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Autore: Calimero9999    15/07/2010    5 recensioni
Naruto si trova su una collina vicino Konoha e pensa agli avvenimenti dell'ultimo scontro ed alle sue conseguenze, quando Hinata si siede accanto a lui Per fargli una richiesta che non avrebbe mai immaginato di sentirsi fare .
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!
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Tornerò... per te html fde

        Tornerò. Per te

 

Naruto  era pensieroso mentre osservava il sole che si avvicinava all'orizzonte prima del tramonto. Dopo lo scontro con Pain si era dedicato anima e corpo alla ricostruzione di Konoha e non si era fermato a pensare, forse intenzionalmente, ma ora che i lavori erano finiti doveva partire, e finire ciò che aveva iniziato, distruggere l'Akatsuki.

Ma in quel momento pensava ad altro, pensò allungo a quanto aveva rischiato di perdere quel giorno, a tutti coloro che erano rimasti gravemente feriti e chi era addirittura morto, e si sentiva impotente. Come aveva potuto permetterlo? A un certo punto aveva anche rischiato di liberare il Kyuubi proprio in quel punto!

Questo pensiero gli fece tornare in mente il motivo della sua trasformazione.

 

Hinata......

 

Perché lo aveva fatto? Aveva creduto che fosse morta ed era impazzito di rabbia... forse per le parole che gli aveva detto prima di essere ferita...

"Non mi importa di morire se è per proteggerti, questo perché..." .

Faticava ancora a crederci, "Io ti amo", aveva detto. E da molti anni da quanto diceva! Come aveva potuto non accorgersene?! Eppure ora che ci pensava era evidente! Pensò a ciò che provava ogni  volta che Sakura lo respingeva, lui sorrideva o faceva una battuta, ma in realtà era doloroso... ma per lo meno Sakura lo aveva capito! Chissà com'era stato triste per Hinata giorno dopo giorno vederlo ignorare come si sentiva! Non era neanche potuta venire a salutarlo quando era partito per il suo addestramento, solo il suo team aveva potuto, ma se lo avesse saputo sarebbe andato lui a salutarla dannazione! E poi quando era tornato era svenuta di colpo subito dopo averlo visto. Ciò che provava non era cambiato... E lui? Poteva dire lo stesso? Era davvero per amicizia che andava alla ricerca di Sasuke? Era davvero per amore che continuava a consolare Sakura? Non  ne era più sicuro... non era più sicuro di niente... l'unica certezza ormai sembrava il fatto che finché fosse rimasta in vita Hinata lo avrebbe aspettato...

Scosse la testa – aaahhh che razza di pensieri! domani mattina presto sarò di nuovo via, che diritto ho di...?!- si voltò, qualcuno si stava avvicinando.

-Ciao Naruto...-

Quando era arrivata? Perché non se n'era accorto? Aveva solo pensato o aveva parlato ad alta voce? E dov’era finito il –kun?

Mentre Naruto cominciava ad andare nel pallone, Hinata decise di sedersi accanto a lui, arrossì lievemente ma stavolta era determinata e non aveva alcuna intenzione di svenire.

-Ehm... ciao Hinata come stai? sei già guarita sembra, ne sono molto felice - Era molto imbarazzato a causa del ricordo di ciò che era successo proprio lì vicino -"siamo nello stesso punto - pensò, -e ora che faccio? cosa dico?!?!?!”-.

Ma non ebbe bisogno di trovare le parole, Hinata, osservando il sole che aveva appena toccato la linea dell'orizzonte, parlò ancora.

-Ho saputo che domani partirai...- -eh? Ah si, domani all'alba- si stava rilassando -"meno male non mi ha sentito"- tirò un sospiro di sollievo.

-Sarà un'altra di quelle missioni pericolose non è così? Rischierai ancora di morire vero?- Sembrava molto agitata, aveva abbassato lo sguardo e teneva le ginocchia tra le braccia e la fronte appoggiata ad essi.

-non andare...-   la sua voce era un sussurro .

