La
stupidità di un
ragazzo
<<
Hermione… tu sei una ragazza… >>.
<<
Però, sei un fulmine >>.
Aveva
cercato di chiudere il discorso il più velocemente
possibile, rifugiandosi nel
dormitorio femminile dei Grifondoro. Scarlatta in volto, si era buttata
sul suo
letto, senza sfilarsi le scarpe, affondando la testa nel cuscino
– riemergendo
poi per respirare liberamente.
Hermione
era sempre stata una ragazza irascibile, lo sapeva da sé;
ma, quella volta,
credeva di aver esagerato, nonostante frammenti dell’ultima
conversazione le riaffioravano
nella mente, rendendola ancora più incredula del
comportamento di Ron.
<<
Non posso venire al ballo con te, perché ci vado
già con un altro >>.
<<
No, non è vero! L’hai detto solo per liberarti di
Neville! >>
Hermione
non riusciva proprio a capire cosa passasse nella testa di
quell’idiota. Ron lo
sapeva che lei apparteneva al genere femminile; e allora,
perché parlarle in
quel modo?
<<
Ok, ok, lo sappiamo che sei una ragazza. Va bene? Adesso ci vieni?
>>
Quell’ultima
frase l’aveva sconvolta, più di tutto il resto.
Scoppiò a piangere, abbassando
la testa sul suo letto, dentro il cuscino.
Hermione…
tu sei una ragazza…
“Certo
che sono una ragazza, sciocco di un Weasley!” Il pensiero
riecheggiò nella sua
mente, creando una sottospecie di eco quasi indistinto.
“Ma
perché me la sto prendendo così tanto?
È naturale, per Ron, dire cose senza
senso” Pensò poi, cercando di risollevarsi di
morale.
Ma
Hermione, nel profondo del suo cuore, lo sapeva benissimo
perché stava reagendo
in quel modo. Le era sempre piaciuto Ronald, fin dal loro primo anno:
adorava
le sue battute, perché la rendevano allegra (sempre che non
fossero riferite a
lei); apprezzava il suo coraggio, venuto fuori in più di
un’occasione; e,
soprattutto, trovava buffa la sbadataggine del suo amico, che rendeva
anche lui
buffo.
La
sbadataggine di Ron, però, rendeva Hermione incerta,
perché lei non riusciva
mai a capire se a lui potesse interessare, anche solo un pochino. Non
che
Hermione ci sperasse troppo: lo sapeva benissimo che non avrebbe mai
conquistato nessuno con il suo aspetto fisico. Eppure…
Il
suo cervello le ricordò che con Krum era stato
così. Sì, perché era stato
proprio lui ad invitarla al Ballo del Ceppo.
<<
Herr-mioni… tu fuole fenire con me al Ballo?
>> Le aveva domandato,
impacciato. La ragazza era rimasta per qualche secondo spiazzata, senza
sapere
cosa rispondere; poi aveva risposto un “sì,
certo”, con un misto di incredulità
e contentezza che le era pervaso tutto il corpo. In fin dei conti,
anche Krum
non era male: aveva il fascino del VIP, e le aveva confessato, poco
prima della
proposta, che lui entrava in biblioteca solo per guardarla studiare,
perché gli
piaceva il suo volto concentrato nella lettura dei Tomi assegnati dalla
scuola.
Come lo sarebbe stata ogni ragazza, era stata contenta nel sentir dire
quelle
parole, e fu ancora più contenta quando Krum le
domandò di accompagnarlo al
Ballo.
La
felicità di quella proposta, però, era durata
poco, giusto il tempo di
percorrere la strada che la conducesse alla Sala Comune. La sua piccola
bollicina gioiosa era stata deformata da Neville, che si era avvicinato
a lei
titubante per chiederle di andare insieme al Ballo; poi, era del tutto
esplosa,
grazie a quel genio di Ron.
Lo
sappiamo che sei una ragazza.
Adesso ci vieni?
Aveva
detto quella frase con il tipico sorrisetto ironico stampato in viso.
Hermione
sapeva per cosa stava a significare: indicava, infatti, la
volontà di Ron di convincere
una persona a fare una certa cosa, non nascondendo che quello che stava
dicendo
lo diceva solo per accaparrarsi il consenso di tale persona. Aveva
provato ad
usare lo stesso stratagemma con lei, se ne rendeva conto. E non le
piaceva per
niente come cosa.
“Che
cosa squallida… degna proprio di lui!”
Pensò rabbiosa, asciugandosi le ultime
lacrime che le erano sgorgate con un gesto stizzito della mano.
“Non
credevo potessi arrivare a tanto, Ron… Presto te ne
pentirai, stanne certo”.
Sorridendo
diabolicamente, uscì dalla stanza, dandosi prima una lieve
sistemata a quei
capelli – per renderli meno indomabili del solito. Ancora non
era sicura di
quello che avrebbe fatto, ma era certa di una cosa: si sarebbe
presentata al
Ballo del Ceppo vestita e curata in maniera impeccabile, facendo morire
di
invidia tutti gli altri. E facendo ingelosire Ron, stando sempre
attaccata al
suo cavaliere.
The
end
P.s.:
Noi sappiamo come è andata a finire.
O sbaglio?
LinkinCrazy