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Autore: Sophie Ondine    05/07/2010    5 recensioni
Può una semplice gattina sistemare le cose tra due fdanzati che hanno appena litigato?
Beh, a Sango è successo!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Miroku, Sango
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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***LOVELY CAT***

Sbatto la porta dell'ingresso. Violentemente!

Non mi interessa se la signora Kawasaki, l'inquilina del piano di sotto, domani mattina si presenterà davanti la mia porta, con tanto di bigodini e retina sulla testa, per lamentarsi della mia maleducazione e del mio continuo e perpetuo menefreghismo della quiete altrui.
Ormai ogni sua parola mi entra da un orecchio e mi esce dall'altro. Credo che se venisse ad avvisarmi di un ipotetico incendio nel palazzo , io continuerei a guardare la TV, facendo sì con la testa per farla stare zitta.

Mi sfilo le scarpe e le butto per terra, una addirittura sbatte contro la parete. Ma in fondo che m'importa se rimane un segno nero sul muro?
Del resto avevo deciso da un po' di dare una mano di vernice all'ingresso del mio appartamento.
Ayame mi aveva proposto un verde brillante, ma a me non piace, preferisco il rosso.

Avanzo nel corridoio e cerco l'interruttore della luce della cucina.

Fortunatamente è in ordine. Io odio la cucina in disordine... non so perchè ma è la stanza che mi sta più a cuore.

Apro il frigoriferio e tiro fuori un barattolo di gelato al pistacchio. Prendo anche un cucchiaio.
Purtroppo quando sono nervosa mangio sempre schifezze, ingrassando anche, purtroppo!!!
Non capisco come Kagome, la mia migliore amica, non riesca a non mangiare niente durante i periodi di stress. Io ormai, per tutte le volte che faccio la spesa al supermercato, sono diventata amica di tutte le cassiere, che non si spaventano più come ai primi tempi quando vedono le enormi quantità di gelato che compro.

Insieme al gelato pesco dalla dispensa anche un sacchetto di pop-corn. Mi piace molto mischiare il dolce con il salato.

Vado nel salotto e , dopo essermi seduta sul divano, accendo la TV svogliatamente.
Danno un film di Hitchcok "Delitto Perfetto".

Fantastico!
 
Io adoro Hitchcok, è il mio regista preferito. Ogni suo film è talmente ben studiato da far invidia a qualsiasi regista.
E poi Grace Kelly è meravigliosa, come sempre, nel suo abito rosso nella scena iniziale.

Affondo con foga il cucchiaio nel barattolo e mi gusto il gelato.

Parte della mia rabbia sembra essersi dissolta, improvvisamente.

Ma purtroppo il telefono squilla!

Ma perchè la gente è programmata per rompermi le uova nel paniere ogni voltache riesco a rilassarmi?
Per fortuna, dopo due squilli vuoti, parte la segreteria telefonica.

"Ciao Sango, sono Rin. Vorrei ricordarti che domani dobbiamo andare a scegliere un regalo per Miroku; il suo compleanno di avvicina! Ciao...
... Ah, dimenticavo, in Tv danno Delitto Perfetto. Non perdetelo!"

E riattacca.

Lo sapevo che Rin mi avrebbe fatto risalire la rabbia.
Perchè?
Perchè deve nominarmi Miroku subito dopo una litigata?

Neanche il tempo di realizzare e il telefono riprende ad assillarmi.
Ma la gente non ha niente da fare la sera?

Riparte la segreteria telefonica.

"Sango, sono io , Kagome! Ma cosa è successo? Miroku è venuto qui a farsi consolare da Inu-Yasha. Ha la guancia tutta rossa e gonfia, ma con cosa lo hai picchiato? Non dirmi che gli hai dato un pugno con quel tuo anello, quello grande, vero?
Adesso è qui a casa nostra , con una fetta di carne sulla guancia. Sembra un matto perchè continua a dire di non aver fatto nulla di male. Non appena senti questo messaggio, richiama! Ciao!"

Quel lurido deficiente!
Sempre pronto a fare la vittima!!!

Mi chiedo perchè ogni volta che succede qualcosa lui corre da Inu-Yasha, nemmeno fosse sua madre!
Non si rende minimamente conto che disturba la (poco) romantica convivenza di Kagome e di Inu-Yasha???

E poi quel pugno con l'anello grande se lo meritava tutto.

Questa sera doveva essere una serata romantica e invece...

Mi trovavo a casa di Miroku, viviamo separatamente perchè per il momento non me la sento di dividere i miei spazi con qualcuno, comunque ero seduta sul suo divano, aspettando che lui mi portasse un bel bicchiere di vino.
Mentre aspettavo e mi guardavo intorno, per analizzare il grande disordine che regna in quella casa, ho notato un orecchino... da donna!!!

Era anche un bell'orecchino: d'oro e con uno smeraldo al centro.
Lo avevo preso dal tappeto.

In quel momento Miroku era tornato sorridente con due bicchieri di vino.
-Eccomi qua, tesoro!- aveva detto lui.

-Cos'è questo?- gli avevo domandato mostrando l'orecchino.

Miroku era diventanto pallido e subito aveva iniziato a balbettare qualcosa del tipo "non è come pensi".
Ma io gli avevo già tirato il pugno.

Inoltre il vino nei due bicchieri si era già versato sul tappeto nuovo.

Ed eccomi qua, sola e cornuta.
è vero, sono un tipo geloso ma non ero mai stata tradita.

