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Autore: Sidhe_Remedios    20/07/2010    1 recensioni
[Francia/Inghilterra - Francia/Spagna] Non aveva nemmeno voglia di gioire per le migliaia di soldati spagnoli passati a fil di spada, nè per lo sguardo triste, deluso e sofferente che aveva visto dipinto sul viso di Spagna, quando si erano scontrati sul campo di battaglia.
Lui non l'avrebbe mai fatto, questo sembrava dirgli.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: You don't care about us ~

Autore: SidheDCV

Fandom: Axis Powers Hetalia.

Coppia: Francia/Spagna; Francia/Inghilterra

Rating: Gh, per ora Giallo. Ma non escludo un salto fino al Rosso wut.

Avvertimenti: Yaoi

Note: 1. Duunque. Guerra Franco-Spagnola, Battaglia delle Dune [WikiRulez \O/] sono culopesaH forevaH e non ho voglia di dirvi nulla in proposito, fatevi le vostre ricerchine.

Nah, sono buona ok.

Riassuntiiino: Francia e Inghilterra contro Spagna. End de uinner is schieramento France - England.

Altre note a fine capitolo (perchè sì, questo è un capitolo e ce ne saranno altri.)

2. So, se stai leggendo ciò, this is fooor you, Amby cara nonchè mia adorata Espagne (perchè si dice così). E la FrEs regna sieeeempre y comuuuunque ♥

 

You don't care about us ~

 

I campi sterminati che fino a tre ore prima vantavano verdi distese di terra coltivata, erano ora completamente ricoperti di sangue.

Francia non si ricordava di aver mai combattuto una battaglia così sanguinosa (tranne forse Crècy, ma non ne era poi nemmeno tanto sicuro) nè di aver assistito ad una disfatta così disastrosa, benchè stavolta fosse dalla parte del vincitore.

Inghilterra stava lì, ritto al suo fianco, fiero e compiaciuto di aver sconfitto per l'ennesima volta la, ormai non più così

grande, Spagna.

"1658, questo sarà un anno che non scorderanno facilmente."

Non rispose nemmeno, limitandosi a far scorrere lo sguardo tra i corpi stesi a terra, sforzandosi di ignorare la quantità di sangue che sporcava la terra e di riconoscere qualcuno dei suoi uomini.

Vide Condè che, ferito, si trascinava via, probabilmente ad implorare il perdono di Louis, da bravo verme traditore qual'era.

Poco più avanti vide Turenne che si occupava dei feriti, dando prova per l'ennesima volta della sua grande umanità, oltre che delle sue grandi capacità di condottiero.

Si disse che più tardi ne avrebbe parlato con il Cardinale: quell'uomo si meritava davvero un riconoscimento.

Inghilterra, non avendo ricevuto nessuna risposta, si girò leggermente verso di lui, guardandolo con aria interrogativa.

"Che hai, francese?"

L'altro continuò a tacere, tirando leggermente le redini del cavallo e facendolo voltare; si incamminò verso l'accampamento, seguito dallo sguardo perplesso di Inghilterra.

 

Non aveva voglia di rispondere, proprio no.

Non aveva nemmeno voglia di gioire per le migliaia di soldati spagnoli passati a fil di spada, nè per lo sguardo triste, deluso e sofferente che aveva visto dipinto sul viso di Spagna, quando si erano scontrati sul campo di battaglia.

Lui non l'avrebbe mai fatto, questo sembrava dirgli.

E Francis non capiva, non capiva davvero, perchè fin dalla guerra dei Trent'anni i loro rispettivi sovrani e consiglieri (e nobili e borghesi e sudditi) si erano odiati e combattuti.

E loro cosa avrebbero dovuto fare?

D'altronde, una nazione è fatta del suo popolo.

E se i loro popoli e i loro sovrani (soprattutto i loro sovrani) si odiavano a tal punto, che altro potevano fare loro se non obbedire e combattersi?

Se fosse stato un'altra persona, se non fosse stato lui a Francia non sarebbe importato più di tanto.

Tutto sommato gli piaceva il ruolo di nazione più potente d'Europa; era bello, era decisamente bello sapere che tutti gli altri paeso, tutti gli altri popoli ti temevano e ti rispettavano.

Ed era altrettanto bello sapere che a seconda del suo intervento una guerra poteva essere vinta o persa.

D'altronde, se l'Impero era stato sconfitto era anche (e soprattutto) merito suo.

Ma se l'altra nazione era lui, Francia non voleva essere migliore, non desiderava essere temuto nè essere considerato ad un livello superiore.

Erano sempre stati pari loro due.

Se non fossero stati due nazioni, se ci fosse stata solo la componente umana in loro (e per quanto essere una nazione potesse essere bello e soddisfacente, Francia si ritrovava sempre più spesso a desiderare di essere soltanto Francis Bonnefoy e non lo stato francese) era sicuro che la promessa che si erano fatti da bambini, la promessa di rimanere sempre insieme sarebbe stata mantenuta.

E ora lui non si sarebbe ritrovato con l'anima strappata a metà tra l'amore per il suo popolo e l'amore per Antonio.

Ma quelli, per quanto meravigliosi, erano tutti se, erano tutti sogni ed utopie.

 

Francia scosse la testa, scacciando (tentando di scacciare) quei pensieri logoranti dalla mente; sentì vagamente i passi del cavallo di Inghilterra dietro di lui e si preparò a sentire le urla del suo cavaliere.

"Va tutto bene?"

Non aveva urlato.

Francia era talmente tanto stanco e spossato che nemmeno di soffermò a crogiolarsi nell'idea che per una volta Arthur non lo stesse maltrattando.

"Sì, va tutto bene."

Inghilterra sbuffò, affiancandolo e guardandolo torvo.

"Ti conosco da una vita, lo so che c'è qualcosa che non va."

Francia si passò una mano tra i capelli con aria stanca.

"Ho detto che va tutto bene."

Inghilterra non disse più nulla, limitandosi ad osservarlo con aria critica.

Francia non lo guardò nemmeno e proseguì verso l'accampamento; il che non fece che aumentare in Inghilterra la convinzione che Francis stesse veramente male.

Dopo qualche minuto di silenzio, rotto soltanto dal rumore degli zoccoli dei loro cavalli, dal lieve respiro di Francia e dai vaghi sospiri di un Inghilterra un tantino irato, giunsero al campo.

Francia si girò verso di lui per la prima volta dall'inizio della battaglia e gli rivolse uno sguardo deciso, come se gli stesse dicendo di andarsene (cosa strana, dato che non succedeva mai) e si diresse verso la sua tenda.

Inghilterra si arrestò, indecsiso sul da farsi: lo sguardo dell'altro lo aveva trapassato (non aveva mai visto Francia ridotto così e la cosa lo stupiva, decisamente) ma non aveva la minima intenzione di corrergli dietro come una femminuccia.

D'altra parte doveva ammettere che era preoccupato per lui; si conoscevano da sempre, litigi a parte era normale che si preoccupasse per lui.

Forse.

 

 

Noticine:

Condè: Colui che ha ordito la Fronda dei Principi, condottiero francese passato agli spagnoli.

Cardinale: Ovviamente, come se ci fosse bisogno di specificarlo, l'è Mazzarino bello lui.

Turenne: Comandante francese.

 Louis: Luigi, Re di Francia.

   
 
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