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Autore: hopelove    11/07/2010    13 recensioni
"- Ammettilo, ti diverti. – affermo togliendo il giubbetto e cercando di concentrarmi sui suoi occhi e non sulle sue gambe.
- Mi diverto?
- Si, ci hai preso gusto a farti vedere in accappatoio e a sedurmi.
Bella arrossisce ma subito dopo sorride maliziosa. Ecco, ci siamo.
- Se avessi voluto sedurti, ti avrei accolto in un altro modo…
- Ah si? Sentiamo!
- Dunque… Avrei potuto far cadere l’accappatoio inavvertitamente a terra mostrandoti cosa c’è sotto. – sussurra stringendosi a me e accarezzandomi le braccia." (Tratto dal cap. 21)
Bella ed Edward umani, che dopo qualche difficoltà iniziale si innamoreranno più che mai, trovandosi dopo essersi a lungo cercati. Spero vi piaccia, con tutto il cuore.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Ciao a tutte! Eccomi qui, puntuale come sempre con l’aggiornamento! E come sempre, pronta più che mai a ringraziarvi per l’appoggio che continuate a darmi!! Siete fantastiche! Ma i ringraziamenti li trovate alla fine!

Prima vi lascio al nuovo capitolo, dove verrà spiegato almeno in parte il motivo che ha spinto Bella a fare del volontariato con i bambini. Ho voluto parlare un po’ di volontariato perché ho sempre ammirato chiunque dedica il proprio tempo agli altri, soprattutto ai piccoli angioletti che soffrono. E sono convinta che ciascuno di noi può regalare un sorriso che “non costa nulla,  ma può dare molto”. Beh,  non voglio annoiarvi ancora con le mie riflessioni! 

Allora… Dove eravamo rimasti??

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 14 - Brividi

Pov Bella

 

Mi guardo intorno incapace di proferire una sola parola… Quando Edward mi ha proposto di andare in uno dei suoi posti preferiti, non immaginavo di sicuro un luogo così magico. Siamo in una piccola radura circolare, circondata da alti alberi, alcuni persino centenari. Una distesa verde con dei fiori qua e là, delle allegre macchie di colore, e in lontananza si intravede persino un ruscello… Il rumore dell’acqua che scorre attutisce il silenzio tranquillo che ci circonda, creando un’atmosfera incantata. Si, ha l'aspetto di un luogo fatato e continuo ad ammirarlo come stregata. Mi sembra di essere in un’altra dimensione spazio-tempo: di sicuro non assocerei questo posto magico a Forks, né tanto meno penserei di essere a novembre.

Mi volto verso Edward che mi osserva compiaciuto…

Ecco, lui è la parte più incantevole… Non posso credere di essere qui insieme; quando l’ho visto all’ospedale con quel sorriso da infarto, ero felicissima. Già, finalmente dopo tanto tempo posso dire di essere felice quando ho Edward accanto a me. Mi basta averlo vicino per dimenticarmi di quello che mi circonda. La voragine che ho nel petto da quando Samuel ci ha lasciato ingiustamente sembra meno profonda… Sto tornando a respirare ed è tutto merito di Edward che mi sta aiutando con semplicità e dolcezza, senza neanche rendersene conto.

Ma quando sono sola, spesso mi sembra di sprofondare ancora più a fondo, nel mio baratro di dolore. Per questo gli ho proposto di trascorrere un altro po’ di tempo insieme, per rimandare il più possibile il rientro a casa. Sto meglio, è vero. Ma si sta avvicinando dicembre, e il Natale senza Samuel è ancora un’idea inconcepibile per me. So che devo reagire, ce la sto mettendo tutta, ma a volte il dolore prende il sopravvento e torno a soffocare. E poi c’è dell’altro.