-Co_?- - NON ANDARE!!- ecco lo aveva detto, ora tutto sarebbe cambiato. Ciò che era successo con pain poteva anche essere tradotto come un gesto disperato e niente più ma ora era totalmente allo scoperto, si stringeva le ginocchia al petto, mentre una lacrima aveva iniziato a scenderle sulla guancia…

-Hinata…- - Non devi partire! Se dovesse succederti qualcosa io…-

Capiva perfettamente ciò che Stava provando ma non poteva semplicemente starsene lì con le mani in mano … se lo avesse fatto …

-Io “devo” partire-  disse - Non posso permettere che succeda ancora un incidente come quello di Pain ! Non potrei vivere col rimorso di non essere riuscito ad evitarlo … -

Lei, che aveva iniziato a piangere sommessamente con la testa tra le ginocchia, iniziò adesso a piangere a dirotto, singhiozzando forte.

Naruto fu colto di sorpresa e  non riuscì a capire subito cosa stesse succedendo  - “Oh no no no no no no !! Non doveva andare così!!! Che faccio ora???”- pensò solo per un secondo- “ Ok, Sono stato io a farla piangere e io devo farla smettere!”-

Le mise una mano sulla spalla e guardandola iniziò - Hinata, io …- non completò mai la frase, Hinata, in preda ad un pianto disperato, si era girata di scatto e cogliendolo ancora una volta di sorpresa gli si gettò tra le braccia piangendo sempre più forte sul suo torace! –“ Wa wa wa wa!!”- Naruto era in preda al panico, non si aspettava una reazione simile, dov’era la timida Hinata che conosceva ?!

A quel punto lei si aggrappò alla sua maglia e nel vederla così fragile e disperata la abbracciò istintivamente, sorprendendo anche sé stesso, -“ che sto facendo sembra quasi…”- tuttavia sembrò funzionare, Hinata stava cominciando a calmarsi, singhiozzava meno e piangeva più piano.

Lui colse l’occasione per cercare di rassicurarla,-  non preoccuparti per me ci vuole più di un paio di criminali per farmi fuori, ricordati che sono un sannin anche io ora, tornerò sicuramente, non mi farò uccidere- respirò affondo non appena la sentì tranquillizzarsi,  ma non sapeva a cosa andava incontro.

Lei sollevò il viso, lui la osservò, quando era diventata così bella? Le donavano persino le lacrime che le contornavano il viso, aveva gli occhi pieni di lacrime, spendevano nella luce del tramonto come bianchi cristalli, si sorprese a pensare.

La osservò solo pochi istanti perché le sue parole lo riportarono alla realtà.

Lei lo guardava negli occhi, intensamente, sembrava incerta ma parlò ugualmente, era meno di un sussurro, parlava piano come se stesse per svenire.

-Naruto voglio un figlio da te ….-

Il cervello di Naruto smise di dare segni di vita *the sistem has crashed  a fatal error has occurred when it was processing the data*

-         Co…e…i… O_O – ma lei lo interruppe, parlando  sempre in un sussurro

-         -voglio vederti tornare da noi, da me, e con un figlio, e me, ad aspettarti, saresti costretto a tornare, ti obbligherei a non morire, e quando tutto sarà finito potremo stare insieme se tu lo vorrai…..-

-Ma… io… tu…non…ecco…è che…- ma lei lo interruppe ancora dicendo, - ti prego, non respingermi adesso, potrei non avere mai più il coraggio di chiederlo…..-

- ma…ma…ma…-

-Ti prego non farlo- disse lei sollevandosi e posandogli un bacio dolce e puro sulle labbra-

Non capendo bene cosa faceva lui rispose al bacio stringendola leggermente tra le braccia.

Stavolta fu Hinata a essere sorpresa, perché Naruto le fece girare la testa, trasformando quel bacio così dolce, nel bacio adulto che Hinata aveva sempre desiderato.

Si strinse a lui, con forza, colui che tanto e tanto allungo aveva amato.

