Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Ricorda la storia  |      
Autore: CastelliPerAria    14/07/2010    6 recensioni
WELL I'M BACK, YES I'M BACK! Succede che i Guns'N'fuckin'Roses decidono di andare in vacanza...ovviamente gratis! Vi lascio immaginare il resto, ma se siete curiose...leggete!
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ehi Questa idea un po'malsana (e balzana) mi è venuta durante le mie vacanze...spero apprezziate il mio sforzo. Cosa succederebbe se i Guns'N'fuckin'Roses decidessero di andare in vacanza??? Ovviamente è come se lo ambientassi nei nostri giorni, giusto per avere un'idea più precisa della situazione...dedicato a tutte le Guns'girls, le donne meravigliose che leggono e recensiscono le mie storie :)

Slash buttò il borsone per terra:- Egitto, siamo arrivati!- urlò il chitarrista, mentre l’aria calda del luogo gli scompigliava i capelli ricci.
Dietro di lui, Duff si accese una sigaretta sbottonandosi la camicia nera:- Figa che caldo!-
Izzy invece, palesemente verde, si buttò a terra baciando la pista di cemento:- Finalmente fermi!-
Axl alzò un sopracciglio e poi raccolse il suo borsone da terra, stiracchiandosi.
- Cazzo, tutte quelle ore di aereo non mi fanno bene!- esclamò.
I cinque erano in vacanza. Sì, avete capito bene, si erano presi una vacanza in Egitto, sul Mar Rosso. Grazie ad una conquista di Axl, era tutto gratis.
- E bravo il rosso che si fa le agenti di viaggio!- disse Slash dando una pacca all’amico.
Axl sorrise mestamente:- Tutto merito della mia sconfinata bellezza!-
Slash rinunciò a mandarlo a fanculo, faceva troppo caldo, solo cinque minuti giù dall’aereo e già stava morendo liquefatto. Si tolse la maglietta nera di Pepè la puzzola e si diresse verso l’aeroporto.
Decisamente i pantaloni di pelle erano troppo stretti con un clima simile, già avvertiva un profondo pizzicore nella parti basse.
- Cazzo, mi stanno andando a fuoco le palle! Prima arriviamo in albergo, prima mi tolgo i pantaloni! Che fastidio!- urlò, guadagnandosi occhiate furtive da parte dei soldati che lavoravano nell’aeroporto.
Entrarono e un uomo disse loro in inglese stentato che avrebbero dovuto compilare un documento, una specie di voucher per entrare nel Paese
- Che coglioni!- borbottò Slash, prendendo cinque per tutti.
Si avvicinarono ad un minuscolo tavolino dove stava una manciata di biro.
- Bene…nella prima riga il nome.- disse Axl.
Tutti obbedirono ma Duff sbirciò sul foglietto di Slash.
- Ehi, man! Non devi scrivere Slash! Il tuo nome è Saul.- sussurrò il biondo.
Slash sobbalzò e coprì il foglio con la mano:- Non spiare! E comunque so benissimo come mi chiamo, grazie.- Tentò di coprire il nome con una riga di biro, ma bucò il foglio e dovette andare a chiederne un altro tra le risate generali.
- Intanto che voi mi prendevate per il culo, io ho già scritto anche il mio cognome.-
- Bravo! Vuoi un biscottino?- disse Axl lanciandogli le noccioline prese in aereo.
Slash gli mostrò il medio e sbuffò.
- Ragazzi, ma voi che nome avete scritto?- chiese Duff.
- Il mio, no?!- disse Steven. Duff lo fissò spazientito.
- Grazie al cazzo, Steve, ma intendevo per Izzy e Axl…io ho scritto Michael mica Duff. I nomi sui documenti non sono quelli.-
- Cazzo, hai ragione.- disse Izzy, chinandosi sul foglio per scrivere “Jeff Isbell”. Axl guardò il foglio dubbioso, aggiungendo solo una “W.” davanti ad Axl.
- Io mi chiamo Axl Rose, se a loro non va bene, cazzi loro.-
- Bene, ora c’è la nazionalità…che scrivo?- chiese Slash allegro. Gli altri quattro si sporsero per guardarlo scioccati.
- Scherzavo, scherzavo, so che sono americano…mamma mia, che paraculi che siete!- disse mentre annotava il numero del passaporto. Finito di compilare i documenti, si diressero verso un pullman sgangherato dove un ragazzone bruno dall’aria simpatica li aspettava.
