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Autore: gothik princess    11/07/2010    6 recensioni
Un funerale. Un'iniziazione. Uno strano dono che lega i componenti della famiglia Black. Cosa può mai spingere Sirius Black a contattare la sua odiata cugina Narcissa? (L'ho modificata, grazie infinite a chi mi ha avvertito che il chap era vuoto, non ha funzionato l'upload :( )
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Black, Narcissa Malfoy, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Io, Hansel Terr dichiaro ufficialmente morto il duca Cygnus Black. La causa di tale decesso è senza dubbio l’infarto.” Il medico scrisse le ultime parole della dichiarazione del decesso e la firmò: “ Sono desolato, signora Malfoy” “Avete fatto del vostro meglio dottore per prendervi cura del mio anziano padre. Ma sapete bene, la testa…aveva già avuto un ictus cinque anni fa” “Mi permetta di porgerle le mie condoglianze. Una disgrazia così grande non fa che aggravare la vostra situazione.” Narcissa Black lanciò un’occhiata pietrificante al medico di suo padre. Nessuno aveva il permesso di accennare al fatto che suo marito fosse stato arrestato e imprigionato. “Non vi permettete più. Vi basti ricordare quanto proficuamente vi ho pagato per farvi un’idea della mia situazione” “Certamente, certamente”.

Quella notte Narcissa non dormì bene. Sognava di correre su un bel prato in fiore e di sentire la brezza sulla pelle, mentre inspirava l’aria primaverile. Era molto bello, ma così irreale….

Non c’era molta gente al funerale di Cygnus, dal momento che i parenti Black erano tutti morti, Bellatrix era in missione per l’Oscuro Signore ed Andromeda non avrebbe osato presentarsi. Narcissa guardava la bara scendere nel terreno impassibilmente, in un’apatia che molti avrebbero giudicato composta sofferenza. Non aveva ricevuto altro che regole da rispettare da suo padre, mai una carezza o una parola affettuosa. Ora che era chiuso in una bara la donna si rese conto di non averlo nemmeno mai conosciuto per com’era veramente. Finita la cerimonia si incamminò nel vialetto del cimitero senza voltarsi indietro, con Draco al suo fianco.

Madre e figlio cenarono in silenzio, ma prima di andare a dormire Draco prese la parola: “Madre, devo riferiti una grande notizia” “Hai forse trovato una ragazza che ti piace ?” chiese Narcissa sforzandosi di sorridere. “No. Queste frivolezze non m’interessano adesso. La Zia Bellatrix stasera presiederà alla mia iniziazione. Diventerò un Mangiamorte, come mio padre, e finirò ciò che lui ha cominciato.” Narcissa fece cadere il cucchiaio: “Perché non me l’hai detto prima?” “Perché Lui mi ha raccomandato di mantenere il segreto, almeno fino a stasera. Mi ha affidato una missione della massima importanza: finalmente ci sarà qualcuno che ucciderà quello zotico di Silente. E a farlo sarò io.”

La signora Malfoy non si scompose, sapeva bene di non poter contraddire il volere di Voldemort. Tuttavia aveva un dubbio che intendeva chiarire: “Dimmi Draco è stato tuo padre ad indirizzarti su questa strada?” “Certo che no, Madre. Lui non avrebbe mai voluto che mi esponessi a dei rischi. E’stata Zia Bellatrix.” “Bella?” “Si, Madre” “Bene”.

Malfoy Mannor si trovava nel Nord della Scozia, costruito su una scogliera. Narcissa aprì la finestra della torre più alta ed inspirò il salmastro.

Niente aveva più senso.

Aveva sbagliato tutto.

Non era riuscita ad amare la sua famiglia.

Non era riuscita a tenere Lucius lontano da Voldemort.

Non era riuscita a salvare Regulus in tempo.

Non era riuscita a convincere Andromeda e Sirius a restare.

