Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: formerly_known_as_A    11/07/2010    3 recensioni
Quattrocentosette chilometri non sono tanti. Non sono i novecentocinquantanove che ho in comune con Ivan. Ma sono l'unica cosa che mi è rimasta.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bielorussia/Natalia Arlovskaya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mi piacerebbe dire che non sono mai stata innamorata come lo sono di Ivan.

In questi momenti di lucidità, quei pochi che la mia follia mi permette, mi piacerebbe pensare che lo seguo e voglio sposarlo perché lo amo, perché ho bisogno di lui.

Invece in questi rari momenti mi sveglio in lacrime da incubi spaventosi e mi rispondo che, sì, Ivan è quello di cui ho bisogno, ma per riempire il vuoto, non perché lo amo.

La mia ossessione per lui è iniziata quando colui con cui stavo diventando una cosa sola, l'uomo che amavo veramente, è scomparso. Sì, scomparso. Cancellato dalle cartine geografiche.

Mi sono sentita così vuota che la mia vita ha perso improvvisamente senso. Quello che sentivo, le mie promesse... Tutto ha perso senso quando lui è scomparso. Non ho trovato di meglio, per salvarmi, che ossessionarmi a mio fratello.

Voglio davvero bene ad Ivan. Davvero. Dannazione, è mio fratello! Ma è anche qualcosa che mi ricorda in modo incredibile i miei adorati coltelli. Bisogna maneggiarlo con cura, perché c'è il rischio di tagliarsi.

Quando eravamo tutti nella stessa casa, ci ferivamo a vicenda e la cosa non ci dispiaceva affatto. Poi lui ha perso del tutto la ragione. Io forse un po' meno. E quindi, tipo, ha paura di me.

Mi mordo la lingua, facendomi dannatamente male. Ma non devo pensare in quel modo, non devo.

Se voglio mantenere un minimo di lucidità, devo pensare solo ad Ivan.

Buffo.

Per mantenere integra la mia sanità mentale ho bisogno di pensare all'uomo da cui sono ossessionata in modo morboso.

E invece ancora le lacrime scorrono veloci lungo le mie guance, ricordandomi i sogni, spaventosi e delicati, ricordandomi che sto soffrendo, che sono sola. Che gli incubi pieni di dolcezza, quella semplice e straziante dolcezza di cui sono intrisi... sono momenti che non torneranno mai più.

Non essere un semplice essere umano rende tutto peggiore. Perché, in qualsiasi momento, in quella dilaniante lucidità, riesco a sentirli.

Quattrocentosette chilometri non sono tanti. Non sono i novecentocinquantanove che ho in comune con Ivan. Ma sono l'unica cosa che mi è rimasta. Quattrocentosette chilometri della sua pelle pallida che appartengono solo a me. L'unica parte che non mi toglierà mai nessuno.

Se chiudo gli occhi, mi sembra di tornare a quel tempo in cui combaciavano con la mia pelle, quel tempo in cui, veramente, stavo diventando una sola cosa con lui, con la stessa lingua, le stesse tradizioni.

Era più semplice, allora, amare. Non c'era tutto quel sangue sulle mie mani, non c'erano i segreti e le celle buie. Non c'era il freddo della Siberia a minacciare nessuno.

Chiudendo gli occhi, tornando a quell'epoca felice, vedo le immagini di quell'amore con sorprendente vividezza, come se non fossero mai scomparse. Mi basta poco per sentirmi nuovamente felice, nuovamente al sicuro, al caldo tra le sue braccia solo all'apparenza fragili. Ho caldo al petto, quando ci penso. Una sensazione che mi fa sorridere tra le lacrime.

Tutto questo non tornerà più.

E' una sensazione troppo intensa per non impazzire ogni volta.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: formerly_known_as_A