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Autore: Jenny_Malfoy    22/09/2005    17 recensioni
Harry sbaglia una pozione...e il risultato gli causa parecchi guai! Piccola One-Shot...fatemi sapere se vi è piaciuta! ^_-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Tu hai fatto cosa

Sono tornata, più pazza che mai, con questa shottina…e posso dire di essere tornata al mio genere, dopo la piccola “parentesi” di Harry/Severus…

Che dire, spero vi piaccia…è nata dalla mia mente malata, con l’aiuto del trailer di un film, che tra l’altro non ho ancora visto… (per chi volesse il film è “Repli-Kate”, ma non so bene di cosa parli,  a me ha dato solo l’idea! XDDD)

Baci!!

JM

 

 

~REPLI-DRACO~

 

 

-Tu hai fatto cosa!?- domandò esterrefatta Hermione.

-E’ stato un incidente…ho versato due cucchiai in più di asfodelo e il risultato è stato…beh, lo sai.- tentò di giustificarsi disperato Potter.

-Harry, finirai nei guai per questo.- lo informò scoraggiata la Granger.

-No, Malfoy mi ucciderà!- ribatté prendendosi la testa tra le mani.

-OHMIODIO!- esclamò Ron entrando. –Harry…che ci fa lui qui?- chiese indicando la sagoma adagiata sul letto dell’amico.

-Ehm…ecco...non so come…cioè, so come ma non è così facile…è che…- balbettò incerto Potter.

-Harry ha clonato Malfoy.- tagliò corto la Granger.

-COSA!?- domandò incredulo Weasley.

-Mi stavo esercitando nella Stanza delle Necessità per il compito di Pozioni della settimana prossima, ma è andata male…- spiegò Harry.

-Sì, ma come hai fatto?- chiese di nuovo Ron, osservando la copia esatta di Draco Malfoy, comodamente sdraiata e sonnecchiante.

-Che diavolo ne so!? Ho aggiunto l’asfodelo, il capello di Veela che mi hai dato e poi c’ stato…che c’è Ron?- Harry guardò l’amico che era impallidito.

-Harry…ecco, cioè, io non pensavo che tu l’avresti usato…sì insomma…quel capello…lo ha preso Pansy dalla divisa di Malfoy…- biascicò il Grifondoro diventando bordeaux.

-Ronald Weasley! Sei idiota in un modo assoluto, irreparabile e senza speranza!- sbraitò furioso Harry cercando di strangolarlo. –E ora come lo spiego io a Malfoy che c’è un suo sosia in giro per la scuola?-

-Non devi…è Natale, e domani partirai per Grimmauld Place, puoi portartelo così lui non lo vedrà!- propose Ron entusiasta per la sua idea.

-Certo! In compenso dovrò spiegare a Remus, Piton, Tonks, Moody, Silente e non so chi altri, PERCHE’ il clone del figlio di Lucius Malfoy è lì con me!- esclamò sull’orlo di una crisi di nervi.

-Loro non sanno che è il suo clone!- obiettò testardo Weasley.

-Sii serio, sono morto se mi scopre!- mormorò prendendosi di nuovo la testa tra le mani e fissando il ragazzo addormentato. Fortunatamente non si era ancora svegliato, altrimenti non avrebbe avuto la forza psicologica di spiegargli cosa aveva combinato.

-Ron non ha tutti i torti…- commentò la Granger pensierosa. –Puoi portarlo a Grimmauld Place e presentarlo…- ipotizzò la brunetta, ma Harry la interruppe.

-Non ti ci mettere anche tu, Hermione!- esclamò esasperato guardandola.

-…come il tuo ragazzo.- concluse lei ghignando.

Potter ci mise qualche secondo per registrare quelle parole, e quando ebbe colto appieno il significato guardò l’amica sconvolto, arrossendo fino alla punta dei capelli.

-Almeno finché non trovi il modo per far cessare l’incantesimo e il clone sarà sparito…- spiegò lei. –Non dire che ti dispiacerebbe, coraggio!- aggiunse sorridendogli.

-Hermione, tu devi essere completamente pazza…- commentò Harry senza riuscire a smettere di fissarla. –E poi se Malfoy lo venisse a sapere, e tramite Piton puoi scommetterci che lo saprà la sera stessa, la mia situazione sarà solamente peggiore!- aggiunse alzandosi.

-Vedi altre soluzioni?- chiese esasperata la Granger.