Ho paura. Non posso fare a meno di pensare a quanto Edward sia diventato importante nella mia vita. E sono terrorizzata all’idea di perderlo. Non posso permettermi di perdere anche lui. E’ per questo che non dovrei attaccarmi alla sua presenza, non dovrei provare ciò che provo. E poi, chi mi dice che Edward sia interessato a me? Beh, sono consapevole di tutte le attenzioni che mi rivolge, spesso lo vedo guardarmi di nascosto, so che mi cerca… Tra noi c’è una strana elettricità… Alice e Rosalie dicono che non l’hanno mai visto comportarsi così con una ragazza, ed io sono sempre più combattuta: una parte di me vuole credere disperatamente che possa nascere qualcosa, ma la Bella pessimista identifica il suo comportamento con la “pietà”. Non voglio fare pena a nessuno, a maggior ragione a lui. Ma io non posso più rinnegare i miei sentimenti… Però dovrei…

Oh cielo! Che confusione! Samuel… Mi manchi terribilmente! So che mi consiglieresti di lasciarmi andare, di vivere ciò che provo. Ma è maledettamente difficile.

Smettila Bella, adesso non è il momento di fare tutte queste paranoie, siete insieme in un luogo stupendo, non devo pensare a niente e vivere il momento.

Dopo un bel sospiro, torno ad ammirare la bellezza del posto e vedo Edward che continua ad osservarmi, sorridendomi dolce. Certo, così non mi aiuta…

Gli sorrido anch’io, riconoscente per aver voluto condividere con me l’incantesimo di questa radura.

-   Allora, che te ne pare? Preferivi il parco di Forks? – mi chiede avvicinandosi a me.

-   Edward… Non ho parole! E’ semplicemente bellissimo, sembra lo scenario di una favola.

-   Sono contento ti piaccia, io vengo spesso qui, soprattutto quando voglio rilassarmi un po’ stando a contatto con la natura. Sai che non ci ho mai portato nessuno? – mi spiega mentre stende una coperta che aveva in macchina sul prato. Non ci ha mai portato nessuno…

-   Devo crederci davvero? – lo stuzzico sorridendo maliziosa mentre ci sediamo sul plaid rosso fuoco.

-   La prossima volta te lo dico! – replica Edward imitandomi alla perfezione.

-   Ehi! Mi hai rubato la battuta! – esclamo scoppiando a ridere insieme.

Cielo, quanto sto bene con lui! Edward si avvicina a me ed io mi perdo nel blu dei suoi occhi per poi contemplare la perfezione del suo viso. Inavvertitamente, lo accarezzo. Lui mi sorride dolcemente ed io sento le guance andarmi a fuoco… Imbarazzata, mi sdraio ritirando la mano come scottata e interrompendo il nostro contatto visivo. Fisso il cielo azzurro cercando così di tornare lucida. Il problema è che Edward mi si sdraia accanto, riprendendomi la mano. C’è una strana elettricità nell’aria…

Io, lui, tutti soli, fiori, ruscello, attrazione = pericolo! Povera me! Sto farneticando! Che razza di situazione…

-   Tutto bene? – la domanda di Edward mi risveglia dal vortice dei miei folli pensieri. La sua voce è strana… roca… Eccitata? Povera me!

-   Si. – O povera me! Anche la mia voce è irriconoscibile! Sarò rossa come un peperone! Respira Bella, respira!

-   Posso farti qualche domanda? – mi chiede Edward tenendo sempre la mia mano tra la sua e stregandomi con il suo sorriso.

-   Che tipo di domanda? – chiedo a mia volta un po’ preoccupata ma nello stesso tempo curiosa di scoprire cosa vuole sapere.

-   Niente di particolare, tranquilla! Ma vorrei scoprire qualcosa in più di te…

-   Ma se tu sei uno dei pochi a conoscere la vera Bella!

-   Non abbastanza! – replica lui prontamente.

-   Ok, sentiamo! Ma facciamo una domanda a testa! Inizia tu, spara! - accetto tornando a guardarlo nei suoi occhi blu.

