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Autore: Shee    21/09/2005    5 recensioni
Okay questa l'ho scritta in vacanza in puglia sul portatile di babbo, so che è uno schifo rileggendola ora ma... in quel momento mi poiaceva tanto!!! tanto che ho deciso di pubblicarla così com'è salvo... qualcosa... ma non troppo! secondo la mia amica c'è qualcosa che succede troppo spesso e... lo penso anche io ma non modifico niente nono prendetemi per matta!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kanata Saiyonji, Miyu Kouzuki
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Era un giorno come tanti altri, soleggiato, umido e nuvoloso, quasi; ma purtroppo non era lì per fare una vacanza, non poteva

Era un giorno come tanti altri, soleggiato, umido e nuvoloso, quasi; ma purtroppo non era lì per fare una vacanza, non poteva distrarsi.

Già quella biondina era lì solamente per lavoro o meglio, per la scuola.

Bè lei alla fine sarebbe riuscita in ogni modo a divertirsi e a ritagliarsi un po’ di spazio soltanto per lei…

-Miyu che fai?

-Non lo vedi da solo? “no… ci mancava solo Jack…”

-Perché stai lì tutta sola e per di più senza lavorare?

-Niente jack, mi rilasso…

- io non voglio fare una figuraccia per colpa tua!

- neanche io…

- allora mettiamoci al lavoro!

- non essere noioso… abbiamo smesso ora! Fammi riposare… non ho nemmeno pranzato!

- allora muoviti a riprendere le forze!

- va bene va bene! Andiamo.

La ragazza lanciò un ultimo sguardo al mare agitato che rispecchiava la sua anima, in quei momenti si sentiva inquieta… chissà perché…

Abbandonò i suoi pensieri una volta per tutte .

- ma dove sono gli altri?

- sono a pranzo

Miyu spalancò la bocca nel sentire la risposta del suo collaboratore.

- come??? E perché io invece di essere con loro a mangiare sono qui con te?

- perché non posso lavorare da solo. E poi io ho pranzato.

- e io no! Possiamo ricominciare tra un po’ ti prego… devo mangiare!

-non se ne parla. Ormai è ora di lavorare, vedi hanno fatto!

Infatti, in quel momento i loro compagni stavano uscendo dal ristorante esprimendo i loro commenti sul cibo giapponese.

- very good

- really

- bleah!!!

 

- cominciamo? Io sono pronto!

- anche noi.

- ci siamo

La bionda sospirò.

- anche il reparto tre? Siete sempre gli ultimi!

- sempre gentile no?

- allora siete pronti o no?

- certo che si…

- allora possiamo cominciare… dove sono Miriam ed Oz?

- io ci sono non so dov’è Oz…

- io penso di sapere dov’è…

Mary… o almeno quello era il suo ruolo… il suo nome vero era Licia, lei sapeva sempre tutto su tutti quelli della troupe ed era anche la più fidata tra le ragazze della compagnia, non andava a spiattellare in giro un segreto, era molto rispettata anche se non si metteva mai in luce e Sarah era sua sorella.

- SARAH!!! Vieni immediatamente qui… con il tuo amichetto!!!

Sarah, la rubacuori del gruppo… e il suo ragazzo, Oz, il bello.

Ancora un sospiro

- allora vogliamo cominciare?

- va bene.

- che scena è?

- quella della spiaggia.

- okay…

- tutti ai vostri posti!!!

- ehm… dov’è il mio?

Ancora un sospiro rassegnato, Miriam non era stupida ma molto leggera, non prendeva niente sul serio, neanche questo.

- Miriam, dovete solo camminare!

- soltanto?

- e parlare… sai le battute scritte sul copione…

- certo solo un attimo era soprappensiero!

Non l’avrei mai presa per fare quel ruolo… anzi non l’avrei affatto presa. Purtroppo il cast viene scelto per buona parte dall’ insegnante del corso…

- ci siete?

- tutti a posto

- pronti? CIAK!!!

 

Due ragazzi camminano lenti sul bagnasciuga c’è un leggero vento… la solita scena romantica e ovvia… ma è così romantica…

- perché te ne vuoi andare?

- non vorrei.

-allora perché lo fai?

-sono costretto… sai che la mia università non è in questa città ,me ne devo andare…

- ma dopotutto ci sono un sacco di pendolari.

- non lo reggerei… sai che non sono mai stato uno che ha molta forza di volontà…

- George .

- che c’è?

- non voglio che tu te ne vada . non posso stare lontana da te.

- Marie… ti amo ,ma non posso rinunciare, lo sai vero?

- lo so , si… e non voglio farti cambiare idea ,voglio soltanto trovare una soluzione

- non importa se staremo lontani, ci ameremo ugualmente…

I due ragazzi suggellano la loro promessa d’amore con un bacio romantico mentre una musica sale e avvolge dei momenti che come foto verranno proposte al momento del montaggio dopo aver finito di girare.

