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Autore: pervertedsquirrel     19/07/2010    2 recensioni
Hermione è la perla più importante tra i mangiamorte di Voldemort, allevata per attuare il suo più grande piano. Ma quando il Signore Oscuro le assegna la sua più grande missione, essere amica col nemico giurato, Harry Potter, la ragazza non prevederà di innamorarsi perdutamente di lui. Tradotta dalla stupenda fanfic di perverted-squirrel. Traduttrice Giu1212hilary
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Harry/Hermione
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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L’esercito di Silente

Le lezioni andavano avanti da una settimana, quando Hermione incappò in ciò che pensò essere la cosa più sorprendente alla quale aveva mai testimoniato, e che aveva visto poche volte nella sua vita. Cominciò come un giorno normale; le lezioni le andavano bene, il cibo era mangiabile, e non aveva avuto altri spaventosi incontri con Draco, anche se non aveva ancora ammesso ciò che provava realmente - paura.

 

Si trovava nel bel mezzo della lezione di divinazione, mentre fissava la sua insegnante e si chiedeva come aveva fatto un uccello come lei ad ottenere un posto da insegnante in una classe come quella. Era evidente che le mancava il sangue da veggente che solitamente veniva richiesto per insegnare in una classe di Divinazione. Aveva considerato di abbandonarla, dopo che la professoressa le aveva predetto di essere attaccato da uno sciame di ippogrifi il mattino successivo a colazione. Onestamente, chi pensava di essere, quella donna? Ma scelse di rimanervi, per il bene della missione.

 

"Oggi ci concentreremo sull'arte della lettura dei tarocchi. Io stessa, sono a conoscenza del mestiere della scoperta delle carte da poco, almeno da due estati fa. Ora, per favore, prendete il Capitolo Sei nei vostri libri per fare riferimento alle vostre ultime letture. Useremo il metodo Celtico Pagano, come Diffusione Planetaria. Sarò in giro per osservare i vostri risultati. Forse potrebbe di nuovo apparirci la Scheda della Morte, quest'anno." Hermione avrebbe giurato che guardava nella sua direzione, ma respinse l'idea. La Professoressa Cooman era tutto tranne che un esperta di Divinazione.

 

Era seduta di fronte ad Harry, ancora una volta, mentre Ron aveva deciso di prendere il posto accanto a Dean Thomas, affermando di dover discutere qualcosa con lui. Hermione scoprì che Ron non era il miglior bugiardo, visto che lui e Dean sembravano concentrati sulla fumante sfera di cristallo più di ogni altro alunno. Non aveva idea di quale fascino ci fosse in ciò, era come se non avessero mai visto una palla di vetro contenente delle nebbie magiche, prima d’ora! Harry stava studiando l'immagine della Diffusione Planetaria che avrebbero dovuto utilizzare mentre allineava lentamente le carte da corrispondere, e Hermione sbuffò.

 

La sua testa scattò, "Che c’è?"

"Hai controllato se le carte sono dei vaioli magici o qualcosa del genere?" Chiese divertita.

 

Harry le diede appena uno sguardo e finì di sistemare le carte nella posizione corretta, ignorando le bestemmie che Hermione mormorava sotto il respiro. La guardò alzando un sopracciglio ed Hermione rotolò gli occhi, costringendolo a scoppiare in un sorriso.

 

"Penso che dovrei leggere prima te." Dichiarò lui.

 

Hermione annuì in risposta e lui ribaltò le carte, rivelando dettagliati disegni di simboli e persone che non conosceva. Inoltre sembrava fosse perplesso sulle carte, poiché raggiunse immediatamente il libro e fissò la punta settentrionale del tracciato a forma di stella. "Va bene, questa dovrebbe significare faccende di casa ... vediamo ..." Lesse una descrizione della carta, il Due di Spade, "Vi trovate in una situazione di stallo e non siete in grado di andare né avanti né indietro. Non è una situazione confortevole, ma uno stato di tregua armata. In base alle carte circostanti, il Due di Spade può significare che vi trovate in una situazione difficile, ma non siete disposti ad affrontare lo smistamento per paura di sconvolgere lo status quo-Beh, è strano."

 

Hermione sentì le mani sudare e cercò di asciugarle sotto la gonna, fuori dalla vista di Harry. Per la prima volta realizzò che la divinazione aveva effettivamente un senso, la leggeva come un libro aperto. "Sì, è…a dir poco errato. Questa lettura dei tarocchi è un ammasso di sciocchezze".

