Visto che il disegno per la fanfic di Thief
Mister Prince, va a rilento, ho deciso di iniziare a postare il continuo
dell'altra fanfic, ma non temete vedrete presto anche il disegno, insieme al
dodicesimo capitolo della storia. Il disegno però non sarà colorato e me ne
scuso: ma tra Cosplay e il nervosismo di mia sorella ( esame maturità) non ho
tempo di colorarlo, comunque prima o poi lo coloro, forse per la fine della
fanfic, ma bando alle ciance vi lascio al primo capitolo, della seconda parte
di LEGENDARY VIOLIN, buona lettura ^^
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I° Capitolo: ARRIVO
ALL'ARCIPELAGO
Alzando gli occhi
verso il mare, poteva scorgere le onde leggere che aiutavano a far andare la
nave, oltre al vento che soffiava dentro le vele dell'imbarcazione.
Erano passati sei mesi, dall'incidente sull'isola Shibari, con il violino
inesistente e il fratello: illusione di un libro che faceva vivere i sogni,
catturandoti in un mondo che non esiste fino a consumarti l'anima. Persa nei
suoi pensieri, fu accecata dalle prime luci dell'alba, che creavano colori
tendenti al rosso sfumando con l'arancione, colori stupendi ma troppo luminosi
per gli occhi di Satsuki, abituata all'ombra della notte, e mentre il sole gli
illuminava il viso, la nave si destava.
Primo fra tutti, era sempre Sanji il quale doveva preparare la colazione, per
la ciurma.
"Buon giorno Satsuki! Ti sei alzata di buon’ora, stamattina" suppose
il cuoco, vedendola appoggiata al parapetto.
"Umh!" rispose lei, con un accenno di testa. Sanji la guardò stupito,
come se non fosse vera, la sua risposta e fosse stata costretta a darla
"Qualcosa non va?" domandò, preoccupato
"No, no! Grazie" liquidò lei. Salendo le scale, per raggiungere la
cucina, seguita da Sanji.
In cucina, il cuoco cominciò a preparare il the, per la ragazza e poi il caffé
per Robin, entrata quaisi subito. La donna dai capelli corvini, aveva subito
capito che qualcosa non andava. L'aria attorno a Satsuki, poteva definirsi tesa
e alquanto lugubre, per non dire spettrale.
"C'è qualcosa che dovresti dirci?" domandò la donna vedendo la
ragazza giocare con il the che, a quanto pareva, non aveva la minima voglia di
bere.
"No, no, tutto a posto" sorrise lei, ma l'archeologa non sembrava
dello stesso parere, stava per controbattere; quando la porta della cucina si
spalancò, rivelando il lro capitano e il resto della ciurma, che cominciarono a
fare casino.
"Dunque! Tra due giorni dovremmo raggiungere la prossima isola, così
cercheremo una casa per te, Satsuki" informò Nami. Ormai erano mesi, che
navigavano alla ricerca di una casa, per la ragazza e quella era la prima isola
in qui potevano sostare, dopo il fatto del violino, problema Marina. "Se
non erro l'isola dove atterreremo e un'isola d'inverno, quindi domani potremmo
incontrare una tempesta" precisò la cartografa, mentre gli altri
consumavano la colazione.
Verso sera, erano tutti a svolgere le loro mansioni come sempre, mentre Satsuki
aveva deciso di riordinare la propria roba.
"Ormai sono passati quasi cinque mesi, da quando io e Daiki, siamo saliti
su questa nave, piena di gente strana!" ricordò, cominciando a sistemare
gli oggetti, in uno scatolone, oggetti che, tra l'altro, appartenevano a Daiki
"Quante cose sono successe! Tu che non sei mai esistito, io che sono un esperimento,
scientifico, il violino e tutto il resto" sospirò, sentendo alle sue
spalle la porta aprirsi.