Ma la cosa più grave era che non era riuscita a proteggere suo figlio dall’ Oscuro Signore.

Se Draco aveva fatto la sua scelta, lei non avrebbe potuto fare più niente.

Scavalcò la balaustra ed annusò un’ultima volta l’odore del suo amato mare.

Poi saltò.

Due braccia forti la trattennero, impedendole di uccidersi.

Narcissa si voltò e vide chi l’aveva salvata.

Svenne.

********************************************************************************

La stanza era buia, ma pulita, voci confuse si accalcavano nel corridoio. Una donna dai capelli rossi e dalla corporatura massiccia, che accompagnava due uomini: uno alto e smilzo, l’altro zoppicante e trasandato. “Cosa ci fa lei qua, Remus?” disse Molly Weasley osservando la donna adagiata sul letto. Aveva gli occhi chiusi e non dava segni di vita, eccetto un leggero alzarsi e abbassarsi del petto. “E’ così da giorni. Io e Arthur l’abbiamo trovata così sulla torre più alta di Malfoy’s Mannor, mentre eravamo là per un’ulteriore perquisizione” “Suo figlio sa dov’è?” chiese Arthur “No, Piton gli ha detto che si trova al San Mungo, ma che non è in pericolo di vita. Ora sta proteggendo Draco, Bellatrix l’ha fatto diventare un Mangiamorte” Lupin sospirò “Narcissa non ne è di certo felice” “Come lo sai?” “Eravamo amici ai tempi di Hogwartz, una volta mi confidò di essere in ansia per Lucius, non riusciva ad accettare la sua decisione di diventare un seguace di Voldemort. L’ho rivista a Diagon Alley lo scorso Aprile: mi ha guardato con occhi stralunati e ha detto che era certa che la sua vita sarebbe andata in pezzi. Ha sempre avuto una sorta di sesto senso per certe cose. Comunque ho fatto venire qua Madama Chips, non volevo mettere in mezzo i guaritori” “Hai fatto bene” asserì Molly “Ha detto che si trova in una specie di coma psicologico, non sente niente, nemmeno noi che parliamo” “Cosa facciamo quando si sveglierà?” “Non ne ho idea, Arthur, ma il problema non è quando, ma se si sveglierà”.

Narcissa stava attraversando una specie di tunnel di nuvole, era quasi accecata dalla luce. Si ritrovò in un uliveto, con un ruscello che scorreva. Non c’era un cielo, solo uno specchio d’aria celeste.

“Narcissa!”

La donna si sentì svenire riconoscendo la voce della persona che l’aveva salvata dalla morte.

Suo cugino Sirius.

Le cedettero le gambe, ma lui la sorresse di nuovo.