- Benvenuti ragazzi, io sono Mike, il direttore delle attività sportive! Parteciperete vero al torneo di beach volley?- chiese. Slash aprì la bocca ma Mike lo interruppe:- Perfetto, vi iscrivo!-
I cinque si guardarono straniti, sospirando arrendevoli e sedendosi in fondo al pullman. Dormirono per dieci minuti, per poi arrivare ad un grande villaggio turistico.
- Cazzo, è enorme, sarà tre volte Los Angeles!- urlò Slash.
Duff alzò un sopracciglio:- A te manca decisamente il senso della misura.-
Mentre i due battibeccavano sul numero degli abitanti della città degli angeli, Axl si avvicinò ad una ragazza bionda e molto carina, ma non fece in tempo ad aprire bocca che la ragazza lo precedette con un tono squillante e allegro:- NUOVI TURISTI! Benvenuti, ragazzi, io sono Jenny e mi occupo dell’intrattenimento degli ospiti! C’è il cocktail di benvenuto!
Axl sogghignò: - Che genere di intrattenimento?- ma venne interrotto da Mike che gli piazzò un bicchiere in mano. Conteneva uno strano liquido giallino a strati, sul fondo c’era della polvere arancione.
Steve ne bevve un sorso con una cannuccia rosa shocking ma lo risputò nel bicchiere:- Che schifo, sa di zucchero! Non c’è alcool!-
Slash lo guardò sbalordito:- Ma stai scherzando?! Che razza di cocktail è?!- lo assaggiò ma lo risputò quasi subito, era orribile, e si diresse verso il bar della reception.
Poco dopo si sentì una voce bestemmiare e un uomo urlare in arabo. Jenny accorse al piccolo bar urlando:- FERMI TUUUUUTTI!-
Slash stava cercando di strappare una bottiglia di Jack Daniels dalle mani del barista.
- Ehi, io ho pagato per lo zio Jack e voglio lo zio Jack!- urlò Slash. Il barista sputò qualche frase in arabo.
- Non servono alcolici prima delle cinque, signor Hudson.- spiegò Jenny.
- MA IO HO BISOGNO DELLO ZIOOOO!- urlò esasperato il chitarrista co gli occhi fuori dalle orbite.
Jenny terrorizzata afferrò una bottiglia ancora sigillata di vodka e gliela lanciò. Slash l’afferrò pronto e sorrise:- Grazie, piccola.-
I cinque si ritirarono nella loro camera, avevano una stanza e un bagno da condividere ma non erano nuovi a situazioni del genere. Jenny tirò un sospiro di sollievo.

Slash uscì dal bagno:- Allora, che ve ne pare?-
Gli altri scoppiarono a ridere: Slash indossava un paio di boxer da bagno a stelle e strisce, con lo zio Sam sul pacco che puntava il dito.
- Ehi, è fighissimo, l’ho pagato venti dollari!- borbottò Slash offeso.
- Venti dollari mandati a puttane!- disse Axl. Lui indossava un paio di boxer aderenti neri che lasciavano poco all’immaginazione, la bandana azzurra e i RayBan a specchio.
- Allora facevo bene a prestarli a Steve…è diventato un segaiolo compulsivo, ormai!- disse Slash indicando Steve. Steve se ne stava sdraiato sul letto in panciolle, un paio di semplici slip bianchi e il petto villoso in bella vista. Il batterista gli lanciò un cuscino.
- Mmh, forse in estate dovremmo tosarti come le pecore…- disse Axl pensieroso, beccandosi anche lui una cuscinata in piena fronte.
Izzy rientrò dal balcone, che era invaso da un sospettoso fumo bianco, con indosso un paio di bermuda a fiori hawaiani e la coppola in testa, sorridendo.
- Brutto stronzo! Avevi detto che l’erba era finita!- disse Axl chinandosi a raccogliere il cuscino e lanciandolo a sua volta verso l’amico.
Izzy lo schivò ma scivolò a terra brandendone un altro:- Mentivo.-
Lanciò il cuscino al rosso, ma sbagliò mira e prese Duff, che invece indossava un paio di bermuda neri.
- Ehi, io non c’entro un cazzo!- disse sbattendo Steve giù dal letto e ingaggiando una vera e propria battaglia. Dopo qualche minuto la stanza era invasa da milioni di piume appiccicate ovunque.
- Porca puttana, sembro una fottuta gallina!- urlò Slash guardandosi allo specchio. I suoi capelli si erano trasformati in un nido.
