Anime & Manga > Nana
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Autore: NarakuNoHana    20/07/2010    1 recensioni
"Pensare di vivere nella realtà.. ma avere anche il sospetto di vivere come in un sogno.. Secondo te è possibile?" Nana e Ren, un amore etetrno, un legame che non si può spezzare. Ma a quale prezzo?
Genere: Malinconico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nana Osaki, Ren Honjo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Nana..
Ren è morto.”

Parole secche quelle pronunciate da Yasu. Parole di chi non crede a quello che sta dicendo. Di chi non sa come riferire un avvenimento così sconvolgente. Di chi non vuole ferire, ma sa che deve farlo.
Parole che Nana sentì, assimilò, ma non comprese. Non le voleva comprendere. Non le poteva comprendere. Felice, fino a un attimo prima, perché avrebbe avuto accanto la sua Hachiko per il suo ventunesimo compleanno, perché l’avrebbe festeggiato con tutti i suoi amici. E perché era sicura che Ren si sarebbe fatto vivo senza avvisare, come faceva sempre, con un bellissimo regalo, fumando una Black Stone e circondandola in un abbraccio senza fine.
Parole che Nana sentì, assimilò, ma non comprese. E che in quell’istante congelarono per lei il tempo.

Da lì, un susseguirsi di luce e buio. Il flash dei fotografi, implacabili e assetati dello scoop del suo dolore, che la circondò non appena scesa dal taxi. Il buio e il calore delle braccia di Yasu, che le proteggevano il viso dalle fotografie e la tenevano stretta a sé, non la lasciavano cadere. La luce fredda e accecante dell’obitorio, dove su un lettino riposava il suo Ren, coperto da un lenzuolo bianco che lasciava scoperte solo le mani, miracolosamente illese. E il buio completo da cui si lasciò avvolgere quando la sera le portarono il regalo di Ren, trovato nella custodia della sua chitarra. Un buio che la avvolse non appena si lasciò cadere sul divano della stanza, quasi non udendo i singhiozzi di Hachiko, che si sentiva in quel momento così piccola e impotente.

“Mamma!”

Una voce nel buio, che si sovrappose per un istante al pianto di Hachi.

“Mamma!”

Nana corrugò la fronte, scosse la testa, voleva solo restare avvolta nel suo buio.

“MAMMA!”

Nana aprì gli occhi di scatto.
Davanti a lei c’era una bambina che le sorrideva, con la testa appena piegata e un sorrisetto ironico.
“ Sei sempre la solita mamma, non ti svegliamo nemmeno con una cannonata. Non è vero papà?” E corse via, uscendo dalla visuale di Nana che era ancora sdraiata.
“Hai ragione tesoro. Forse perché la mamma la posso svegliare solo io con un bacio.”
Una voce profonda e calda. Una risata inconfondibile. E un aroma dolciastro che si diffuse nella stanza e che solo una marca di sigarette poteva emanare.
Nana spalancò gli occhi e si mise a sedere di scatto, girandosi verso la voce.
Il suo Ren era appoggiato alla porta di questa stanza sconosciuta, totalmente diversa da quella in cui si trovava fino a un istante prima con Hachiko. I pantaloni logorati, la sigaretta in bocca e quel sorriso. Era Ren. Ed era davanti a lei.

“Cosa ci fai qui?” furono le uniche parole che Nana riuscì a pronunciare, con voce tremante.
“Hai ragione, avrei dovuto avvisarti che tornavo prima. Sai, Reira ha avuto un problema alle corde vocali dopo il concerto a Osaka e per non peggiorarlo abbiamo deciso di rimandare l’ultima tappa a Tokyo.”
Sbuffando Ren si buttò sul letto accanto a Nana, che continuava a fissarlo incapace di proferire parola. Davanti al suo silenzio Ren piegò un po’ la testa, sorrise e le disse: “ Non sei contenta che sia tornato?” E protese un braccio verso di lei, per accarezzarla.
Nana era come paralizzata. Quando la mano di Ren si posò sui suoi capelli e ne avvertì il calore le vennero le lacrime agli occhi: era calda, era viva, e lui era davvero il suo Ren, lì con lei.
“Sei tornato..” sussurrò, e si gettò su di lui nascondendo le lacrime che ormai le scendevano a fiotti dal viso.
“Hei, cosa ti prende? Non starai piangendo dalla gioia di rivedermi.. Quando mai l’hai fatto?” disse Ren ridendo e continuando ad accarezzarle la testa.
A quelle parole Nana ebbe un moto d’orgoglio e pur non capendo ancora cosa fosse successo e dove si trovasse si ritirò dall’abbraccio di Ren e assunse la sua solita espressione altera e rigida con cui nascondeva le sue reali emozioni. Lei non mostrava mai davvero cosa provava, ma Ren era l’unico che riusciva davvero a leggerle dentro, l’unico a cui non poteva mai nemmeno volendo nascondere nulla. E infatti anche adesso la stava guardando divertito, appoggiato sul gomito e con in mano la sua Black Stone ancora accesa.
“Beh, mentre ti riprendi dallo shock vado a fare una doccia, ma poi ricordati che ti voglio tutta per me.” Dopo averle sussurrato queste ultime maliziose parole nell’orecchio le diede un bacio veloce, si alzò dal letto e uscì dalla stanza, lasciando Nana sola con tutte le sue domande e tutte le sue emozioni, che stavano per esplodere e prendere il sopravvento su di lei.



Primo capitolo di questa fanfiction sulla mia coppia preferita in assoluto.. Spero che piaccia =)
  
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