La fine è solo l'inizio...

Roy mustang, da tutti conosciuto come “il colonnello”, aveva ora un nuovo appellativo, che prepotentemente si andava sostituendo al primo conferendogli un’aria di grande importanza; era ora “Comandante supremo”.

 Il suo sogno, immaginato così tante volte, quasi fino a raggiungere la nausea, era finalmente diventato realtà, così come i suoi progetti di tramutare la propria patria in una nazione pacifica, ben governata e per niente corrotta, stavano con grande gioia per essere realizzati.

I suoi occhi, ritornati del colore originale, aveva no riacquistato la loro capacità di vedere grazie all’aiuto e alla pietra filosofale del dottor Marcoh, aveva dunque potuto lasciare, insieme ai suoi sottoposti, l’ospedale nel quale era stato ricoverato dopo la cruenta battaglia.

Nel cortile dello stesso, il tenente Hawkeye stava caricando alcune valigie nel cofano della macchina del suo superiore mentre costui ne sedeva all’interno.

Terminato il suo lavoro, si accomodò sul lato destro, accanto al giovane dai capelli neri che teneva il controllo dell’autovettura. La macchina partì sull’asfalto a tutta velocità.

“bene, tenente, la accompagno a casa così potrà sistemarsi al meglio….” -Si rivolse il ragazzo all’altra

“ lei cosa ha intenzione di fare? Adesso che è Comandante Supremo, di certo non potrà andare girando per la città come se niente fosse…non senza un’adeguata scorta…”

“uhm…francamente non ho per niente fiducia nelle vecchie guardie di quell’homunculus…  dovrò fare un po’ di pulizia negli alti ranghi dell’esercito, appena entrerò in servizio…”

“E vuole andare in giro tutto solo?? Scusi, signore, ma la testa oggi non la aiuta…”

La macchina frenò improvvisamente per poi fermarsi all’entrata di una palazzina popolare. Qui ,un bar aperto brulicava di persone, sul marciapiede  dei bambini giocavano a palla ed alcune donne portavano delle buste,probabilmente tornando dal mercato.

“Su, scendi.”

La ragazza lo guardò ma non ebbe il tempo di ribattere che lui, aprendole la portiera,  la invitava gentilmente a seguirlo.

Insieme entrarono in una vecchia taverna che si trovava da quelle parti  e presero posto su degli sgabelli posizionati accanto al  bancone.

“cosa prendi tenente?”  -le si rivolse con i suoi modi da gentiluomo

“nulla, grazie…” – rispose altrettanto educatamente lei

“allora, cosa le porto?” domandò, poi,  sorridente un giovane dai capelli rossastri intento a lucidare un boccale di birra.

“ Va bene un po’ di vino.. me ne porti due bicchieri medi..”

“ma avevo detto che non mi andava di …”

“shh… fa niente”

Bevve tutto di un sorso quasi metà di quel liquido rosso che riempiva il  bicchiere di vetro mentre la giovane ragazza dai capelli biondi lo osservava in silenzio, giocherellando con la sua coppa ancora piena fino all’orlo.

Ad un tratto una moretta  si avvicinò ai due. Era abbastanza alta, dai capelli mossi e scuri, così come i suoi occhi truccati con molto ombretto.

“roy?” –sussurrò appena

L’interessato si girò

“sei proprio tu, non ci credo…” –iniziò a piagnucolare lei

“M-monica?” –chiese incerto l’altro

Per tutta risposta lei gli si buttò al collo facendogli quasi perdere l’equilibrio

“roy, roy, roy, rooooy!!” –continuava intanto ad urlare con voce stridula

Riza li osservava. Provava una strana sensazione e sapeva bene a cosa era dovuta. Il suo istinto le diceva di alzarsi e andarsene, dopo aver azzeccato un bel cinque sulla guancia di quel playboy, ma la sua ragione…beh  le intimava di non muoversi. 

La scena andò avanti per altri 10 minuti circa. La sconosciuta che si strusciava sul Comandante mentre lui, per nulla dispiaciuto, le rispondeva galantemente.

“adesso però devo andare… è stato un piacere rivederti, davvero…” – la salutò con la mano, mentre scortato dalla sua fedele compagna lasciava il locale

“royyy!! Ma come vai via? Dimmi almeno dove ti sei trasferito!! Lasciami il numero di casa… vuoi venire stasera alla festa di Kimmirol??”

Hawkeye la bloccò mentre tentava di aggrapparsi alla camicia del suo maggiore.

“mi dispiace ma queste sono informazioni riservate, ti prego di non insistere…”        –lo disse quasi con un’ombra di soddisfazione

“ciao…roy…” –si rassegnò infine

Chiudendosi la porta alle spalle si diressero verso il portone davanti al quale era parcheggiata la loro vettura.

“eh, si , al mio fascino nessuna donna può resistere…” –continuava a vantarsi il personaggio più importante dello Stato mentre la tenente gli dava corda.

Si fermarono ,poi, alla meta.

“ok, allora ti saluto tenente. Mi raccomando domani sii precisa, ci vediamo  alle 8 e un quarto…”

Fece per andarsene ma la ragazza, come previsto, lo seguì.

CONTINUA..........

                                                                                                           Newmoon

Ragazzi eccomi tornata con una nuova storia stavolta sul mio adorato Roy <3... ho parecchie idee in mente ma tutto dipende dal vostro gradimento, aspetto i vostri commenti ^__^