Harry annuì, simpatizzando con lei. "Forse dovremmo semplicemente passare a quella successiva ... materie e competenze."

 

"Puoi anche saltarla; non ho bisogno di una carta per dirmi in cosa vado bene." Rispose lei con disinvoltura.

Harry sorrise: "Stessa cosa per me." Guardò ancora una volta il libro, "Amore e relazioni, allora?"

Hermione alzò le spalle: “Certo, cosa c’è di male? L'inesistenza della mia vita amorosa non può essere né aiutata né rovinata."

 

Harry ridacchiò e studiò le carte per un momento prima di lanciarsi alla pagina corretta e di leggere ciò che vi era stampato, "La Torre – suona bene." Commentò, facendo ridacchiare Hermione. "La torre in questa carta rappresenta tutte le cose che sono state costruite intorno a te, la faccia esterna ti presenta il mondo. Non sei una danzatrice esotica e non lo hai mai detto a nessuno, giusto?"

 

Hermione gli diede un pugno alla spalla, arrossendo lievemente. "Continua a leggere, ignorante!"

 

Scosse la testa per spostare la frangia dal volto e continuò a leggere, "Indica che una scossa inaspettata o una catastrofe cambierà completamente la tua vita. Qualche iniziativa che hai preso in passato, comincerà ad avere conseguenze nefaste che non avresti mai immaginato. La torre che hai creato con tanta cura sarà distrutta, non importa ciò che fai - i tuoi piani e le ambizioni andranno in frantumi. Le torre si frantumerà e cadrà, perché si trattava di una struttura difettosa realizzata con materiali poveri di ambizioni sbagliate, falsi valori, e di orgoglio. Mentre le conseguenze di questa carta sono dolorose e non volute, al momento, avrai la forza di affrontare il fatto che stai ingannando te stessa e che vivi la vita su una falsa premessa. Ora, è necessario che ordini tra i rottami e che esamini sinceramente le tue motivazioni. Se tenti di erigere nuovamente la stessa torre dalle vecchie macerie, crollerà di nuovo."

 

I due rimasero in silenzio per un po', immergendosi nella lunga descrizione. Hermione pensò che in qualche modo, aveva senso - non attinente a lei, ovviamente, ma a qualcuno con emozioni contrastanti. La vera domanda era, perché in relazione al suo amore e alle relazioni? Aveva sperato in qualcosa di semplice, qualcosa come "Farai un sacco di sesso fino al giorno della tua morte." Perché Divinazione parlava sempre per enigmi?

"Beh, è stato ... ehm ..." Harry provò debolmente.

"Assolutamente inutile" finì Hermione. "Sinceramente, vorrei fare il tuo così la facciamo finita."

Harry le porse il libro, "Sii mia ospite".

Hermione rimescolò nuovamente le carte e le mise nelle loro precedenti posizioni, in modo notevolmente più veloce di quanto avesse fatto prima Harry. Sapeva che lei stava pensando questo e le fece giocosamente la linguaccia. Sorrise appena e capovolse le carte. “Saltiamo fama e successi per salvarci la briga di leggere un altro enigma." Lui annuì ed Hermione guardò la scheda prima di fare riferimento alla descrizione corrispondente nel libro. Era una foto di una donna avvolta in un abito bianco in un campo, in possesso di un piccolo falcetto, "Morte."

 

Harry socchiuse gli occhi in fessure molto piccole e il viso divenne una tonalità di rosa chiaro. Hermione lo guardò con apprensione prima che gridasse: "Ogni dannato anno!"

 

La sua esclamazione fu abbastanza forte da far girare la professoressa verso di loro e scrutare Harry attraverso gli occhiali ingranditi. "Qual’è il problema, caro?" Guardò le carte e vedendo il segno della morte mormorò a se stessa, "Sembra che il presagio della morte si trovi ancora una volta su di voi Mister Potter. E' stato un piacere insegnarti in questi ultimi cinque anni ..." sputò e tirò su col naso, tirando fuori un fazzoletto di carta da una tasca nella sua veste da zingara e soffiando. Si voltò e lasciò i due al loro tavolo, con il resto della classe che li fissava, non sapendo se ridere o commiserarlo.

 

"Harry?" chiese Hermione tentando, ponendo una mano riluttante sulla sua spalla e fingendo compassione.

Lui la guardò e sorrise: "Mi dispiace ... è un argomento delicato."

Hermione annuì e tolse la mano dalla spalla. "Prendila dal lato positivo, la lezione termina in-" La campanella suonò ed Harry si mise a ridere. "Ora", concluse seccamente.