Iniziò a sfilarle una a una, mentre Axl saltava sul letto agitando le braccia a mo’di ali e facendo coccodè.
- Mi stai prendendo per il culo?!- disse Slash afferrandogli una caviglia. Axl cadde rovinosamente sbattendo la testa contro la testata del letto.
- Porca merda, ma sei scemo?! POTEVO MORIRE!- urlò Axl rosso in viso.
Slash trattenne le risate e borbottò un debole “Scusa” al cantante. Poi uscì dalla stanza correndo.
- Chi arriva per ultimo in spiaggia è un rotto in culo!!!!- gridò.

Dopo qualche minuto, i cinque erano spaparanzati sulla spiaggia, mollemente distesi su dei teli raccattati in giro.
Sonnecchiavano, quando vennero interrotti da una voce:- FORZA RAGAZZI! E’ORA DEL BEACH VOLLEY!-
Axl aprì gli occhi fulminando Mike, che se ne stava in piedi in costume rosso acceso, ma il ragazzo non volle sentir ragioni e li costrinse ad alzarsi e a seguirlo verso una grosso campo da pallavolo.
- Bene ragazzi, lui è Jim!- disse, indicando un ragazzo molto magro girato di spalle.
Jim si girò: aveva un caschetto biondo con la frangia asimmetrica, occhi verdi e ciglia rinfoltite da un’evidente passata di mascara, oltre a labbra coperte da un velo di gloss alla fragola.
Saltellò e battè le mani estasiato:- Uh, quanti machi che mi hai portato, Mikey! Grazie!-
Slash si allontanò inorridito e Axl fece lo stesso, mentre gli altri tre lo guardavano a metà tra lo schifato e lo sbalordito.
- Su, andiamo, voi siete in squadra con me!- disse prendendo Duff e Slash per mano. Slash trattenne un conato di vomito e con un’espressione di intensa sofferenza lo seguì. Duff ritirò la mano ma rideva divertito.
- Anche voi, su!- disse indicando gli altri -…oggi c’è la partita maschi contro femmine!- Jim battè le mani entusiasta, scostandosi il ciuffo platino dalla faccia.
Poi salutò un gruppetto di ragazze, appena arrivato dall’altra parte della rete.
I ragazzi, che avevano adocchiato già qualche giocatrice avversaria, si misero in posizione:loro cinque più Jim, che non vedeva l’ora di giocare con loro.
Axl alzò la palla e battè, ma una ragazza mora la intercettò. Alzarono e una ragazza atletica, con coda di cavallo bionda e bikini viola, schiacciò con forza verso Slash.
Il ragazzo si buttò ma finì a faccia in giù nella sabbia. Uno a zero per le ragazze.
Si rialzò sputacchiando sabbia quando si accorse che Jim era dietro di lui, quasi addosso. Fece un megasalto all’indietro, mentre il ragazzo sorrideva malizioso:- Dobbiamo girare…Slashy.-
Slash fece una faccia strana, come quando si pesta una cacca di cane, e si piazzò al centro. La ragazza con la coda battè e la palla fece punto. Due a zero.
Ribattè ma questa Axl la prese e Slash schiacciò di là. Le ragazze la intercettarono di nuovo e una ragazza castana con un bikini rosa schiacciò. Duff fece muro e la palla ricadde dalla parte delle ragazze.
- Ehi, non vale! Quanto sei alto, due metri?!- disse la ragazza.
- Quasi…- sogghignò Duff.
Continuarono il match tra le urla di Axl, incazzato nero perché stavano perdendo, e le avances sempre più audaci di Jim a Slash, che stava per dare forfait, scappando sotto l’ombrellone.
- Beh, avrò riconosciuto un suo simile…- disse Steven. Si beccò una pallonata in faccia dal chitarrista.
Persero otto a quindici, un risultato disastroso. Le ragazze si diedero il cinque, cantando un coro da stadio che suonava più o meno così:“Perchè noi siamo le miglior, nessun ci fermerà, ne tantomeno i ragazzi, che ci vogliono umilar, siamo troppo toste e carine, non provare a fermarci, altrimenti potresti restarci.” Il coro finì con un acuto della ragazza con il costume rosa, che si guadagnò un applauso da Axl.
- Brava davvero! Vuoi sentire qualcos’altro?- disse lui. Prese un bel respiro, si avvicino all’orecchio della ragazza e urlò:- YOU’RE IN THE JUNGLE, BABY! YOU’RE GONNA DIE!!!-
La ragazza si scostò da lui massaggiandosi l’orecchio, ma si complimentò con lui per la voce.
