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Autore: Aly96    08/07/2010    0 recensioni
Bonnie è costretta tutti gli anni a seguire i genitori in vacanza pur non desiderandolo affatto, ma questa volta si troverà nella condizione di non voler più tornare a casa.
Chi è Jeremy? Che cosa vuole da lei? E' davvero quello che sembra?
Genere: Generale, Sovrannaturale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quasi tredici ore di aereo per arrivare nella festosa terra dell’Argentina.

Mamma e papà sembravano così emozionati…

Will correva come un matto su e giù per il nostro piccolo appartamento, io, piena di lavoro con le troppe valigie riempite di jeans e felpe per paura di incontrare brutto tempo; credo invece che mi basterà giusto coprirmi con un telo da mare.

Questa vacanza l’aspettavano tutti tranne che me…

Io che amo il freddo costretta a vivere tre settimane nella parte più calda del continente americano.

Bonnie!” gridò mia madre.

Arrivo subito.” le risposi tirando su il fiato

Mi sarebbe servito parecchio di questo buon umore per passare quanto meno positivamente le vacanze; io avevo optato per un posticino leggermente più freddo ma nessuno aveva considerato la mia opinione quel giorno.

Alaska”…

Era un’idea splendida.

Scesi le poche scale e incontrai gli abbracci della famiglia.

Tesoro vedrai dove ti portiamo adesso.” Aveva detto papà sorridendo.

E' il bar più esclusivo di tutta Buenos Aires, ci vanno tutti i ragazzi della tua età.”

Sorrisi appena fingendo che la cosa mi allettasse.

Evviva! Era in pieno svolgimento la fase due del loro piano, esattamente come capitava tutti gli anni.

Fase uno: farmi subire viaggi lunghissimi affinché io e mio fratello perdessimo tutto il buon senso portato da casa,

Fase due: trovare luoghi comuni per farmi rimorchiare da qualcuno.

Tutti gli anni i miei si informavano sui luoghi per adolescenti di moda e poi vivevano finalmente le vacanze come piaceva a loro ovvero tra spiaggia e sala da ballo…

Tutto per sembrare agli occhi degli altri dei ragazzini…

Patetico.

E come tutti gli anni io mi lasciavo rimorchiare.

Seduta al tavolo da un’ora gli unici che ci avevano provato erano il cameriere e un ragazzino di appena quindici anni…

Non che mi sentissi più grande ma sedici anni hanno il loro valore, quindi dico “rispettiamolo”.

Non ve la farò troppo pesante…

Mi lasciai abbandonare da sola al tavolo e ordinai un altro aperitivo.

Decisi che avrei aspettato le undici.

Chi se lo sarebbe mai immaginato.

Mi si avvicinò un ragazzo, fantastico forse la tecnica di mamma e papà stava funzionando, non potevo aspettarmi di meglio pensai sarcastica.

Posso portarti qualcos’altro?” chiese cortese.

Fino a prova contraria tu non sei il cameriere”

Arrossì e mi sorrise.

Beccato… non sono un bravo attore vero?”

Lo squadrai dalla testa ai piedi prima di rispondere. Volevo darli l’impressione di averci pensato per davvero.

Magari non sei dei migliori.”

Continuò a fissarmi… io feci lo stesso.

Caspita, era veramente il ragazzo più bello che avessi mai visto.

Quella pelle abbronzata, gli occhi profondi e i capelli d’ebano per non parlare del fisico allenatissimo.

Era davvero un colosso però meraviglioso.

Le guance cominciarono a colorarmisi di rosso e lui lo notò subito.

Ti disturbo? Non è che aspetti qualcuno?” chiese gentilmente.

Non aspetto nessuno.”

Be', allora puoi andartene.”

Che cosa?” lo fulminai.

Nessuno doveva permettersi di dirmi cosa fare soprattutto uno sconosciuto.

Mi alzai in piedi e restai a fissarlo.

Voglio dire … il conto è già pagato.” disse lui.

Come? Io non ho pagato.”

L’ho fatto io.”

Restai a guardarlo, indecisa se prenderlo a schiaffi oppure se ringraziarlo come avrei dovuto fare.

