«Ho fame, Shizu-chan.» Era una mattina estiva, gli uccelli cantavano e due uomini stavano nudi a letto a fissare il soffitto, nemmeno sperassero di trovarci le risposte ai misteri della vita.
«Cosa ti aspetti, che ti prepari la colazione, per caso?» Shizuo non aveva spostato lo sguardo dal soffitto per nemmeno un secondo. Si sentiva tutto frastornato, non aveva dormito per nulla quella notte, e la colpa era solamente di Izaya. «Sai dov'è la cucina, se hai fame ti alzi e vai a prepararti la colazione.»
Era bastato uno sguardo malizioso perché Shizuo si alzasse e si dirigesse verso la cucina, imprecando.