Si accorse di stare scivolando nell’incoscienza, ma la stretta e un  tocco, di lui, con la mano sulla guancia, riescì a permetterle di riprendersi e ricambiare qual bacio con ardore.

Decise di prendere l’iniziativa,  lo spinse dolcemente all’indietro fino a distenderlo sul prato poi gli si sdraiò sopra, ma in men che non si dica senza neanche capire come fosse successo si ritrovò sotto di lui. Stava cominciando a sorpassare il suo limite di sopportazione.

Stava, con enorme sforzo, immobile sopra di lei, rosso  e con le braccia tese, fissandola  e diventando paonazzo le lanciò uno sguardo che poteva avere un solo significato.

Lei si portò i pugni chiusi alla bocca, e lo guardò intensamente rispondendo. –Se_sei sicura?-disse lui mentre lei riuscì solo a dire -si-.

Non riuscendo più a star fermo si abbassò premendo il prioprio corpo su quello infuocato di lei.

“Calda e morbida, sembra un bambola,  cedevole sotto le mie mani”. Questo pensò Naruto in quel momento, non immaginando che anche lei stava pensado cose molto simili.

Quando intuì che lui stava per iniziare socchiuse gli occhi, e non appena iniziò a scendere si coprì il viso con le mani, -c’è… c’è qualcosa che non và?- chiese lui preoccupato – no è tutto apposto- disse pensando a quanti ragazzi aveva rifiutato sognando quel momento, e chiedendosi se si sarebbe accorto che l’aveva aspettato, e come avrebbe reagito.

Mentre lei pensava questo lui  la spogliava,  subito dopo iniziò la sua opera, lei gemette, mentre a lui si annebbiò la vista nel sentirla, le prese la mano che stava tendendo, senza fermarsi.

Lei si sentiva in paradiso, quante volte lo aveva sognato? Ne aveva perso il conto.

Mentre invece lui non perdeva tempo, inebriato  da lei, dalla sua espressione, dalla sua voce dolce ma eccitata, dal suo profumo, dalla sua pelle,  non le dava tregua, e sorrideva pensando a quante volte aveva fantasticato sulla sua prima volta, con Sakura,

anche durante gli anni d’allenamento con ero-sannin si era sempre fermato prima di arrivare al punto, ed era diventato molto bravo, come Hinata stava avendo proprio in quel momento modo di constatare .

Poi decise che era il momento di farle vedere cos’era ingrado di fare, iniziò ad usare la mano libera e a fare movimenti più complessi e avvolte più energici.

Lei smise di pensare, e lasciò la sua mano, che andò immediatamente ad aiutare l’altra,  acarezzandogli i capelli, poi lui  decise di farle vedere i suoi trucchi migliori, facendola impazzire, si dimenava, gemeva, gli afferrava la testa, ma era lui a comandare, e la teneva ferma.

Non credeva che esistesse una sensazione simile. Proprio in quel momento Naruto lanciò l’ultimo affondo  dove lei era più sensibile.

Così forte, così intenso, inarcando la schiena venne con tutte le sue forze, poi rimase immobile ansimando forte.

Lui si sentii molto soddisfatto del suo operato, e proprio in quel momento decise che la sua prima volta sarebbe stata con Hinata non con Sakura come aveva smepre fantasticato, sentendosi stupido per aver atteso tanto per poi cambiare idea, ma era tuttavia  risoluto.

Lei era distesa ansimante sul prato mentre lui la guardava in estasi, era combattuto, continuare ad osservarla, con quella sua meravigliora espressione sul viso, oppure vedere come sarebbe cambiata quando…

Mentre lui pensava, lei aveva recuperato un minimo di lucidità

Diventando un fuoco. Naruto aveva fatto tutto da sé e lei era rimasta completamente alla sua mercée tutto il tempo. Si vergognava ma non poteva che essere felice, e voleva ardentemente quell’uomo, non più un ragazzo, come quando se ne era innamorata, ma un’uomo, e voleva che quell’uomo la rendesse donna.