-Sì, farmi uccidere da Voldemort, ora, qui.- rispose deciso Potter. –Se ora mi detesta, dopo che avrà scoperto che l’ho clonato dedicherà la sua vita a perseguitarmi, poi a torturarmi, lentamente e dolorosamente, e poi ad uccidermi, lentamente e dolorosamente.- aggiunse guardando il biondo.

-Non essere melodrammatico. Portalo con te, al resto penseremo dopo.- ribatté decisa Hermione.

-Chi siete?- domandò improvvisamente la figura che si era svegliata di soprassalto.

-Ehm, amici.- mormorò Harry.

-Lui è i tuo ragazzo!- informò Ron indicando Potter.

-Bene…e io? Chi sono?- chiese il Draco-clone guardandosi intorno svanito.

-Mi sembra di parlare con Allock…- commentò mesto Weasley.

-Meglio del Malfoy normale…- osservò la Granger critica. –Ci sono, chiamiamolo repli-Draco!-

-Hermione, non è un gatto, è Malfoy…la copia di Malfoy…sì insomma, la copia fisica a quanto pare…E no, non possiamo tenerlo!-  esclamò esasperato Harry.

-Un gatto? A me piacciono i gatti…Qualcuno di voi ha un gatto?- chiese il repli-Draco con un sorriso ebete sul volto.

Potter affondò il volto in un cuscino della poltrona e soffocò il desiderio immensi di lasciarsi andare ad un pianto isterico. Si chiese se il pianto della Mandrangore fosse un metodo veloce per suicidarsi.

No, decisamente meglio la Torre Nord.

O il veleno del Basilisco.

O lo shampoo di Piton, ammesso che ne avesse uno.

O una visita ad Aragog.

Oppure sarebbe andato da Fierobecco lanciando ogni tipo di insulti pronunciabili da un sedicenne.

Tutto ma non lasciar sapere al vero Draco Malfoy COSA avesse creato. Un clone. Un clone totalmente e irrimediabilmente imbecille e senza cervello. Un degno avversario di Tiger e Goyle.

A quel pensiero si mise a ridere istericamente, senza levarsi il cuscino dalla faccia.

-Non si sente bene? Ho detto qualcosa che non va a proposito del suo gatto?- domandò svampito il repli-Draco.

Hermione e Ron si scambiarono uno sguardo sconsolato.

 

 

**

 

-Ciao Harry!! Bentornato!- salutò entusiasta Lupin.

-Ciao Remus!- ricambiò felice Potter.

Dietro di sé Moody scrutava con sospetto il ragazzo che aveva accompagnato Harry; il biondo figuro, dalle fattezze di Draco Malfoy, si guardava intorno a bocca aperta e teneva la mano sul braccio di Potter.

-Harry, lui che ci fa qui?- chiese il mannaro quando vide il repli-Draco.

-Ehm…ti spiego tutto più tardi, fammi portare su le valige e il cl…ehm, e accompagnare Draco…- lo liquidò Potter.

-Draco? Io sono Draco…vero Harry? Sono Draco…e tu chi sei?- domandò rivolto a Remus sorridendo esageratamente.

-Ehm, Draco, è meglio che saliamo…ora- si sbrigò Harry trascinandolo letteralmente su per le scale.

Pochi istanti più tardi erano chiusi in camera e Harry aveva già posizionato la loro roba.

-Ora, voglio che tu rimanga qui finché non sarò andato sotto a spiegare che ci fai qui…- disse guardando in faccia il biondo, che annuì distrattamente.

Potter lo osservò per un attimo, poi sospirò e uscì dalla stanza.

-Ciao Harry…c’è stato un attacco, io e Moody dobbiamo andarci subito…- lo informò di fretta Remus raggiungendolo sulle scale.

Prima che Harry potesse dire altro, i due erano usciti dalla porta e si erano smaterializzati.

Tutt’altro che dimentico del ragazzo che lo aspettava in camera decise di sedersi in cucina e bere qualcosa. Trovò solo del succo di frutta. Dannati Auror, nascondono anche l’alcool.

Si versò del succo d’arancia e lo sorseggiò lentamente.

Improvvisamente sentì un rumore provenire dall’entrata.

Imprecando si avviò, stringendo la bacchetta in una mano.

Giunse davanti alle scale e vide una cosa che nella sua piccola, confusa, contorta e fulminata mente definì come “la fine dei suoi giorni”.

E la suddetta condanna a morte aveva i capelli biondi, gli occhi argentei e un grosso mantello nero, coperto di neve.

Mantello nero.

Pieno di neve.

Questo voleva dire che era lui.

-Potter…nessun’altro in casa?- chiese fissando perplesso il moretto che lo guardava come se fosse un enorme troll.

