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Autore: nephaelibatha    15/07/2010    3 recensioni
Tutti la ammiravano per questa sua dote, tutti tranne Lucius. Quest'ultimo, infatti, odiava chiunque lo superasse in qualsiasi campo, specialmente nelle gare infantili. Poi, come in questo caso, se a togliergli la gloria era una donna, si infuriava oltremodo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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the start of something special The start of something special








"Allora, il percorso parte da qui...a qui. Non è concesso commettere falli sugli altri concorrenti in nessun modo, la bacchetta non è ammessa per evitare imbrogli. L'arbitro sarà il più saggio e il più grande, però a votazione in questo caso sarà Rodolphus. Bene...Tutto chiaro?" spiegò a gran voce Regulus che era perfetto per scandire le condizioni iniziali di un gioco. All'inizio il ragazzino aveva optato per quel ruolo a causa di una piccola frattura alla gamba, incidente verificatosi in una delle tante corse effettuate con gli amici, poi però tutti avevano notato la chiarezza e le doti di cronista di Regulus e da allora era sempre stato lui a commentare le gare. Seguiva la corsa dall'alto, a cavallo della sua scopa e giunto al traguardo, consegnava il suo referto all'arbitro, il quale nominava il vincitore, che ogni volta era Narcissa. La ragazzina infatti, sebbene apparisse aristocratica e composta, quando correva si trasformava in una furia a briglie sciolte e per lei esisteva solo la sua corsa sfrenata.
Tutti la ammiravano per questa sua dote, tutti tranne Lucius. Quest'ultimo, infatti, odiava chiunque lo superasse in qualsiasi campo, specialmente nelle gare infantili. Poi, come in questo caso, se a togliergli la gloria era una donna, si infuriava oltremodo.
Questa volta sarà diverso! Le impedirò con tutte le mie forze di vincere... Meditò Lucius fissando la bambina bionda e cercando di captare un suo punto debole, senza ottenere successo. Quella bambolina era perfetta, non mostrava mai alcuna debolezza e questo lo faceva infuriare. "Io credo che dovremmo distinguere le corse...Insomma non è giusto che maschi e femmine corrano nella stessa gara" azzardò Lucius.
"Abbiamo sempre giocato così, perchè adesso dovremmo cambiare?" chiese Regulus montando sulla sua Nimbus.
"Perchè lei vince sempre! E non è giusto, bisognerebbe dare la possibilità anche ad altri..." disse il ragazzino biondo indicando Narcissa.
"A te, per esempio?" suggerì lei con tono canzonatorio avanzando verso di lui.
"Non ho detto questo"
"Oh però l'hai pensato... Non è colpa mia se tu hai le gambe molli e non sai correre" lo derise Narcissa sorridendo.
"Io non ho le gambe molli! Ti consiglio di usare un altro tono con me Black!"
"Davvero? Se vuoi posso partire dopo, così ti do un pò di vantaggio, Malfoy" gli propose scandendo bene le parole.
"No, io sono onesto, perciò ti faccio una proposta. Facciamo una gara solo tu ed io, così misureremo le nostre capacità..." le propose cercando di persuaderla.
"D'accordo, ci sto. Però il percorso lo sceglierà Regulus, per questa volta cambieremo lo scenario, vediamo come te la cavi" accettò Narcissa voltandosi verso il cugino minore "Reg, a te la scelta" e gli porse la mappa creata da loro raffigurante Villa Black.
Il bambino non era molto convinto di questa scelta, però decise di assistere a quella gara, sarebbe stato interessante.
Narcissa e Lucius si misero in posizione, lei fissava l'orizzonte concentrata, lui la osservava per capire la sua tattica, ovviamente senza riuscirci.
Al segnale di Regulus entrambi scattarono, l'unica differenza fu che Lucius accelerò all'istante prendendo subito terreno, Narcissa invece iniziò con più calma, tenendosi per dopo lo scatto finale.
La bambina analizzò con esperienza il percorso circostante e calcolò rapidamente quanto avrebbe resistito Lucius se avesse continuato a quella velocità, probabilmente qualche secondo. Egli infatti, già percepiva il profumo di gloria e correva al massimo, ma stava perdendo molta energia e non riusciva più a mantenere costanza.
Narcissa era tranquilla, sapeva che Lucius correva, ma il fatto era che correva male e non usava alcuna tattica. Lei invece, amava sperimentare strategie nuove ed emozionanti che sempre l'avevano condotta al successo. Fu rapida e inaspettata come un fulmine. Accelerò all'improvviso caricando le sue gambe. Superò subito Lucius che la guardò allibito.
Esistevano solo il rumore dell'erba schiacciata dalla sua velocità e il suo obiettivo, l'orizzonte.
La bambina percepiva il vento che le accarezzava il vestitino rosa antico, i capelli, il volto.
Ascoltava i battiti impazziti del suo cuore che profumavano di libertà. 
Arrivò al traguardo e piano piano frenò. La magia era finita, come ad ogni corsa.
Si appoggiò ansimante con le mani alle ginocchia e guardò con soddisfazione la faccia stupita e furiosa di Lucius che si avvicinava.
"E la vincitrice è...Narcissa!" esultò Regulus scendendo dalla sua scopa "Sei stata davvero brava Cissy, complimenti" si congratulò abbracciando la cugina.
Narcissa aveva un sorriso smagliante stampato sulle labbra e gli occhi che le luccicavano di gioia. Si avvicinò a Lucius che guardava la scena a braccia conserte.
"Andiamo, non farne un dramma! L'importante è correre, no? E giocare!" gli disse con ancora il fiatone.
"Si, certo come no" biascicò lui fissando l'erba del giardino.
"La prossima volta vincerai tu, dai!" lo incoraggiò dandogli un colpetto sulla spalla.
"Ci puoi scommettere, Black!" sorrise Lucius furbo.
Così iniziò la loro amicizia che era destinata a trasformarsi in un amore, che avrebbe lasciato il suo segno nella storia della Magia.
  
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