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Autore: AoiHand    12/07/2010    5 recensioni
Rufy non sarà mai un marine, per altro sarebbe un soldato terribile! Ma se certi incontri fossero andati in maniera differente e Garp avesse preso decisioni diverse...
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti da Akemichan, ancora una volta impegnata in una traduzione. ^^

Il merito di questa storia non è quindi mio, bensì di Aoihand. La trama e tutti i personaggi che non appartengono ad Oda-sensei sono suoi. Qui la storia originale, in inglese.

Perché ho deciso di tradurre proprio questa storia? Be', innanzitutto perché io ho un debole per la marina di One piece (Sengoku in primis :P), sarà il fascino della divisa? :P Secondo, perché un AU su Rufy versione marine in Italia non è stata mai scritta, che io sappia, e mi piaceva tradurre qualcosa di originale, o almeno di "curioso" rispetto al solito fandom. Terzo, mi è piaciuto particolarmente lo stile e alcune decisioni prese dall'autore di impostare la trama in generale.

E' ancora in corso, per il momento sono sei capitoli piùdue speciali, ma spero proprio che l'autore non la lasci a metà ^^ Io intanto mi darò da fare per tradurre il materiale a disposizione al momento. Non mi pare che siano presenti spoiler riferiti all'edizione italiana del manga (a parte uno minuscolo in questo, ma chi non lo conosce non se ne accorgerà neppure - vedere nota in fondo), nel caso avvertirò a inizio capitolo.

Che altro dire... Buona lettura e spero che piaccia anche a voi. ^^

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Idioti.

Erano degli idioti.

Dei deficienti fatti e finiti con un tale livello di idiozia che veniva perdonato solo essendo a conoscenza della loro discendenza, dei loro genitori e dei casi di traumi celebrali (c'è il 50% di probabilità che fosse accaduto oppure no).

Sengoku il Buddha* era un genio. Aveva una brillante intelligenza tattica ed un’abilità innata nel capire le la psicologia e le motivazioni che causavano certi comportamenti. Per lui, la Rotta Maggiore era come un’immensa scacchiera. Non gli bastava pensare tre mosse avanti. Calcolava ogni eventualità ed usava le sue forze con giudizio.

Combatteva una guerra e sapeva che era inevitabile che qualche pedone venisse sacrificato, quindi non se ne preoccupava troppo. Quello che lo preoccupava erano quei pochi pezzi sul punto di raggiungere l’altra parte della scacchiera e diventare giocatori loro stessi.

Era un uomo che amava il controllo, perciò potete capire la sua frustrazione nell’aver a che fare con qualcuno che era troppo imprevedibile, troppo incontrollabile e troppo irritante per essere pianificato.

Monkey D. Rufy era fatto così ed ogni giorno Sengoku non sapeva se maledire Garp per suo nipote o se ringraziare Dio che quell’ingordo non fosse diventato un pirata. Quel ragazzo aveva quel tipo di personalità e potenziale per arrivare lontano. Persone così era meglio averle sulla scacchiera al tuo fianco piuttosto che come giocatori avversari.

Almeno, era quello che si ripeteva quand’era in buona.

-break-

Ufficialmente, c’erano alcune cose che i marine potevano o non potevano fare. Nel senso, oltre le normali regole, riguardando cose che erano più che altro collegate ad informazioni confidenziali ed al volto pubblico delle forze navali. Queste regole erano più rigorose per i gradi superiori, in realtà, solo perché avevano maggiori responsabilità ed erano più informati riguardo al mondo nella sua interezza.

Fortunatamente avevano un ufficio pubbliche relazioni particolarmente potente ed astuto (in più, controllavano il 70% dei giornali mondiali) che utilizzavano per nascondere certi avvenimenti e camuffarli in maniera da non perdere la faccia pubblicamente. Era, senza alcun dubbio, il compito più difficile di tutti quelli della marina. Avevano più lavoro loro che chiunque in qualsiasi mare.

Per farvi capire meglio il contesto, c’era un soldato con cinque assistenti il cui solo compito per Dio-sa-quanto era stato Garp. Il suo lavoro era coprirne qualsiasi disastro, pubblicizzarne i successi, occuparsi della riedificazione degli edifici e rimettere a posto le cose quando era necessaria la diplomazia. Inutile dire che l’uomo era ad un tiro di schioppo dall’avere un crollo nervoso, il tipo con infarto, deliri ed infermiere molto carine che parlavano dolcemente e trattenevano in una casetta tranquilla, in pensione.