Edward mi sorride, si solleva leggermente appoggiandosi sul gomito e mi osserva pensieroso… Inavvertitamente un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra, ha un’espressione così buffa! Povera me… In che guaio mi sto cacciando?

-   Dunque… il libro che hai sul tuo comodino in questo periodo. – Però! Non mi aspettavo una domanda simile!

-   Beh… Adesso sto leggendo una raccolta delle più belle poesie di Neruda.

-   Ti piace Neruda?

-   Si, mi commuovo spesso quando leggo alcuni suoi scritti. – confesso sincera.

-   Interessante… Tocca a te! – esclama incitandomi a continuare rivolgendomi quel suo sorriso da infarto… Ma come diavolo fa a destabilizzarmi con un solo gesto? Povera me…

-   Mmm… Hai mai pensato al college? Dove ti piacerebbe andare? – gli domando prendendo in considerazione il futuro.

-   Dove ancora non lo so, ma sicuramente sceglierò medicina. – mi risponde deciso.

-   Un dottore? Wow, farai una strage tra le infermiere! –

Già me lo immagino con il camice bianco, ancora più affascinante, irresistibile, seducente… Bella!! Riprenditi!

-   Gelosa? – sghignazza lui osservandomi sensuale.

O povera me… E adesso che gli dico? Non potevo starmi zitta? Inizio a tartagliare arrossendo ancora:

-   Eh? No, io, ecco…

-   Balbetti? – esclama Edward scoppiando a ridermi in faccia. Ma tu guarda questo!

-   No che non balbetto idiota! – replico dandogli una gomitata per poi ridere anch’io.

-   Bene, cominciamo con i complimenti! A parte questo, fin da bambino sognavo di diventare un dottore come mio padre, spero di riuscirci e di essere alla sua altezza.

-   Ne sono sicura Edward, sarai un ottimo medico, Carlisle sarà orgoglioso di te. – gli dico sincera perdendomi nel suo sguardo.

-   Grazie Bella. Hai visto che coincidenza oggi? Sembra quasi che il destino fa di tutto per farci incontrare. – esclama dolcemente.

-   Già, è vero! – concordo immaginando i nostri destini combaciare, emozionandomi al solo pensiero.

-   Da quanto tempo vai a fare compagnia ai bambini in ospedale?

A questa domanda inevitabilmente un lampo di tristezza mi trafigge causandomi una forte fitta al petto. Ospedale. Tempo. Il dolore vuole impossessarsi ancora di me. Cerco di respingerlo con tutte le mie forze ma i ricordi mi travolgono più prepotenti che mai, e inizia a mancarmi l’aria. Chiudo velocemente gli occhi, per cercare di impedire ad Edward di leggermi dentro. Non deve vedermi in questo stato, non lo sopporterei. Provo a controllare il respiro diventato più affannoso, e mi alzo di scatto. Un giramento di testa mi fa sbandare ma lo ignoro alzandomi in piedi completamente.

-   Bella… Che succede? –

La voce di Edward è allarmata, sicuramente è confuso, si starà chiedendo cosa mi prende.

So che con lui sono sempre stata me stessa e vorrei riuscire a raccontargli cosa è successo quella maledetta sera, ma non sono ancora pronta. Non ce la faccio.  

-   Bella, ti prego parlami… –

Apro gli occhi, il volto di Edward è preoccupato, la sua mano è protesa verso di me, la sua espressione è così triste da farmi stringere il cuore. Puntare lo sguardo su di lui mi aiuta a ritrovare la calma. Anche Edward è in piedi e si avvicina lentamente a me. Ormai solo pochi centimetri separano i nostri corpi. Guardo le sue spalle, e desidero con tutta me stessa rifugiarmi tra le sue braccia dove sono al sicuro. E’ un attimo: seguo il mio istinto e mi lascio abbracciare. Mi sento a casa, ancora una volta, riempio i miei polmoni del suo profumo, sento le sue mani accarezzarmi la schiena e le sue labbra appoggiarsi delicate tra i miei capelli provocandomi una scia di brividi. Non so come, ma inizio a sfogarmi…

-   Ero in ospedale con mia madre e suo marito Phil quando i medici ci hanno comunicato che… che Samuel non ce l’aveva fatta. – confido in un sussurro tremante per poi interrompermi.

