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Autore: Karmilla    17/07/2010    16 recensioni
Non c'è pace per Oscar e André. Il caso della collana si è appena chiuso e un nuovo pericolo è in agguato. Una misteriosa donna seduce i nobili, li deruba e lascia come segno di riconoscimento una carta da gioco. Una nuova missione nella quale Oscar e André agiranno in incognito, una missione che li costringerà a fare i conti con se stessi e con i loro sentimenti.
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non vedo Oscar da ieri, appena arrivata a casa si è chiusa in camera sua, non ha voluto cenare, aveva mal di testa, ha detto mia nonna. E anche stamattina, è andata a Versailles senza di me, proprio adesso che la nuova missione mi riguarda così da vicino... E' strana, dalla sera del ballo non   mi sembra più lei. Ormai sono sicuro che sia successo qualcosa di spiacevole quella sera, e mi pento di non aver dato retta al mio istinto che mi diceva di seguirla! Però, cosa può essere mai successo? Che Fersen non l'abbia notata? O peggio, che l'abbia notata ma che abbia cercato di sedurla? Dio, non ci posso pensare o impazzisco di gelosia! Oscar, la mia Oscar, tra le braccia di Fersen? No, non deve essere, non dovrà mai essere!

Spero che torni a casa presto, almeno con la scusa di sapere se ci sono novità sulla prossima missione avrò l'occasione di parlarle, e anche della battuta infelice di ieri...non volevo offenderla, volevo solo cercare di scherzare...


Ma cosa sta succedendo? Una congiunzione astrale così negativa dubito che si sia mai verificata nella storia dell'umanità! Prima Saverne, Jeanne e tutto il resto, io che chiamo nella mia testa André e lui che non si sa bene perché arriva, neanche mi avesse sentito. Poi il ritorno di Fersen dall'America, lui che prima mi dice di aver dimenticato la Regina, accendendo in me la speranza, poi ritratta, facendomi desiderare di fargliela dimenticare con quell'assurda pantomima alla quale mi sono abbassata. E mica finisce qui! No, una nuova missione in cui dobbiamo dare la caccia ad una ladra cortigiana che si infila nei letti dei nobili, André che deve prestarsi a questo assurdo gioco e va bene, dico io, siamo a servizio di sua Maestà e quindi facciamolo. Ma questo è troppo! Dobbiamo trasferirci alla Reggia finché la missione non sarà conclusa, io sarò sollevata dall'incarico a favore di Girodelle durante questo periodo, ma la cosa assurda è che io e André agiremo in incognito! André dovrà farsi passare per il Duca Etienne de Bassompierre, mi viene da ridere solo a pensarlo, e io sarà la Contessa Françoise de Mont-Fleury, lontana parente di Girodelle, con tanto di stanze alla reggia e guardaroba in tema!

Avevo giurato che mai più avrei indossato abiti femminili e ora non solo sono costretta per il ruolo che ricopro, ma rischio pure di incontrare Fersen e quindi farmi riconoscere. Se sono riuscita a rimettere piede alla reggia è solo perché lui non mi ha riconosciuta quella sera, ma adesso, adesso....

Preferisco non pensarci per ora. E' meglio che aggiorni André sugli sviluppi e su quello che so di questa ladra, prima cominciamo, meglio è.

“André, André! Dove sei?”

“Eccomi, Oscar. Ti stavo aspettando in cucina con mia nonna. Cosa succede?”

“Vieni nella mia camera. Ho delle novità riguardo alla missione.”

Come sempre André ubbidisce senza battere ciglio. André, ti vedrò mai reagire al mio sgarbo? Perché sopporti i miei malumori con così tanta docilità? Lo so che con te sono davvero indisponente in questi giorni, ma non posso farci nulla, sei l'unica persona con la quale io mi sento libera, con la quale non fingo. Ti prometto che appena mi passerà ti chiederò scusa, amico mio.


