Un
delicato tocco di dita sulle corde, un leggero battito di
ciglia…
Poi
il silenzio e, dopo un attimo, ecco le note risuonare alte e
sinuose nell’aria…
Bastava
soltanto questo e lei, come d'incanto, iniziava a
volare.
Volare
lontano, dove nemmeno i sogni potevano arrivare, dove
nemmeno il pensiero poteva giungere con le sue sfrenate
fantasie…
Volava
via dalla sua vita, che tanto le aveva dato ma tanto le
stava chiedendo indietro... Volava via dalla sofferenza, dalla
lenta agonia
di un male che non la lasciava andare, volava via dalle lunghe notti
passate a
stringere i denti ed a soffocare il pianto per un
dolore che non le
dava tregua... volava via dalla straziante paura di perdersi nel buio e
di non
farcela...
Talvolta,
di notte, il terrore la assaliva all'improvviso e la
faceva urlare forte, fino a farle tremare l'anima...
Allora
si alzava dal letto e, a piedi nudi e pian piano per non
svegliare la famiglia addormentata, correva in salotto, prendeva
delicatamente
fra le mani il suo violoncello, faceva volteggiare l'archetto in aria
come
fosse una bacchetta magica e faceva scaturire dallo strumento le
più dolci note
che potesse immaginare... aveva
il potere, con le sole punte delle dita, di creare una
melodia talmente stupenda da far apparire più bella e
luminosa ogni cosa
attorno a lei ed io, in tutta la mia vita, non ho mai capito come
riuscisse a
tranquillizzarsi semplicemente chiudendo gli occhi e lasciandosi
trasportare
dalla musica... come riuscisse a lasciare così dietro di
sè tutti gli orrori
che una bambina non dovrebbe mai vivere sulla sua pelle...
Ho
capito tante cose della vita semplicemente guardandola suonare,
così fiduciosa, le mani danzanti sulle corde, con
la piccola bocca
socchiusa, il respiro regolare e gli occhi che brillavano
dall'intensa
passione che metteva in ogni sua prova... la musica era tutto per lei,
era la
sua forza, l'amica in cui rifugiarsi nei momenti di crisi, la sua
ragione per
andare avanti nonostante tutto... ed
ogni volta che le note
iniziavano a librarsi eteree nell'aria, lei sognava di poter volare
verso un
luogo migliore, fatto di tutte le sue speranze, costruite su dolcissime
melodie
ed io, seduta accanto a lei, potevo percepire la sua anima liberarsi da
ogni
catena per poi puntare all'infinito... il suo piccolo corpo rimaneva
lì, sulla
sedia, ma tutto il suo spirito no... quello danzava senza posa fra le
nuvole.
Ora
quel violonello è appoggiato ad un muro, ed attorno ad esso
tutto è silente, ma guardando in alto verso il cielo, io so
che lei ha
finalmente potuto realizzare il suo sogno...
Spazio
autrice:
Salve
a tutti! Questa piccola one-shot è più che altro
un tributo
alla persona più importante di tutta la mia vita…
mia cugina. Scomparsa a causa
di un grave tumore infantile: il Neuroblastoma.
Dopo
aver lottato per sette anni, si è spenta
all’età di nove.
E’
un tributo a lei, la mia piccola musicista preferita, la mia
compagna di giochi, la mia piccola Bianca.
I
suoi sorrisi sono sempre nel mio cuore, dovunque io vada. Spero,
attraverso questo piccolo scritto, di avervi fatto tremare un poco il
cuore, ed
avervi donato un pezzetto di lei.
Se
chiudo gli occhi, posso sentirla vivere attraverso la mia anima
vibrante. Lei respira e corre ancora, in me. Ed io non vedo
l’ora di rivederla
per danzare ancora con lei, per sempre.
Whitebutterfly94