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Autore: _Selene13    08/07/2010    3 recensioni
[...]- Noi... Vogliamo insegnarvi a vestirvi, ovviamente! - rispose Donatella, osservandolo come se fosse stato scemo. - A vestirci? Ma noi siamo già capaci di vestirci! Abbiamo imparato da piccoli! - esclamò il ragazzo con i capelli corti, sorridendo. - Questo ha preso qualche botta in testa da piccolo, altro che imparare a vestirsi! - sibilò la ragazza in italiano, facendo ridere la sua amica. Fanfic scritta a quattro mani con Maggie_Lullaby
Genere: Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don't worry, be fashion!

Buongiorno! Qui Dona e Maggie_Lullaby che hanno creato una fic, per vostra immensa sfortuna, talmente demenziale che alla fine ci scuseremo di averla scritta! Ad ogni modo speriamo che vi piaccia! Sarà una raccolta dei crimini della moda che i Jonas Brothers hanno combinato in questi anni, questo primo capitolo (da non collegare agli altri) si svolge prima della one-shot di Maggie No Fashion, No Party.

Questa fic è stata scritta senza scopi di lucro. I Jonas Brothers non ci appartengono e con questo scritto non vogliamo rappresentare i loro veri caratteri.

Don't Worry, Be Fashion

 

 

 

- AHHHHHH! OH MY GOSH! - gridò Donatella, portandosi le mani sulla bocca, sconvolta.

- Ma-Ma-Maggie! Gu-gua-guarda la! - piagnucolò, tirando il braccio della sua amica.

- Che c...? -non appena capì a cosa alludeva, le parole le si strozzarono in gola.

Poco lontano da loro, tre ragazzi stavano chiaramente tentando di uccidere lo stile, la moda.

- Oh por la manana! - strillò la ragazza, portandosi le mani alla bocca, orripilata.

- VOI! - li accusò, indicando i tre ragazzi che a quel grido si erano voltati. - COSA state facendo?

- Ehm... excuse me? - fece il più alto dei tre, passandosi una mano tra i capelli e iniziando ad indietreggiare seguito a ruota dai fratelli.

- Joe, Nick, get ready to run... -mormorò poi, rivolto ai due.

- We're not your fan, don't worry! I mean, yeah, we are, but...-iniziò Dona, esibendo un inglese a dir poco perfetto (Che modestia! n. d. tutti)

L'inglese la abbandonò non appena il suo sguardo si posò sui maglioni dei ragazzi...

- State... state... - provò, allibita.

- Ma vi rendete conto di dove siete? - gridò l'altra, intervenendo e passando all'inglese.

- Ehm.. Milano? - fece l'altro riccio, quello dal cappellino da clown.

- Esatto! - strillò Dona. - Mio Dio, la città della Moda!

- La mia città – iniziò Maggie, sotto shock. - Presa in giro in questo modo... Come potete?

- Ehm, guardate, noi... - iniziò sempre quello con il cappello da clown.

- Ma voi chi siete? - intervenne l'unico che non aveva parlato, il tizio che portava i capelli corti e quel golfino bianco e nero da pupazzo di neve.

- Noi – iniziò l'altra, - siamo coloro che non sopportano di vedere delle persone come voi rovinare la sacrosanta arte della Moda! Chi è l'idiota che ha inventato questi cosi? - fece poi rivolta all'amica quindicenne.

- Non ne ho idea – ammise disperata quella. - Un pazzo, decisamente.

- Un pazzo sclerotico – aggiunse la sedicenne.

- Ehm... cosa volete da noi? - fece il ricciolino dal cappello da clown, nascondendosi dietro l'altro ragazzo riccio.

- Noi... Vogliamo insegnarvi a vestirvi, ovviamente! - rispose Donatella, osservandolo come se fosse stato scemo.

- A vestirci? Ma noi siamo già capaci di vestirci! Abbiamo imparato da piccoli! - esclamò il ragazzo con i capelli lisci, sorridendo.

- Questo ha preso qualche botta in testa da piccolo, altro che imparare a vestirsi! - sibilò la ragazza in italiano, facendo ridere la sua amica.

- Allora, per prima cosa toglietevi quei cosi di dosso! - esclamò Margherita, avvicinandosi e osservandoli con occhio critico.

- Dona! Ti prego, qui ci vuole la mano di un'esperta! - aggiunse.

La sedicenne si guardò intorno con espressione corrucciata e dopo una scrollata di spalle si avvicinò con passo pesante alla commessa bionda che li spiava spaventata.

- Questo posto non merita di essere chiamato negozio! - strillò con voce acuta, poi si diresse verso i tre ragazzi che la guardavano storto e Maggie, intenta a tentare di trovare qualcosa da aggiustare a quegli scempi.

- Andiamo ragazzi, seguiteci! - li incitò prendendoli per un braccio, mentre i tre Anti Moda scuotevano il capo, terrorizzati.

- No! - provò quello con il cappello da clown.

- Zitto e seguici! - lo costrinse Maggie, afferrandolo per un braccio. - Ad ogni modo... piacere, io sono Margherita!

- Dona... - si presentò l'altra, spingendo il ragazzo con i capelli corti e quello alto riccio. - Forza!

- Big Rob! - provò a dire terrorizzato il ragazzo alto, ma Maggie lo zittì con un gesto.

- Fidatevi, non ve ne pentirete! - sorrise saltellando sul posto e battendo le mani eccitata.

 

Casomai è meglio,

tutto è cambiato […]

casomai il meglio

è cambiare tutto

(CasoMai; Laura Pausini)

 

- Maggie, qui la situazione è critica! - disse Donatella, additando i ragazzi che osservavano estasiati dei mocassini a dir poco osceni.