Prendo un'altra cucchiaiata di gelato per risollevarmi il morale.
E poi un'altra e un'altra ancora.
Sono già arrivata a metà barattolo.

Per fortuna arriva Kirara, la mia adorabile gattina, a interrompere la mia abbuffata.
Salta sul divano e viene a strusciarsi vicino al mio viso.

-Ciao, Kirara!- dico accarezzandola.

Meno male che c'è lei.
Non parla, non disturba e , soprattutto, non mi tradisce. A volte la preferisco anche alle mie amiche.
La guardo negli occhi e mi sciolgo e mi chiedo anche "come si fa a non amare gli animali"?

Quando ero piccola qualsiasi essere vivente vedevo lo prendevo ra le mani e lo portavo a casa.

Prima c'è stato Piph l'uccellino con la zampetta ferita, poi Edward lo scoiattolo, Bernie il cucciolo di San Bernando e tanti altri.
I miei genitori erano sempre piuttosto preoccupati ogni volta che uscivo fuori a giocare nel giardino di casa.

Quando ho incontrato Kirara era un piovoso pomeriggio di novembre. Correvo, come al solito, per non bagnarmi perchè avevo dimenticato l'ombrello. Anche quel giorno ero piuttosto nervosa perchè ero stata trattata ingiustamente dal mio capo. Mentre correvo, sollevando molta acqua per terra con le mie scarpe col tacco, sentii un miagolio.
Mi fermai subito e vidi davanti a me un vicolo.
Era mal tenuto, pieno di scatoloni con qualsiasi genere di immondizia.
C'erano bottiglie di vetro rotte, bucce di patate, resti di carne ormai invasi dagli insetti e vestiti stracciati. probabilmente c'era altro ancora ma preferì non guardare più di tanto.
Anche l'odore che emanava quella stradina piccola e stretta, chiusa tra due palazzi troppo vicini, non era dei migliori. Credo che fosse un odore misto ad alcol e urina. Molto probabilmente gli ubriachi utilizzavano quel  posto per smaltire le loro sbornie.

Arricciai il naso contrariata e mi avvicinai a quella scatola delle scarpe, stranamente pulita per il posto in cui si trovava e vi guardai dentro.
In quel momento il cuore ebbe una stretta. Vidi un batuffolo color crema raggomitolato su sè stesso per poter sfuggire al freddo e al gelo di quel giorno.
Notai subito che la coda aveva dei segni neri all'estremità, così come le orecchie.

Misi una mano nella scatola e Kirara mi guardò con i suoi incredibili occhi rossi.

Credo che sia superfluo raccontare il resto.

Ormai sono due anni che viviamo insieme. Ed è fantastico.
Forse sembrerà stupido dirlo, oppure potrebbe risultare troppo sentimentale, ma credo che Kirara sia una parte di me.
Viviamo le stesse emozioni e sa sempre quando venire da me.

Kirara adora alla follia Miroku, ogni volta che lo vede sulla soglia della porta d'ingresso, gli corre incontro, come se fosse un cane, e gli salta tra le braccia, giocando con i due orecchini che lui porta all'orecchio.

La mia gattina mi guarda con occhi tristi.

Forse ha capito quello che è successo?

-Sei triste?- le domando.

Lei miagola. Che sia un sì?

-Vuoi che faccia la pace con Miroku?-

Altro miagolio.

Di nuovo lo squillo del telefono.

"Qui è Ayame che parla! Sango, avrei un favore da chiederti. Ho provato a chiamare Miroku a casa ma lui non risponde e allora ho pensato che fosse a casa tua. Appena ascolti questo messaggio puoi dirgli che ho perso a casa sua uno degli orecchini che mi ha regalato Koga per il compleanno? Sono d'oro con uno smeraldo in mezzo. Il mio fidanzato mi ucciderebbe se venisse a sapere che non lo trovo più. L'ho perso perchè l'altro giorno ero andata a recuperare Koga a casa di Miroku. Il mio fidanzato, il tuo fidanzato , Inu-Yasha e Sesshomaru erano andati lì per bere qualcosa tutti insieme: Sesshomaru, come al solito, è andato via prima; quei tre dificienti si sono ubriacati a tal punto da non poter reggersi in piedi, così io e Kagome siamo dovute andare a riprenderci i fidanzati! Beh adesso ti lascio perchè Koga sta sbraitando perchè non gli ho preparato nulla per cena. Ciao!"

Silenzio.

Mi volto verso Kirara.
Lei salta giù dal divano e va vicino al tavolino dove è posizionato il telefono fisso. Sale sù con un balzo velocissimo.

-Devo chiamarlo prima io per forza?- odio chiedere scusa, non è nel mio carattere.

Ma Kirara , portando il muso vicino al ricevitore e muovendo la testa come per portarmelo vicino, mi fa capire che devo farlo.

Mi alzo e prendo in mano la cornetta.

Dopo due squilli:-Kagome, Miroku è ancora lì da te?-

Mi giro e vedo Kirara che miagola soddisfatta.

Maledetta!!!


SALVE A TUTTI!
QUESTO è SOLO UN PICCOLO SFOGO TRA UN CAPITOLO DI "A LIFE LIKE SABRINA" E "LAST SUMMER".
è UN PICCOLO TRIBUTO AGLI ANIMALI, I NOSTRI PICCOLI AMICI CHE CI AIUTANO NEI MOMENTI DI DIFFICOLTà!
SPERO VI SIA PIACIUTA!

UN BACIO

RAN UGAJIN92
  
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