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Autore: Zils    11/07/2010    2 recensioni
Severus Piton è ormai soltanto un ammasso di pensieri, sensazioni, emozioni, ricordi. Ricordi di una vita che - lo capisce solo adesso - si è appena conclusa.
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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He's arrived
He's arrived


Time can bring you down
time can bend your knees
time can break your heart.
Beyond the door there's peace I'm sure
and I know there'll be no more tears in heaven.
Would you know my name
if I saw you in heaven?
[Eric Clapton - Tears in heaven]



« Guardami » riesce a pronunciare stentatamente nonostante il dolore lancinante al collo, dove le zanne di Nagini hanno trovato carne per la sua bocca.
Il giovane Potter obbedisce inaspettatamente al suo ultimissimo desiderio: eccoli, i due smeraldi.
Quel verde che ancora una volta si trova a contemplare. Senza mai stancarsene.
Ora, tutto continua a essere verde. Ma Potter non c'è più. Così come la stanza dove si trovava un attimo prima. Sparita.
È rimasto solamente quel verde intenso a riempire uno spazio altrimenti vuoto.
Non esiste più neanche il dolore al collo. Prova a guardarselo - magari la ferita si è miracolosamente rimarginata -, ma è in grado di vedere solo il verde. Con non poco stupore, così, capisce che non vi è più alcuna dimensione, non vi è più uno spazio. Non ci sono pareti, tanto meno un pavimento dove il suo corpo possa poggiare.
In effetti, non vi è più neppure il suo corpo. Severus Piton è ormai soltanto un ammasso di pensieri, sensazioni, emozioni, ricordi. Ricordi di una vita che - lo capisce solo adesso - si è appena conclusa.
Un improvviso rumore di ceramica infranta scolvolge il suo animo. Un turbine di voci su voci, parole remote e ferite mai rimarginate premono dentro di lui, lo stordiscono.
Sente dei singhiozzi. Un pianto di donna. « Siete uguali, tu e lui. GUARDALO! » ruggisce un uomo. « Ne sei orgogliosa, Eileen? ». I singhiozzi continuano, aumentano d'intensità. E percepisce odio, un odio profondo nel sentire piangere la donna che l'ha messo al mondo. Odio nei confronti dell'uomo che chiamava padre.
Il pianto cessa e lui si ritrova a stupirsi nuovamente, a distanza di anni e anni, leggendo una lettera che la mamma gli aveva consegnato di nascosto dal marito. « Non farla vedere a lui » aveva sussurrato. Severus aveva annuito convinto, mentre sentiva un'eccitazione nuova crescergli dentro, come un veleno.
« Serpeverde! » sente esclamare sopra la sua testa. E mentre si incammina lento verso il tavolo della sua Casata, mentre tanti ragazzi lo festeggiano e lo accolgono festosi come un nuovo membro di una famiglia, sollievo e qualcosa di molto simile a felicità inondano un cuore che credeva di non possedere.
Lo stesso cuore che risente sanguinare nel ricordo di lei assieme a lui. « Ci stavi spiando, Mocciosus? Ti è piaciuta la scenetta romantica? ». A queste parole un insopportabile sentimento di umiliazione si impossessa di lui, seguito immediatamente da un cocente rimorso. « Stupida Mezzosangue » le parole che gliel'avevano fatta perdere. Avrebbe pagato qualsiasi pena pur di tornare indietro e fare in modo che non lasciassero la sua bocca.
« Severus ».
Una sola parola, e tutto tace, all'improvviso. Non vi è più alcun ricordo, tutto si svuota al solo suono di quella voce.
« Severus » ripete. Non la vede, ma sa che è lì. Davanti a lui. Rimane immobile, in attesa.
« Sono orgogliosa di te ».
Percepisce l'affetto presente in quelle quattro parole inedite. Lo stordiscono. D'improvviso capisce che forse ciò che ha fatto ha avuto un senso. Forse è bastato per rimediare, almeno in parte. Se solo fosse possibile, ora calde lacrime inonderebbero le sue guance pallide e secche. Quella è la medicina che ha atteso per anni. La sola medicina che è in grado di guarire il suo cuore logoro e ferito.
Non è in grado di vederla, di contemplare il suo sorriso gentile e i suoi capelli rossi. Ma il verde smeraldo che lo circonda gli può bastare.
No sa dove si trova.
Ma se per caso la sua destinazione fosse il paradiso...
... Beh, è arrivato.


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Mi scuso per i passaggi improvvisi dal presente al passato, ma erano necessari per rendere la confusione nella mente di Severus, dove i ricordi del suo passato sono da lui percepiti come se stessero accadendo in quel preciso momento.
Per il resto, spero possa piacere.
Grazie a chi recensirà, ma anche a chi leggerà soltanto!
Un saluto ;)

  
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