 

I due raccolsero i libri e attesero Ron e Dean all'ingresso dell'aula. Si trovarono insieme in pochi istanti e i quattro si fecero strada giù per la scala a spirale e dalla botola in un comodo silenzio. Quando arrivarono in Sala Grande per il pranzo, Dean cominciò a parlare prendendo un posto di fronte a Hermione. "Allora, Harry, l'incontro per l’ ES è ancora valido per stasera?"

"Sì, subito dopo cena", rispose.

 

Dean annuì comprendendo e continuò a mangiare il suo pasto. Hermione, comunque, era completamente confusa e li guardò con fronte corrugata. "Cos’è l’ES?" chiese con curiosità.

Harry la guardò come se avesse appena capito, "Oh, è vero, non te l’ho ancora detto!"

"Ovviamente". Disse lei in tono esplicito.

 

"E' l'acronimo di Associazione Difesa, un club che abbiamo cominciato Ron ed io qualche anno fa dopo che... beh ..." Si spense. Si riprese e continuò: "Pratichiamo incantesimi difensivi, preparandoci per il futuro ... per gli eventi. Abbiamo persone di ogni casa che partecipano, dal terzo anno in su. Beh, ad eccezione dei Serpeverde."

 

Hermione era in stato di shock. Un club per prepararsi? Era abbastanza chiaro ciò che doveva fare adesso. Si preparavano davvero per la battaglia finale! Ma, dovendo tenere i pensieri per sé, rispose in quello che sperava fosse un tono interessato: "Sembra affascinante."

"Lo è!" esclamò Ron a fianco. "Harry ci insegna tutto ciò che abbiamo bisogno di sapere, anche Neville ha imparato a lanciare un incantesimo disarmante senza far spuntare gli occhi di qualcuno!
E’ dannatamente brillante!"

 

Harry arrossì ed Hermione sorrise educatamente. Doveva accedere a quel club. Potevano esserci informazioni estremamente preziose per il suo padrone e per i suoi tentativi apparentemente deboli di preparazione. "Allora, accettate nuovi membri?"

"Certo" disse Harry, ovviamente compiaciuto. "Sai già della riunione di oggi, ma ci incontriamo sempre il mercoledì e il venerdì alla stessa ora."

Hermione annuì, "Va bene, ci sarò."

"Fantastico".

 

Il resto della giornata trascorse lentamente, ma alla fine della cena, si ritrovò a correre per la sala comune dei Grifondoro, intenta ad incontrarsi con qualcuno per parlare dell’incontro. Harry non era stato molto preciso con le indicazioni, quindi Hermione pensò bene di accodarsi a qualcun altro per il momento. Poi, avrebbe potuto trovare la strada da sola e fare uso delle nuove conoscenze acquisite.

 

Trovò Ginny che poltriva su uno dei divani vicino al fuoco e la salutò dolcemente. Il viso di Ginny s’illuminò immediatamente mentre si alzava verso di lei. "Allora, ho sentito che anche tu alla riunione?"

Hermione annuì e Ginny strillò.
Dovette trattenersi dal coprire le orecchie al rumore acuto. Scherzi a parte, quella ragazza era stata cablata per fare del suo cervello una poltiglia? "Devi farlo per forza?" chiese, riferendosi al suo comportamento troppo terminato.

"Scusa, è la mia natura".
Disse con un'alzata di spalle. Guardando l'orologio, si alzò e si voltò verso Hermione. "Hai voglia di andarci insieme?"

 

"Certo." Rispose Hermione, un po' sollevata di non aver avuto bisogno di uno sconosciuto che la accompagnasse fino alla Stanza delle Necessità. Aveva letto della stanza nel Hogwarts, una storia, naturalmente - era stata progettata per abituarsi a chi passava davanti ad essa tre volte con un unico intento in mente. Il libro non specificava una posizione, ma in pochi minuti, Hermione non avrebbe avuto alcuna difficoltà nel trovare la via per la stanza.

 

Seguì Ginny facendosi strada attraverso Hogwarts a ritmo costante. Le due arrivarono in un corridoio del settimo piano, pochi minuti dopo, dove alcuni studenti stavano già entrando in una porta che Hermione non aveva mai visto in passato passeggiando in quella parte del castello. Questo deve essere l'ingresso, pensò Hermione, osservando l'ambiente per assicurarsi di ricordarlo. Era di fronte ad un arazzo che mostrava un uomo che sembrava stesse cercando di insegnare un balletto ad un gruppo di troll, uno spettacolo molto diverso da testimoniarle.

