Capitolo I - Il concorso

«Non vi preoccupate, è tutto sotto controllo.» George era indaffarato con una delle sue invenzioni. Erano ormai passati mesi dalla Battaglia di Hogwarts e tutto filava liscio. Nessuno era più triste come nei giorni dopo la morte di Fred Weasley, il fratello di George. Mamma Weasley era alle prese con i fornelli. Percy era nella sua camera, come al solito. Fleur cercava di aiutare George e Bill, Arthur e Charlie discutevano sulla finale della Coppa del Mondo di Quidditch che si sarebbe tenuta a distanza di pochi giorno da lì. «Per me vince la Spagna...» disse Arthur convinto. «No...vince l'Italia! C'è quel cacciatore lì, come si chiama? Belletti...» disse Bill ancora più convinto di Arthur, poi intervenne Charlie in supporto di Bill «Esatto Bill. Per non parlare poi del Cercatore, Barone...» Nel frattempo entrò Ron nella stanza, accompagnato da Harry e pochi secondi dopo entrarono anche Hermione e Ginny, che ad intervalli di pochi secondi ridacchiavano. «Donne...» disse George che finalmente era riuscito a raccogliere tutte le Caramelle Brucianti. Fleur aveva l'indice in bocca, forse perchè si era...bruciata. George se ne accorse e iniziò a ridere puntando il dito verso Fleur. La ragazza gli diede uno schiaffo bello forte sulla mano e George smise di ridere.

Era finalmente l'ora di pranzo. Tutti mangiarano velocemente e poi tornarono a fare dell'altro. Ognuno era concentrato sulla cosa che faceva, soprattutto George. Infatti, quando si senti una forte botta fu quello a spaventarsi di più. Ma in realtà era Errol, il vecchio gufo di famiglia. «Ma quand'è che questo gufo prenderò la pensione?!» Disse sarcastico Ron, che scosse il capo e poi tornò a parlare con Harry. L'unico a preoccuparsi del gufo fu Percy, che si trovò ad entrare nella stanza propio nel momento in cui Errol cadde sul tavolo rovesciando una caraffa, rompendola. «Forsa ha ragione Ron! Dovremmo dare la pensione a questo gufo...» disse Molly arrabbiata. Ron gli lanciò un occhiata come per dire: tu-ora-l'hai-capito?! Percy prese tutte le lettere che Errol aveva legate alla zampa. «Giornale per papà...ma da quando Errol porta anche i giornali? Lettera per me...un altra lettera per me...Ah! Fleur qui c'è un piccolo pacco per te!» Percy lanciò in pacchetto a Fleur che lo prese al volo. «Lettera per Ginny, da Hogwarts. Ultimo anno, vero sorellina?» Sorrise e passò la lettera a Ginny. Dalla battaglia di Hogwarts, Percy era diventato più simpatico, nonostante lavorara molto come sempre era diventato meno acido. «E c'è anche una lettere per te, mamma.» Percy scrutava attentamente la lettera, dato che non riusciva a capire da chi era stata mandata. Fleur aprì il pacchetto e trovo una collana. «Chissà che significa quella collana...» disse Harry cercando di capire cos'era. Percy prese le sue lettere e se ne andò di nuovo. Arthur già leggeva il giornale e Ginny aveva già letto tutta la sua lettera. «Mamma, cosa c'è nella tua lettera?» chiese Ginny avvicinandosi alla madre. «Che bello! Dicono che ho vinto il concorso Scrivi La Poesia!» Tutti la fissavano. «Mamma. Perchè non c'hai detto niente?!» disse Charlie sorridendo. Molly arrossì, «Non credevo di vincere...» Poi intervenne Ron: «Abbiamo anche una poetessa in famiglia!» «Ehi! Ma qui dice che devo essere a Londra alle 15 di oggi...altrimenti addio premio! Beh significa che ci andrò ora!» «Mamma ti accompagno!» Disse Ron, poi si offrì anche Ginny «Sì dai mamma, vengo anch'io!» poi si offrì anche Harry, e poi tutti gli altri. «E va bene! Andiamo tutti...PEEERCY!» E il figlio prontamente rispose: «Sì mamma?» «Vorresti venire a Londra con tutti noi?» «Vorrei tanto mamma! Ma non posso, giuro!» «Va bene...spero che tu saprai cucinarti...perchè rimarremo lì a lungo!» poi si rivolse agli altri «Dai ragazzi presto! Andate a preparare le valigie! Che siamo in ritardo!»

In men che non si dica tutti si ritrovarono nel giardino con le borse pronte. Mancavano solo Ginny ed Hermione che arrivarono qualche secondo dopo con delle valigie enormi. «Donne...» disse incredulo Ron. «Voi sapete tutti materializzarvi vero?» Ginny arrossì e rispose con un lungo ehm, ma Molly sorrise e disse «Oh, non preoccuparti tesoro! Puoi aggrapparti a qualcuno! Sei in buone mani...» E George fece un colpo di tosse. «Al mio tre ci materializziamo tutti...Ginny! Tu aggrapati ad...Hermione.» Hermione sorrise soddisfatta e prese Hermione per la mano. «Uno...due...tre» Si udirono otto schiocchi e la stanza si svuotò in un attimo.

«Ahia! Cosa mi ha colpito la testa?!» disse George mentre si massaggiava la testa e si alzava, dato che era caduto. Dopo anche Ron, Hermione, Harry, Ginny e Fleur si alzarono. «Ma cosa...?» «Ehi! Ma dove siamo?» «Che posto è questo? Non sembra Londra...» «Mamma, Papà, Bille e Charli dove sono?» Erano tutti confusi. In effetti non si trovavano a Londra. C'era il mare, c'era la sabbia e c'era la vegetazione. Sì, qualcosa era andato storto nella materializzazione.

Angolo Autore:

Ohssì! Anche io ne ho uno. Bene, questa è la mia prima FF, che pubblico però. Ne ho scritta qualcun'altra, ma solo questa mi sentivo di pubblicare. Spero vi piaccia il mio modo di scrivere e la mia fantasia. Lo spero molto. Credo che questa FF sia destinata a durare molti capitoli. Chi mi vuole seguire, mi segua. =D Alla prossima con il prossimo capitolo.