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Autore: NonSense    19/07/2010    2 recensioni
- E adesso qual è il problema? Volevi il biberon, no? Te l'ho dato. Che cosa vuoi di più? - gli chiese implorante - Vuoi che mi metta in ginocchio a chiederti perdono? No, questo non lo faccio. E' fuori discussione. Ma farò qualsiasi altra cosa. Qualsiasi. -
Erano questi i momenti in cui lo sopportava ancora meno del solito.
Piangeva sempre. E quando cominciava non la finiva più.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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At Home With Sasuke.

Il bimbo piccolo stava sdraiato sull'ovetto messo sopra il tavolo, cercando di dire qualcosa di vagamente comprensibile, ma che il fratello maggiore sembrava bellamente ignorare.
- Che cosa vuoi ancora? - gli chiese Itachi, esasperato dal suo ennesimo lamento.
Scosse la testa e si alzò dalla sedia per osservare meglio il fratello minore.
Fece tutto il giro del tavolo per guardare con attenzione quel coso, perché quello non era suo fratello, su questo poteva anche giuraci, cercando di capire che cosa volesse e arrivando alla conclusione che forse, ma non era del tutto sicuro di questo, aveva un po' di fame.
Quindi con una smorfia sul viso salì sulla sedia e successivamente anche sopra il tavolo, brandendo un biberon in mano.
- Vuoi questo, vero? - lo minacciò e, quando Sasuke cominciò a sorridere e a volgere le mani verso di lui, ebbe la conferma che la sua deduzione fosse esatta.
- Beh, scordatelo! Così la prossima volta, prima di metterti a piangere alle due di notte, ci pensi due volte. - gli urlò, mettendo le mani sui fianchi.
Prima o poi sarebbe impazzito a causa sua.
All'inizio, quando sua madre lo aveva portato a casa per la prima volta, aveva pensato che fosse un qualche tipo di alieno.
E così aveva cominciato ad analizzarlo, arrivando alla conclusione che, nonostante la quantità immensa di bava che lasciava su qualsiasi cosa gli capitasse in mano e non, il fisico cicciottello, un po' troppo a suo avviso, e il suo parlare una lingua incomprensibile, forse poteva leggerissimamente appartenere alla razza umana.
Ma la cosa che lo lasciava più perplesso era il fatto che mettesse in bocca e cominciasse a mangiucchiare qualsiasi cosa gli si parasse davanti e così lui, avvisato dal suo lato previdente, gli era rimasto debitamente alla larga per evitare di essere mangiato per alcuni mesi.
Sasuke abbassò le mani e, mentre il suo sorriso via via scompariva per lasciare lo spazio ad un tremolante labbro inferiore, gli occhi cominciarono a riempirsi di lacrime.
Allarme rosso.
Sasuke stava per mettersi a piangere.
- E va bene. Scusami. Te lo do il biberon, basta che non frigni come fai di solito. - gli disse avvicinandogli il biberon con un'espressione di terrore sul viso, sperando che il bimbo sporgesse nuovamente le mani nella sua direzione per prenderlo e cominciare a berlo.
E tacere, finalmente!
Ma Sasuke, con grande orrore di Itachi, non fece nessuna delle due cose.
- E adesso qual è il problema? Volevi il biberon, no? Te l'ho dato. Che cosa vuoi di più? - gli chiese implorante - Vuoi che mi metta in ginocchio a chiederti perdono? No, questo non lo faccio. E' fuori discussione. Ma farò qualsiasi altra cosa. Qualsiasi. -
Erano questi i momenti in cui lo sopportava ancora meno del solito.
Piangeva sempre. E quando cominciava non la finiva più.
La prima volta che l'aveva sentito piangere, cioè la prima notte che Sasuke aveva passato in casa, lui era entrato nella stanza dei suoi genitori dichiarando con un tono tra il serio e l'irritato:
- Io quel coso non lo voglio più. Riportatelo da dove l'avete preso perché è difettoso. Ma se proprio non potete, cambiatelo con un altro. -
- Ma tesoro, non possiamo. - gli aveva spiegato la madre seduta sul letto e intenta ad allattare il piccolo.
Il padre invece, aveva sbuffato e si era voltato nella parte opposta, cercando di chiudere occhio.
- L'avete preso senza garanzia? - aveva domandato sconvolto, scuotendo la testa.
Ma non sentendosi rispondere, l'avevano sicuramente preso senza garanzia e si erano fatti fregare come due allocchi, il bambino era ritornato nella propria stanza sconfortato.
Ma come aveva fatto a farsi convincere dai suoi genitori a tenerlo mentre loro erano via?
Era stato in qualche modo fregato. Sì, doveva essere per forza così.
- Ti darò qualsiasi cosa tu voglia, seriamente. - continuò Itachi, cominciando a rilassarsi e sperando che il piccolo facesse altrettanto.
Se prima si era messo a piangere era perché lui gli aveva gridato addosso adesso invece, se lui si rilassava magari Sasuke avrebbe fatto lo stesso.
Il suo ragionamento filava liscio come l'olio.
Il bambino, con grande sollievo e fortuna di Itachi, sembrò smettere di piangere e cominciò ad allungare le mani nella sua direzione, ma quando il fratello maggiore gli porse il biberon, lui lo rifiutò.
Ma allora che cosa voleva?
- Scordatelo! Io non ti prendo in braccio. - dichiarò autoritario.
Doveva trovare una soluzione a quel pasticcio e forse l'aveva anche trovata.

- Itachi, ma che è successo? - gli domandò Mikoto.
La cucina era in uno stato a dir poco disastroso; c'erano cibo e bevande rovesciate dovunque.
- E' tutta colpa di Sasuke. - affermò annuendo Itachi, indicando con l'indice il bambino, o almeno quello che si riusciva a vedere di lui, sdraiato sull'ovetto e completamente imbrattato di cibo di qualsiasi genere.

Note dell'autrice.
Corretta e modificata XD
Avete capito che cos'ha fatto Itachi?XDD
Comunque questa fanfiction mi è venuta in mente verso mezzanotte e quindi non dovete farci tanto casoXDD.
Ringrazio tutti quelli che la leggeranno e recensiranno^^.
  
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