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Autore: R e d_V a m p i r e     13/07/2010    1 recensioni
3.~Di Seggioloni, Risate e Genitori Insensibili
4.~Di Litigi, Bugie e Tuffi non Previsti
5.~Di Annunci, Gravidanze e Mancati Svenimenti
6.~Di Addii, Scatoloni e Strane Proposte
7.~Di Nascite, Ospedali, E Caffè Bollenti
8.~Di Uscite, Ragazzi e Mogli Astute
9.~Di Nervosismi, Matrimoni e Baci Segreti
Vari momenti della famiglia Ohtori ( la mia famiglia Ohtori ), di Haruhi Kyoya e le loro bambine, e di tutti gli amici che girano attorno a questa pazza famiglia.
Come foto sparpagliate di un album ancora da completare.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Haruhi Fujioka, Kyoya Ohtori
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~Di Amicizia, Sakè e Sbronze Serali





<< Non è né la carne , né il sangue ma il cuore,
che ci rende padri e figli >>
(J.Schiller)



Haruhi culla fra le braccia la sua piccola, nel vano quanto insperato tentativo di farla addormentare. Ha solo un anno, è vero, ma spesso si stupisce di quanto quel minuscolo esserino avvolto dalle copertine, che sta stretto al suo petto, sembri più grande di ciò che non è.
Gliel’ha ripetuto anche Renge, che sta seduta davanti a lei, nel tavolino del soggiorno, e guarda con occhi sognanti una manina paffuta emergere dalla coperta e stringersi attorno a una ciocca castana della madre, una tazza di caffè fumante tra le mani e un sospiro rassegnato fra le labbra. La giovane donna sorride alla sua piccola, alzando poi lo sguardo sull’amica.
<< E con Umehito come va? Ancora del parere che non vuole avere bambini? >>
L’amica alza gli occhi scuri sull’altra, sorpresa come sempre di come questa riesca a intuire le preoccupazioni e i pensieri di chi gli sta attorno con un semplice sguardo, anche ora che dovrebbe essere concentrata esclusivamente sulla bambina.
Sospira, sorridendo mesta, riabbassando il viso sulla propria bevanda.
<< Esattamente >>
Haruhi ci pensa un po’ su, accarezzando il visetto rotondo di Kotoko amorevolmente.
<< Ma tu gliel’hai detto? >>
<< Cosa? >>
La neo mamma inspira, cercando di mantenere la calma. Renge potrà anche aver messo la testa a posto, ma come quasi tutti i suoi amici dell’Ouran è sempre la solita.
Gli anni non sono serviti a farli crescere – mentalmente – granché.
<< Che vuoi avere dei figli, Renge >>
<< Ah >>
La bionda arrossisce, giocherellando timidamente con il manico della tazza, come fa quando è in imbarazzo e non sa che dire.
<< Ecco, verament- >>
Ma non riesce a terminare che un urletto isterico fa girare entrambe verso il divano.
Le due donne sospirano all’unisono, improvvisamente dimentiche del discorso, osservando con cipiglio alquanto confuso i due uomini abbracciati, i visi paonazzi, tre bottiglie di sakè vuote sul tavolino di cristallo davanti a loro.
Il biondo, che sembra il più sobrio fra i due, alza gli occhi color lavanda sull’amico, appoggiando il capo sulla sua spalla, singhiozzando, il bicchierino in mano che oscilla pericolosamente come attratto dal tappeto persiano che ricopre il pavimento sotto il divano.
<< Hic! Mammina, credo proprio che abbiamo, hic, eshagerato … >>
<< … ihihih, lo credo anch’io, hic, papino >>
Sghignazza privo di pudore l’altro, gli occhiali in bilico sul naso fine, gli zigomi sporgenti colorati di un bel rosso porpora e gli occhi scuri lucidi dietro le lenti appannate.
I due amici si guardano per un istante, poi scoppiano a ridere stringendosi forte.
La piccola fra le braccia della madre emette un vagito di protesta, scandalizzata dal rumore proveniente dai due palesemente ubriachi.
<< Papino e Mammina? Continuano ancora con questa storia?! >>
Domanda, scettica, Renge, osservandoli come se si trovasse di fronte a un raro caso di qualche malattia sconosciuta o un esperimento venuto male.
