con la spuma.
"No - disse l'Abisso - pesci non ne ho"
Il Demone Gatto era mortalmente deluso: di solito l'Abisso gli regalava sempre un pezzetto di qualcosa. Che grande, grandissima fame.

Passava allora da quelle parti l'Imperatore Topo, vestito di tutto punto (lui di tasche ne aveva, ma prevedibilmente erano vuote), con il mantello che gli svolazzava solennemente alle spalle e la corona con due fori per le orecchie che gli calcava regalmente la testa.
Il Demone Gatto lo guardò dall'alto verso il basso e l'Imperatore Topo dal basso verso l'alto.
Rimasero a fissarsi così per qualche minuto in silenzio ma con la vaga risata dell'Abisso in sottofondo.

"Ho fame" dichiarò ad un certo punto il Demone Gatto.
"Ha fame ha fame" gli fece eco l'Abisso.
L'Imperatore Topo annuì con imperalezza o imperalità o imperalitudine e disse:
"Molto bene, essendo io il sovrano che governa questi regni, ho il dovere di sacrificarmi per il bene dei miei sudditi"
Ci fu una breve pausa durante la quale l'Imperatore Topo svestì i suoi regali panni mostrando, oltre alla pelliccia grigiastra, anche la lunga coda rosa (che il ciambellano, con un ghigno malizioso, diceva gli fosse stata tagliata, visto che nessuno l'aveva mai vista.)

"Mangiami" fece l'Imperatore Topo e il Demone Gatto non se lo fece ripetere due volte: in due rapidi morsi lo divorò senza tanti complimenti, spuntando giusto gli ossicini bianchi e intatti alla fine.
"Ho ancora fame" si lamentò però dopo il pasto "quell'Imperatore era tutto smagrito".
"Hai lasciato un regno senza sovrano, non ti senti un po' pentito?" gli chiese l'Abisso alzando interrogativo un sopracciglio roccioso.
"Affatto" rispose tranquillo il Demone Gatto. "Avevo molta fame".
"Sai che succede se muori in un sogno?" gli domandò ancora l'Abisso alzandosi su di lui per inghiottirlo.
"No" disse il Demone Gatto quasi del tutto scomparso.
"Ti svegli".

   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: Marzolina