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Autore: gattoridens    12/07/2010    7 recensioni
-Fammi vedere... mhhh... non penso che morirai.- -Harry! Ma che miseriaccia stai dicendo?- Un missing moment di quei 19 anni a noi (quasi) sconosciuti
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro e i personaggi sono proprietà di quella fantastica maga che è la Sig.ra Rowling.


Reffy, so che meriteresti di meglio, ma questa storia la dedico a te.
Risvegliati presto: ti stiamo tutti aspettando.


PSICOSOMATICO

«Guarda! Sono rosso!»
«Che novità... tutti voi Weasley siete rossi... non so se te ne sei accorto, Ron.»
«Non fare lo spiritoso! è una cosa seria! Guarda: qui sotto l'occhio...»
«Fammi vedere... mhhh... non penso che morirai.»
«Harry! Ma che miseriaccia stai dicendo?»
«Eddai, hai la pelle un po' arrossata, ma è perché sei agitato...»
«Io non sono agitato!»
«Ah, no? Allora è perché non sei agitato che sudi come un bisonte nella savana...»
«Eh? Sudo? Oh, Merlino! È vero: sudo! Sono fradicio! Santo Godric, deve essere un altro sintomo del mio malessere... Harry, guardami: sono in una pozza di sudore... deve essere qualcosa di serio!»
«Sì, sì... è qualcosa di serio...»
«Ecco! Mi dicevi che non era niente, solo agitazione, ma adesso anche tu ammetti che è una cosa seria... Miseriaccia... che sarà? Che mi accadrà?»
«Ma dai! Lo dicevo in tono sarcastico: tu non hai niente, Ron, a parte un po' di agitazione. Mettitelo bene in testa!E per quel che ti accadrà... beh, dovresti già saperlo da mesi cosa succederà fra esattamente... mh... venti minuti e diciotto secondi.»
«Aaaaaaaaaaaarrrrrrghhh!»
«Ma che urli?»
«Harry... Harry... il cuore... il cuore... e il respiro... Harry... è infarto...»
«No, non è infarto, Ron, sei ancora troppo loquace...»
«Ma... Harry... sentilo... il cuore... batte...»
«Meno male! Se non lo avesse fatto, allora sì che mi sarei preoccupato!»
«Smettila di prendermi in giro! Sii serio! Io sto malissimo!»
«Forse ti senti davvero non bene, ma ti assicuro che non è per motivi fisici: Ron, tu scoppi di salute!»
«Harry, ma sentilo... il cuore batte forte e non è regolare... e poi... hanf... il respiro... hanf... hanf... manca... il collo... il colletto... slacciare... maledetta cravatta babbana... non respiro... hanf... hanf... Harry... hanf...»
«Dammi qui! Ti aiuto io ad allentare il nodo... sembri un bambino dell'asilo!»
«Oh... grazie... meglio... va meglio... uff.. adesso respiro. Grazie.»
«Vedi? Adesso respiri perché ti ho allentato il nodo della cravatta, quindi vuol dire che non avevi nulla!»
«Ma Harry! Il cuore! Il sudore! E anche il respiro! Vorranno pur dire qualcosa!»
«Sì, Ron! Vogliono dire che se non ti dai una calmata, e anche una mossa, più di una persona se la prenderà... e non penso che tu voglia incontrare le ire di tua madre, tua sorella e Hermione... vero, Ron?»
«L'ira di Hermione... Miseriaccia, Harry, se vado avanti così non resterà abbastanza di me su cui Hermione possa sfogare la sua ira... e poi, perché dovrebbe arrabbiarsi con me? Io sto MORENDO!!! Non ci sono altre spiegazioni...»
«Ehm... Ron, un'altra spiegazione c'è... e te la sto dando da almeno un quarto d'ora, ma adesso ti devo ricordare che tu, fra cinque minuti, dovrai essere di là, e senza tante storie, sfoggiando il tuo sorriso migliore e... ti assicuro che non hai nulla da temere»
«Ma... Harry... io...»
«Hey! Voi due! Che state facendo ancora? È ora! Ron: non dovresti essere più qui! E nemmeno tu, tesoro!»
«Eh, lo so Ginny, ma non riesco a far capire a tuo fratello che sudorazione eccessiva, rossore diffuso e difficoltà respiratorie, nel suo caso, non sono sintomo di morte impellente.»
«Noooooo... Anche lui?»
«Ehm, già: anche lui...»
«Come sarebbe a dire "anche lui"? Non sono l'unico? Altre persone hanno avuto gli stessi sintomi? Si tratta di un'epidemia e potrei anche infettare gli altri... Miseriaccia! Ginny: vai via! Sei incinta! Non voglio infettarti e tu hai un bambino che deve nascere a cui pensare... e anche tu, Harry... amico, devi starmi lontano, non puoi rischiare di lasciare mia sorella vedova e tuo figlio orfano ancora prima di venire al mondo... e poi lei lo dovrebbe crescere da sola...»
«Smettila di fare lo scemo! Non sei malato. Non sei infettivo. Non c'è nessuna epidemia. Non morirà nessuno, a meno che tu non muova subito il tuo sederino per portarlo di là! Stupidi uomini! Tutti!»
«Ehm... grazie cara: la tua delicatezza sarà di grande aiuto a tuo fratello... e per il non troppo velato accenno a me con quel "tutti", vedrò di incolpare gli ormoni della gravidanza.»
«Non sforzarti troppo, CARO, questa se vuoi te la ripeto tale e quale anche una volta partorito: la codardia di voi uomini in questi casi non è descrivibile che alcun termine umano... e non fare quella faccia, Harry: non l'hai detto al tuo amico da dove viene tutta la tua sicurezza sui suoi sintomi?»
«Ehm... non ancora... ci stavo arrivando ma "qualcuno" ci ha interrotti...»
«Oh, scusate se mi preoccupo per voi! Se volete tolgo il disturbo, anzi, no: voglio proprio sentire come spiegherai al tuo amico questa cosa, tesoro... E tu, Ron, apri bene le orecchie. Prego, caro, tocca a te...»
«Sì, giusto... allora... Ron... i tuoi sintomi non sono indice di morte imminente, né di malattia, quindi la cosa non è contagiosa... e ti posso dire questo con assoluta certezza, perché anche io li ho avuti... tu non lo sai, ma Hermione te lo potrà confermare: era con me quel giorno.»
«Hermione? Che c'entra Hermione?»
«Oh, c'entra, c'entra, eccome... più oggi che allora, vero Harry?»
«Grazie per l'intervento Ginny... potevo anche fare da solo... Comunque, ti dicevo, è solo una questione psicosomatica: tu sei agitato ed il tuo fisico reagisce con un sacco di disturbi, ma è solo un po' di agitazione, vedrai che quando sarai di là tutto passerà...»
«Io direi che è più fifa che agitazione»
«Ginny... per favore...»
«Ok, ok, me ne sto zitta...»
«Quindi, Ron, fai un bel respiro, ti asciughi un po' il viso che sei tutto sudato, ti allacci la cravatta e vai di là. Quando, poi, lei arriverà e la vedrai venirti incontro non riuscirai a pensare più a nulla: nessun dolore, sudore, battito accelerato o altro. Ci sarà solo lei che ti riempirà tutto: occhi, cuore e anima, ed in quel momento non ti occorrerà nemmeno più respirare, avrai un assaggio del Paradiso...»
«Oh, Harry come sei caro...»
«Ehm... grazie Ginny...
»
«Forse sono davvero invasa dagli ormoni della gravidanza: mi viene da piangere...»
«Uh... tranquilla tesoro. Non piangere»
«Ma hai detto delle cose meravigliose... ed eri così perso nel nulla... non me lo avevi mai detto... davvero ti sentivi così?»
«Sì, amore mio... ma adesso non è il momento di perderci: dobbiamo portare di là tuo fratello.»
«Finalmente vi ricordate di me! Pensavo vi foste dimenticati che io sono qui in agonia! E comunque, non ho capito una cosa: cosa c'entra Hermione? L'avete nominata prima... perché? Cosa ci facevi con lei, Harry? E io dove ero?»
«Tu eri con me: microcefalo!»
«Con Ginny? Cosa ci facevo con Ginny? E Hermione con Harry? E non sbuffare, sorella degenere!»
«Calmi, ragazzi, calmi! Allora: tu eri con Ginny perché eri il suo testimone, mentre Hermione era la mia, di testimone...»
...
...
...
«Ma... allora è successo quando vi siete sposati?»
«Già, appena prima...»
«E io oggi... allora... i sintomi...»
«Psicosomatico, Ron, il matrimonio può essere psicosomatico»