Non avresti dovuto… i soldi ce li ho.” dissi spostando lo sguardo sul pavimento.

E chi lo mette in dubbio… un grazie basterebbe.”

Grazie…”risposi brusca.

Presi la borsa e feci per andarmene quando ad un tratto mi prese il polso e mi incitò a seguirlo.

Non opposi resistenza.

Uscimmo dal bar e mi feci trascinare fino alla spiaggia.

Guarda.” mi disse.

Decisi di fidarmi… seguii la direzione del suo indice e osservai un tramonto bellissimo.

Rimasi senza parole, poi lo fissai e mi sedetti vicino a lui.

E' lo stesso colore dei tuoi capelli… ma non preoccuparti non siete uguali.” disse sotto voce, accennando un sorriso innocuo.

Ovviamente… non posso avere un simile colore.” risposi a disagio.

Infatti …”

Mi sentii offesa ma annuii comunque.

Infatti la tua tinta è troppo bella per poter essere lì in bella vista di tutti… qualcuno ha deciso che dovevi avere l’esclusiva solo tu… peccato… merita i complimenti di tutti.”

Restai senza parole, nessuno mi aveva mai detto qualcosa di tanto dolce.

lo pensi davvero?” chiesi a bassa voce.

Lui annuii e allo stesso tempo abbassò il capo, poi, con tenerezza le sue labbra sfiorarono le mie.

Non mi tirai indietro e mi lasciai andare alla tempesta che si stava formando nella mia bocca.

Il bacio si bloccò allo stampo affinché ci potessimo guardare qualche attimo ma poco dopo riprese molto più frenetico e travolgente fino a lasciarmi senza fiato.

Nessuno mi aveva mai baciato in quel modo.

Fu lui il primo a scostarsi.

Quando riaprì gli occhi me lo vidi a distanza di appena tre centimetri che sorrideva.

Jeremy , comunque.”

Scoppiai a ridere consapevole di aver baciato qualcuno del quale non mi ero preoccupata di sapere il nome.

Scusa … Bonnie.”

Lo sai che anche il tuo nome mi piace?”

Smisi di annuire e mi alzai in piedi.

Mamma e papà avrebbero dovuto saltare di gioia ma erano quasi le due della mattina e non avevo idea dell'orario giusto per tornare a casa.

Jeremy fu molto cortese, mi accompagnò a casa e mi chiese di uscire di nuovo cosa per la quale non avevo nulla da obbiettare.

I miei dormivano e nessuno si accorse del mio ritorno tranne Jasper.

Buon giorno sorellina… mamma e papà saranno molto contenti di questo tuo ritorno.”

Will per favore… sono stanca non voglio giocare con te adesso.”

E chi gioca? Io sono serissimo anzi vado svegliarli subito che ne dici?”

Ok, cosa vuoi per stare in silenzio?”

Nulla, solo mezza della tua paghetta mensile.”

Ok.”

Spensi il cervello e lo lasciai vagare tra i pensieri di quella serata magica.

Se Will voleva mezza mia paghetta poteva averla tanto non poteva sapere che non la ricevevo più per il fatto che ho cominciato a lavoricchiare in giro; non potevo essere più tranquilla.

Jeremy sembrava uscito da una favola… una magnifica favola in rosa.

Avrebbe potuto sembrare sospetto un ragazzo che ti bacia senza conoscerti... ma esisteva il colpo di fulmine?

Magari sì, magari no, ma ora era troppo tardi per tornare indietro e sicuramente mi ero fatta stregare da lui, dalle sue parole e dal suo… tutto.

Avevamo un altro appuntamento mercoledì ovvero tra due lunghissimi giorni.

Amavo essere agitata per l’attesa di qualcosa, mi rendeva in qualche modo il tempo che scorreva più interessante.

Quella notte dormii così tanto e bene che il giorno dopo ero già in piscina alle sette del mattino, e in quei momenti di rara solitudine potevo pensare a tutto ciò che volevo ma soprattutto lasciarmi andare.

Tolsi i piedi dal pavimento e mi feci cullare dolcemente dall’acqua fino ad immergermi in essa e a pensare solo a una persona… lui.

 

  
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