I marine passavano di grado dimostrando la loro abilità e la loro forza. Provavano che potevano comandare efficacemente delle truppe, occuparsi dei rifornimenti, completare le missioni, mantenere l’ordine e più importante di tutto consolidare la Giustizia.

Ma era stato dimostrato che questo discorso era una balla immensa di fronte alla legge cardine del potere militare, che era stata una volta riassunta come “Tanto forte quanto stupido”. In pratica, per ogni amministratore competente e per ogni tattico ce n’erano parecchi che si erano guadagnati il proprio grado attraverso la forza bruta. E per parecchi intendiamo tutti quei tizi che comandavano le corazzate navali.

-break-

Proseguendo questo discorso, c’era la regola che i marine chiamavano “La Legge della Bilancia”. Era qualcosa che veniva detto sottovoce ed elaborato quando si era ubriachi, liberi dai doveri e lontani da orecchie indiscrete. In breve, era venuto fuori che “più potente sei, più eccentrico diventerai”.

Era lasciato sottinteso (perché naturalmente si teneva abbastanza alla propria pelle) che quelli che già partivano particolarmente strani avevano delle maggiori possibilità rispetto ad altri di accedere ai gradi superiori. Garp aveva due nipoti (che si sapesse, chi poteva immaginare che altri membri potesse nascondere quello strambo), differenti totalmente per temperamento e personalità ma entrambi incredibilmente assurdi. Non fu una sorpresa per nessuno quando scalarono rapidamente la classifica per diventare uno dei poteri maggiori sulla scacchiera del mondo.

Portuguese D. Ace era simpatico, chiacchierone, mangiava come una mandria di mostri marini tenuti a stecchetto ed aveva la terribile tendenza ad addormentarsi nei momenti meno opportuni. Era anche il più giovane Contrammiraglio degli ultimi trecento anni e decisamente un mostro in combattimento. Aveva raggiunto il livello in cui i nemici scappavano urlando al solo vederlo (proprio come facevano per il suo orgoglioso nonno) ed anche se c’era una certa ironia nel vederlo rincorrere allegramente i pirati in fuga nelle strade urlando loro che ‘voleva davvero una battaglia seria’ quello non era un uso utile del suo tempo.

Effettivamente qualcuno aveva gridato al nepotismo parlando del suo grado, ma la sua impressionante vittoria contro Doma “il cavaliere della Boheme"** aveva zittito la maggior parte dei dissensi ed ora le voci di corridoio sostenevano che ci fosse un’altra promozione in vista. I suoi subordinati gli erano leali fino alla morte, ma più importante (secondo Sengoku) era che i suoi diretti ufficiali lo tenevano in riga. Era probabilmente contro il regolamento lasciare che una donna gli urlasse contro come faceva lei, ma almeno finché lo faceva lavorare tutti avevano deciso di far finta di niente.

Potrebbe interessarvi aggiungere che aveva un fan club di cui però non era minimamente a conoscenza. Ma non ci vedrei niente di male in questo. Anche Sengoku ne aveva uno.

-break-

Rufy e Ace erano stelle brillanti dei mari. Tutti si erano accorti della loro presenza ed era sottinteso che avrebbero superato il nonno in pochi anni (Garp era davvero esaltato al pensiero).

I due fratelli erano sorvegliati attentamente. Lo sapevano tutti, anche se la coppia in questione non ne faceva parola, ma nessuno conosceva il perché. Più o meno alla stessa maniera Aokiji e Kizaru facevano quello che girava loro di fare e nessuno era mai andato a chieder loro qualcosa. Era strano perché non era un’esaminazione per stabilire se i due meritassero una promozione, ma una osservazione più misurata.

Qualunque ragione Sengoku avesse, non la condivideva con nessuno, anche se probabilmente almeno il vice-ammiraglio Garp doveva conoscerla. Li lasciava liberi di fare i loro affari, ma pretendeva con particolare insistenza di essere costantemente informato su quello che stavano combinando. Tutti immaginarono che fosse semplicemente ossessivo come al solito e ignorarono la questione.

I marine erano abituati a prendere ordini.

-break-

L’ultimo rapporto della sua squadra trasmetteva la seguente informazione: il Commodoro Monkey D. Rufy si trovava al momento nel Mare Orientale…

 

 

Note:

*Per chi ha la prima edizione del manga, di solito questo titolo viene tradotto come "il Misericordioso", ma la traduzione corretta è questa.

** Spoiler: Non essendo ancora apparso il nome in italiano, ho deciso di tradurlo come mi tornava meglio. Il nome compare nel volume 57. E' uno dei pirati che Ace sconfigge per conto di Barbabianca. L'autore ha ripreso l'avvenimento evidentemente ^^.

  
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