In effetti Kyoya e Tamaki brilli non sono proprio uno spettacolo da tutti i giorni.
Haruhi sospira, alzando gli occhi al soffitto, mettendosi all’impiedi, la bambina oramai completamente sveglia col capino appoggiato alla sua spalla che guarda curiosa i due, battendo le manine e ridendo quando un singhiozzo più forte di un altro rompe le risatine sommesse dei due amici.
Si avvicina al divano, picchiettando leggermente sulla spalla del marito per richiamarne l’attenzione.
<< Che ne dicono Okaa-san e Otou-san di andare a nanna adesso? >>
Chiede, usando il tono morbido e accondiscendente con cui di solito parla alla sua bambina.
L’Ohtori si volta, guardandola come se la vedesse per la prima volta, sorridendole ebete.
E no, preferisce il solito vecchio Kyoya, quello freddo e calcolatore, amorevole padre poco incline a dimostrazioni di affetto in pubblico – e alle volte anche in casa – .
<< Oh guarda, papino … she la nostra bambina, hic, quant’è creshuta la piiiiccola Haruhiiii >>
Il biondo Suoh annuisce, guardandola con occhi lucidi pericolosamente vicini alle lacrime, nascondendo il viso rosso contro il braccio appoggiato sulle spalle dell’amico, dando in un singhiozzo sordo.
<< Shià… la nostra Haru-chan, hic, ci ha dimenticaaato, ora che è diventata mamma anche lei, non pensha, hic, più ai shuoi genitori, buaaaaah >>
Il moro annuisce solenne, ricadendo di lato, il viso spiaccicato contro il bracciolo del divano di pelle, gli occhiali oramai andati.
La donna dai capelli castani lo guarda, esitante, mordicchiandosi nervosamente il labbro inferiore.
Quando l’indomani mattina si riprenderà dalla sbornia non sarà affatto contento di averli rotti.
<< Tamaki … >>
Esita, rivolta all’altro, che la guarda per un istante con sguardo più attento, un sorriso malinconico indirizzato alla piccola che lo guarda incerta, il visino premuto sul collo della madre, seminascosta dai suoi capelli.
<< E io shono diventato nonno … la mia piccola Haruhi mi ha abbandonato … ma non, hic, importa. Kotoko-shan … mi chiamerà … yawnn … ojii-shan? >>
Chiede, prima di scivolare di lato anche lui e iniziare a russare rumorosamente.
Renge si alza, avvicinandosi all’amica che guarda con un sorriso esasperato i due, per poi voltarsi verso di lei e porgerle la piccola
<< Me la tieni un attimo? Vado a prendere un plaid per questi due baka >>
L’altra annuisce, stringendo al petto la piccola che guarda assonnata il biondo, portandosi un pugnetto a stropicciare un occhio, spalancando la boccuccia in uno sbadiglio.
<< Oti-san >>
Renge sgrana gli occhi, mentre Kotoko si accoccola fra le sue braccia con il sorriso spensierato del riposo.
Sorride, critica, aspettando che l’amica ritorni con la coperta per quei due che hanno preso a sbavare, Suoh che ha deciso di appoggiare il capo sulle gambe dell’amico che ogni tanto lo spintona, infastidito, nel sonno.
Certo che sono proprio una strana famiglia.



Angolino di R e d_V a m p i r e

Voglio iniziare col dire che questa raccolta non avrà un ordine di tempo, cioè, le varie flash saranno sparse, ci saranno momenti in cui le bambine sono piccole, poi il capitolo dopo Kyoya e Haruhi devono ancora sposarsi, ecco, così se ci siamo capiti xD
Un album di famiglia un po’ sconclusionato, in cui vedremo chi più chi meno tutti i personaggi dell’Host Club ruotare attorno a questa allegra famigliola *-*
L’OOC di Kyoya è giustificato dalla sbronza, mentre Tamaki non è ha bisogno : ubriaco o meno è sempre il solito idiota u.u xD
L’ ”Oti-san” della piccola Kotoko è la sua prima parola, ed equivale ad “Oji-san”, ossia zio. Già da piccola inizia ad andare contro il volere del povero Tamaki senza neanche capirlo xD
Che dire? Ringrazio chi ha letto “Tale Padre … “ e goldenfish e pralinedetective che l’hanno commentata.
Al prossimo capitolo!
   
 
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