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Autore: myellin    15/07/2010    9 recensioni
tratto dalla storia: "-non ti ho portata qui solo per mostrarti la luna. Voglio essere sincero con te, una volta per tutte.- Lei lo guardò confusa mentre una nube passava sulla luna, nascondendola in parte. Lui alzò gli occhi al cielo, e, sospirando, riprese: -ecco. E’ proprio questo ciò che voglio dirti- Fece una pausa - Io sono Eclipse-."
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rein, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Per questa song-fic ho preso ispirazione dalle note de "il mercante di stelle" di Renato Zero..ascoltatela, a me piace un sacco! Ad ogni modo, è pura invenzione...fatemi sapere cosa ne pensate! ^_^ (nda: l'ho già pubblicata sul forum reinxshade sotto il nick *chiquitita*)

“IL MERCANTE DI STELLE”

La luna splendeva alta nel cielo, circondata dalla sua corte di stelle poste sul manto blu; i suoi candidi raggi rischiaravano tenuamente il paesaggio, rendendo l’atmosfera solenne. Sotto il suo regno, due slanciate figure prendevano posto, attratti dal clima sognante reso dall’astro, e, in accordo con la sacralità della notte, osservavano in silenzio la scena. Lei si voltò delicatamente verso il suo accompagnatore, gli occhi brillanti per le emozioni suscitate dallo scenario.
- e’ stupendo-  sussurrò lieve -grazie per avermi portata in questo luogo-.
Lui non rispose, ammirò silenzioso lo sguardo raggiante di lei senza proferir parola, finché la ragione non gli impose di dire ciò che da tempo doveva confessare.
-non ti ho portata qui solo per mostrarti la luna. Voglio essere sincero con te, una volta per tutte. -
Lei lo guardò confusa mentre una nube passava sulla luna, nascondendola in parte. Lui alzò gli occhi al cielo, e, sospirando, riprese:
-ecco. E’ proprio questo ciò che voglio dirti- Fece una pausa - Io sono Eclipse-.

“Se vuoi credere in me,
devo dirti che io
Sono solo un mercante di stelle

Ho le oneste bugie
E la finta realtà
Di un ragazzo che mai sarà grande”


Lo scrutò per un attimo che parve un’eternità, mentre lui attendeva una sua reazione, un suo giudizio.
- Non so se ci crederai, ma l’ho sempre sospettato.- disse infine lei con voce dolce.
-e’ una parte di me. Volevo che tu sapessi veramente chi sono-.

“Sono fatto così
È più forte di me
Perché sono un mercante di stelle”


La nuvola lasciò finalmente libera la luna di splendere nella sua interezza, immergendo nuovamente nella sua lieve luce i due giovani. Lei pose il suo sguardo sul candido satellite.
- Sai, io amo la luna, qualsiasi aspetto decida di prendere. Anche se qualcosa copre il suo abituale chiarore, so che da dietro, nonostante sia nascosta, continua a brillare-.
Lui ascoltò in silenzio le sue parole, gli occhi fissi sul viso diafano di lei, viso che in quell’istante si abbassò, incatenandolo a sé.
-voglio chiederti solamente una cosa. Perché hai deciso di dirmelo?Perché ora?-.
Lui ricambiò il suo sguardo, la risposta pronta ad uscire.
- Ero stanco di mentirti. Ero stanco di starti accanto sotto mentite spoglie. Ero stanco di combattere da solo una battaglia che è comune. Ero stanco di pensare che tu potessi credere che non ti ero accanto nei momenti difficili. Ero stanco di non poter stare con te interamente. Voglio combattere con te. Voglio vivere con te le gioie e i dolori. Voglio realizzare i tuoi sogni. Per farlo ho bisogno che tu mi conosca veramente per ciò che sono e che tu sappia che non potrò cambiare: sarò sempre Eclipse, anche se non ne assumerò più l’aspetto-.

“Certe astuzie oramai
Non aiutano più
E mi perdo così
Nel disagio che vivi anche tu”


Un morbido sorriso adornò il volto di lei. - Non desidero che tu cambi. Desidero solo sapere che tu sei qui al mio fianco e che lo sarai sempre come sempre lo sei stato. Puoi realizzare questo mio sogno?-
Lui si sciolse, il cuore leggero come non lo era da tanto. -non potevi chiedermi compito più gradevole da adempiere. Sono stato, sono e sarò sempre con te: passato, presente e futuro-.

“Per questo sono qui
In questo luna park con tutti i sogni tuoi
Che non ricordi più
Però ci sei anche tu
E adesso che lo sai
Rimani finché puoi
Perché io non sarò
Perché non sarò mai
Mercante di realtà”


Lei sorrise, il viso rosso dall’emozione per la promessa fattale.
- Mi credi, vero?- le chiese avvicinandosi lentamente a lei. Vedendola annuire, unì le mani alle sue e le portò delicatamente alle labbra, dove le sfiorò con un leggero bacio.
- Ne sono felice-


“Questa ingenua allegria
Ci fa bene però
Non è l’unica cosa importante”


-sai, - cominciò lei osservando le loro dita ancora intrecciate -quando ti vidi per la prima volta coi panni di Eclipse, non riuscii a capire da che parte stavi, se con noi o contro di noi-
Lui le rivolse un sorriso sghembo -eppure non ti sei mai fatta problemi a riguardo. Se non ricordo male, sei sempre andata avanti per la tua strada, nonostante le proteste di tua sorella.-
-già- sussurrò lei facendosi trasportare verso il petto di lui; poggiò il capo sulla sua spalla - Pensai che se fossi stato un nemico, ti avrei combattuto, se fossi stato un alleato … Be’, sarebbe stato meglio!-
Lui rise rumorosamente, stringendola di più a sé; infine le bisbigliò - Non cambiare. Mai-
- Non succederà, te lo assicuro-.