 

"Vieni, così possiamo entrare dalla porta!" proclamò Ginny afferrando il polso di Hermione e trascinandola dietro di sé verso la porta.

 

Raggiunsero la porta proprio quando qualcuno entrava e si trascinarono dietro di lui. Hermione rimase immediatamente senza parole quando entrò nella grande sala. Era riempita con grandi scaffali allineati alle pareti, cuscini lungo il pavimento, e quella che sembravano essere manichini per la pratica a forma di Mangiamorte. Hermione ridacchiò tra sé e sé in silenzio, ma si mise subito a tacere trovando un'altra interessante caratteristica nella stanza, un corkboard pieno di ritagli del Profeta e una rivista che non riconosceva. Andò alla lavagna e la osservò, ritenendo che ogni articolo avesse qualcosa a che fare con il suo padrone o con gli attacchi a cui aveva partecipato. Le inviò un brivido freddo lungo la schiena il sapere che si trovava in una stanza che utilizzata per la formazione di un esercito in grado di sconfiggere le persone come lei. Non lei, era molto più esperta di ogni studente in armatura, ma Mangiamorte come Codaliscia, o anche Malfoy.

 

"E' abbastanza inquietante, non è vero?" chiese una voce sognante accanto a lei. Hermione si girò e vide una ragazza che la guardava in modo strano. Aveva i capelli di un biondo sporco, che le arrivavano alla vita, arruffati da una parte, con sporgenti occhi grigio-argento che sembravano farla sorprendere, orecchini in ravanello, e una collana fatta di tappi di burrobirra. Sembrò notare l'espressione confusa di Hermione, perché disse: "Tutte quelle persone... andate. Tragico, davvero, come qualcuno possa fare una cosa del genere senza l'influenza di un Cannolo Balbuziente."

"I'm Luna Lovegood, and you're Hermione" she said in a matter-of-fact way.

"U-un cosa?" chiese Hermione sorpresa della strana frase.

"Fanno fare alle persone cose che non sono eticamente corrette. Cose come commettere omicidi o aiutare qualcuno ad usare il bagno." Rispose la ragazza, sempre con quel tono sognante.

"Già ..." rispose Hermione, non sapendo cosa altro dire.

"Io sono Luna Lovegood, e tu sei Hermione", disse come questione di fatto.

"Io-giusto, piacere di conoscerti" rispose Hermione, stendendo la mano per stringergliela. Ma invece di accettarla, Luna scelse di buttarle le braccia al collo e di darle uno sciolto abbraccio. Il suo primo pensiero fu di disgusto, prima di passare all’imbarazzo. Aveva appena incontrato questa ragazza e lei era già passata al contatto fisico. Accarezzò leggermente la schiena di Luna e si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo quando si allontanò, osservandola nuovamente.

 

"L’ho scritto io quell’articolo, sai." Disse, indicando un pezzo di carta che apparteneva alla rivista sconosciuta che Hermione aveva notato prima. "Mio padre mi ha permesso di fare un pezzo sulle precauzioni che Hogwarts sta prendendo per proteggere i suoi studenti, visto che vado qui. E' stata un'esperienza entusiasmante, sapendo che sarebbe stata pubblicata sulla stessa pagina del Ricciocorno schiattoso! Non li abbiamo messi noi anche se ... non so perché, sono creature estremamente affascinanti. Forse dovrei andare a chiedere ad Harry. "

 

E con questo, se ne andò. Hermione la osservò. Pensò che dopo Ginny, Hogwarts non avrebbe potuto riprodurre una versione più strana di genere femminile. Luna Lovegood aveva definitivamente dimostrato il suo sbaglio.

 

Hermione si volse per scrutare le librerie che si era dapprima impossessate della sua attenzione quando sentì la voce sonora di Harry dal centro della stanza. "Va bene, riunitevi tutti qui intorno!" Hermione, insieme al resto degli occupanti della stanza (un bel po', fu costretta ad ammettere) si riunirono intorno a lui. Harry sorrise alla folla e continuò con voce sicura: "Oggi, essendo il primo incontro dell'anno, potremo iniziare a praticare gli usi dell’incantesimo Dissolvente. Vorrei che a praticaste l’incantesimo con un partner. Sembra facile, ma ci sono molti modi in cui si può rivelare, quindi, cominciate la pratica ed io sarò in giro se avete bisogno di aiuto."

