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Autore: valentinamiky    07/07/2010    0 recensioni
la K.D.A. è la popolare accademia della danza di Konoha. Il saggio di Capodanno si avvicina ed i ragazzi sono molto impegnati...tra addii e amori che sbocciano, i ragazzi dovranno anche trovare il tempo per lo studio ^_^
Genere: Generale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sai, Sakura Haruno
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Cap2:

Friends

Sakura sbuffò: possibile che Naruto fosse così...così...

-Lo so, Sakura, non guardarmi così. Mi sento già abbastanza idiota di mio!-

Sai alzò gli occhi verso di loro, per poi posarli nuovamente sulla locandina che stava preparando: non mancava molto allo spettacolo di fine anno e si stava portando avanti con il lavoro. I suoi compagni di classe avevano già degli ottimi progetti per lo spettacolo e a lui spettava il compito di disegnare un cartellone per il saggio. Certo che con quei due nei dintorni era davvero difficile concentrarsi...

Sakura sbatté con forza il pugno sul banco di Sai, che tirò una riga storta sul ritratto di Ino.

“Se lo viene a sapere la racchia bionda sono morto...”

Il moro si affrettò a cancellarla come meglio poteva, mentre Naruto si sorbiva la ramanzina di sua cugina.

-Ma ti rendi conto che hai perso l’occasione migliore per dirglielo?! Come speri di rimediare, sentiamo!-

Il biondo farfugliò qualcosa di non ben udibile, facendo alterare ancora di più la ragazza dai capelli rosa.

-Calmati, piattola.- Sai sorrise, picchiettando il righello sulla nuca di Sakura. –Secondo me è stato un bene che Kakashi li abbia interrotti: Sasuke si sarebbe alterato sapendolo da Itachi e non da lui. Ehi, Naruto, stasera stendilo con le tue arti da seduttore, poi lo stanchi con un po’ di ginnastica sul materasso e quando è troppo sfinito per ammazzarti, gli dai la notizia- Sai ammiccò, mentre le gote di Naruto s’imporporavano per l’imbarazzo alle allusioni dell’amico.

-E ti sembra il modo migliore per dirglielo?!- sbraitò Sakura, alterata alle parole del cugino maniaco.

-Oh, andiamo, Sakura! Che ne vuoi capire tu, di psicologia maschile? Non hai nemmeno uno straccio di spasimante!-

In tutta risposta, la ragazza sollevò il banco con l’intento di colpire Sai...

-Ehi, Sai! Non si dovresti offendere le ragazze in questo modo, non ti ho insegnato proprio niente?-

Sulla soglia della porta c’era Jiraiya, l’insegnante di recitazione. Anche se la maggior parte delle volte, l’uomo trascorreva la lezione insegnando loro tecniche di abbordaggio...

Sakura si stupì: era la prima volta che l’ero-sennin, così lo chiamava Naruto, diceva qualcosa di sensato.

L’uomo si avvicinò al moro, porgendogli un libricino dall’aria consunta.

-È il libro di educazione civica che mi avevi chiesto, trattalo con la massima cura e cerca di restituirmelo in fretta, ci tengo moltissimo!-

Sai aprì il volume con curiosità: non essendo originario del Giappone aveva deciso di fare qualche ricerca. Certo, si era già ambientato molto bene, ma qualche informazione in più non gli avrebbe certamente fatto male.

Ma, con sua enorme sorpresa, il volume in questione non parlava affatto delle leggi locali o di onesti cittadini...

Anche Naruto, sbirciando, si rese conto di ciò che il compagno di classe aveva tra le mani e tirò un urlo scandalizzato.

-Ero-sennin! Quello è un giornale porno!- sbraitò il biondo, sfilando il libro dalle mani del compagno e mostrandolo all’insegnante, indicando una coppia illustrata sull’albo che stava evidentemente pomiciando.

Jiraiya, in tutta risposta borbottò qualcosa a proposito di giovani inesperti, giustificandosi con un semplice “quello non è pomiciare, è fare conoscenza!”

