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Autore: Assassin Panda    14/07/2010    3 recensioni
In quell'istante peperoni, cipolle e patate volarono per tutta la cucina, e la padella, ancora unta di olio e soffritto, centrò in pieno viso Prussia, accompagnato da un secco rumore di cartilagine rotta. Certo quel giorno Austria non ottenne il Krumplimpaprikas che aveva richiesto, ma dopo tanto finalmente l'ungherese aveva ottenuto una piccola, personale rivincita, oltre che il modo con cui far tremare di terrore Prussia ogni volta che si incrociavano per strada. Perchè a Gilbert da quel giorno bastò vedere Elizaveta armata di padella per sentire nuovamente un lancinante dolore al suo meraviglioso naso.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Prussia/Gilbert Beilschmidt, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Krumplimpaprikas e Nasi rotti

Personaggi: Prussia (Gilbert Weillschdmit), Ungheria (Elizaveta Hedelvary)
Pairing: Prussia/Ungheria

Genere: Hurt/Confort (?), Fluff, Slice of Life

Avvertimenti: //

Note 1. Scritta per il Fanon!Fest indetto dal Fanworld col prompt Ungheria/Prussia, “Che vuoi fare con quella padella?”

2. Niente, io coi loro cognomi ci litigo. Probabilmente sono scritti sbagliati.

3. Krumplimpaprikas e Porklot sono due piatti tipici Ungheresi, il primo basato sulle verdure, l'altro è un gulash d'oca.




Prussia era un animo ribelle. Uno di quelli che difficilmente si riescono a domare ma che, al contrario, prendono fuoco facilmente. E Ungheria aveva imparato nel corso dei secoli che uno come Gilbert, una testa calda, era inutile cercare di affrontarlo a muso duro e con parole forti. Quelle scivolavano via sulla sua pelle accompagnate da un ghigno beffardo e canzonatorio. Poteva affrontarlo con le spade ed un esercito, certo, ma non sempre vi erano delle guerre di cui approfittarsene per pestarlo a sangue.

Aveva sempre cercato un modo per zittirlo quando si trovavano in casa a Vienna, durante le visite moleste del prussiano, e non poteva mettersi a malmenarlo per i corridoi: Roderich non avrebbe gradito le macchie di sangue sulla tappezzeria.


Così si era dovuta adattare a metodi alternativi -ginocchiate alle parti basse quando gli altri non li vedevano e rigorose pestate di piedi sotto il tavolo-, ma mai nessun rimedio per zittre Gilbert era mai stato efficace come quella padella. Dritta in fronte, tra gli occhi, spaccandogli il setto nasale.


E pensare che la prima volta che gliela tirò contro non aveva pensato alle conseguenze del suo gesto.

Erano in cucina .

Teoricamente avrebbe dovuto esserci solo Elizaveta, con una qualche scorrazzata di Italia che scappava dalle innocue molestie di Sacro Romano Impero, ma Gilbert aveva preferito seguirla per discutere sulle dote culinarie di lei. Ed Ungheria aveva pazientato, fin troppo. Si era persino stupita della calma con cui ignorava gli insulti del prussiano, che le continuava a chiedere se sapesse cucinare l'oca per il Porklot o se la puzza che sentiva era quella delle verdure per il Krumplimpaprikas bruciate.


Ma quando gli chiese se con quel cibo avesse intenzione di avvelenare il damerino, perse la pazienza ed andò su tutte le furie.


Gilbert pensò di non aver mai visto in vita sua, nemmeno tra i suoi soldati, uno sguardo così assassino e guardò raggelandosi la forza con cui Elizaveta stringeva il manico della padella in cui peperoni e paprika stavano lentamente friggendo.

«Ungheria... che vuoi fare con quella padella?» domandò esibendo un sorriso forzato, che tremava di paura.


In quell'istante peperoni, cipolle e patate volarono per tutta la cucina, e la padella, ancora unta di olio e soffritto, centrò in pieno viso Prussia, accompagnato da un secco rumore di cartilagine rotta.


Certo quel giorno Austria non ottenne il Krumplimpaprikas che aveva richiesto, ma dopo tanto finalmente l'ungherese aveva ottenuto una piccola, personale rivincita, oltre che il modo con cui far tremare di terrore Prussia ogni volta che si incrociavano per strada.


Perchè a Gilbert da quel giorno bastò vedere Elizaveta armata di padella per sentire nuovamente un lancinante dolore al suo meraviglioso naso.


  
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