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Autore: NonSense    10/07/2010    2 recensioni
Erano poche le persone che potevano vantarsi di sapere qualcosa su Orochimaru, ancora meno quelle che credevano di sapere qualcosa su di lui, Suigetsu, e pressoché inesistenti coloro che erano a conoscenza di ciò che succedeva tra loro.
Nemmeno Kabuto, quel viscido e subdolo ragazzo che gli stava sempre appresso, sapeva cosa il suo Sensei faceva con lui.
Era al corrente del fatto che non si trattava dei comuni esperimenti che erano soliti attuare sulla sua persona, ma di qualcosa di diverso, di un qualcosa di segreto e oscuro.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Orochimaru, Suigetsu
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Nick Autore (su EFP): Naomi92
Titolo: In quella camera
Genere: Generale, Drammatico, Introspettivo.
Rating: Arancione
Pairing (ed eventuali altri personaggi): OrochimaruXSuigetsu, Kabuto.
Avvertimenti: Note dell'Autore (facoltative):


In quella camera

Erano poche le persone che potevano vantarsi di sapere qualcosa su Orochimaru, ancora meno quelle che credevano di sapere qualcosa su di lui, Suigetsu, e pressoché inesistenti coloro che erano a conoscenza di ciò che succedeva tra loro.
Nemmeno Kabuto, quel viscido e subdolo ragazzo che gli stava sempre appresso, sapeva cosa il suo Sensei faceva con lui.
Era al corrente del fatto che non si trattava dei comuni esperimenti che erano soliti attuare sulla sua persona, ma di qualcosa di diverso, di un qualcosa di segreto e oscuro.
E questo naturalmente lo irritava.
Lo percepiva chiaramente negli sguardi carichi d’odio che gli rivolgeva, nel modo sgarbato in cui lo trattava, cioè alla stregua di un animale, e nelle sue frequenti domande sul che cosa facessero insieme lui e Orochimaru in quelle determinate notti in cui a lui era vietato l’ingresso a una certa stanza in fondo al corridoio.
- Orochimaru- sama ha richiesto la tua presenza in quella camera. – lo informò Kabuto, serio e puntuale, intento a non far trasparire la sua gelosia.
Si avvicinò a Suigetsu e lo aiutò a uscire dal suo contenitore, cominciando a porgli le consuete domande, pur sapendo che non avrebbe ricevuto risposta.
Quel sentimento d’invidia che provava nei suoi confronti lo stava divorando.
- Non sono affari tuoi. – rispose freddo Suigetsu ai suoi quesiti, sperando di farlo tacere – Chiedilo quel bastardo di Orochimaru, se proprio vuoi. -
- Tsk. – bofonchiò lo Shinobi, lanciandogli un kimono per coprirsi – E ora vattene. – gli ordinò irremovibile.
- Siamo un po’ gelosi, vero? – lo provocò il ragazzo, uscendo dalla stanza con un ghigno dipinto sul volto.
- Bastardo. -

***

Odiava stare in quella camera.
Disprezzava le sue mani che toccavano il suo corpo, il suo respiro così vicino al suo collo e la sua bocca a contatto con la sua pelle.
Era disgustoso.
Non gli era chiaro come, e forse una parte dì sé preferiva pure non venire a saperlo, ma Orochimaru aveva preso l’abitudine, da un mese a quella parte, a farlo dormire, una volta a settimana, in una stanza diversa da quella in cui stava perennemente imprigionato.
Una camera al cui interno c’era un grande letto, un contenitore d’acqua nel caso lui ne avesse avuto bisogno, e un piccolo comodino. Ma soprattutto questa si trovava molto vicina alla camera del Sannin.
Inizialmente non aveva compreso il perché, ma poi, quando Orochimaru era entrato nel letto in cui lui stava tranquillamente dormendo, la prima notte, aveva capito il suo secondo fine.
In un impeto di rabbia, Suigetsu si era immediatamente alzato e ed era rapidamente sceso dal letto, con gli occhi sbarrati.
Che cosa diavolo vuole fare? Non gli basta sottopormi ai suoi continui esperimenti? aveva pensato furioso.
- Vieni. – gli aveva ordinato inflessibile Orochimaru, guardandolo divertito.
Si era opposto, ce l’aveva messa davvero tutta, ma non ce l’aveva fatta.
Nonostante avesse resistito per un po’, lo Shinobi alla fine era riuscito nel suo intento di rimetterlo a letto.
E questo era accaduto anche le volte successive.
Ed era quello che sarebbe successo anche tra non molto.
Suigetsu si sdraiò sul letto, coprendosi bene con il lenzuolo e cercando di addormentarsi.
Forse se lo trovava mentre dormiva, l’avrebbe lasciato in pace e se ne sarebbe andato.
O perlomeno era quello che sperava. No, in realtà non era vero. Sapeva benissimo che Orochimaru non si sarebbe arreso, ma il fatto di averci almeno provato lo faceva sentire un po' meglio.
Poi sentì i suoi passi lungo il corridoio e comprese che, in un modo o in un altro, quel piano non avrebbe comunque funzionato.
Quindi fece un respiro profondo, stringendo sempre di più il lenzuolo e udendo la porta aprirsi dietro di lui.
Non si voltò nella sua direzione, tanto lo sapeva che cosa stava facendo il Sannin, e perciò non c’era bisogno di guardare.
Sperava che questa volta si trattenesse il meno possibile in quella camera, ma non era certo che l'avrebbe fatto.
L’unica cosa di cui era sicuro, era che avrebbe resistito anche questa volta, pur sapendo che la percentuale di un suo eventuale fallimento era pressoché assicurato.

***

Orochimaru si tolse i vestiti e si diresse verso il letto, alzando il lenzuolo e sdraiandosi.
Avvicinò il suo corpo a quello freddo del ragazzo e cominciò a baciargli il collo, mentre le sue mani andavano a posarsi sul suo torace.
- Girati Suigetsu. – gli disse, continuando a percorrere una strada immaginaria sul collo del prigioniero.
- No. – rispose questi sicuro.
Era incredibile.
Dopo tutto quel tempo, Suigetsu non era ancora riuscito ad apprendere la regola più importante del suo covo; lui comandava e gli altri eseguivano.
- Girati Suigetsu. – gli ripeté nuovamente.
- Ho detto di no e togli quelle tue schifose mani da me. Se Kabuto non ti soddisfa abbastanza, non è colpa mia. – gli disse strafottente.
- Va bene. Allora me ne vado. – fece Orochimaru, alzando il lenzuolo e sedendosi sul letto, pronto a scendere.
Suigetsu era allibito; aveva davvero detto che se ne sarebbe andato?
Non poteva crederci.
Dopo un primo momento di sorpresa, si voltò nella sua direzione per accertarsi che stesse per andarsene davvero.
- Naturalmente stavo solo scherzando. – sorrise Orochimaru nella sua direzione, rimettendosi sdraiato e cogliendolo di sorpresa – Però sono riuscito a farti girare, visto? -
Colpito e affondato.
Introdusse la sua lingua nella bocca del ragazzo, mentre le sue mani andavano ad esplorare il suo corpo spoglio.
Anche questa volta hai perso, Suigetsu.

Note dell'Autrice
L'unica cosa che posso dire è che non posso ancora crederci che questa cosa, alias la mia fanfiction, sia arrivata seconda ad un contest XD.
  
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