“Certe volte è così
E non è colpa tua
Se la vita confonde le parti
Resta quello che sei
Non arrenderti mai
Che nessuno è mercante di stelle”


Illuminati dalla luna, si unirono in un bacio. Si scambiarono un dolce sorriso mentre lui le accarezzava i capelli. - Anche tu sei come la luna - sentenziò alla fine lui.
- Come mai?- gli chiese confusa, i grandi occhi rivolti verso i suoi.
-non so se ti possa sembrare strano, ma a volte ho l’impressione di essere il solo a conoscere una parte di te…pecco di presunzione forse?-
Lei rimuginò un secondo - No, o perlomeno credo di no…indubbiamente solo con te mi mostro in un certo modo, ti riferivi a questo?-
- Sì e no- le rispose lui ponendo la testa su quella di lei - Anche con me, alle volte ti nascondi. In alcune situazioni cerchi di mostrarti forte, anche se in realtà, se potessi, fuggiresti lontano-
- Come fai a dirlo?- domandò lei sentendosi, nel profondo, scoperta.
- Perché io e te siamo uguali, siamo due lune-.
Dolcemente lei si staccò dalla sua presa, e volgendogli le spalle, corse un paio di metri avanti, finché non si voltò dedicandogli un caloroso sorriso.- Davvero sarei una luna? Eppure sono sempre stata convinta di essere un sole!- affermò sarcastica - Sappi che sei al cospetto della Principessa del Regno Solare!-
- Non posso crederci! Allora perdonate la mia insolenza, principessa- scherzò mimando un inchino.
Mettendosi a ridere, lei cominciò nuovamente a correre - Non so se potrò mai scusarvi!-
-ah no?- chiese retoricamente lui - Così mi costringete all’utilizzo di metodi poco ortodossi per convincervi ad assolvermi!- sentenziò iniziando ad inseguirla.

“Siamo uguali lo sai
Ma lo faccio per te
Per poi credere anch’io
Che ogni male guarisca da sé
Tu non restare lì
In quella galleria
Che non ti vedo più”


La raggiunse, e cingendola da dietro, si fece cadere assieme a lei sull’erba verde, mentre le loro risate si univano.
- Non siete affatto un gentiluomo voi!- gli disse girandosi tra le sue braccia.
-vi ricordo che siete stata voi a indurmi a ciò!-La baciò, bloccando sul nascere le obiezioni di lei.
-così non vale…- disse lei con voce flebile.
- Non siete così contrariata come volete apparire,principessa- le diede un altro bacio che le fece abbandonare completamente ogni tentativo di resistenza.
- Shade- lo invocò infine con tono angustiato.
-dimmi-
- Un giorno saremo liberi di essere come siamo ora?- Lui la guardò, leggendo negli occhi di lei una triste preoccupazione.
- Possiamo esserlo sempre. Da domani se vuoi-
Lei posò lo sguardo su di lui con aria tormentata - Sai che non è possibile..-

“Imbroglialo anche tu
Quel buio che non ha
La nostra fantasia
La nostra libertà
Non rimanere
Nel vuoto che non ha
Perché non sei così”


-sei solo tu che lo rendi impossibile, lo sai benissimo- affermò lui brusco.
-ma mia sorella...- cominciò lei, ma la interruppe:- Smettila con questa storia, prima o poi ne verrà a conoscenza, tutti lo sospettano e non credo che lei sia da meno. Potrei mentirti assicurandoti che reagirà bene, ma non posso saperlo.- La guardò negli occhi - Cerca di capirmi, ho paura che tu possa rinunciare a tutto quello che abbiamo, a noi, per timore di far del male a lei e, mi dispiace apparire egoista, ma io non posso accettarlo-
Lei stette in silenzio, riflettendo su ciò che le aveva detto.-hai ragione- disse infine.
Lui sorrise- Lo so-
-domani parlerò con Fine allora- sentenziò risoluta - Da domani per tutti staremo assieme, non ci saranno più dubbi-
-così mi piaci- la abbracciò - Finalmente potrò baciarti alla luce del tuo caro sole, mia principessa-
-ti amo tanto- gli confidò avvicinandosi di più a lui.
La baciò dolcemente - Ti amo anch’io,Rein-.

“E dirti una bugia
Non mi spaventa sai
Ma mi spaventi tu
Se ti rassegnerai
Con la vigliaccheria
Di chi non ce la fa
Di chi si ferma lì
Lasciandosi a metà
Lasciandosi così
Lasciandomi così
Mercante di realtà”
  
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