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Autore: Meissa    14/07/2010    4 recensioni
La festa di copleanno di Neville, l'estate del 1998, e l'assenza di qualcuno decisamente in parte. O forse no.
“Aspettate, aspettate!” dice a voce alta perché tutti lo sentano. “Ron, versa questo. Uno dei migliori Fire Wiskhy che ci sia!” riferisce all’amico, che stappa la bottiglia e versa il Wiskhy nei bicchieri.
“Ma, Neville… chi te l’ha mandata?” domanda Ron perplesso.
“Un amico, Ron. Un caro amico,” risponde Neville soddisfatto.

[Neville Paciock e il suo rapporto con Aberforth. No slash]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Neville Paciock
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Benvenuti! ^^ Trovo immensamente interessante il personaggio di Neville, quindi ho deciso di dedicargli una storia –o forse più ?- in particolare al suo rapporto con Aberforth.
Ambientata nell’estate 1998, compleanno di Neville ^^
Buona lettura ^^





Birthday Party




Neville è circondato da tantissime persone, metà delle quali sono lì semplicemente perché ora è un nome conosciuto e famoso.
Ha sempre sognato di essere più apprezzato, di avere tanti amici, ma così è troppo, si sente quasi soffocare dalla calca di maghi e streghe che gli si avvicina con pacche sulle spalle, brindisi e parole di circostanza.
Neville sorride di nuovo, guarda l’ora e prima di andarsene saluta qualcuno che trova sulla strada; non si accorgeranno della sua assenza, è come essere a un festeggiamento nella sala comune di Gryffindor per la vittoria della coppa del Quidditch: si festeggia per il gusto di festeggiare e non si fa caso alla scomparsa di qualcuno per diverso tempo, e magari qualcuno chiede in giro interessato, ma desiste poco dopo e la festa continua, come deve essere.

