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Autore: Berenike    15/07/2010    3 recensioni
Non doveva abbandonarlo, non proprio ora che era riuscita a digli che lo amava, aveva ancora così tante cose da fare, da rivelare...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Sesshoumaru, Shippou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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InuYasha: La fine di un Incubo

Inu Yasha non poteva credere ai suoi occhi. Era un demone debole, era un demone battibile ad occhi chiusi, eppure.. cosa era stato capace di fare.
Per un attimo tutto si fermò e rimase immobile. Il demone si piantò con le grandi zampe per terra. Kagome si fermò a mezz'aria, con gli occhi chiusi e il petto sanguinante, Shippo con la bocca aperta , incredulo e Sesshomaru, lui aveva modificato il suo solito volto impassibile, per lasciare lo spazio ad un demone incredulo ed infuriato.
InuYasha non poteva credere a quello che stava succedendo. Non riusciva più a pensare, non riusciva più a capire. Eppure, per quanto avesse fatto male, la prima volta non era stato così doloroso. Perdere la persona che ami, può esserci qualcosa di più doloso? Si, forse c'era. Ed era rendersi conto, all'improvviso, che quel dolore non era nulla, paragonato alla sofferenza provocata dal cuore che si spacca in mille parti, per la persona che si scopre di amare, di più.
E poi tutto ricominciò a scorrere normalmente. Il demone si mosse dalla sua posizione, le zanne ancora sporche del sangue di Kagome. Della Sua Kagome.
Shippo ricominciò ad urlare, e Sesshomaru, lui fu colui che soprese più di tutti. Forse aveva compreso i pensieri del fratello, di quel fratello che odiava più di qualsiasi altra cosa, ma voleva che per una volta, quella volta, le cose andassero diversamente.
Era un demone comune, maledizione, era un demone debole.
-Inu Yasha, corri da Kagome, non perdere tempo con questo demone! -
-Sesshomaru, non dirmi quello che devo fare, lo ucciderò io, per Kagome! - il mezzo demone non era più in sé, non sapeva cosa dovesse fare: da una parte c'era Kagome, a terra, sanguinante, dall'altra il demone che l'aveva.. ferita.. forse uccisa. Non aveva il coraggio di andare a controllare.
-Inu Yasha va' da lei, non commettere lo stesso errore questa volta! - Inu Yasha non poteva credere a quello che aveva davanti. Il fratello che subentrava a lui per combattere, per lasciargli il tempo di correre da lei. Non aveva senso. Nulla aveva senso in quel momento..
Inu Yasha iniziò a correre verso Kagome, aveva paura, forse era troppo tardi, forse non era nulla, forse..
-Inu Yasha...-
-Kagome non parlare! Risparmia le forse, andrà tutto bene – disse, senza molta convinzione, chinandosi su di lei e baciandole la fronte, forse per la prima volta.
-Inu Yasha ti devo dire una cosa che non ti ho mai detto prima..- non badò allo sguardo che si era dipinto nel volto del mezzo-demone. La guardava come se fosse l'ultima volta, osservava il sangue che usciva dalla sua ferita. Doveva portarla a casa, nel mondo reale, dove poteva essere guarita, ma erano troppo distanti..
-Kagome, non devi dire nulla..-
-Inu Yasha, io.. - non riuscì a parlare, la ferita le stava rubando le forze vitali.. -No Kagome non mi lasciare, resta con me! Rimani nella mia vita, non andartene! Io Ti Amo ma non te l'ho mai detto perché sono uno stupido, un maledetto stupido che non ha nemmeno difeso la donna che ama da un demone così..- Inu Yasha iniziò a piangere, non riusciva a trattenere le lacrime. Non aveva mai pianto fino ad ora, perché fino a quel momento non aveva mai amato davvero..
-Inu Yasha, non ti lascerò mai.. Portami a casa..- Kagome riuscì solo a pronunciare queste ultime parole, gli ultimi suoni che sentì fu la voce di Inu Yasha, così calda, ma anche così lontana.. Non doveva abbandonarlo, proprio ora che era riuscita a digli che lo amava, aveva ancora così tante cose da fare, da rivelare. E poi..
Una luce..
Doveva seguirla?
Forse poi avrebbe potuto stare ancora con Inu Yasha..


-Kagome? Kagome sei sveglia? Amore?- La ragazza, anzi la Sacerdotessa, sentì le mani grandi e calde di Inu Yasha che la confortavano.
-Amore mio tutto bene? Ancora quel brutto sogno? - Kagome aprì gli occhi. Lui era lì, come sempre a confortarla.
-Si Amore Mio, ma non ti preoccupare, ora è finito. - Si toccò il petto e sentì il suo cuore battere regolare, si toccò la veste, e si assicurò che tutto fosse normale.
-Mamma, mamma.. Shippo mi ha tirato le orecchie! - Un piccolo mezzo demone si avvicinò a lei, mentre il padre era già pronto con le mani sul povero Shippo..
-Inu Yasha.. A CUCCIA! -
Si, era tutto tornato normale.
   
 
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