Libri > Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: LaCla    14/07/2010    3 recensioni
allora, come presentarla non saprei.. è una Shot su Jasper ^^ vi lascio un pezzo del prologo!! "Nato nel 1843, morto nel 1863, all’età di vent’anni. No, non sono un fantasma, ma ci siete vicini, sono uno spettro maledetto intrappolato nel mio corpo di pietra, immutabile! Giovane per sempre, dannato per l’eternità, condannato a vagare per questa terra senza amici, senza amore, senza nessuno, solo, come dovrebbero stare quelli come me! Gli esseri maledetti dal destino, le anime rinchiuse nel corpo, sigillate all’interno dal fuoco e dal dolore. Sono l’ombra dagli occhi scarlatti che ti terrorizza di notte, sono l’incarnazione del diavolo, sono colui che ruba la vita agli umani privandoli del loro fluido vitale… Cosa sono? Sono il demone della notte. Mi chiamate in tanti modi… Ghul, Lamia, Strigoi, Obour, Drakul, Upir.. probabilmente anche Freddi, Succhiasangue, Sanguisughe.. Vampiri!"
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ciao, spero vi piaccia!! bacio


PROLOGO


Nato nel 1843, morto nel 1863, all’età di vent’anni. No, non sono un fantasma, ma ci siete vicini, sono uno spettro maledetto intrappolato nel mio corpo di pietra, immutabile!
Giovane per sempre, dannato per l’eternità, condannato a vagare per questa terra senza amici, senza amore, senza nessuno, solo, come dovrebbero stare quelli come me! Gli esseri maledetti dal destino, le anime rinchiuse nel corpo, sigillate all’interno dal fuoco e dal dolore.
Sono l’ombra dagli occhi scarlatti che ti terrorizza di notte, sono l’incarnazione del diavolo, sono colui che ruba la vita agli umani privandoli del loro fluido vitale…
Cosa sono? Sono il demone della notte. Mi chiamate in tanti modi… Ghul, Lamia, Strigoi, Obour, Drakul, Upir.. probabilmente anche Freddi, Succhiasangue, Sanguisughe.. Vampiri!
No, non ho i canini, non incenerisco al sole e con un paletto di legno otterrete solo l’effetto di farmi incazzare!
Non dormo in una bara, io non dormo.. ma non tirate sospiri di sollievo, non tutto è leggenda! Vivo uccidendo, prosciugo i corpi delle mie vittime, sono un assassino letale, sono immortale…
Mi chiamo Jasper Whitlock, e questa è la mia storia!