Arrossì ancora più furiosamente quando si accorse che lui la stava fissando con sguarlo languido.

Lei arrossiva ogni secondo di più lì distesa sotto di lui, ancora tremante e col fiato corto. L’avrebbe mangiata a morsi tanto era dolce, non era quasi più in sé  e “qualcuno” si stava ribellando con “crescente” furore. Anche Hinata se ne accorse e arrossì ancor di più se possibile.

Questo era il colpo di grazia non riuscì più a trattenersi, tra Hinata che “Lo” fissava attraverso le mani che aveva portato sugli occhi, la “pressione”, L’espressione irresistibile sul volto di lei e l’eccitazione accumulata, perse completamente il controllo.

Iniziò a spogliarsi, era talmente accecato dall’eccitazione  che non si accorse neanche che Hinata lo stava aiutando! Lui si spogliava dalla vita in su lei provvedeva al resto, il tutto mentre si baciavano più volte fugacemente e con passione, fino a che non si trovò nudo sopra di lei, nuda dalla vita in giù.

Quella felpa era tra i piedi, la tolse lentamente e gentilmente ma con trepidazione, mentre lei fremeva in attesa.

Quando anche lei fu nuda rimase incantato a guardarla, il suo corpo ancora tremante era perfetto, aveva lunghe e stupende gambe, e le ginocchia incrociato ora che aveva potuto distenderle, il suo ventre piatto si alzava ed abbassava al ritmo del suo respiro ancora un po’ affannoso, i suoi lunghi capelli neri e lucenti erano sparsi sull’erba, e aveva un’espressione che minacciava di fargli perdere ancora il controllo, come se non bastasse, il suo seno era più prosperoso di quanto non avesse mai pensato, e ora che era visibile la sua eccitazione era ancora più evidente.

E nel frattempo lei guardava lui,fisico scolpito, abbronzato, tutti i muscoli  tesi, pronti all’imminente sforzo, i suoi occhi la scrutavano con eccitazione e desiderio, ma anche con dolcezza e ciò la rendeva estremamente felice.

Nel guardarlo nudo davanti a sé  iniziò a sentirsi debole, troppe emozioni tutte insieme, stava per svenire, rovinando tutto, e la vista di una “cosa” che la attendeva non migliorò la situazione.

Si costrinse a riprendersi, - “non stavolta”- si disse, ora però aveva smesso di guardarlo e aspettava, non sapeva che fare, arrosendo dinuovo. 

Fu Lui a toglierla dal dubbio facendo la prima mossa, iniziò ad avvicinarsi mentre le toccava una guancia, poi la baciò ed entrò in contatto, lei lo sentì mentre rispondeva subito con passione al bacio e cingendolo con le braccia.

Naruto non perse questa occasione inaspettata, e iniziò subito a massaggiarle i seni,prima lievemente, quasi sfiorando, poi con forza, eccitandola sempre di più. Lei lo strinse a sé e lui entrò.

Smise di baciarla e si fermò, lei aveva spalancato gli occhi, e temeva di farle male.

Si, sentiva dolore ma non come le avevano sempre detto, era quasi impercettibile in quel momento così magnifico ed importante per lei , forse proprio perché si trattava di lui… decidette che non le importava, voleva solo sentiro di più, più suo, e strinse dinuovo.Le sfuggì un gridolino e rimase senza fiato quando lui andò più in fondo.

-Tutto apposto?- chiese lui allarmato. –non… ti fermare- rispose lei. Ansimava  e tremava, dentro e fuori, e sapendo che non poteva impedire che sentisse male, essendosi accorto che era vergine, andò  fino in fondo, entrando completamente, non appena lei si rilassò un po’. Ma invece lei non sentì alcun male, solo una grandissima eccitazione che le cresceva dentro, anche se una piccola lacrima le solcò la guancia per un istante, lei lo stinse dinuovo a sé, stavolta più forte, fancedolo andare ancora più in profondità, dove non sarebbe arrivato che con il suo aiuto. Non riuscì più a regolare la voce quando lui, accortosi che andava tutto bene, iniziò a muoversi, prima molto lentamente poi sempre più veloce.