Secondo me, questa missione è assurda e folle. Oscar è qui di fronte a me e mi racconta tutto ciò di cui ha parlato con la Regina e con Girodelle. Abbiamo una mappa di Versailles, stiamo analizzando le stanze nelle quali la ladra ha “colpito”, stiamo ipotizzando le possibili mosse e i possibili moventi, ma stiamo brancolando nel buio. Poi improvvisamente realizzo ciò che Oscar mi sta dicendo.

“Queste saranno le nostre stanze, André”.

Mi dice indicando due stanze vicine.

“E sono comunicanti.”

“Comunicanti?”

“Si, potremo entrare e uscire liberamente da queste stanze. Non dimenticarti che devo tenerti d'occhio e quindi è ovvio che io possa piombare nella tua camera in qualsiasi momento!”

Mi dice con una banalità che mi fa sentire davvero stupido. Ma immagino anche la possibile scena, lei che entra in stanza mentre sono in altre faccende affaccendato, e scoppio a ridere.

“Cosa c'è di così divertente, André?”

Stavolta non voglio farla arrabbiare, cercherò di essere diplomatico.

“Nulla, e che pensavo che forse è il caso di stabilire un codice...sai, potrei o meglio, secondo gli ordini dei Sovrani, dovrei essere spesso...impegnato...in quella stanza.”

Oscar arrossisce, ma questa volta non inveisce, per fortuna.

“Si, forse hai ragione...potrebbe essere imbarazzante...”

Già, molto imbarazzante. Anche perché vorrei che fossi tu quella impegnata con me in tali attività, non vorrei mai che tu mi vedessi con un'altra, mai. Inoltre, non so neanche se sarò in grado di compiere una tale missione. Come faccio ad infilarmi nel letto con qualcuna che non sia tu?

Non ti sfugge il fatto che io sia con la mente altrove.

“André?”

Mi chiami, ma non hai il solito tono da comandante, hai un tono dolce, da bimba. Conosco quel tono, vuoi parlare.

“Si?”

“André, senti...ma tu cosa ne pensi di questa storia?”

“Cosa vuoi che ti dica? Tu sei il Comandante delle Guardie Reali e quindi sei tenuta ad ubbidire ai Sovrani, io sono io tuo attendente e quindi devo seguire i tuoi ordini. Fine della storia”

“Si, è vero, però, non ti senti...a disagio?”

Se mi sento a disagio? Vorrei morire solo al pensiero di quello che dovrò fare, altro che disagio! Ma non posso dirtelo, in questo momento hai bisogno che io mi dimostri forte per entrambi.

“No, perché?”

Alzi un sopracciglio, mi accorgo di aver dato la risposta sbagliata...

“Certo, che sciocca! Sei un uomo, ti viene data la possibilità di, com'è che hai detto la volta scorsa? Ah, si, di compiere una missione divertente, perché mai dovresti sentirti a disagio? Non devi neanche fare lo sforzo di cercare di conquistare una donna, devi stare lì buono buono e aspettare che conquistino te! Hai ragione, deve essere divertente vedere le donne che ti strisciano ai piedi e poter scegliere con quale di loro sfogare i tuoi istinti!”

Il tono della tua voce è man mano aumentato, insieme al rossore del tuo viso. Sei furiosa, ma non sono io la causa della tua rabbia, sono solo la tua valvola di sfogo. Ma questa volta non ci sto! Provo a parlare, ma tu continui il tuo monologo.

“E inoltre non pensi ai rischi che corri? Forse ti è sfuggito cosa fa questa ladra, e non mi riferisco alla parte divertente, quello penso che tu lo sappia anche meglio di me, mi riferisco al piccolo insignificante dettaglio che al mattino dopo le vittime non ricordano nulla! Secondo te come fa? Te lo sei chiesto? Io si, e temo che questa donna sappia usare qualche artificio, qualcosa che abbia a che fare con la magia nera o cose del genere, ma tanto a te cosa importa, vero?”