Sento Edward irrigidirsi per un attimo per poi stringermi ancora più forte a sé. Mi allontano appena per guardarlo negli occhi, la profondità e il calore nel suo sguardo mi colpiscono profondamente. Edward apre la bocca per dire qualcosa, ma lo blocco con un dito, chiudo gli occhi e riprendo a parlare, temendo di non riuscire più a farlo se indugio troppo: 

-   Ci trovavamo nella sala d’attesa della terapia intensiva, l’ambiente era freddo, glaciale direi. Le pareti erano di un azzurro polare, quasi grigio, senza nessun quadro, né tanto meno c’erano dei fiori. Niente che potesse anche solo minimamente scaldare quel luogo. E’ una cosa che non sopporto. Così, a Phoenix, quando… diciamo quando mi sono ripresa, ho iniziato a venire a trovare i bambini in ospedale. All’inizio sono stata proprio una masochista!  È straziante vedere il dolore nei loro occhi e in quello dei loro cari. Volevo lasciar subito perdere, ero convinta di non essere la persona adatta. Ma proprio mentre stavo andando via, sono inciampata nei miei stessi piedi e una bambina è scoppiata in una fragorosa risata. Quella risata mi ha scaldato l’anima, Edward. E mi sono messa a ridere anch’io. È durata solo una manciata di secondi ma per un attimo ho sorriso. Da quel momento, mi sono convinta che nel mio piccolo potevo “colorare” queste fredde camere. Ora non ne posso fare a meno. E vale la pena sopportare la sofferenza che c’è lì dentro per poter ascoltare una sola di quelle risate contagiose. – concludo riaprendo gli occhi e puntandoli nei suoi, stupita più che mai delle mie stesse parole.

-   Oh Bella… Non sai quanto mi dispiace, vieni qui. – Edward mi accoglie nuovamente tra le sue braccia con una delicatezza disarmante mentre io non riesco ancora a credere di essere riuscita a raccontare almeno una parte della tragedia più grande che ha colpito la mia vita.

-   Sei una ragazza fantastica Bella, nonostante tutta la tua sofferenza riesci a fare del volontariato in ospedale, devi essere fiera di te stessa. Io sono orgoglioso di te. – mi sussurra Edward dolcemente scaldandomi l’anima – Voglio vederti sempre sorridere, come questa mattina ed io voglio aiutarti, se continui a permettermelo. – conclude puntando i suoi occhi magnetici dritti nei miei.

Non so cosa fare, cosa dire. Sono… commossa, emozionata, contemporaneamente triste e felice. Edward è riuscito ad annientare ogni mia resistenza, ad abbattere ogni mia barriera, a farmi confidare con un solo sguardo senza neanche rendermene conto. E soprattutto a farmi desiderare più che mai di ricominciare a vivere davvero, a ritrovare il sorriso, quello vero e sincero. Ho bisogno di lui, ho un dannato bisogno di Edward e questa dipendenza mi spaventa.

I miei occhi diventano improvvisamente lucidi, non so esattamente il perché. O meglio, lo so benissimo. Mi sto innamorando. Mi giro di scatto, non voglio che Edward si accorga che sto per piangere e nel frattempo cerco di ricacciare indietro le lacrime. Che diavolo ti prende, Bella? Hai sempre saputo controllarti, proteggerti dietro una maschera ma con lui non riesco mai a trattenermi. E più cerco di rinnegare ciò che provo, più i miei sentimenti emergono prepotenti. Mi sto innamorando.