-Tu.che.diavolo.ci.fai.qui?- scandì terrorizzato.

-Calmati, Potter, è con me.- intervenne tranquillo Piton. –Siamo sfuggiti alla battaglia.-

-E questo dovrebbe calmarmi?- chiese senza riflettere.

Senza dare il tempo ai due di rispondere si fiondò su per le scale e si chiuse in camera.

-Non sapevo di terrorizzarlo  tal punto…- commentò perplesso Malfoy.

Severus si limitò ad un’alzata di spalle.

 

-Tu non dovrai uscire di qui. Mai. Per nessun motivo.- scandì lentamente con le mani sulle spalle del repli-Draco.

Il biondino si sporse e gli posò un bacio a fior di labbra.

-Certo tesoro…- rispose con u sorriso ebete.

Harry arrossì fino alla punta dei capelli e indietreggiò.

-Te…tesoro?- chiese.

-Sì, quel tizio buffo coi capelli rossi ha detto che sono il tuo ragazzo…- spiegò tranquillo il biondino.

-Dimentica ciò che ha detto!- esclamò spaventato. Ci mancava solo che il vero Malfoy lo trovasse in atteggiamenti anche solo vagamente promiscui con un suo clone.

-E perché, ti dispiace così tanto che io sia il tuo ragazzo?- domandò il biondo con gli occhi che si riempirono di lacrime.

Harry lo guardò spiazzato, poi si avvicinò.

-N-no…tranquillo…- mormorò abbracciandolo. Fantastico!

-Perché non vuoi che esca?- domandò il repli-Draco insinuando il viso nell’incavo del suo ollo e posandovi dei lievi baci.

-Perché…perché sarà più bello se staremo qui io e te, tutto il tempo, da soli…- inventò Potter salvandosi in extremis; si sorprese a constatare che quella situazione non gli sarebbe affatto dispiaciuta se quello fosse stato il vero Draco Malfoy.

-Sei dolce, tesoro…- mormorò sul suo collo il biondino, scendendo a baciare la giugulare.

-Dra…Draco, io ora devo scendere un attimo…prendo qualcosa da mangiare…- balbettò staccandosi di dossi il suo “pseudo-ragazzo”. –Aspettami qui.- aggiunse prima di uscire dalla porta.

Una volta fuori e lontano dalla stanza appoggiò la schiena al muro, chiudendo gli occhi e espirando profondamente.

-Potter, si può sapere che hai?- chiese una voce tristemente familiare.

“Dio, perché? Cosa ho fatto? Qualsiasi cosa io abbia fatto, giuro che non lo rifarò! Non copierò mai più i compiti da Hermione, non fingerò più di avere dolori alla cicatrice per saltare Divinazione, farò quello che vuoi…ma ti prego, fa sparire uno dei due!”

-Niente Malfoy, sono stressato…- rispose stancamente.

-Quindi non era terrore quello di prima?- chiese inarcando il sopraciglio.

-No, semplicemente una crisi di psicosi…- replicò serio Harry.

Malfoy lo squadrò per un attimo.

-Che ci fai qui?- chiese il moretto fissandolo negli occhi.

-Lavoro da mesi come spia per Silente…e ora mi hanno scoperto.- spiegò serafico senza avvicinarsi; erano a diversi passi di distanza.

-Stai bene?- chiese quasi inconsapevolmente Harry.

Draco lo fissò per un attimo stupito, poi annuì.

Senza dire altro Potter si diresse in cucina e recuperò un po’ di viveri.

-Accidenti devi avere fame…- commentò il biondo dalla soglia della cucina.

-Ho voglia di starmene un po’ in camera da solo…voglio essere preparato.- rispose semplicemente Harry. Si voltò per uscire dalla cucina, ma alle spalle di Malfoy vide ciò che gli provocò una serie di infarti in successione. Il repli-Draco era in corridoio, evidentemente diretto in cucina, ma fortunatamente si era fermato ad osservare un quadro al suo passaggio. Per una volta sentì di amare dal profondo del cuore la madre di Sirius.

Senza pensarci due volte appoggiò sul tavolo le provviste e raggiunse la soglia.

In quel momento il vero Draco iniziò a seguire il suo sguardo, ma prima che potesse vedere il ragazzo nel corridoio, Potter lo attirò in cucina e lo spinse contro il muro accanto alla porta, premendo le proprie labbra sulle sue.

Malfoy rimase per un attimo congelato, non avendo idea di cosa fosse saltato in testa a Potter. Prima di riuscire a decidere cosa fare, Harry si allontanò e corse fuori.