“Oscar? Di chi diavolo stai parlando? Perché è evidente che non stai parlando di me, o almeno lo spero. Ma in caso contrario, cara la mia Oscar, sappi che non mi serve una missione così solo per potermi sfogare! ”

Mi avvicino e ti guardo dritta negli occhi. Attenzione, Oscar, ora ti disarmo.

“E per tua informazione, si, mi sono chiesto come fa e sono giunto alla tua stessa conclusione. Prima ho pensato a dei sonniferi, ma poi ho capito che non può essere, perché il sonnifero non ti altera la memoria. Allora ho pensato anche io a qualche trucco che possa manipolare la mente, e credimi, ne sono più spaventato di te, visto che probabilmente dovrò subirlo, ti pare? E un ultima cosa...sono ancora in grado di scegliere da solo le donne con le quali mi voglio sfogare, non ho bisogno della copertura del Re! Allora, te lo richiedo. Di chi diavolo stai parlando?”

Ti avessi tirato addosso una secchiata di acqua gelata, saresti stata meglio. Ti ho messa a nudo, non te l'aspettavi.

“Io? No...nulla...scusa, mi sono lasciata trasportare...”

“Dal rancore. L'ho capito. Ma perchè, o meglio per chi?”

Temo di sapere la risposta, e non so se voglio sentirla, ma ormai il vaso è stato scoperchiato.


Non posso continuare a nascondermi, non con te. Ho provato a starti lontana per qualche giorno, ma è inutile, solo a te posso confidare il mio dolore, solo a te posso fare vedere la mia debolezza. E così ti racconto tutto, tutto quello che è successo quella sera, tutto quello che ho fatto quando sono tornata a casa e alla fine del discorso non ho il coraggio di guardarti in faccia.

E invece tu ti avvicini, mi sollevi il viso e mi guardi, regalandomi uno di quei bellissimi sorrisi che sono solo per me, che mi fanno tornare indietro alla nostra infanzia, a quando già allora mi aiutavi a rialzarmi quando cadevo.

“Oscar, ma perché non sei venuta a raccontarmelo subito?”

Perché? Ma perché mi vergognavo e mi sentivo stupida, ma questo proprio non posso dirtelo.

“Senti, Oscar. La mia opinione su Fersen la conosci. So che ti da fastidio perché per te lui è un eroe invincibile, ma secondo me è solo un codardo e anche un po' ottuso. Come abbia fatto a non riconoscerti io non lo so, per me è impossibile. Eri talmente bella da togliere il fiato.”

“Si, come no! Me lo dici solo per farmi stare meglio!”

“No, no, Oscar, te lo dico perché lo penso! Lo sai che non dico bugie solo per indorarti la pillola! Non biasimarti per quanto è successo. Ora hai capito che Fersen non fa per te. Lui ama la Regina e sarà così per sempre, devi fartene una ragione. Hai commesso una debolezza, una debolezza tipicamente femminile, permettimi di dirlo. Ora mia cara, devi affrontare la conseguenze. Andremo a Versailles e faremo cosa ci è stato ordinato, e se Fersen ti riconoscerà, dovrai affrontarlo, una volta per tutte”.

E sia, farò come dici tu.

Sarò Françoise e tu sarai Etienne, e succeda quel che deve succedere. Di una cosa devo darti merito, però, sei molto razionale, André. Non ti avevo ancora detto nulla e già avevi tracciato un panorama della situazione, sei incredibile.

Sarò Françoise, imparerò ad essere Françoise. Spero solo essere in grado di proteggerti, temo che questa Dama di Picche sarà un avversario molto duro.







Carissime! Non mi aspettavo così tante recensioni!! Grazie, grazie e ancora grazie. Allora, avete già capito che questa storia sarà molto più leggera della precedente, e soprattutto navigheremo in altre acque...Io mi sto divertendo a scriverla e ad immaginarla, spero che vi divertirete anche voi nel seguirmi.

Grazie per gli apprezzamenti ricevuti, mi avete commossa! Questa volta non vi rispondo singolarmente perché non ho avuto molto tempo, ma lo farò, promesso. Ancora grazie, grazie, grazie.



   
 
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