Got me going crazy...
Rimasi
immobile a fissarlo... eravamo davvero arrivati a questo punto? “Gin!...”. Esclamai
mentre cercavo di
non guardarlo negli occhi, eppure l’unica cosa che ci
divideva era una lama
larga solo
Non
riuscivo a tenere quella lama sul suo collo, l’abbassai
ingenuamente. “...Perché
l’hai fatto?!”
Lui colse l’occasione per prendermi le mani, e tenermele
nello stesso modo in
cui me le teneva anni orsono. Sono innamorata di lui, perchè?
Piano
si avvicinò delicatamente all’orecchio
sussurrando. “Non puoi capire...
Ran”. Dolci e soavi
risuonarono quelle parole, quasi fossero scuse, eppure avevo paura che
mi
stesse ingannando, chiusi gli occhi qualche secondo, il respiro si fece
affannoso, sembrava tutto così romantico, ma non poteva
essere reale, eppure
eravamo lì, pochi centimetri, non valevano niente, ma quella
notte ero lì per
catturarlo, ero riuscita a coglierlo di sorpresa mentre era nel mondo
reale, un
reatsu che conoscevo mi ha svegliato e mi ha portato sino qui, alle rive
del
fiume... Menzogne, lui sapeva, lui mi ha manipolato “Ran,
lo sai?Sai che sono stato io a portarti qui?”. Come
una freccia
scoccò quella frase che mi colpì nel profondo,
levandomi il fiato... “Perché
mi
fai questo?” Dissi deglutendo, ero ormai caduta
nella sua rete, ero
soggiogata dalla sua espressione... Quel sorriso...
“Lo
sai...”. Piangevo... Lo odiavo... Lo amavo. Non
potevo restare, non
riuscivo a catturarlo, me ne andai lasciando tutto alle spalle, la sua
voce, i
suoi capelli illuminati di luce argentea, il suo sorriso, lui...