“Ora basta con gli svenimenti, dobbiamo parlare, e non ho molto tempo” “Sono morta o solo impazzita?” “Saresti morta se non fossi tornato un attimo sulla terra ad impedirtelo, ed in quanto al pazzo…abbiamo solo ereditato il Dono di Cygnus ed Orion Black.” “Che Dono?” “La cara Walburga me ne parlò quando avevo sei anni. I nostri padri erano uniti da una specie di collegamento mentale…Tu hai già visto questo posto, vero?” “L’ho sognato la notte che è morto mio padre” “Bene: il dono di solito si trasmette ai figli viventi, solo che quando mio padre è deceduto Regulus era già morto e io l’unico erede disponibile. Stranamente alla morte di Cygnus il Dono ha trovato te, perché sei stata l’unica ad essergli accanto, o forse perché avevi bisogno di me” “Io non ho mai avuto bisogno di te, casomai il contrario, e, quando ti ho offerto il mio aiuto tu mi hai sbattuto la porta in faccia!” rispose Narcissa piccata “Che c’è cuginetta? Arrabbiata perché ho preferito affrontare il Wizengamot al mio processo che accettare che tu “convincessi” i giudici della mia innocenza col tuo denaro” “Certe cose si ottengono meglio col denaro” “Non ti è servito a molto questa volta. Comunque ho un modo per aiutarti a tirare il tuo viscido marito fuori di galera e il tuo arrogante pargolo dalle grinfie di Bella” “Chiariscimi solo una cosa, Sirius: perché? Tu non ti sei mai accorto che a me andavi bene anche se la pensavamo in modo diverso sui nostri doveri. Mi hai sempre considerato una smorfiosa, senza che ascoltassi quello che avevo da dirti. Dopo che sei scappato ti ho scritto delle lettere. Che cosa ne hai fatto?” Sirius abbassò gli occhi “Le ho bruciate. Credevo volessi convincermi a tornare” Narcissa sorrise tristemente “Immagino che abbia fatto la stessa fine anche il mio invito per il mio matrimonio” “Che ci sarei mai venuto a fare? A vederti acconsentire a sprecare la tua vita con l’uomo che i tuoi genitori avevano scelto per te?” “Tu mi sottovaluti, cugino. Credi davvero che abbia sposato Lucius perché i miei genitori l’avevano scelto per me? Non ti è mai passato per quella grifondorica testa vuota che potessi VOLERLO sposare? Non hai mai pensato che lo amassi? Ho avuto tantissimi corteggiatori, avrei potuto scaricarlo e andarmene come Andromeda. Ma non l’ho fatto. Perché qualsiasi altro uomo sbiadiva al suo confronto” Sirius rise “Come puoi…anche solo affezionarti a un uomo del genere?” Narcissa sorrise tristemente “Forse perché un errore può farlo chiunque. E comunque non è stato felice del ritorno di Voldemort” “Pronunci il suo nome?” “E’ solo un viscido mezzosangue che mi ha privato di tutta la mia famiglia. Ha ucciso Regulus. Ha ucciso te. Ha spinto Andromeda ad odiarmi. Ha assassinato la Bellatrix che conoscevo per farla diventare un mostro. Ha fatto incarcerare mio marito. E ha osato marchiare mio figlio” “Ora si che ti ritengo rispettabile, Cissy. Ma questa forza, questa rabbia, la devi usare contro di lui, adesso! Non puoi morire e lasciare che gli eventi decidano per te. Se agirai, se rischierai la tua vita per qualcuno risolverai il problema. E io sarò con te. Sempre” “Tu sei morto” “Ma la mia mente e la tua sono la stessa cosa adesso. Diciamo che erediti i miei pensieri, i miei poteri, e la tua gelida mente diventerà ancora più impenetrabile per Voldemort. Alleati con l’Ordine della fenice, conoscerai Ninfadora, e tramite lei arriverai ad Andromenda. Ti perdonerà, vedrai, lei è buona” “E io come sono?” “Non importa come sei, ma come sarai. Letale, semplicemente letale.” Sirius baciò sulla guancia la cugina “Buon risveglio, Cissy”.

Narcissa aprì gli occhi con uno scossone. Riconobbe quella stanza a prima vista. Era la stanza di Sirius. Fuori dalla porta sentiva le voci di quei traditori del loro sangue dei Weasley, coi quali avrebbe avuto molto a che fare da quel momento in poi. Inspirò ed aprì la porta. Era pronta ad affrontare l’Oscuro Signore solo con la forza di una madre.

NOTE DELL’AUTRICE.

La definizione di “coma psicologico” è frutto della mia immaginazione, non ho la minima idea se esso esista o no, mi serviva solo un pretesto per far trovare Narcissa in una dimensione a metà fra la vita e la morte. Ringrazio NarcissaM, inesauribile fonte di spunti, Blue_ Rose e Cristal_Rose per la loro amicizia e consulenza straordinaria. Ringrazio anticipatamente coloro che eventualmente recensiranno, rendendomi molto felice anche con poche parole, positive o negative che siano. Gothik Princess

   
 
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