Un tocco leggero sulla mia spalla mi fa sussultare. Sento il respiro fresco di Edward sul collo e una moltitudine di brividi si propagano sulla mia pelle sconvolgendomi e provocandomi sensazioni uniche. I battiti del mio cuore inevitabilmente accelerano… Tutti i miei pensieri scompaiono in un attimo, ci siamo soltanto noi.

Edward mi circonda la vita con un braccio facendomi dimenticare anche come mi chiamo.

Sento solo il mio cuore impazzito e il suo petto muscoloso aderire alla mia schiena. Senza accorgermene, mi lascio andare al suo abbraccio. Lui inizia a muovere il viso su e giù sul mio collo e mi sembra di impazzire tanto sono forti le emozioni che mi stanno scuotendo l’anima. Soltanto sfiorandomi è in grado di farmi perdere completamente, non oso immaginare come sarebbe sentire le sue labbra sulle mie. Nuovi brividi e fremiti nascono all’altezza del mio cuore, che continua a battere frenetico mentre anche il ritmo del mio respiro è accelerato. L’attrazione che c’è tra noi è palpabile, quanto vorrei riuscire a lasciarmi andare completamente. Edward continua la sua dolce tortura sul mio collo, siamo così vicini… Lo sento spostarmi i capelli di lato, per poi tornare a percorrerne il profilo con il naso. Per un attimo mi sembra di percepire le sue labbra sulla mia pelle, mi tremano le gambe. Non ho mai provato niente di simile. Un bacio… Mi ha appena dato un dolce bacio sul collo… Mi sembra di impazzire dall’intensità delle emozioni che mi stanno attraversando. Mi volto appena, ancora una volta il mio corpo fa tutto il contrario di quello che suggerisce la mia razionalità. Osservo Edward ad occhi chiusi, con un’espressione beata sul volto, specchio della mia, che continua a baciarmi il collo facendomi perdere la ragione. Non ho mai vissuto un momento così meraviglioso... E quando Edward apre gli occhi, ogni logica va a farsi benedire. Non ci siamo mai scambiati uno sguardo così intenso, non capisco più niente… I nostri volti si avvicinano ancora, le mie labbra automaticamente si schiudono proprio come le sue.  

Un suono irritante e fastidioso interrompe la nostra bolla magica. Un cellulare che suona. Dannazione! Edward sbatte ripetutamente gli occhi come se si stesse risvegliando da un sogno, per poi spalancarli irritato più che mai. La sua espressione è talmente scocciata da farmi sorridere, soprattutto quando va a recuperare il suo telefono che squilla insistente. Porto una mano sul cuore per cercare di calmarlo, batte ancora così veloce che ho paura possa uscirmi dal petto.

-   Alice, che diavolo vuoi? – sbraita Edward rispondendo al cellulare – E allora? Se non torni a casa a cena, devi avvisare mamma, non me! Va bene, va bene, ciao, saluta Jasper. – conclude un po’ più tranquillo, per poi tornare a guardarmi facendomi arrossire inevitabilmente.

La magia di poco fa ha lasciato il posto ad un grande imbarazzo, non so cosa dire e dove guardare. Abbasso lo sguardo, in difficoltà. Se penso che stavamo quasi per baciarci… Mannaggia ad Alice! Per una volta che mi stavo lasciando andare!

Percepisco Edward avvicinarsi verso di me, le sue dita si appoggiano delicate sul mio mento sollevandolo e riportando così i miei occhi nei suoi. Mi sorride dolce, povera me, resto sempre incantata dalla perfezione del suo viso… Vorrei tanto restare in sua compagnia, magari ricreare l’attimo perfetto di poco fa, ma forse è meglio andare. Il mio cuore oggi ha già fatto gli straordinari. Se è destino, si ripresenterà un’altra occasione. Devo darmi tempo, un passo alla volta.

-   Si sta facendo tardi, Charlie mi starà aspettando. Che ne dici se ci incamminiamo? – sussurro con un filo di voce per niente convinta di quello che sto dicendo.