Mentre Naruto discuteva animatamente con l’insegnante, Sakura sospirò rumorosamente, mentre i suoi nervi minacciavano un crollo: era circondata da idioti!

-Sakura, credo che dovremmo aiutare quei due, altrimenti arriverà il ventisette e Sasuke si ritroverà sull’aereo senza saperne il motivo- scherzò Sai, con il suo solito sorrisetto irritante. O, almeno, per Sakura lo era.

-Già e come pensi di fare? Lo hai detto tu stesso che è un bene che non l’abbia saputo da terzi e ora te ne esci fuori con quest’idea?- la rosa davvero non capiva dove volesse arrivare il cugino.

-Beh...potremmo aiutarli senza che loro lo sappiano, no? Lo sai, sono il migliore nel gruppo di recitazione.- Sai le porse un foglietto, che somigliava molto ad un elenco della spesa.

-Che...?- Sakura iniziava a intuire le intenzioni del cugino, ma ancora non le capiva fino in fondo. Leggendo il foglietto, però ebbe una sorta di illuminazione. Scrutò il moro, in attesa di altre delucidazioni.

-Vedo che ora sei interessata, racchia...-

-Chiamami un’altra volta “racchia” e mi ritroverò con una cugina...-

Il moro ridacchiò, divertito dalla minaccia della rosa, per poi avvicinarsi al suo orecchio e sussurrare qualcosa.

Sakura spalancò gli occhi.

-E se non funziona? Se ci scoprono?-

-Beh ...in quel caso ce la filiamo, no?-

Una venetta pulsante comparve sul pugno serrato della ragazza: che razza di piano di riserva era mai quello?!

La fine delle lezioni arrivò abbastanza in fretta e Sakura, sorprendentemente, fu la prima a lasciare la scuola, dimenticandosi persino le punte di classica sotto al banco.

-Ma che le è preso?- chiese Ino, pietrificata. La sua amica d’infanzia era sempre stata la prima ad entrare e l’ultima ad abbandonare l’istituto e non era assolutamente da lei dimenticare le scarpe della disciplina che considerava più importante in assoluto!

-Oh, aveva una commissione urgente da sbrigare. Le scarpe gliele porto io- Sai sorrise a Ino, che si sciolse. La bionda era da sempre convinta che Sai fosse interessato a lei, ma che non trovasse il coraggio di dichiararsi per timidezza.

“Se Ino sapesse cosa pensa realmente Sai, a quest’ora lo avrebbe già ucciso da un pezzo” pensò Shikamaru, che li aveva raggiunti con il borsone.

-Ragazzi, vi devo salutare anch’io! Devo andare a comprare delle cose per la cena di stasera- esclamò allegramente Naruto, caricandosi il grosso zaino sulle spalle.

-Quale cena?-chiese Tenten, captando aria di pettegolezzi.

-Beh...devo dire a Sasuke quella cosa, quindi avevo pensato di farlo stasera, dopo una bella cena...-

Ino storse il naso e Naruto iniziò ad agitarsi, temendo di aver avuto una pessima idea.

-Naruto, ma tu non sai cucinare! Non puoi dirgli una cosa così importante al tuo ragazzo offrendogli ramen precotto! E poi Sasuke è così sofisticato...come minimo dovresti portarlo in un ristorante di lusso!- spiegò la bionda.

-Sì, hai ragione, ma io non ho i soldi per offrirgli una cena di lusso! Dovrà accontentarsi della mia cucina!-

-Ah, allora vuoi che ti molli!- ridacchiò Kiba, che li aveva raggiunti, dopo aver liberato il suo cane che ora zampettava al loro fianco.  

-Certo che no, Kiba! Vorrei che venisse con me al Winter Garden, non che mi lasciasse a due settimane dalla partenza!-

Naruto era abbastanza nervoso: possibile che i suoi amici riuscissero a prenderlo in giro anche in un momento così delicato? Era snervante!   