Sperando che Malfoy ci mettesse qualche secondo a reagire, trascinò con sé il repli-Draco e lo condusse su per le scale e in camera.

-Ti avevo detto di non uscire!- esclamò con il fiatone quando ebbe richiuso la porta.

-Avevo voglia di sgranchirmi le gambe…- rispose tranquillo l’altro avvicinandosi. –E tu non c’eri…- aggiunse malizioso.

-E meno male che Hermione diceva che eri innocente e innocuo.- commentò Potter indietreggiando.

L’altro sorrise e di mise a sedere sul letto.

“Saranno delle vacanze molto molto lunghe…” pensò sconsolato Harry.

 

 

I giorni successivi passarono con i suoi tentativi di evitare gli approcci fisici del repli-Draco, e cercando di recuperare cibo di nascosto. In casa continuavano ad esserci solamente Piton e Malfoy, e nessuno dei due si preoccupava più di tanto che stesse chiuso in camera. Il primo se ne sbatteva altamente, per dirla chiara e tonda, e il secondo…beh, di certo non aveva tutta quella gran voglia di rivedere Potter dopo l’incidente della cucina.

Era giunta la vigilia di Natale, il che significava che mancavano ancora diversi giorni al ritorno ad Hogwarts.

Era in camera intento a leggere un libro, quando il repli-Draco si svegliò. Ormai ci aveva fatto l’abitudine a tenerlo buono, fortunatamente era riuscito ad impedire che avvenissero incidenti.

Lentamente il biondino si accoccolò accanto ad Harry, cingendogli la vita con un braccio e iniziando a posare dei lievi baci sul suo collo. Potter cercò di spostarsi e il biondo lo guardò male.

-Non cercare sempre di evitarmi tesoro…- mormorò abbracciandolo e salendo a baciargli la guancia. Giunse fino al lobo dell’orecchio, e lo mordicchiò. –Io voglio fare l’amore con te…- aggiunse mettendosi a cavalcioni del moretto e facendo cadere il libro.

A quelle parole Potter ghiacciò. E adesso come ne sarebbe uscito?

La sua testa gli suggeriva una parola: morto.

E la cosa venne confermata da ciò che avvenne subito dopo.

-Potter! Che diavolo sta succedendo qui!?- esclamò dalla soglia Piton disgustato.

Il biondino si voltò e il voltò di Severus assunse un tono ancora più pallido.

-Dra…Draco?- chiese incredulo.

-Esattamente. Sono Draco, il ragazzo di Harry!- esclamò orgoglioso.

-TU SARESTI COSA!?- intervenne furibondo Malfoy. Quello vero.

Per un attimo calò un silenzio, enormemente pesante e mortalmente imbarazzante. Potter spinse di lato il repli-Draco, e si alzò di scatto.

-Ecco, io posso spiegare tutto…è stato…cioè…è successo che…la pozione…poi l’asfodelo, due in più…e quindi sei comparso tu, no, cioè, lui! Lui, e poi abbiamo deciso che si sarebbe nascosto qui…ma noi, sì, tu e la storia della spia, non sapevamo…-

Piton e i due Draco osservarono Potter camminare istericamente avanti e indietro guardando fisso ai suoi piedi e gesticolando alternativamente verso il vero Draco e verso quello clonato, senza capire un accidente di quello che stava blaterando.

-Potter, respira!- esclamò sconcertato Malfoy.

Harry si bloccò.

Chiuse gli occhi.

Respirò lentamente.

Si preparò a morire.

E parlò.

-Ti ho clonato.- disse semplicemente evitando il suo sguardo.

-COSA!?- domandò esterrefatto Malfoy fissando la sua copia. –Mi hai clonato per fare…questo!?- aggiunse indicando il letto. –Sei un pervertito, lo sai?- concluse fulminandolo con lo sguardo.

-Ma non l’ho fatto di proposito! Ho aggiunto dell’asfodelo di troppo in una pozione, e invece che usare un capello di Veela ho usato uno tuo…come risultato al posto che avere l’ologramma della Veela è comparso lui!- spiegò incredibilmente calmo Harry. Tutto sommato stava affrontando bene i suoi ultimi minuti.

-E come diavolo avevi un mio capello?- chiese sospettoso Malfoy.

-Ron me l’ha dato dicendomi che era di Veela…in realtà Pansy lo ha preso dalla tua divisa.- rispose incerto.

-E quando sarebbe successo?- chiese fissandolo incredulo e indicando l’altro Draco.