INIZIO

Mi chiamo Jasper, sono nato in un periodo di guerre, un periodo di continue violenze e spargimenti di sangue. Il Texas, nell’anno 1843, era infatti pieno d’odio, e di rancore…
Mio padre e mia madre vennero in America per trovare un posto tranquillo e libero, dove metter su famiglia.. quando arrivarono qui, non sapevano a cosa stavano andando incontro.
Mia madre, Elizabeth Whitlock, e mio padre, Charles Whitlock, erano persone per bene, dedite alla vita tranquilla… mia madre recitava nei teatri europei le tragedie di Shakespeare, e molte altre opere delle nuove correnti teatrali! Ma decise di abbandonare il frenetico mondo delle arti per dedicarsi al marito, e agente. Voleva una casa e dei figli, nient’altro..
Nel 1840 nacque Phillip, mio fratello maggiore… dopo tre anni, arrivai io!
La pace durò poco però, quando avevo due anni. e mio fratello solo cinque, con mia madre in cinta della piccola Mary, il Texas divenne parte degli Stati Uniti D’America! E quell’anno, fu l’inizio della fine!
I messicani infatti, non avevano ottenuto quello che volevano, e nel Sud, scoppiò una guerra violenta, che durò fino al 1848.
Allora mio fratello aveva solo 8 anni, ma a quanto pare si sentiva abbastanza grande per morire, e per condannare a morte la sua famiglia!
No, sbaglio a incolparlo, era solo un bambino, non sapeva, non poteva sapere che quegli uomini non erano amici, non poteva sapere che quei lineamenti, quella pelle olivastra, quegli accenti strani, rivelavano quello che era stato indicato come il nemico!
E quegli uomini lo erano…
Li portò a casa, erano ribelli messicani, armati fino ai denti, senza scrupoli! Il motivo della guerra insomma. Già, come tutte le guerre, non è il popolo a volerle, sono piccoli gruppi estremisti, capi assetati di potere economico o con manie di protagonismo, condottieri che vivono solo per conquistare e sottomettere popolazioni.. queste sono le cause delle guerre!
Io ebbi paura quando li vidi arrivare con Phillip trascinato per i capelli! Mi nascosi in un baule in soggiorno ed attesi…
Codardo? Si, probabilmente! Avevo sei ani quando vidi quegli uomini ammazzare senza pietà mio padre e Phillip, avevo solo sei anni quando vidi mia madre a terra, con un fagottino piangente ancora tra la braccia!
Memorizzai i volti di quegli uomini, ancora oggi li ricordo alla perfezione!
Attesi che se ne andassero e andai a svegliare la mia mamma..
A sei anni non si capisce ancora, non capivo perché la mia mamma non mi rispondeva! Eppure Mary piangeva, urlava anche lei, non la sentiva?
Perché non apriva gli occhi?
Implorai, pregai, urlai fino alla mattina dopo. Ma la mia mamma non si alzava…
Arrivarono i vicini, avevano saputo non so come dell’accaduto, e portarono via la mamma e gli altri.
Io e  Mary andammo dalla signora Brown e dal signor Brown a vivere, come loro figli adottivi.
Non dimenticavo mai quei sette volti, non c’era giorno nel quale non li riportavo alla mente!
Sarei cresciuto, li avrei trovati e li avrei ammazzati come meritavano!
E fu così, che tra rodei, stalle e puzzo di fattoria, nel 1860 decisi di arruolarmi nell’esercito!
I confederati, era un onore potervi fare parte!
Avevo diciassette anni, ma mentii sull’età per potermi arruolare!
L’esercito era forte, era grande, era il luogo dove i giovani potevano dimostrare il loro valore, dove potevano far vedere che valevano, dove venivano mandati a morte in nome della libertà del paese!
Grazie alle mie capacità comunicative, e al fatto che in battaglia ero tra i migliori, feci carriera rapidamente, e divenni l’ufficiale più giovane dell’esercito!
Ero così giovane, eppure avevo già visto la morte in tutte le sue forme, o meglio.. così credevo…
Era il 1863 quando sulla mia strada apparvero tre figure angeliche, tre fanciulle dai volti pallidi e perfetti.
Avevo una certa educazione, ed ero un soldato ormai!
-    Maggiore Jasper Whitlock al vostro servizio signore… -
Non avevo idea che quelle donne, che credevo bisognose d’aiuto, mi avrebbero reso quello che sono! Un vampiro!
In quel periodo non c’era soltanto la guerra degli umani, nel sud, c’era anche la guerra tra gli immortali!
Eserciti di vampiri neonati, creati e distrutti nel giro di una anno al massimo, addestrati per uccidere, usati come pedine nella scacchiera delle conquiste.
Eserciti di venti, venticinque massimo, ma letali!!!
I vampiri neonati sono molto più forti finché hanno il loro sangue umano in circolo, poi si indeboliscono, e li entravo in gioco io!
Grazie al mio potere sulle emozioni ero diventato il secondo in comando di Maria, e spettava a me addestrare, ed eliminare i neonati.
Non pensavo ci fosse altro modo per vivere. Uccidevo, uccidevo e ancora uccidevo. Per il sangue, per la libertà, come diceva Maria.
Tutto cambiò quando iniziai a provare i sensi di colpa, il rimorso.
Iniziai a soffrire per il male che facevo, dopotutto, erano esseri come me!
Quando arrivò l’ordine di Maria di rinnovare l’esercito Peter mi aiutava.
Iniziammo ad eliminarli, finché non arrivammo ad una vampira di nome Charlotte. Stavo per colpirla quando Peter mi si parò davanti.
Con il mio potere tastai le emozioni dei due..
Paura, timore, afflizione e.. cos’era quello?
Un emozione enorme, che non capivo, non comprendevo.
Non so perché lo feci, ma li lasciai scappare.
Maria si infuriò con me, ma io avevo in testa solo quell’emozione che non avevo mai captato!
Qualche tempo dopo, non so se passarono anni, mesi o solo giorni..
Peter e Charlotte tornarono da me, con notizie1
La vita, la mia vita, poteva essere diversa, potevo andarmene!
Sentivo la loro felicità e quell’emozione strana dentro di loro.
Allora decisi di seguirli!
Abbandonai Maria, e iniziai a vagare per il continente con loro.
Ma la pace durò poco, i sensi di colpa, il dolore, il rimpianto.. tornavano sempre a farmi visita. Per me era difficile…
Immaginate di sentire i pensieri della mucca mentre mangiate la bistecca..
Si, lo so, paragone poco delicato ma per noi gli umani sono come le bistecche per voi!
Stavo male, e decisi di andare da solo, per la mia strada…
Era il 1948, quando arrivai a Philadelphia. Mi ero costretto al digiuno, non volevo più uccidere, volevo morire di fame e di stenti.
Vagavo per Race Street, la strada con i caffè più celebri della città, quando un’insegna colpì la mia attenzione.
Un pub rinomato, moderno, con un insegna rossa che citava “BloodyMary”, erano numerosi al tempo i nomi che prendevano in giro la madrepatria sconfitta!
Entrai, non so perché.. e li trovai una scia, un profumo dolce e vellutato..
Vampiro!
Mi guardai attorno, in cerca di due occhi rossi o neri, in cerca del pallore innaturale… ma vidi solo due occhi d’oro colato che mi fissavano sorridenti!
Mi avvicinai alla piccola vampira appollaiata su un tavolino un po’ isolato. Avrà avuto al massimo vent’anni, minuta e con i capelli corti, acconciati perfettamente sotto un cappellino alla moda. Ben vestita, con un nasino all’insù, era una bellezza particolare, unica!
-    Heylà! Jasper! Mi hai fatto aspettare parecchio sai? –
La vocina squillante mi colse di sorpresa, come sapeva il mio nome? Come mi conosceva?
La vidi darsi un buffetto sulla testa come per punire una sua sbadataggine e fluttuando mi venne vicino.
Mi sorrise, mi prese per mano ed uscimmo dal Pub.
In strada si girò e sempre sorridendo mi guardò negli occhi.
-    Allora, io vedo il futuro, ti ho visto arrivare mesi fa, e sono due mesi che ti aspetto. Adesso, andiamo a caccia, e poi troveremo i Cullen, una famiglia con la quale vivremo!! –
Ancora stordito, la fermai prima che iniziasse a camminare, la feci voltare verso di me..
-    Non posso nutrirmi, non voglio! E non voglio andare a combattere di nuovo con altri clan! –
Di nuovo mi sorrise, mi carezzò il viso e mi beò della sua voce.
-    Fidati di me, non sarai mai più solo! –
Non chiedetemi perché la seguii..
Posso solo dirvi che sto scrivendo la mia storia su un libro che Alice comprò 5 anni prima di conoscermi, e che mi ha letteralmente sbattuto sulla scrivania!
L’amo da allora, e l’amerò per sempre..
Il mio piccolo folletto…


   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: LaCla