- era sdolcinatissima…

- si, ma non sei tu la regista

- lo so, era solo un parere… e comunque l’anno prossimo io sarò la regista scommetto.

- non penso… sei qui solo da due anni e io da quattro, è la prima volta che mi viene assegnato di fare un  film .

- e io sono al secondo anno ma a differenza degli altri sono già al punto dell’assistente- regista, ho saltato una tappa… ti pare niente?

- sei brava ma per fare la regista devi avere più esperienza. Altrimenti non potresti mai vincere il festival…

- veramente partecipa tutta la classe… non solo tu!

- si, ma io sono il regista il premio lo ritiro io!

- e il resto lo faccio io!

- non è vero !

- si che è vero!!! Comunque non mi interessa… così faccio esperienza!

La bionda fece la linguaccia e si avviò verso il suo solito punto d’osservazione ma…

- MIYU!!!

- che c’è?

- dove pensi di andare? Ci sono da fare le riprese dagli scogli e la scena del ballo.

- come? Sei tu il regista! Sei tu che le devi fare!

- no, io sono quello che comanda.

- uff… va bene… vado...

- no! Aspetta…-disse lanciando uno sguardo al mare agitato mi dispiace dover rallentare i lavori, ma oggi non si possono fare… è pericoloso.

- su, non dire sciocchezze… non possiamo fare le riprese con il mare mosso e poi fare gli stacchi con il mare calmo… non ha senso!

- hai ragione ma… è pericoloso!

- ma di cosa hai paura?

- è facile scivolare dagli scogli e poi…

Niente da fare, la bionda si era già avventurata sulle rocce da sola e nessuno aveva intenzione di seguirla … “che fifoni”

Ora che si trovava al dunque anche lei non era poi così sicura… “il potere della suggestione… può fare grandi cose…”

Impugnò la telecamera con la pellicola appena messa e iniziò a girare:

Le onde che si infrangono sugli scogli, la spiaggia rimpicciolita con tutti quei pupazzetti che poi non erano altro che i bagnanti, prima erano pochi ma dopo alcuni minuti la spiaggia si era popolata.

Respirò a fondo l’odore del mare chiudendo gli occhi, quanti ricordi legati a quella terra… i profumi hanno tutto un altro modo di incantare, in Giappone…

Il Giappone… era molto che non ci tornava… quattro anni… ma stava bene dove era e non sarebbe tornata se non avessero deciso di ambientare proprio lì la storia d’amore di quel regista da strapazzo…

Scosse la testa, non doveva pensare ai fatti suoi, era lì per riprendere…che riprendesse!!!

- Nooo! Cavoli… non volevo bagnarmi…

Un’onda era arrivata fino alla vita della ragazza che si era dimenticata di togliersi la gonna.

Tornò a riva con difficoltà, non aveva più paura, aveva sempre considerato il mare come un amico, perché il suo amico avrebbe dovuto arrabbiarsi con lei?

- tieni la cinepresa io rimango qui ancora un po’… devo riflettere…

- sei sicura?

- certo.

-Okay… pausa, hai ragione se ti faccio fare tutta questa esperienza mi potresti superare… la scena dell’addio la possiamo girare senza di te… però ora tutti a divertirsi!!!

La piccola figura di una ragazza bionda, bassa ma molto carina si inerpicava sugli scogli.

Si sedette con calma e sussurrò alle onde.

Dopo alcuni minuti di pensieri indefiniti si alzò per osservare l’orizzonte che da seduti si intravedeva appena a causa delle onde che si infrangevano a poca distanza da lei.

Gli altri avevano pranzato molto tardi… già il sole stava per tramontare.

Una folata di vento sollevò delle onde più grandi, era meraviglioso stare fermi a sentire l’acqua lambire i piedi e gli zampilli d’ acqua sollevati dalle onde che sfioravano leggeri la pelle della ragazza…

Ma non tutto rimase così perfetto per molto tempo…

Successe tutto in un attimo la ragazza sentì una forza travolgente spingerla in acqua …

- Miyu dov’è?

- è là sugli scogli…

- no…  non c’è …

- ma era lì quando mi sono girata… e mi sono voltata adesso!!!

- MIYU!!!

 

- Miyu?

Un ragazzo giapponese poco lontano dalla comitiva americana aveva sentito il nome della ragazza e si era voltato di scatto, poi aveva semplicemente pensato che “Miyu” è un nome comune in Giappone e che quindi non poteva essere lei. Si accostò agli amici deciso a non dare a vedere quello che aveva sentito ma soprattutto al suo migliore amico, un ragazzo alto e moro.

 

Intanto Licia si era avvicinata agli scogli e al mare burrascoso chiamando a gran voce.

- KOZUKI!!!KOZUKI!!!

Nessuna risposta… in compenso le parve di vedere una chioma bionda affiorare tra gli scogli e le onde.

- ODDIO MIYU!!!

 

- Kozuki…

 

- JACK! JACK!MIYU È CADUTA IN ACQUA!

 

-Miyu…?

 

 

  
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