- Io sono Kate, tu?-
- Axl, piacere…e loro sono i miei amici Izzy, Slash, Duff e Steven.-
- Bene, lei è Sarah…- disse indicando la ragazza con il bikini viola -…lei è Linda..- quella mora -…Jessica…- una bionda -…e lei Becky.- indicò una ragazza con lisci capelli corvini.
- Bene…volete fare il bagno con noi?- chiese Axl sensuale. Kate annuì e i dieci ragazzi si avviarono verso l’acqua.
Decisero di fare un gioco:le ragazze salivano sulle spalle di ragazzi e tentavano di buttare in acqua gli altri.
Kate prese posto sulle spalle di Axl mentre Jessica su quelle di Duff. Mentre loro quattro giocavano, Becky e Steven erano già impegnati in un “incontro ravvicinato” e invece Sarah e Izzy esploravano i fondali marini.
Sarah indicò un pesce pagliaccio e Izzy le indicò un grosso pesce grigio. Sarah lo osservò un attimo per poi aggrapparsi a Izzy e trascinarlo via:- Cazzo, un barracuda!-
Izzy emise un verso strozzato e Sarah scoppiò a ridere.- Basta lasciarli in pace.-
Slash invece parlava con Linda:era molto sensuale, occhi neri, labbra carnose e curve al punto giusto.
- Sai, hai qualcosa sulla schiena…- le disse. Linda si girò e Slash le passò le mani sulla schiena fino al sedere. Linda si girò scioccata e gli diede uno schiaffo.
- Porco!- urlò.
- No, aspetta, Linda cara, io…-
- Fanculo, Slash, vaffanculo! Toglimi le mani di dosso!- urlò, quando Slash le mise le mani sulle tette. Si ribeccò uno schiaffone e prese la ragazza per il braccio, trascinandola con sé in acqua.
Emersero entrambi sputacchiando, quando Slash le avvolse i fianchi con le gambe e la baciò sul collo:- E dillo, Linda…che ti piace…-
Linda tentò di scrollarsi il ragazzo di dosso, era troppo insistente ma anche molto sexy:in fondo, cos’aveva da perdere?
Si girò e con prepotenza lo baciò, infilandogli la lingua in bocca. Slash le sfilò il pezzo sopra del costume e i due si accoccolarono sotto il pontile, dove l’acqua era abbastanza bassa. Linda gli passò una mano tra i capelli, mentre la bocca di Slash si muoveva sul suo ventre.
La penetrò e vennero in fretta, tra le onde cristalline. Slash riemerse soddisfatto, un sorrisone stampato sul viso.
Lanciò il costume di Linda addosso a Steven:- Adler, ecco chi è il vero frocio, io sono stato il primo della vacanza a scopare!-

Il pomeriggio passò in fretta, i ragazzi si promisero che si sarebbero rivisti la sera in discoteca.
Finirono alle dieci di sera nella piazzetta del villaggio, di fronte ad una squallida console per il karaoke. Mentre Axl si esibiva guadagnandosi occhiate lussuriose da parte delle cinquantenni presenti al bar vicino, i ragazzi stavano svuotando le riserve del bar ordinando alcolici a tutto spiano.
All’improvviso Axl venne interrotto e mandato via dal palco tra bestemmie varie da un ragazzo biondo dall’aria simpatica, che mise su un cd di balli di gruppo. In brava la pista fu invasa da una ventina di persone, dagli adolescenti ai vecchiardi di settant’anni e oltre.
Il ragazzo annunciò al microfono che il party in discoteca quella sera aveva come tema Alice in Wonderland.
E la pista fu in breve invasa dalle animatrici, che ballavano Bomba vestite a tema.
- Cazzo, Slash, guarda quella!- urlò Steven indicando la regina di cuori. Una ragazza straniera ballava in mezzo alla pista, con miniabito con scollatura a cuore, giarrettiera di pizzo e stivaletti di vernice, tutto rigorosamente rosso fuoco. Le labbra erano vermiglie, i capelli biondissimi e cotonati e in testa portava una coroncina di falsi diamanti e cuoricini di plastica.
