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Autore: HarryJo    06/07/2010    1 recensioni
Era il 14/06/2010. Mi hanno chiamata. Un incendio a casa. Fa male, pensarci, pensare che non ho un tetto sulla testa.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FIGHT FIRE WITH FIRE

FIGHT FIRE WITH FIRE

 

 

Quattordici giugno duemiladieci.

Questa data ha segnato l’inferno.

 

INCENDIO

 

Chi di voi, mentre era con gli amici via 4 giorni, magari proprio come me, per un corso di formazione animatori Gr.Est. a Udine, ha ricevuto una chiamata da casa sentendosi dire le parole: “C’è stato un incendio”? Nessuno, eh? A me sì.

I momenti più brutti che io ricordi.

 

Terrore

 

Non sapevo nulla. Non mi avevano nemmeno detto se erano feriti. Era caduta la linea immediatamente.

Cominciano ad arrivare messaggi. Al telegiornale, ne avevano parlato. Nel giro di un’ora, una ventina di persone mi aveva messo ancora più ansia.

Paura, di aver perso… Tutto.

                          

Dio

 

Quella sera, si da il caso, c’erano le confessioni, lì, al corso animatori. Io, che a Dio non credo, sono andata comunque.

Appena seduta, ho detto questo: “Dio mi deve spiegazioni”.

Alla fine della serata, nessuna spiegazione mi era stata data. Ma io ero convinta di una cosa.

Lo sono tuttora: Dio, se esiste, mi odia.

 

Ritorno

 

Mi hanno dato notizie quella sera. Erano in ospedale mamma e papà, non sapevo niente di più. Decisi di tornare in anticipo, con il treno il mattino dopo.

Preso, ascoltavo Mad World, dei Sucre, durante tutto il viaggio, a ripetizione.

Bella canzone, triste però.

Sono arrivata, mio papà con le mani fasciate.

“Vieni” ha sussurrato.

E io, volevo solo un abbraccio, ma non è arrivato.

 

Vedere

 

Mi ha portato davanti casa. A quel che ne rimaneva. Alle macerie.

Dentro e fuori, ho visto.

Il cuore non batteva più.

Non batte più da allora.

 

Pioggia

 

Pioveva. Un sacco di pioggia.

In quel momento non me ne accorgevo, perché le lacrime erano più forti.

Ho una gran visione, ora, nella mente.

Io, con in mano i resti del mio libro, gli appunti e i disegni.

E solo tre parole ero riuscita a dire, in quei battiti di pioggia.

 

SOLO PER SOGNARE.”

 

 

 

   
 
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