- Oddio... Hai perfettamente ragione... Oh santo cielo! Che cosa diavolo state guardando? - gridò poi, rivolta ai tre ragazzi, che avevano spostato la loro attenzione su un particolare modello dal colore non bene definito.

- Oh, guarda che belli questi! -esclamò quello con il capello da clown, trascinando un'attonita Donatella verso un orribile paio di scarpe a metà tra uno stivaletto e un mocassino.

- Stai scherzando spero! - commentò la ragazza, fissandolo sconcertata.

- No! Cioè, si, si, sto scherzando! - si corresse lui, dopo aver ricevuto un'occhiataccia che avrebbe gelato chiunque.

- Bene! Andiamo allora! - sorrise lei, trascinandoselo dietro e richiamando anche Maggie, che stava combattendo con gli altri due.

- Ma dove? - chiese il ragazzo, stranito.

- A comprare un paio di benedettissime Converse, ovviamente!-commentò Margherita, raggiungendoli.

- Converse? Ma non sono stilose! - si lamentò quello con i capelli corti.

- Dona... Questo è una causa persa! - mormorò febbrilmente Maggie, appoggiandosi alla sua amica.

- Fatti forza... Possiamo farcela... - rispose l'altra, più intenta ad convincere se stessa piuttosto che la sua amica.

- Ehm... scusate? - intervenne il ragazzo alto e riccio.

- Senti, tizio... - iniziò Maggie.

- Avrei un nome, sono Kevin – ribatté l'altro.

-Si, e io gradirei essere chiamato Joe!-aggiunse quello con i capelli corti.

- E io Nick, sempre se non è un problema! - aggiunse il clown.

- Sì sì, certo... Come volete - commentarono le due ragazze, senza degnarli di uno sguardo, con loro enorme disappunto. Erano i Jonas Brothers, insomma! Nessuno poteva trattarli così!

- E non azzardatevi a lamentarvi! Noi lo facciamo per il bene della moda! - aggiunse Donatella, troncando sul nascere il disappunto di Joe.

Con il capo chino i tre scempi della moda seguirono le due ragazze italiane, che proseguivano a braccetto per le strade di Milano, dando ogni tanto delle occhiate dietro per controllare che i criminali non stessero tentando la fuga.

- Stiamo facendo la cosa giusta – annuì Donatella. - Non possiamo permettere che questi tre tipi vaghino per tutto il pianeta conciati in questo modo!

- Lo so, lo so, ma... ci riusciremo? - chiese la quindicenne disperata. - Forse non ne abbiamo la forza...

- Tanto vale provare – annuì Dona, scuotendo il capo critica. - Siamo arrivati! - aggiunse ai tre ragazzi, indicando un negozio al lato della strada.

 

Casomai è meglio,

tutto è cambiato […]

casomai il meglio

è cambiare tutto

(CasoMai; Laura Pausini)

 

Benediciamo la Moda!

I Jonas Brothers, i fratelli più amati d'America e i membri della boy band più famosa del momento, sono sempre stati famosi per il loro eccentrico modo di vestire. Noi di fashion police ne abbiamo viste di tutte: tovaglie da picnic al posto di camice, abbinamenti osceni, scodelle al posto di cappelli e molto altro, ma a quanto pare sembra che l'aria di Milano abbia fatto bene a dei casi disperati come loro.

Dopo essere stati avvistati con un paio di ragazze che li hanno condotti in un negozio di scarpe Joe, Kevin e Nick sono stati visti con numerosi sacchetti e ai piedi, per la gioia delle fan, delle benedettissime converse! Senza contare il fatto che nei giorni successivi sono stati visti non più dei maglioni da nonno ma bensì un paio di jeans e, grazia divina, delle felpe di Abercrombie.

I miracoli accadono? A quanto pare sì, e i Jonas Brothers con questo nuovo look sembrano aver avuto una nuova ondata di fan.

Continueranno di questo passo oppure torneranno a vestirsi come i soliti vecchi scempi della moda?

Dovremo aspettare!

 

- Ragazzi? Venite un po' qui! - gridò Kevin, rivolto ai fratelli.

- Che c'è? - chiese Nick, curioso.

- Leggete... - ordinò, girando lo schermo del computer verso di loro.

- Oh... Wow... Allora... Avevano ragione! - esclamò Joe, sorpreso.

-Sapete cosa dobbiamo fare adesso, vero?-chiese Kevin, tristemente.

- Dobbiamo... Chiamarle e chiedere scusa? - chiese Nick, con lo stesso tono del fratello.

- Mai! Joe Jonas non ammetterà mai di aver avuto torto! - esclamò il mezzano, gonfiando il petto.

- Sgonfiati Joe! Quelle ragazze sì, che hanno stile, mica voi! - esclamò Frankie.

- Grazie Bonus! - disse ironico Joseph, guardandolo truce.

- Figurati! - rispose il piccolo, sorridendo.

- Allora? Le chiamiamo? - intervenne Nick, sventolando il cellulare sotto il naso dei fratelli.

Kevin e Joe si scambiarono un'occhiata truce, per poi distogliere lo sguardo.

- Essia! - disse con tono melodrammatico il mezzano nel momento in cui il diciassettenne premeva il tasto della chiamata veloce.

 

**


Nel caso ve ne foste accorte, questa è una storia che avevamo già pubblicato, ma visto che l'account _Crazy_Dona_ è stato cancellato, ho provveduto a ripostarla su questo nuovo!
xoxo
   
 
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