***
La finestra è aperta. La porta chiusa a chiave.
"Non farlo, Samantha".
Il suo cervello le parla. Ma cosa ne può sapere il cervello dei sentimenti che prova una persona? Cosa ne può sapere il cervello del male che provi in certe occasioni. Nulla.
Samantha si affaccia alla finestra. Il fresco odore di gigli, tulipani, papaveri, viole, nontiscordardime e altri fiori la invade.I fiori che Stefano le aveva regalato per il loro primo anniversario di fidanzamento. Tutto finito per quella donna, quella puttana.
"La uccido"
"Non farlo, Samantha"
Il viso della quindicenne era rigato dalle lacrime. Il mascara colato. I capelli biondi e ricci, prima bene acconciati, sono stati scompigliati dal vento. I jeans della ragazza sono tutti tagliati, rotti, squarciati. Le gambe sanguinano. E' passata in mezzo alle rose. Quelle rose che le hanno fatto male come scoprire che Stefano la tradiva.. Samantha rientrò.
Guardò in alto
"Non farlo, Samantha"
Ancora il cervello. Quello schifoso ed inutile organo. Singhiozza Samantha. Ha le mani graffiate. Si è fatta largo tra le rose. Le ha calpestate. Tutte. Come ha calpestato i gigli, i tulipani, le viole, i nontiscordardime. Nulla è rimasto.
"“Ho cercato di evitare per lungo tempo i sentimenti. Sono sempre fuggita da questi, ma nell’ultimo tempo ho capito che ci sono sentimenti che corrono più veloci di te, e che per quanto tu possa tentare di lasciarli dietro, questi ti saranno sempre appresso”"
Samantha è a casa da sola. I suoi genitori torneranno tra tre ore. Si rassicura. Ma presto quei sentimenti vengono ricacciati da quelli su Stefano. Nulla potrà farglielo dimenticare.
"Dimenticalo, Samantha"
E' ancora il cervello a parlarle. Samantha non lo vuole sentire. Batte la testa contro il muro. Una volta. Due volte. Tre volte. Ma cos'è il dolore fisico rispetto a quello dei sentimenti?
Tre giorni dopo le faranno il funerale. Sulla sua bara giaceranno mazzi di crisantemi, donati da Stefano, che ha saputo donare soltanto fiori a chi gli aveva dato tutta sè stessa.
La finestra è aperta. La porta chiusa a chiave.
"Non farlo, Samantha".
Il suo cervello le parla. Ma cosa ne può sapere il cervello dei sentimenti che prova una persona? Cosa ne può sapere il cervello del male che provi in certe occasioni. Nulla.
Samantha si affaccia alla finestra. Il fresco odore di gigli, tulipani, papaveri, viole, nontiscordardime e altri fiori la invade.I fiori che Stefano le aveva regalato per il loro primo anniversario di fidanzamento. Tutto finito per quella donna, quella puttana.
"La uccido"
"Non farlo, Samantha"
Il viso della quindicenne era rigato dalle lacrime. Il mascara colato. I capelli biondi e ricci, prima bene acconciati, sono stati scompigliati dal vento. I jeans della ragazza sono tutti tagliati, rotti, squarciati. Le gambe sanguinano. E' passata in mezzo alle rose. Quelle rose che le hanno fatto male come scoprire che Stefano la tradiva.. Samantha rientrò.
Guardò in alto
"Non farlo, Samantha"
Ancora il cervello. Quello schifoso ed inutile organo. Singhiozza Samantha. Ha le mani graffiate. Si è fatta largo tra le rose. Le ha calpestate. Tutte. Come ha calpestato i gigli, i tulipani, le viole, i nontiscordardime. Nulla è rimasto.
"“Ho cercato di evitare per lungo tempo i sentimenti. Sono sempre fuggita da questi, ma nell’ultimo tempo ho capito che ci sono sentimenti che corrono più veloci di te, e che per quanto tu possa tentare di lasciarli dietro, questi ti saranno sempre appresso”"
Samantha è a casa da sola. I suoi genitori torneranno tra tre ore. Si rassicura. Ma presto quei sentimenti vengono ricacciati da quelli su Stefano. Nulla potrà farglielo dimenticare.
"Dimenticalo, Samantha"
E' ancora il cervello a parlarle. Samantha non lo vuole sentire. Batte la testa contro il muro. Una volta. Due volte. Tre volte. Ma cos'è il dolore fisico rispetto a quello dei sentimenti?
***
Tre ore dopo i genitori di Samantha forzeranno la porta. La trovano
morta. A terra una grande lago di sangue.Emorrargia cerebrale,
dicono i dottori. Lei, con le sue ultime forze ha scritto un biglietto.
"Addio per sempre mamma, papà, Stefano".Tre giorni dopo le faranno il funerale. Sulla sua bara giaceranno mazzi di crisantemi, donati da Stefano, che ha saputo donare soltanto fiori a chi gli aveva dato tutta sè stessa.
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