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Autore: Sidney_    19/07/2010    0 recensioni
Niky è incuriosita da questo strano sogno ricorrente, cosa vorrà mai dire? Nel frattempo spunta lui, bello e misterioso, che porta con se molti segreti. Niky, Tiko e Lula si trovano ad affrontare una situazione piuttosto strana, tra il liceo e i ragazzi e tutti i problemi che un adolescenza comporta. Una storia che spero vi intrigherà! Buona lettura :)
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non aspettavo altro che la fine di quell incubo...
non mi rendo mai conto che sto sognando, restando in agonia tutta la notte.

Ero in una radura innevata, immensa, avvolta in un tutù completamente nero.

Il cielo era color pece, neanche l’ombra della luna. Correvo in cerca di qualcosa, ma in realtà neanche io sapevo cosa. Il freddo mi scorreva nelle vene, il vento mi percuoteva fino all’ultimo centimetro di pelle. All’improvviso un lampo di luce mi travolse, ma non mi portò nulla di nuovo, vagavo ancora in cerca dell’ignoto. Ve ne fu un altro, meno potente che mi portò a una visione più ampia del luogo in cui mi trovavo. All’improvviso la visuale cambiò, mi trovavo in una spiaggia, sempre deserta. Da lontano vidi una luce, che pian piano prese le sembianze di qualcuno che…

Fortunatamente lascio sempre il computer acceso così da farmi svegliare dalle mie amiche appena lo fanno loro, così la mia Tiko alle sette punto zero due spedì un trillo in tempo reale che mi fece sussultare e, al mio solito, cadere giù dal letto. Ovviamente tutte e due le mie crostine, Lula e Tiko, assistettero al mio goffo tonfo dalla web. < primo giorno di una nuova vita?>>. Panico. Eccome se l’avevo scordato! Ero stata troppo presa dai sogni angusti da dimenticare il giorno più importante di una matricola liceale. Il primo giorno. Altro momento di panico. Che diavolo avrei messo??<>chiesi ancora non del tutto sveglia,<>. Tiko, adorava i mostriciattoli.<>, il mio tono di voce suonava a dir poco allarmato,<> ,fu la mia risposta certo, e come potrebbe non pensarlo!

Il giorno degli esami delle medie mi sono venuti a prendere fino a casa che io ancora dormivo; e al compleanno di mia cugina, l’anno passato le ho preparato una festa a sorpresa  due giorni in anticipo! Lula richiamò nuovamente la mia attenzioneTiko mi riportò alla realtà un po’ più bruscamente. urlai. Anche questo era un mio difetto:l’orario. In genere sono sempre in ritardo. Tuttavia stava iniziando un nuovo anno e io ero in ritardo, in ritardo per il Liceo. Ancora scossa da quello strano sogno, diedi appuntamento alle mie amiche sotto casa mia e spensi il computer con la promessa che avrei fatto presto. Incominciai a prepararmi con gesti meccanici, assorta nei miei pensieri. Che forma avrebbe preso quel lampo di luce se non mi fossi svegliata? Cercavo di ricordare se in quel periodo avessi incontrato qualcuno di speciale o se avessi visto qualcosa che mi avesse fatto impressione, ma niente, vuoto nella mia memoria. In genere se qualcosa cattura in modo particolare la mia attenzione me la ricordo, ma niente. Scesi giù in cucina a fare colazione.          

Papà stava bevendo il caffè e mentre leggeva il giornale seduto sul divanetto, la mamma stava preparando il latte, per me. dissi senza troppo entusiasmo, . Papà era avvocato, da piccola ricordo che facevamo molte cose insieme, ma poi ho cominciato a fare la difficile e stare per i fatti miei. La mamma insegnava, alle medie, ma non ha mai voluto che io andassi nella sua scuola, non voleva farmi passare per la raccomandata, ed io ero assenziente a non avere la mamma fra i piedi anche a scuola così, almeno lì, avrei potuto fare quello che volevo. La mia famiglia segue un certo rigore, ed io sono stata sempre, per così dire, la “ribelle” della famiglia Curter e, probabilmente per questo, la più adorabile. Presi la mia solita tazza di latte e mi diressi verso l’uscita dopo aver salutato distrattamente i miei genitori.  Neanche il tempo di uscire dalla cucina che qualcuno, e sapevo esattamente chi , suonò il campanello. Aprii la porta e le mie due migliori amiche mi saltarono addosso. Erano quasi due giorni che non ci vedevamo!, fu tutto quello che riuscii a dire, soffocata. Ci avviammo verso la nostra nuova scuola facendo previsioni su lezioni, insegnanti, ragazzi e quant' altro. la “P”?> chiese Lula ironicamente, , ridemmo all’unisono e continuammo così per tutta il tempo, ipotizzando le più stravaganti situazioni in un normale liceo americano.
  
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