"Allora è questo il problema?" chiese Robin entrando. Satsuki si
girò, di scatto nascondendo la foto che ritraeva lei e Daiki. "Non devi
sentirti in colpa per quello che provi! Chiunque si comporterebbe come te"
"Io...................." cominciò lei, provando a formulare una frase
"Io non...................Io non capisco più chi sono! Fino a qualche mese
fa, avevo i miei ricordi, mio fratello, la certezza di una famiglia alla quale
appartenere! Ma ora..." abbassò lo sguardo, stringendo spasmodicamente la
foto
"Tutti hanno bisogno di una storia e di un passato, ai quali appartenere!
Anche perchè sarebbe difficile, avere una casa senza di essi! Però il concetto
di casa e famiglia, può essere ampliato"
"In che senso?" chiese smarrita Satsuki
"Quando ero piccola, la marina distrusse la mia isola con il Buster Call.
Cominciai a cercare un posto dove stare, ma era difficile per una bambina di 8
anni, trovare un posto, eppure guardami! Adesso ho degli amici e una
casa" spiegò
"Ma io non posso stare quì!" sussurrò
"Questo l'hai deciso tu!" disse la mora. Satsuki stava per parlare,
ma la voce di Nami glielo impedì
"TUTTI AI POSTI DI MANOVRA! BISOGNA EVITARE UNA TEMPESTA" urlò onde
farsi sentire, per tutta la nave. E in meno di cinque secondi erano tutti pronti
a seguire le direttive della navigatrice.
La neve cadeva incessantemente, mentre Sanji e Usop ammainavano le vele e
Franky si apprestava a far volare la nave, lontano dalla tempesta.
"Ah, la neve è sempre un bello spettacolo" sospirò Sanji, scendendo
"Già! Sopratutto, quando durante l'ultimo dell'anno" rise Nami
scendendo le scale, per raggiungere il prato d'erba.
"Non ci avevo pensato! tra una settimana è il 31di dicembre" esclamò
Usop, come se fosse caduto dal cielo "Dovrò cercare dei regali, per
tutti!" si promise. "Cosa potrei regalarvi?........" mugugnò tra
se e se, con fare pensoso, il cecchino
"Spera solo, di non regalarmi la stessa cosa dell'anno scorso! Altrimenti
te lo do io, un manuale sul cucito" ironizzò Nami, pronta a bruciare vivo
il cecchino, se solo si fosse azzardato a pensarci davvero.
"E io che credevo di averti fatto, un bel regalo" si difese,
vedendosi arrivare un'occhiataccia.
"Su via, non è il momento di litigare!" li riprese Robin
"Hai ragione! Tanto che ragiono a fare, con questi idioti!" sospirò
la cartografa, sotto una risata trattenuta da parte della mora. "Piuttosto
Satsuki, a te cosa piacerebbe ricevere?" domandò a bruciapelo
"Beh..... Io........" cominciò timida "Non mi sono mai posta il
problema, di solito ero io a fare regali a Daiki, ma lui non ha
mai........" si fermò abbassando la testa, facendo rattristare l'atmosfera
"Ovvia, qualcosa troveremo, da poter fare a cotal fiore! Giusto cara
Nami!" esclamò Sanji tentando di riattivare l'allegria generale, che non
tardò a venire, risvegliata dal rumore dello stomaco di Satsuki, la quale
arrossì a livelli stratosferici "Per il momento credo che una bella cena,
sia dovuta!" si disse il cuoco avviandosi verso i fornelli.
Durante la cena, cominciarono a parlare dei vari regali che avrebbero potuto
chiedere
"Rufy, ti sembrano cose da chiedere?" si infervorò Sanji, portando in
tavola il secondo
"Perchè, a me piace!" si difese, ingenuamente il capitano
"Si, ma chiedere un rifornimento annuo di carne, mi pare eccessivo"
fece presente il biondo
"Scusa e tu allora, ciuffo biondo, che hai chiesto un set di
padelle?" si intromise Zoro
"Almeno non ho chiesto, uno studio enorme come ha fatto Usop"
"Guarda che io, lo voglio solo ampliare"
"E io ti ho già detto che mi è impossibile! Non posso ridurre lo spazio al
DOC" spiegò Franky esasperato.