 

Gli studenti si dispersero e si accoppiarono in modo rapido, e Luna rimase l'unica. Hermione gemette quando la ragazza le si avvicinò con un sorriso. Forzò un sorriso in risposta e si lasciò condurre verso un punto dal camino. Luna borbottò l'incantesimo in silenzio toccandosi leggermente la testa con la bacchetta e cominciando a sparire dalla vista di Hermione.

"Ha funzionato?" udì chiedere dalla voce di Luna.

"Sì" disse Hermione, "Non riesco a vederti per niente."

"Eccellente", rispose, "Mi sento come se fosse appena caduta una cascata di succo di zucca lungo la schiena."

Hermione non poté fare a meno di ridere al commento. Pochi istanti dopo, Luna riapparve davanti a lei e fece un piccolo salto, pensando di non trovarsi a nemmeno un piede dall’altra. La ragazza sorrise, "E’ il tuo turno"

 

Hermione annuì ed eseguì l’incantesimo su se stessa. Non percepì la sensazione che le aveva descritto Luna, ma sentì un formicolio che le andava dalla testa ai piedi. Luna guardò acutamente verso di lei e capì che non aveva avuto successo. Hermione si maledisse, arrabbiata per non aver potuto eseguire un semplice incantesimo Dissolvente. Aveva letto dell’incantesimo, ma non l’aveva mai eseguito. I Mangiamorte non erano necessariamente noti per essere poco appariscenti nei loro attacchi.

 

"Sei ... arancione." Affermò Luna.

"Arancione?" chiese stupita, "Come diavolo ho fatto a diventare arancione?"

Luna si strinse nelle spalle, “Forse dovremmo chiedere a Harry."

 

Hermione scosse la testa: "No, non è-" Ma Luna aveva già chiesto ad Harry di venire lì. Hermione sentì bruciare il viso dall’imbarazzo quando si rese conto del suo aspetto. Si aspettò un commento sarcastico, o forse una grassa risata. La sorprese borbottando un incantesimo e provocando una sensazione di calore che si riversò sul suo corpo.

"Hai mai praticato quest’incantesimo prima?"

"No" rispose lei onestamente.

 

Sorrise e si posizionò di fronte a lei, "E' abbastanza semplice, tutto ciò che devi fare è pronunciare l’incantesimo e rilassare il corpo." Hermione annuì e provò nuovamente l’incantesimo, ma sentì la stessa sensazione di formicolio su di lei e gemette. Harry strinse le labbra e mormorò lo stesso incantesimo che aveva fatto prima. "Non ti stai rilassando. Devi liberare la mente, scioglierti, e... essere solo te stessa."

 

Hermione chiuse gli occhi, cercando di eliminare la mente da tutto tranne che dall’incantesimo, recitandolo prima di alzare la bacchetta in testa ed esprimerlo. Sentì come se un uovo le si fosse rotto in testa e sorrise al nuovo sentimento. Vide Harry sorriderle e non poté fare a meno di esclamare: "Ci sono riuscita!"

Non sapeva cosa l’avesse spinta a fare la prossima mossa, ma corse fino ad Harry e gli diede un abbraccio. Non si aspettava certo che un invisibile Hermione venisse ad abbracciarlo, così caddero entrambi a terra quando lei gli saltò sopra. Entrambi si lasciarono sfuggire un suono d'impatto e si misero a ridere, a disagio.

"Mi dispiace tanto!" Sbottò lei.

"E’ tutto apposto", disse con leggerezza, "Bè, se questo non è un déjà vu, non so cosa sia."

Hermione arrossì, "Scusa."

"Va tutto bene. Inoltre, tutti gli altri staranno guardando pensando che sia caduto senza un motivo apparente e che stia parlando con me stesso". Disse chiaramente divertito.

"Ma, l’avrai fatto molte volte con loro, visto che nessuno viene qui per chiederti se stai bene."

"Beh, la metà sono davvero invisibili, è facile per loro, e l'altra metà c’è abituata." disse, sorridendo di nuovo.

Un silenzio imbarazzante cadde fra di loro e in quel momento realizzarono la posizione nella quale si trovavano. Hermione disse un’incantesimo per sciogliere l’altro, cercando di fare del suo meglio per raffreddare la pelle calda. Non aveva mai provato agitazione nel trovarsi sopra un ragazzo prima d’ora, soprattutto in una situazione compromettente come quella. Normalmente, avrebbe mantenuto il controllo, senza provare bruciore nello stare su un ragazzo; ma si sentiva davvero scottare.