-   Come vuoi… Ma promettimi che tornerai presto qui con me. – L’intensità delle sue parole e la decisione nel modo in cui le ha pronunciate mi fanno tremare ancora le gambe. Forse Edward prova davvero qualcosa per me…

-   Certo, te lo prometto. – esclamo con tutto il fervore di cui sono capace.

-   Andiamo! –

E così dicendo Edward mi prende per mano. Ormai lo fa talmente spesso che mi ci sto abituando… Sorrido felice vedendo le nostre mani intrecciate beandomi di questa bella sensazione e ci dirigiamo verso la sua auto.

Il viaggio verso casa trascorre tranquillo anche se con un po’ di silenzio imbarazzante, mi sto torturando il labbro inferiore e sono continuamente rossa come un peperone. Non riesco a fare a meno di immaginare cosa sarebbe potuto succedere alla radura… E sto pensando a cosa dire per stemperare l’imbarazzo, quando è Edward a prendere la parola:

-   Sai, io metterei della musica tra le corsie degli ospedali! Potrebbe servire a trovare la forza per cercare di superare la malattia o perlomeno per provare a distrarsi… -

Lo guardo stupita e riconoscente per aver intrapreso un discorso. E poi sarebbe proprio una bella novità. Edward è davvero un ragazzo fantastico.

-   Si, potrebbe essere un’ottima idea! D’altronde, io farei ascoltare la musica ovunque! – concordo spontaneamente.

-   Già, anch’io! Però meglio musica allegra, altrimenti otteniamo l’effetto contrario! – esclama lui sorridendomi sghembo.

-   Giusto! Canzoni vivaci e piene di vita… Si dice che pensare positivo equivale già a guarire.

-   Beh, questo vale anche per te, Bella. – mi bisbiglia mentre parcheggia davanti casa mia perforandomi con il suo sguardo magnetico.

Vale anche per me… Ha ragione, come diavolo fa ad avere sempre ragione?

Mi scappa un sorriso, al quale Edward contraccambia subito. Sta volta sono io a prendergli la mano, per poi sussurrare:

-   Grazie Edward, di tutto. Soprattutto di aver condiviso con me quel posto magico.

-   Grazie a te Bella. Ricordati che mi hai promesso che ci torneremo presto insieme.

-   Vedrò di ricordarmelo! Ci vediamo domani a scuola! – esclamo scendendo dalla macchina a malincuore, sorridendogli ancora.

-   E domani pomeriggio a casa tua! – mi ricorda Edward salutandomi mentre io annuisco non vedendo letteralmente l’ora.

L’amore nell’arte… Un argomento più azzeccato non ci poteva essere! Sarò di nuovo imbarazzatissima… Scuoto la testa ed entro in casa. Per prima cosa, vado ad accendere lo stereo: musica allegra, devo pensare positivo. Semplice, mi basterà pensare ad Edward!

Ci eravamo quasi, eh? I nostri beniamini si stavano per baciare… Ma tranquille: il momento giusto arriverà presto! D’altronde, quando c’è l’amore, c’è sempre un momento giusto, no?

Il prossimo capitolo è quasi pronto, se mi lasciate un commentino aggiornerò prima del previsto! Intanto vi mando un bacio grandissimo, ringraziando tutti coloro che hanno inserito la mia storia tra i preferiti, le seguite e quelle da ricordare. Un ringraziamento speciale per esserci sempre va soprattutto a:

LadySile Avevi ragione hai visto?? Hai avuto la giusta intuizione, grande! Spero che questo capitolo e il loro quasi bacio alla radura ti sia piaciuto, eh si, sono proprio cotti! A prestissimo! P.S: Emmett fa ridere anche me! Penso di inserire altre scenette con lui, che ne dici? ;)

Giulia_Cullen Ciao cara! Mi fa piacere che ti piacciono anche i Pov Bella! Ma nel prossimo tornerà Edward, adoro far parlare lui! Grazie come sempre per i tuoi complimenti e per l’appoggio, i bambini sono adorabili, è vero! E presto Ed e Bella si dichiareranno! Un bacione!

crazyromy93 Ma ciaoooooo! Cu-cu! Ma come fai a farmi sempre fare una bella risata? Si, Emmett è… troppo simpatico! Impensierito dal punto 7! Eheh! Ed Eddy è dolse dolse, tenero tenero! E in questo capitolo penso che un po’ tutte vorremmo essere al posto di Bella sentendo le sue labbra sul collo… Eccetera Eccetera!!! Un bacione grande anche a te carissima!

