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Autore: junika    10/07/2010    1 recensioni
Il Jonin scelse questa modalità per comunicargli l’inaspettata scoperta poiché non riusciva ad realizzare in alcun modo quale sarebbe stata la reazione dell’allievo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rock Lee
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Una giornata come tante altre al Villaggio della Foglia, niente missioni, niente allenamenti e nemmeno l’ombra di una possibile invasione di Konoha di qualche ninja rinnegato occasionale. Insomma, la noia non poteva essere delle più totali. E lui odiava starsene con le mani in mano.

In questo periodo stava mettendo appunto una nuova tecnica, un versione iper-potenziata del “Grande vento della Foglia”. Desiderava che il suo mentore, il maestro Gai, avesse l’opportunità di apprezzare i miglioramenti del proprio allievo. Ormai aveva trovato il proprio credo ninja e nulla lo avrebbe fatto demordere: doveva dimostrare a tutti che era possibile diventare grandi shinobi anche senza padroneggiare arti magiche ed illusorie ma soprattutto, che il continuo allenamento fa crescere le persone, portandole a trasformarsi in ciò che prima potevano solamente immaginare di essere.

Si allenava ogni giorno, duramente e di continuo, questo era tutto il suo mondo: combattere per ciò a cui teneva di più, sia che si trattasse dei suoi ideali oppure dei suoi amici. La vita di “Mr.Sopraciglia” scorreva serena, missioni ninja altamente pericolose a parte. Fu proprio in quell’assurdo clima caratterizzato da una monotonia tanto palpabile che la notizia arrivò al diretto interessato come un fulmine a ciel sereno. La persona più adatta per rivelare al giovane Rock lee una verità tenuta celata per così tanto tempo fu lo stimato maestro Gai. “Hai una sorella”- gli disse Si rivolse al ragazzo in maniera molto diretta. “Ora ne abbiamo la certezza, tu hai una sorella”- gli sottolineò il maestro Gai.

Il Jonin scelse questa modalità per comunicargli l’inaspettata scoperta poiché non riusciva ad realizzare in alcun modo quale sarebbe stata la reazione dell’allievo. Il giovane, al canto suo, si sentì crollare addosso ogni sua certezza. Ma in senso buono. Quasi non ci credeva, finalmente aveva anche una sola notizia di un famigliare, qualcuno che possedesse un legame di sangue con lui. Una famiglia. Successivamente la sua mente si mise a vagare, cercando di immaginarsi come fosse la fantomatica sorella, dove si trovasse, quanti anni avesse, cosa stesse facendo, se sapeva della sua esistenza. Sprigionava euforia, iniziò a saltare da tutte le parti per la gioia. Già stava entrando nella parte del fratello maggiore. Si prefiggeva l’arduo compito di divenite il “Gai-sensei” della propria con sanguigna. Adesso voleva sapere, le mille domande che avrebbe voluto chiedere gli morivano in gola data la forte emozione. La voce quasi mancava.

Tutto quel turbinio di sensazioni portarono il Maestro Gai a giocare d’anticipo, i dubbi del suo allievo prediletto erano legittimi. “La ragazza in questione”- iniziò lentamente lui – “abita su un isola molto lontana da tutte le 5 grandi terre ninja” Rock lee pendeva dalle labbra del sensei, ora come non mai “L’isola è situata in un tratto di mare particolarmente insidioso, detto Triangolo Florian…..é conosciuta sotto il nome di Thriller Bark” Il giovane non era più con i piedi per terra da tempo. La sua fantasia vagava senza fermarsi: tentava di figurarsi l’isola, gli abitanti, la flora e la fauna….e sua sorella. “Maestro….” – iniziò Rock lee Non ebbe il tempo di finire poiché il maestro Gai continuò con la spiegazione “Per quanto ne sappiamo….lei ha pressappoco la tua età…..” Rock lee non ci credeva che qualcuno presto o tardi lo avrebbe chiamato “Fratellone”. Perché lui si era già convinto di essere il maggiore. “La prego mi dica di più…. la ragazza sa che esisto?” ” Il Jonin osservò la figura supplicante dell’allievo, ma stranamente non batté ciglio. Pretese di chiudere lì il discorso.

“Rock lee, sei nel fiore della gioventù e quest’età è fatta per porsi delle domande al fine di trovare delle risposte, cacciarsi nei guai per poi esserne in grado di uscirne….. affrontare di petto anche le situazioni che ti sembrano insormontabili mantenendo sempre la sana positività che ti ho insegnato ad apprezzare….” Il ragazzo lo ascoltava ammirato, come sempre. Tuttavia pareva non capisse ciò che gli veniva detto, preso dal suo frenetico pensare. “Perciò se io ti dovessi chiarire tutti i dubbi che tormentano la tua mente, il mio agire non sarebbe istruttivo per te…..Posso capire che una notizia del genere è pesante da sostenete, ma è compito tuo scoprire che tua sorella, a patto che ti interessi veramente….” Lo shinobi annuì. Il sensei aveva sempre ragione. “Considerala come una missione”-concluse infine il maestro Gai “Lo farò!”- esclamò Rock lee – “Io la troverò, dovessi cercare l’isola di Thriller Bark in eterno! Voglio vederla, desidero conoscerla, dobbiamo essere una famiglia….Non sarà per nulla facile, ma con l’impegno e la buona volontà si può arrivare ovunque....ed è proprio quello che intendo fare! Costi quello che costi!” Il maestro, fiero del risultato ottenuto, si avviò per lasciare il ragazzo nelle ormai prossime riflessioni sul suo imminente futuro “Gai sensei, mi può dire almeno il suo nome?” “Perona….tua sorella si chiama Perona” Qualche indizio, in fin dei conti, lo aveva. Ora doveva solamente rimboccarsi le maniche e iniziare la propria ricerca.

Forse Perona, la nobile principessa dei fantasmi, non rispecchiava a pieno la personalità che Rock lee aveva prefigurato per lei. Secondo lui, la sorella ritrovata rappresentava la classica ragazza carina e gentile con tutti. Ovviamente non possedeva ancora i mezzi necessari per constate le proporziono colossali dell’errore commesso. Lei è tutt’altro che buona e gentile. Una ragazzina isterica, amante dei paesaggi tetri dominati da castelli infestati da fantasmi e capo supremo di un esercito di animali-zombie. Detentrice di una risata pressoché inquietante e del potere del frutto del mare “Horo-Horo”, il quale l’ha resa in grado di creare una quantità infinita di fantasmi negativi a proprio piacimento. Possibile che persone con caratteri, trascorsi e storie totalmente diversi possano essere in qualche modo imparentate?

   
 
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