"A me basterebbero un paio di mutandine! Magari da te Sastuki"
proclamò Brook ricevendo un calcio, da parte di Sanji, e da lì partì una bella
rissa, con poi il brindisi finale formato da almeno, cinque botti di birra, che
Satsuki non provò nemmeno a toccare. Il risultato fu che solo Sanji, Zoro,
Brook, Nami e Robin, a parte Satsuki, erano rimasti sobri, qundi: mentre le
ragazze andavano a dormire; Brook aiutato da Zoro portava gli altri nella
camerata maschile intanto Sanji sistemava la cucina
"Eih, marimo! Ricordati che il servizio di guardia è tuo, stasera"
informò Sanji
"Si, si! Lo so" tagliò corto lo spadaccino uscendo con Rufy, che
mezzo ubriaco continuava a chiedere carne.
La mattina successiva, la nave si apprestava a scendere sull'isola d'inverno,
che a quanto pare, pullulava di pirati.
"Satsuki, Nami-chan, Robin-san! Mi raccomando,
restate accanto a me!" proclamò Sanji, poco convinto della sicurezza, di
quel luogo. Entrarono in una locanda, dove cominciarono a chiedere informazioni
sull'isola.
L'isola era in realtà una specie d’arcipelago, formato da più isole, alcune
delle quali galleggiavano per aria, grazie alla forza dei gaiser gelati e
queste isole si estendevano in una circonferenza di parecchi Km, l'arcipelago
era pieno di pirati perchè era considerata una meta poco gradia dalla marina.
"Siete anche fortunati!" esclamò l'oste "In questo periodo, per
l'ultimo dell'anno facciamo una specie di caccia al tesoro, tra le squadre che
vogliono partecipare" spiegò
"Una caccia al tesoro?" si infervorò Rufy "Interessante, e dove
ci si iscrive?"
"Ma sei fuori! Non possiamo perdere tempo, Satsuki deve trovare casa"
gli tirò un ceffone Nami
"Satsuki! Sarebbe la ragazzina con i capelli rosa antico?" chiese l'oste.
Nami lo guardò male, ma poi annuì "Mi sembrava piccola per essere un
pirata! Quanti anni ha?"
"Le sembrerà strano, ma ha la stessa età di quest'idiota!" esclamò la
navigatrice, indicando il suo capitano
"Comunque, se è il tempo ad essere tiranno, non dovete preoccuparvi! La
gara dura solo una settimana, terminando il 31 di Dicembre con una festa e
fuochi d'artificio" cominciò a elencare lui "E visto che il Log
Pose, ci impiega cinque giorni, per registrare, cosa vi costa stare quì due
giorni in più?" propose l'oste
"Non so! Due giorni sono preziosi per la ragazzina" sussurrò Nami.
"Per me non ci sono problemi! E poi sarà divertente" disse Satsuki
avvicinandosi al bancone
"Giusto! Sarà un'altra divertente avventura!" esclamò sempre più
convinto Rufy
"Ma si, accontentalo! Così festeggeremo" diede man forte Usop, seguito dal resto della
ciurma. A Nami sembrava di essere la madre incastrata dai figli
"E sia, facciamo questa caccia al tesoro" sospirò.
"SIIIIIIIIIIIIIIII, UN'ALTRA AVVENTURA" urlò Rufy fondandosi ad
iscrivere la ciurma.
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Finalmente l'ho iniziato, il secondo
capitolo della saga e ne sono contenta. L'idea mi è venuta: mentre riguardavo
il quarto film di One piece (naturalmente la storia è diversa) spero che vi
piaccia, e vi lascio con due domande: Satsuki riuscirà a trovare casa? O dovrà
sorbirsi i nostri pirati?
Fatemi sapere che ne pensate, soprattutto chi ha letto anche la prima parte ^_^