Harry abbassò lo sguardo sulle proprie mani e mormorò qualcosa.

-Non ho capito.- disse Malfoy avvicinandosi.

-Il giorno prima di partire da Hogwarts…- ripeté a bassa voce Harry.

-In tutto questo tempo ti sei spupazzato il MIO clone?- domandò furente Draco.

-No!- insorse Potter. –Cioè, non che non ci abbia pensato..cioè, sì, ma ecco, io non l’ho toccato…lui mi è praticamente saltato addosso…ma non era giusto…però…-

Malfoy alzò una mano per interromperlo.

-Severus, puoi rendermi di nuovo unico?- chiese rivolto al professore.

-Dovrebbe cessare da solo entro un mese, ma se ci tieni ti accontento.- commentò facendo poi un cenno al clone di seguirlo.

Riluttante il repli-Draco lasciò la stanza con Piton, che chiuse la porta.

-Fammi capire. Il mio clone ti è saltato addosso, ma tu lo hai respinto?- domandò perplesso Malfoy.

-Sì…insomma, era un clone, non era giusto approfittare di lui solo perché Ron gli ha detto che era il mio ragazzo…- rispose incerto Harry.

-Ma ti sarebbe piaciuto.- insinuò maligno Draco avvicinandosi.

-Ecco, io…sì.- ammise infine. –Mi dispiace Malfoy, so che non è stato esattam…- continuò, ma venne interrotto.

-Taci.- gli sibilò Malfoy a pochi centimetri dal viso. -Dimmi piuttosto, che ne diresti se fosse l’originale a saltarti addosso e a sbatterti contro il muro?- chiese il biondo avvicinandosi ancora. Indietreggiando Potter era arrivato al letto.

-Io…credo che…-balbettò per poi sentire le labbra di Draco posarsi dolcemente sulle proprie.

Lentamente le schiuse e permise alla lingua del Serpeverde di farsi strada nella propria bocca. Le loro lingue si cercarono e si incontrarono lentamente, in u bacio dolce e sensuale, in totale contrasto con le parole del biondo.

Le mani del ragazzo cinsero la vita dell’altro, mentre il moretto interrompeva controvoglia il bacio.

-Perché?- chiese affondando il volto nell’incavo del suo collo.

-Perché quello in cucina non puoi chiamarlo bacio. E mi da fastidio sapere che hai baciato prima quel “clone” di me…- rispose Draco sollevandogli il viso e fissandolo negli occhi.

-Non l’ho baciato…non volevo…- mormorò Potter. –Volevo fossi tu a baciarmi, non una copia…-

-Non sai quanto questo mi renda felice Harry…- gli sussurrò sulle labbra, fissandolo negli occhi.

-Dillo di nuovo, dì il mio nome…- supplicò con gli occhi che brillavano.

Malfoy sorrise e lo spinse all’indietro sul letto. Una volta che fu sdraiato, gli salì cavalcioni e si chinò a baciarlo.

-Ti amo, Harry.- sussurrò per poi catturare le sue labbra in un bacio intenso e passionale.

-E’ una dichiarazione signor Malfoy?- domandò Potter quando si separarono.

-Ti serve la versione scritta?- lo schernì il biondo.

-Mmm, sì! Non voglio rischiare che ritratti tutto…- rispose serio Harry.

-Non lo farò…- gli mormorò sul collo, riprendendo a baciarlo.

Un fracasso al piano di sotto li fece sobbalzare. Si rimisero in sesto e afferrarono le bacchette, uscendo di corsa e avviandosi per le scale.

Giunsero all’ingresso, dove Tonks, Remus, Moody e Silente guardavano esterrefatti Severus Piton al disperato inseguimento di quello che sembrava essere Draco Malfoy, che gli aveva rubato la bacchetta e gli aveva trasfigurato i capelli, rendendoli rosa shocking. Increduli videro Harry e il vero Draco Malfoy scendere dalle scale.

Osservando la scena Potter scoppiò a ridere, appoggiando il volto alla spalla del biondo.

-Ti amo anch’io, Draco.- gli sussurrò all’orecchio. Malfoy gli sorrise e Harry guardò il suo professore di Pozioni. –Ma inizio ad avere un debole anche per lui, ora!- aggiunse indicando il repli-Draco.

-Che succede?- domandò confuso e perplesso Remus.

-Ve lo spiegheremo più tardi, Lupin…ora devo far capire al mio ragazzo, perché l’originale è sempre meglio della copia!- annunciò prendendo Harry per mano e trascinandolo ghignante nella stanza dove stavano poco prima.

 

 

 

~THE END~

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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