Lei non riuscì più a formulare nessun pensiero, la sua mente era completamente  bianca, vedeva solo l’uomo, che tanto amava, ricambiarla con tutto se stesso, esisteva solo lui.

Da parte sua, lui, era sempre stato convinto che con tutto quell’addastramento non avrebbe avuto alcun problema neache la prima volta, ma fu costretto a ricredersi, era già sul punto di esplodere, e sarebbe stata un’umiliazione troppo grande per lui, specialmente con lei. Resistette, ma si avvicinava pericolosamente  al punto critico, rallentò per darsi un po’ di tempo extra, aprì gli occhi e la guardò. Aveva uno sgurado vagamente interrogativo come “perché rallenti?”,  e non poteva sopportarlo, quindi visto che lui non poteva aspettare, decise che sarebbe stata lei ad anticipare. Reiniziò a massaggiarle i seni ed a toccarla dove si univano, mentre la baciava con foga, ed anche se aveva rallentato ancora di più il ritmo, riuscì a coglierla di sorpresa, facendogli inarcare ancora la schiena, in estasi.

-Vado a fuoco, sto per impazzire-  pensò lei.

Lui si accorse che le stava facendo raggiungere velocemente il limite,  e ricominciò ad accelerare il ritmo che nel frattempo aveva quasi fermato.

Lei in preda ad un’eccitazione senza precedenti  gli artigliò la schiena, ma lui non se ne accorse neanche mentre si muoveva in modo frenetico senza sbagliare un solo movimento. Voleva che lo ricordasse fino al suo ritorno quando avrebbe potuto aggiungere altri ricordi.

Lei era al limite, si sentiva come non si era masi sentita, come se stesse per esplodere, non si riconosceva nemmeno mentre  gemeva, ansimava, si muoveva insieme a lui, ed inacava la schiena ad ogni tocco.

Poi entrambi superarono il limite, lui strinse i denti ma era troppo tardi non poteva più fermarsi ed emise una spece mugolio indistinto, lei lo arpionò alla schiena con tutte le sue forze e gemette con tutta se stessa, un gemito nel quale non riusciva a riconoscere la sua voce.

Vennero contemporaneamente, come non gli era mai successo prima, con tale intensità  da lasciarne il ricordo marchiato a fuoco nelle loro menti.

Lei si abbandonò del tutto sull’erba, tremante, ansimante, senza fiato e con la mente ancora vuota se non per una parola, il suo nome, - Naruto-.

Con le energie rimaste lui la baciò con dolcezza poi si lasciò andare accanto a lei. Rimasero immobili qualche istante per riprendere fiato.

-Non lasciarmi, non andare- disse lei ad un tratto e con un filo di voce.  – Non posso, soprattutto dopo questo, non voglio mai più vedervi, vederti, nello stato in cui ti aveva lasciato Pain, non potrei sopportarlo.- si fermò, per voltarsi verso di lei, poi sorridendo disse - Ma ora non posso più morire, ho qualcuno da cui tornare, sono costretto a restare in vita, no? Non ti lascerò mai sola-.

Lei stava già piangendo piano, ma contemporaneamente sorrideva come lui, mentre lo abbacciava  e si accoccolava sul suo torace ascoltanto ul suono del suo cuore che batteva. Non aveva potuto convincerlo, ma ora aveva un posto, qualcuno, da cui tornare, aveva lei, aveva detto che non l’avrebbe lasciata sola, e così distesa sul prato mentre osservava le ultime luci del crepuscolo  abbracciata all’uomo che amava, smise di piangere e sorrise serena.

Ok questa è la mia prima fanfic in assoluto se aveste inenzione di lasciare commenti ne sarei molto felice, ma siate brutali °_° devo imparare °_°. Spero di non avervi annoiati.
  
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