L'angolo dell'intromissione...
Eh... lo so: dopo questa assenza, ci si poteva aspettare qualcosa di meglio che questa shottina delirante, ma, purtroppo, vivo nel caos più assoluto, su tutti i fronti, quindi, tralasciando la descrizione dell'epopea che è questo periodo, i miei sbalzi d'umore e quelli ormonali (oh, sì, anche quelli influiscono...), ho postato l'ultima cosa che la mia mente malata ha avuto la sfrontatezza di partorire, nonché l'unica che ha avuto la (s)fortuna di essere stata scritta direttamente a pc e quindi, automaticamente, da subito pubblicabile... ebbene sì: l'ultima... ce ne sono altre in giro, nascoste in qualche anfratto della mia borsa o tra le pagine della mia agenda. Nonostante altre priorità richiedessero la sua massima attenzione, quella massa di dubbia provenienza che io solgo chiamare cervello (sarebbe stato più conveniente ospitare un criceto nella mia scatola cranica: probabilmente tutto avrebbe avuto maggiori connotazioni logiche) non ha cessato di inviarmi impulsi scrittorici, ma vuoi per la sua sfrontata malignità, vuoi per la mia allucinante pigrizia, questi sono stati riversati su supporto cartaceo e si dimostrano restii a lasciarlo.  Altro ostacolo, non indifferente, alla pubblicazione delle mie elucubrazioni è il fatto che siano, tranne quella "cosa" qui sopra e un'altra one-shot, tutte delle long (o simil tali) di cui solo una (su sette) è già impostata dall'inizio alla fine, mentre le altre sono ancora indecise sulla strada da prendere e quando vorranno rivelarmisi nella loro totalità non mi è dato sapere.
Ooooooooooooooook!
Come sempre le mie intromissioni sono più lunghe delle mie storie... e pensare che cerco sempre di trattenermi...
Vi saluto e vi ringrazio.
Un abbraccio,
Elisa
   
 
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