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Autore: Sophie_Sloth    10/07/2010    2 recensioni
Si sedettero sul davanti dell’automobile e vi si stesero su guardando le stelle.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In una nitida sera d’estate Mello e Matt si apprestano a tornare al posteggio dove avevano lasciato la macchina.

Avevano trascorso tutto sommato una bella serata. Avevano sorseggiato un po’ di qua e di la e alla fine si erano ridotti una pezza.

Arrivati al posteggio, combinati male per come erano, non riuscirono a trovare facilmente la macchina e vagarono in tondo per circa mezz’ora.

Durante il tragitto vennnero trattati molteplici argomenti, ma come succede nella maggior parte dei casi alla fine si arriva col parlare di sesso.

Il sesso, bene. Argomento sempre attuale direi, benché questi ultimi nell’ultimo periodo lo percepissero solamente come un miraggio.

Ebbene sì, i nostri protagonisti sono in astinenza e si piagnucolano addosso. (l’alcool li ha resi privi di dignità)

Arrivati alla macchina si fermarono un po’ e continuarono a parlare. Si sedettero sul davanti dell’automobile e vi si stesero su guardando le stelle.

<< Guarda le stelle Mello, non ti sembra vagamente che formino una passera?>>

<< Matt io ci vedo solamente un fottutissimo sgabello! >>

<< Ma che minchia dici?! >> rispose Mello tutto incazzato.

<< Su dai non prendertela tanto, non c’è nulla di male in quel che ci vedi, non imbarazzarti. >>

Ma Matt era già corso via piangendo.

Mello lo raggiunse e iniziò a dirgli una sfilza di cose che non fecero altro che stimolarlo.

Matt sentiva come un calore dentro di se che cresceva e come la voglia di sprigionarlo, tutto di un colpo capì che qualcosa in lui era cambiato. Non era più un ragazzino, non riusciva più a reggere l’alcool. Gli veniva da vomitare, guardò il biondo e sboccò.



Dopo aver vomitato per circa sei volte, lo zombie (sì Matt si era ridotto così) disse all’amico che si sentiva meglio e allora ritornarono all’auto.

Decisero di fermarsi nel parcheggio ancora un po’ perché quel poco di senno che gli era rimasto diceva loro che non sarebbe stato saggio mettersi al volante in quello stato.

Si sedettero su una panchina e portando indietro il capo chiusero gli occhi e iniziarono a vagare con la fantasia.

Mello non faceva altro che pensare alle labbra di Matt, erano perfette, proprio come piacevano a lui.

Carnose, ma non troppo, piccole ma abbastanza grandi per ciò che avrebbe maggiormente desiderato da quell’uomo che riusciva a suscitargli quelle emozioni.

Matt stava andando in trance pensando alle bellissime mani dell’amico, Dio sa cosa avrebbe voluto fare con quelle mani e con quel corpo da dio greco.

Decisero che forse era meglio non pensare troppo e aprirono nel medesimo istante gli occhi e si guardarono.

In un sol secondo specchiandosi l’uno negli occhi dell’altro ebbero la sensazione di completezza, niente avrebbe potuto soddisfarli più di quello sguardo.

<< Ho freddo >> disse Mello in vietnamita, e Matt capì che quello era amore.

Senza spezzare il silenzio si abbracciarono. Dopo tutti quegli anni riuscivano a capirsi con un solo sguardo e non ebbero paura di dirsi chiaramente cosa li affliggeva.

<< Sapevo che mi avresti rovinato la vita facendomi innamorare di te. >> disse Matt.

<< Non aver paura, so che non sarà facile ma terremo duro e andremo avanti, insieme. Mi sembra ieri quando per la prima volta sfiorai la tua pelle, avevamo solo 13 anni e io già avevo visto in te il mio tutto, l’equilibrio. Il bene e il male saranno con noi in questo cammino, ma una tua parola di dissenso mi farà tacere per sempre e allora continueremo soltanto ad essere amici. >>

Una piccola lacrima rigò il viso di entrambi e Matt baciò il collo della prima vera persona che l’aveva fatto sentire amato.

Mello passò una mano tra i capelli dell’amico e i loro volti si fecero sempre, inesorabilmente, più vicini.

Chiusero gli occhi e piangendo si sfiorarono dolcemente le labbra.

Quello per loro fu il primo vero bacio d’amore che avessero mai dato.




  
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