Neville si è smaterializzato di fronte all’abitazione in cui Luna e suo padre si trovano provvisoriamente, fin quando la loro casa non verrà ricostruita; si tratta di una graziosa villa a due piani, con un ampio giardino esterno, il prato curato e un muretto basso in mattoni a delimitarlo. Il giovane mago sorride istintivamente sapendo quanto sia costato a Xenophilius e alla figlia mantenere tutto così anonimo, senza alcuna stramberia, per passare inosservati tra i Babbani.
Quando entra nel salone –incredibilmente sobrio, con l’eccezione di una bizzarra statua che Hermione ha sostenuto essere una montagna di escrementi e non degli scheletri di SbrizzaSprizza-, magicamente reso più spazioso, sono già arrivati tutti; si sono radunate lì tutte le persone a lui più care, Harry, Hermione, Ron, Hannah, Ernie, Ginny, alcuni dei ragazzi dell’ES a lui più vicini, sua nonna, la McGranitt –mai si sarebbe aspettato di trovarla lì-, Luna…
Neville rimane immobile guardandosi attorno spaesato: manca qualcuno all’appello.
Ron gli si avvicina dandogli una poderosa pacca sulla spalla. “Finalmente sei arrivato, amico. Ti stavamo dando per disperso!”
Hermione poggia la propria mano sul braccio dell’ultimogenito dei Weasley con una smorfia di disappunto, ma sorride radiosa. “Ignoralo Neville… sai com’è fatto. Tutto a posto?” aggiunge premurosa notando il suo vago smarrimento.
Neville annuisce con fare rassicurante, ma non è certo di aver convinto Hermione, mentre Harry –appena giunto salutandolo con un caloroso abbraccio- e Ron non sembrano nemmeno essersi accorti di cosa lei stia parlando.
La strega non fa in tempo a esprimere le proprie perplessità, perché in quel momento, leggiadra nella sua vaporosa veste color porpora, lo sguardo perso, eterea come sempre, Luna si avvicina salutandoli, come se non dovessero nemmeno trovarsi lì. “Ohh, Neville, sei arrivato! Sai, credo dovresti aprire i tuoi regali,” afferma strizzando la palpebra più volte.
Ron la fissa sconvolto, indicandola senza ritegno e guadagnandosi un pestone da Harry. “Harry, non avresti dovuto,” lo rimprovera senza convinzione Luna. “È per scacciare le uova di Tsupel! Sono come piccoli insetti aracnoidi che nidificano negli occhi umani…” spiega prendendo Neville per un braccio e portandolo dall’altra parte del salone, mentre saluta Ron con una mano e un intenso sbattere di ciglia.
“Te lo sei inventato,” sussurra Neville divertito all’espressione terrorizzata di Ron; anche Hermione e Harry, intenti a calmarlo, l’hanno capito, e fanno del loro meglio per non ridere.
“Questo Ronald non lo sa,” ribatte Luna quieta lasciandolo davanti a un tavolo pieno di regali. “Ora aprili, coraggio! Sei il festeggiato!”
Neville sorride e apre il primo regalo. È un maglione dei colori di Gryffindor, con la sua iniziale ricamata sopra. Guarda affettuosamente la signora Weasley, che lo abbraccia con forza –dopotutto ha protetto Ginny, circa, sotto il dominio dei Carrow-; Luna e i ragazzi dell’ES hanno creato una pianta apposta per lui, un incrocio tra diverse specie, che dovrebbe “prevedere i cambiamenti climatici e sopravvivere alle diverse condizioni, oltre che funzionare come difesa personale contro chi ha losche intenzione, ma non è proprio sicuro che sia riuscito bene, non abbiamo avuto molto tempo per provare!” dichiara Luna con un sorriso.
La McGonagall e tutto il consiglio insegnati gli consegnano un attestato al coraggio, e Neville quasi scoppia a piangere mentre la professoressa dichiara davanti a tutti, con tono commosso, che difficilmente è stata orgogliosa di un allievo come lo è di lui; ci sono vari libri sull’Erbologia, e altrettanti sulla difesa delle Arti Oscure, alcuni articoli del negozio dei gemelli Weasley –dell’unico gemello Weasley rimasto- e un abito da cerimonia, un omniocolo e una sortita di dolci di Mielandia come mai l’ha vista.
È quando ha finito che Ron, Harry e Hermione si avvicinano a lui con tono solenne, e la voce del giovane salvatore del mondo magico trema mentre parla. “Dobbiamo darti questo, a nome di Kingsley e della comunità magica.”
“Sarebbe voluto esserci lui, ma sai, è pieno…”
“Hermione,” sussurra Ron fermando il farfuglio della compagna.
Harry lancia un’occhiata di ringraziamento a Ron e prosegue. “La cerimonia ufficiale si terrà in un altro momento, ma ci siamo chiesti –e Kingsley e gli altri erano d’accordo con noi- quale migliore occasione del tuo compleanno potesse esserci per conferirti l’Ordine di Merlino, Prima Classe, per aver combattuto una guerra in prima linea, per aver salvato centinaia di vite, per il coraggio che hai mostrato.”
“Per le mutande di Merlino, lavora per il Ministero solo da qualche settimana e si è già montato la testa!” esclama George ridendo. “Harry, il tuo discorso aveva la stessa pomposità di quelli di Percy!”
I presenti scoppiano a ridere, mentre Neville abbraccia commosso i tre amici, prendendo la pergamena che lo informa di essere stato insignito dell’Ordine più importante del mondo magico.
Eppure, anche quando sorride e segue gli altri per un brindisi, gli sembra manchi qualcosa.
“Aspetta,” lo richiama Luna. “Devi scartare ancora un regalo,” gli fa presente indicandolo.
È in fondo al tavolo, e se Luna non gliel’avesse fatta notare probabilmente non l’avrebbe nemmeno vista: è una bottiglia, senza etichetta, con attorno una coccarda rossa. La prende tra le mani incuriosito, il segno delle dita che resta sullo spesso strato di polvere.
… spesso strato di polvere.
Neville scoppia in una risata sincera che Luna comprende, e si avvicina agli altri prima che versino da bere.
“Aspettate, aspettate!” dice a voce alta perché tutti lo sentano. “Ron, versa questo. Uno dei migliori Fire Wiskhy che ci sia!” riferisce all’amico, che stappa la bottiglia e versa il Wiskhy nei bicchieri.
“Ma, Neville… chi te l’ha mandata?” domanda Ron perplesso.
“Un amico, Ron. Un caro amico,” risponde Neville soddisfatto.
Augusta si avvicina, posandogli una mano sulla spalla e portandolo un po’ in disparte.
“Stai bene, Neville?” gli chiede fissandolo negli occhi.
Neville ricambia lo sguardo con la stessa intensità, prima di annuire con forza. “Sì. Mai stato meglio,” dichiara abbracciandola.
Adesso non manca più niente. L’assenza di Aberforth non si sente più.







Nota: E’ Aberforth a regalare la bottiglia a Neville, e lui capisce così che Aberforth non l’ha lasciato solo, o abbandonato semplicemente perché non è venuto alla sua festa di compleanno. Cioè, il regalo, per uno burbero scontroso come Aberforth, è praticamente una dichiarazione d’amore XD Penso che Aberforth sia molto affezionato a Neville, anche se il suo modo di dimostrarlo potrebbe apparire contorto; e penso anche che Neville voglia molto bene ad Aberforth, che tra loro ci sia rapporto… paterno, ecco.
   
 
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