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Autore: Kikka96    19/07/2010    3 recensioni
Un triangolo amoroso che non perdona.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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OH Alcuni dei personaggi presenti sono di invezione di J.K.Rowling, che ne detiene tutti i diritti.
E' un passatempo non a scopo di lucro.

Autore/autrice: Kikka96

Personaggi: Draco Malfoy, Catherine Nightfall, Nihil Memoriae

Rating: Giallo-Arancionato

Età personaggi: Diciasette anni, ultimo anno ad Hogwarts, è Novembre circa

Ambientazione capitolo:
Lago Nero

La contessa del Devonshire, difficile da descrivere, anche perchè, essendo Metamorphomagus, cambia per vezzo aspetto, causa la sua indole capricciosa e voluttuosa.
Oggi gli occhi sono scurissimi, quasi neri, i capelli, invece, sono neri e mossi, arrivano leggermente sotto le spalle.
I passi sono lenti e controllati sopra la morbida erba ricoperta di brina di quel mattino, e portano la Corvonero vicino ad una quercia. Sul Lago Nero aleggia una fitta foschia, che rende l'atmosfera tenebrosa e al contempo affascinante.
Dietro di lei, a sua insaputa, cammina lentamente Nihil. I suoi capelli neri a spazzola sono spettinati, e gli occhi verdi sono puntati sulla ragazza che ha davanti.
Catherine appoggia la schiena alla corteccia nodosa della quercia presso la riva della tana della pericolosa piovra.
Socchiude gli occhi, la bella Metamorphomagus. La sua è una bellezza mistica, quasi soprannaturale.
Ora tiene le braccia unite dietro la schiena.
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Catherine sente quel soprannome con cui solo Lui può chiamarla, ma lo ignora, le sopracciglia si corrugano leggermente sopra gli occhi chiusi. Sospira.
Senza che lei se ne accorga, o che se ne voglia accorgere, Nihil le arriva davanti, fino a che l'unica barriera che li divide non è un sottile filo d'aria di pochi millimetri, e i loro respiri si mescolano.
Catherine geme leggermente prima che le loro labbra si uniscano, e Nihil con foga cinge il collo di lei e con le mani le tiene la nuca, facendole affondare nei morbidissimi capelli.
Catherine sposta le sue esili braccia pallide intorno alla vita di lui.
Molto meglio che stupidi e banali parole per risolvere le cose, un bacio appassionato o qualcosa di più seppellisce il passato.
Catherine cinge con le gambe fasciate da jeans i finchi di lui, che la stringe, per poi posarla sulla morbida erba scura, e piazzarsi sopra di lei.
Si riuniscono, questa volta con più foga, in un bacio che spinge le labbra ad aprirsi.
La Corvonero solleva la maglietta di lui e sfiora con le sue lunga e affusolate dita da pianista gli adominali e i pettorali scolpiti e abbronzati del Tassorosso.
Lui, con la mano con cui non si appoggia nel terreno accanto al corpo di lei, le accarezza il viso, mentre il suo bacio scivola dalla bocca cremisi di lei al suo candido collo.
Questo provoca un altro gemito dalla bocca morbida di Catherine.

Dalla nebbiolina spunta una figura nota, i capelli platino scompigliati dal piacevole venticello, gli occhi grigi puntati sul Lago Nero.
Eh sì, c'è colei che sta cercando, ma con la persona sbagliata.
Dovrebbe esserci lui al posto di quello schifoso Mezzosangue, che evidentemente ha stregato la sua Corvonero.
Lo sguardo di ghiaccio di lui si posa sulle guglie della scuola, là, accanto alla torre di Astronomia, si era unito a lei, prima che arrivasse quello schifoso Tassorosso. Afferra per un momento quel consistente e passionevole ricordo, dolce e pungente allo stesso tempo.
Una forza invisibile ma opprimente, quella che spinge il Serpeverde a chinarsi a terra, e annegare nei singhiozzi, ma non lo fa.
Lui, un Principe indomabile, sfuggevole, anche quando c'erano milioni di ragazze ai suoi piedi, Lui, si innamora dell'unica che non gli sbava dietro, l'unica alla sua altezza, con le sue stesse capacità.
E' perchè la ama, che non fà nulla, ma sta lì, appoggiato ad un albero, nascosto alla vista di Loro, con i pugni stretti, pensando di poter essere lui, a saggiare ogni lembo della sua pallida pelle, a poter prendersi la carne che per prima era stata sua, a poter toccare la filigrana magica dei suoi capelli.
Una lacrima d'argento scende su quelle guancie mai rosse, immortali nella loro sacra perfezione, ad ogni gemito di lei.

Ringraziamenti e angolino dell'autrice.
E' da almeno un anno che non scrivo più una FF, nemmeno una piccola §One-Shot come questa, nada. Per questo mi scuso con tutti >.<

Cosa succederebbe se Draco Malfoy vedesse i suoi sogni sgretolarsi sotto il corpo di un altro? La sua bramosia e possessività annientati dall'amore che prova.

Ok, questa fanfic è frutto di dipendenza grave da Florin *-* Vorrei innanzitutto ringraziare tutto il Popolo di questa magica Land che ho volontariamente mischiato ai paralleli momenti in cui il nostro Malfoyuccio cresce, il quale, dopo aver avidamente divorato la sua passione, si ritrova in mano un mucchio di cenere e ricordi. Ho voluto aprire questa sorta di "strappo temporale" per raccontare la struggevole realtà che domina Draco, e la sua malinconia.
Poooi, ringrazio la mia gemellina Kara96 (andate a leggere le sue Stupendose FF), Bea e Asia, le amiche inseparabili che ci saranno sempre, nonostante io sia lontana.
Ho scritto questa FF come "addio". Anzi, no. Scusate, non so nemmeno io perchè l'ho scritta. Mi è venuta pure un po' erotica °-° Il che non è da me, quindi sto proprio impazzendo, perdonatemi..
Ok, adesso taccio o i commenti sono più lunghi della FF ò_ò
Addiò!
Vi amò profondamentè!
Micky o Kikka96 o Comevipareavoi.

  
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