Nicosia Ciao tesoro! Grazie ancora per i consigli, sto scrivendo e mi sono stati utilissimi! Emmett mi fa sempre sorridere, non resisto a non metterlo! E’ davvero simpatico! E Bella ha parecchie carte per stupire sempre più Edward, anche se ormai è andato, cotto a puntino! A presto e spero ti piaccia anche questo capitolo!

vanderbit Ciao tesoro! Sono felicissima che la pensi come me sul volontariato, e ti ammiro per averne fatto! Davvero hai delle esperienze come clown di corsia? Immagino quanto possa cambiare il modo di vedere e di apprezzare le cose. Complimenti! Le tue parole sono bellissime, hai perfettamente ragione! E anch’io dovrei impegnarmi! Per quanto riguarda la storia, si, vorrei far ingelosire Eddino!! E Emmett lo trovo troppo simpatico da poterne fare a meno! A presto, un bacione! P.S: Anch’io sono intrattabile in quel periodo mensile! ;)

edwardina twalentina Grazie! Grazie davvero per i complimenti e per l’affetto con cui segui la storia! Ne sono contentissima! Ed hai ragione… Con Edward very hot come medico altro che prelievi del sangue! Saremmo sempre all’ospedale! Eheheh! Un bacione e a presto! P.S: come sempre, sai descriverlo troppo bene!!

fede4e Ciao! Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto!! Grazie! Spero anche questo! Ho cercato di non farlo troppo triste, cercando però di essere realista, il dolore per la morte del fratello che prova Bella sta guarendo piano piano… Beh, con Edward accanto sarebbe difficile il contrario! E infatti i capitoli proprio tristi direi che sono finiti! E poi i 2 sono cotti a puntino l’uno dell’altra, no? Anch’io adoro la bambina! E’ dolcissima! Ed emozionata per il fascino di Edward! Quando si tratta di bambini all’ospedale, spero sempre non si tratti mai di qualcosa di grave. Ti è piaciuto il posto segreto di Edward? Beh, forse era prevedibile, ma l’immagine della radura descritta dalla Meyer è così bella! Ti mando un baci8, a presto e grazie per continuare a seguirmi!

 _Miss_ Non sai quanto mi fa piacere che ci sei sempre! Anche se veloce, mi hai pur sempre dedicato del tempo e di questo ti ringrazio tanto! Un bacio, a presto!

grepattz Ciao tesoro! Già, pure le piccoline rimangano affascinate da Edward… E chi non lo sarebbe?! Hai proprio ragione! Emmett non resisto a non metterlo, è davvero esilarante! Mette di buon umore! Spero ti piaccia anche questo capitolo! A presto, kisses!

piemme Tesoro, ciao! Hai perfettamente ragione su Emmett, non si può proprio cambiarlo, sprizza allegria da tutti i pori! Un po’ di ironia ci tenevo a metterla, d’altronde bisogna essere sempre ottimisti, no? L’idea del volontariato l’ho sempre avuta, a prescindere dalle ff, è una cosa molto nobile, soprattutto con i bimbi sfortunati e ammiro chiunque dedica agli altri il proprio tempo. Edward è proprio cotto… Ma anche Bella non scherza! Grazie a te per i tuoi complimenti, incoraggiamenti e per il tuo infinito appoggio! Davvero, grazie! A presto, la tua Vanny! (No che non mi dispiace se mi chiami così!) Bacioni!

 

 

 

  
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