...FAVOLE...
In
tutto questo tempo
ci stavamo aspettando a vicenda.
In
tutto questo tempo,
io stavo aspettando te.
Per
un solo sbaglio ci
siamo allontanati.
Per
una parola
sbagliata, ci siamo lasciati.
Lo
sapevamo: l’amore
non può essere tutto rosa e fiori.
Eppure
al primo
ostacolo siamo scappati. Da noi.
Un
giorno mi
dissi: “Le favole, sono deprimenti e banali”.
Ed io ti risposi:
“La penserai diversamente
quando farai parte della tua, di favola.”
Quel giorno tra
di noi cambiò tutto.
La nostra favola
ebbe inizio da lì,
da quei discorsi senza senso, senza ne capo ne coda.
Come abbiamo
fatto a perderci di
vista? A prendere strade diverse?
Come abbiamo
potuto lasciare
incompleta la nostra storia?
Perché
abbiamo avuto così paura di
esporre i nostri sentimenti?
Chi ci ha
impedito di amarci?
Ho sbagliato,
hai sbagliato. Abbiamo sbagliato
entrambi…
Ma non voglio
perderti…
Edward lesse
quelle poche righe una decina di volte.
Era stupito,
meravigliato, certamente non si sarebbe mai aspettato una lettera da
parte sua.
Non dopo un
anno.
Un anno di
continui litigi e silenzi da parte di entrambi.
Nel suo viso
scese una lacrima silenziosa: aspettava da tanto questo momento, ma
adesso era
troppo tardi per tornare indietro, da lei.
Informiamo alla
gentile clientela che
il volo delle 9:30 per Vancouver sta per decollare. Preghiamo, per
tanto, di avvicinarsi
al gate per l’imbarco.
Il volo era
prossimo al decollo. Stava partendo per una nuova vita, una vita senza
la sua presenza costante. Senza
sofferenza.
Ma si
può
scappare dal proprio destino?
A pochi
metri di distanza, dal posto in cui si trovava Edward, una figura si
nascose
dietro la folla aspettando un segnale per poter fare la propria mossa.
E proprio in
quel momento Alice, seduta accanto a suo fratello, gesticolo in modo
incomprensibile. Il segnale.
<un
consiglio da sorella? Va da lei e baciala!> disse euforica.
Lei sapeva
tutto, era a conoscenza dell’ingegnoso piano di Bella. E fu
onorata di poterla aiutare
in qualche modo.
Edward la
guardò incredulo. Aveva sempre pensato di avere una sorella
fuori di testa, ma
di certo non immaginava che lei potesse superare tutti i livelli di
pazzia!
<Alice,
tu vedi troppi film.> rispose nervoso.
Si
alzò
velocemente, prendendo i bagagli.
<tu
dici?>
Si
girò
verso la sorella stancamente, non aveva proprio voglia di litigare in
quel
momento, ma la rabbia lo stava assalendo. Notò il suo
sguardo sbarazzino e la
sua mano indicare qualcosa.
Si
girò
velocemente verso la parte indicata, con il cuore a mille…
La vide, a
pochi metri di distanza da lui.
Era bellissima,
i capelli le ricadevano fino alle spalle incorniciando il suo viso a
cuore.
Edward
rimase bloccato da quella visione paradisiaca. Per quanto la vedesse
tutti i
giorni, non riusciva ad abituarsi alla sua bellezza.
Lei si
avvicinò titubante: aveva paura di un suo rifiuto. Ad ogni
modo si era
ripromessa che avrebbe fatto di tutto per non farlo andare via,
così con più
decisione si pose a pochissima distanza da lui.
<credi
che ci sarà un lieto fine?> domandò
speranzosa.
Lui la
guardò ancora per un istante, metabolizzando gli avvenimenti
che li avevano
portati fino a questo punto.
Abbassò
lo
sguardo increspando le labbra in una piccola smorfia…
<da
quanto so, le favole finisco sempre con un lieto fine.> rispose
alzando il
viso e guardandola intensamente.
…non
poteva
credere che alla fine, lei avesse sempre avuto ragione.
Quando si
è protagonisti di una
favola, nessuna cosa sarà più considerata banale.