 

Harry le sparò un sorriso come per dire: "Non ti preoccupare" e lei annuì. Se ne andò per aiutare per un altro gruppo di studenti dall'altra parte della stanza e lei lo guardò mentre andava via. Quando si rese conto che la sua linea visiva non inquadrava più la schiena, ma qualcosa più in basso, sbatté rapidamente le palpebre e si voltò per vedere che Luna stava in piedi dietro di lei ancora una volta. Rimase senza fiato per la sorpresa e cercò di calmare la corsa del battito al cuore con una mano sul petto. Luna sembrò essere a conoscenza di quanto l’avesse spaventata, perché sorrise pigramente.

"E’ un fantastico maestro, non credi?" le chiese conversando.

Hermione guardò da sopra la spalla per vedere Harry aiutare un altro studente nel recitare l’incantesimo Dissolvente e poi accarezzargli la schiena con la mano, congratulandosi. "Sì" disse, vedendolo sorridere, "Lo è."

"E' una specie di shock, davvero." Disse Luna, cogliendo di sorpresa Hermione e facendola voltare verso di lei: "Non aveva questa fiducia; sempre con la testa tra le nuvole, sembrava che le persone lo guardassero come se fosse associato a qualcuno che bruciasse spontaneamente. Ma poi è cambiato dopo il nostro quarto anno e ha iniziato l'Associazione Difesa. Un nome abbastanza strano, se te lo chiedi, perché non facciamo molto per imparare a difenderci."

"E allora perché avete stabilito quel nome?" chiese
Hermione incuriosita.

"L’ha suggerito la vecchia ragazza di Harry, Cho – una svampita, se vuoi il mio parere, e in confronto agli altri era il nome migliore." Rispose semplicemente. "Ricordo ancora la prima volta che Silente ne sentì parlare; scherzò dicendo che sembrava la formazione di un esercito di maghi." Hermione ridacchiò. Pensò che il preside avrebbe reagito in quella maniera ad una cosa simile. "Se ci pensi, Harry ha veramente messo in base le sue idee."

"Beh, perché non lo chiamate semplicemente Esercito di Silente, allora? Suggerì Hermione alla leggera.

Luna la guardò con occhi spalancati.
Beh, più ampi del solito. "E’ una buona idea! Comincerò ad utilizzare anche questo."

Hermione sorrise alla ragazza. Scorse un altro sguardo intorno alla stanza, osservando tutte le persone all’interno. Sembravano tutti divertirsi, imparando molto dagli insegnamenti di Harry. Il modo in cui si sosteneva i suoi ideali mentre insegnava era... davvero notevole, avrebbe dovuto ammetterlo. Non pensava che fosse possibile per una persona di così giovane età, con un destino oscuro sospeso in testa, sostenersi così bene. Naturalmente, lui non sapeva che questo sarebbe stato il suo ultimo anno, forse lo sospettava, ma non poteva saperlo. Forse ... forse avrebbe dovuto evitare di raccontare al Signore Oscuro del suo club di difesa, vedere fin dove potevano davvero arrivare quei ragazzi, prima di dichiarare pericolo. Sembrava logico. Chi avrebbe potuto pensare che un gruppo di ragazzi aveva la possibilità di fronteggiare un duello contro una alta formazione di Mangiamorte? Sembrava tutto assurdo e probabilmente non significava nulla per il Signore Oscuro, forse l’avrebbe indotto a ridacchiare della loro cattiva istruzione.

 

Si voltò verso di Luna che guardava nel vuoto. Hermione non pensava che l’avesse notato, finché non intervenne: "Sai, se il nargilli non ti avessero spinto su di Harry, avrei pensato che l’avessi buttato a terra. E’ stato molto divertente vedervi in quel modo, mi ha fatto pensare ... comunqe, Ginny non è la sua anima gemella."

 

Luna si avvicinò ad alcuni studenti che giocavano a Nascondino utilizzando le nuove padronanze dell’incantesimo Dissolvente, lasciando senza parole Hermione. Che cosa aveva voluto dire?

Finalmente è arrivata l'estate e ho potuto riprendere in mano la traduzione :) Spero che vi piaccia e non vi scontenti XD Ringrazio Ginny13, misspopolare e Xazy per i loro bei commenti e i complimenti, continuerò a postare presto. Ho pochissimo tempo, al prossimo capitolo che verrà postato su un altro account, si spera :) Vi consiglio vivamente di ascoltare questa track mentre leggete, su consiglio della nostra infallibile scrittrice: "Witwicky by Steve Jablonsky"

  
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