-Naruto, se vuoi conosco un locale molto carino, potreste andare lì. Non è nemmeno molto distante, l’hanno appena aperto, proprio vicino a casa vostra!- Sai colse la palla al balzo: era un’occasione perfetta per il suo piano. Il moro posò un bigliettino nella mano dell’amico: sopra c’era il nome del ristorante ed un numero di telefono. E il biondo era talmente tonto, che di sicuro avrebbe abboccato.

-Sai, ti adoro!- Naruto si buttò addosso al compagno di classe, stritolandolo in un abbraccio, con le lacrime agli occhi per la commozione.

-Ah! Scusami Naruto, Neji mi sta aspettando! Buona fortuna per stasera!- Tenten si congedò dai suoi amici, correndo ad abbracciare un ragazzo con lunghi capelli castani del secondo anno.

-Naruto!-

La voce squillante di Tsunade risuonò nel cortile, costringendo il biondo a fermarsi davanti al cancello.

-Che succede, Tsunade?-domandò il biondo, scrutando il volto serio della donna.

-Quando intendevi dirmi della tua decisione eh? Guarda che non scappi agli esami, sarò costretta ad anticiparli, dovrai darli tutti prima della partenza- la donna sorrise incoraggiante, come se la notizia che aveva appena dato al biondo non fosse traumatica.

-...COSA?! Ma come faccio a sostenere altri dodici esami in meno di due settimane?!-

-Sono sicura che un modo lo troverai, a meno che tu non voglia ripetere l’anno! Buona serata, caro!- La donna si congedò, salutando il biondo con un bacio sulla fronte.

Tra studenti e professori c’era un rapporto formale, ma abbastanza confidenziale. Ma i baci di Tsunade non promettevano mai nulla di buono!

Naruto stava sprofondando nel panico, quando una pacca sulla spalla lo riportò alla realtà.

-Tutto bene, dobe?-

No, non andava per niente bene. Naruto era sicuro che non avrebbe retto ancora a lungo tutte quelle pressioni...doveva assolutamente dirglielo.

-Sasu...ke...io devo dirti una cosa importante...-

Il moro inarcò un sopracciglio, incuriosito, ma non disse nulla, aspettando che Naruto parlasse.

-Ti andrebbe di parlarne stasera? Ti offro la cena.-

Sasuke per poco non si strozzò, bevendo un succo di frutta. Naruto voleva offrirgli la cena?! Doveva aver combinato qualcosa di grave, allora!

-Dobe...che hai combinato?- il moro fissò il suo ragazzo, scettico.

-Dai, Sasuke, non fare il guastafeste! Se vuole dirtelo stasera significherà che è una sorpresa...forse non necessariamente uno dei suoi soliti guai, no?- Shikamaru cercò di aiutare l’amico in difficoltà, ma Sasuke continuava a guardarlo con sospetto.

-Sarà...scusami, ma ora devo passare un attimo a casa di Itachi, deve darmi un cd per il pezzo del saggio. Tu ti sei messo d’accordo con Asuma per il pezzo Hip Hop?-

-Sì sì...- rispose incerto il biondo, mentre pensava sconsolato che quel pezzo l’avrebbe dovuto imparare in una decina di giorni.

 

Quando i due ragazzi furono abbastanza distanti, Sai sfoderò il suo sorriso migliore, schiarendosi la voce per attirare l’attenzione dei rimanenti amici.

-Ragazzi, avete qualcosa da fare, a parte i soliti esercizi?-

Ino, Shikamaru e Choji negarono.

-Io devo portare Akamaru dal veterinario per un controllo. È dall’altra parte della città, ma con i mezzi penso che me la caverò entro un’ora.- sorrise Kiba.

Anche Hinata e Shino li avevano raggiunti e nemmeno loro sembravano avere impegni.

-Benissimo, allora seguitemi, stasera si va in scena...- 

  
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