- Porca puttana, che gnocca! Steve vieni!- disse Slash decisamente brillo, alzandosi e prendendo Steven per un braccio. I due finirono in pista, seguendo le istruzioni del ballo. Axl stava letteralmente morendo dalle risate, vedendo Slash accennare “un movimiento sexy” di bacino e Steve tentare di andare “parabajo”.
Duff invece aveva concentrato la sua attenzione su Alice:Jenny aveva lasciato i capelli sciolti e ora ricadevano in morbidi boccoli raccolti da un cerchietto bianco. Indossava un vestitino azzurro con la gonna a ruota e un grembiulino bianco, oltre a un paio di stivaletti neri con il tacco a spillo.
Il bassista, accennando un movimento con “la mano alla cabeza”, si diresse verso di lei e si allacciò al suo collo, cosa un po’difficoltosa perché Jenny era almeno trenta centimetri più bassa di lui.
- Oddio, Axl, guardali, sono troppo sbroccati! Ahahahah…- rise Izzy, completamente fumato.
Axl sorrise, quando due braccia esili gli circondarono il collo. Il ragazzo alzò lo sguardo e incontrò due occhi verdi da gatta, seguiti da un corpo da favola inguainato in una tutina a strisce viola e nere. La ragazza indossava un paio di orecchie da gatto in peluche e stivaloni di pelle nera.
- Salve…io sono la Stregatta.- disse lei mimando una zampata.
Axl sorrise sensuale e le si avvinghiò al collo, portandola sulla pista. Era appena iniziata una bachata, un ballo molto sensuale.
I due erano proprio nel mezzo della pista e si strusciavano dando luogo ad un siparietto erotico molto sexy.
Dal bordo della pista Steve e Izzy fischiavano, avvinghiati a Panca Pinca e Pinca Panca, due animatrici gemelle con tutina bianca, bretelle e cravatta a pois. Duff era impegnato con Jenny su una panchina, mentre Slash e Svetlana erano avvinghiati in un ballo sensuale.
All’improvviso però Svetlana si divincolò dal ragazzo e con aria infuriata se ne andò urlando in russo. Slash sorrise, tentando di nascondere il notevole rigonfiamento nei pantaloni.
Morale della serata:i cinque vennero rispediti nella loro camera con la minaccia di una denuncia per molestie sessuali.
- Vaffanculo a te e al tuo pisello indomabile.- disse Axl.

I giorni passarono in fretta, tra le grandi sbronze e le scopate di gruppo e non, ma anche tra i tentativi di approccio falliti e i disguidi con gli altri villeggianti.
Una mattina per esempio, Slash, reduce da una sbronza, si era messo a pisciare fuori dalla finestra, bagnando gli ospiti intenti a prendere il sole in piscina.
Un’altra volta, Axl ci aveva provato con una ragazza, ma il suo fidanzato, un enorme montagna di muscoli coperto di tatuaggi, non ne era sembrato molto contento. Avevano scatenato una rissa.
Duff poi, si era portato a letto da ubriaco una tardona e ora i ragazzi gli rinfacciavano che aveva fatto sesso con una della stessa età di sua madre.
- Certo che io con mamma McKagan un giretto ce lo farei volentieri!- aveva risposto Slash, scappando onde evitare di venire evirato sul posto.
Passarono una settimana fantastica, tra risate, sbronze, sesso selvaggio e un mini concerto offerto come risarcimento per i danni causati.
Era tempo di salutare il villaggio. Slash scrisse con la pipì “I Guns sono stati qui!” sul terrazzino della camera, Axl e Izzy distrussero la camera, Steve rubò gli asciugamani e Duff le birre dal minibar.
Dopo tredici ore di viaggio tornarono nella fottuta Los Angeles.
E’mattina e Axl sta spulciando la posta. Tralascia le bollette e getta le cartoline nel cestino, quando arriva ad una busta con il logo del villaggio e un francobollo egiziano.
- Uhm, vediamo un po’…- disse il ragazzo aprendo la busta. Ne uscì fuori un elenco pieno zeppo di scritte nere. Axl lesse solo l’ammonto finale, passandosi una mano tra i capelli rossicci.
- CHI CAZZO HA SPESO CINQUEMILA DOLLARI IN ALCOLICI???-

Piaciuto??? Fatemi sapere che ne pensate...mi sono stradivertita a scrivere questa storia, spero vi piaccia!!! :P
Dedicato a Lau_82, Killing Loneliness, Nana_vampiro, Happo, ram, moneyprincesslovett, dizzyreads, VickyDepp, sweetevil e tutte le altre!

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: CastelliPerAria