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Autore: beba7    20/07/2010    4 recensioni
Lo sentiva, poteva percepire la sua presenza anche nel buio della stanza e sapeva che la stava cercando. Nel suo piccolo nascondiglio Annika si strinse ancora di più verso il muro appena vide un'ombra entrare.
Genere: Azione, Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Annika

annika
Lo sentiva, poteva percepire la sua presenza anche nel buio della stanza e sapeva che la stava cercando.
Nel suo piccolo nascondiglio Annika si strinse ancora di più verso il muro appena vide un'ombra entrare. I passi risuonavano lenti e pesanti tra le pareti e i piedi si fermarono di colpo di fronte alla grata d'areazione inutilizzata dove Annika si era riparata.
La ragazza strinse le ginocchia al petto e si premette le mani sulle labbra per non farsi scoprire.
“Annika dove sei? Tanto so che sei in questa stanza” disse una profonda voce maschile
Dopo aver guardato sotto il letto l'uomo si concentrò sull'armadio che aprì velocemente ma, non trovandovi nessuno, sbuffò impaziente
“Mi sto annoiando Ann... cercarti non è più divertente. Finiamola ora!”
Annika si mosse scomoda e fece scricchiolare il piccolo tunnel dove era rinchiusa mentre l'ombra attenta si girò immediatamente verso la sua direzione.
Colpita da un crescente terrore iniziò a respirare affannosamente. Ormai L'uomo era di fronte a lei, solo una piccola griglia li divideva. Annika presa da un'improvvisa forza si girò e iniziò a gattonare lungo il canale d'areazione non curandosi più del rumore che faceva ma cercando disperatamente un posto da raggiungere.
Si era appena girata quando sentì che l'uomo stava forzando la piccola grata, dopo un paio di metri si gelò sentendo un forte rumore metallico. La grata aveva ceduto. Ancora più freneticamente, come un animale che pur sapendo di non avere speranze di fronte al fucile continua a correre e ringhiare, Annika aumentò l'andatura ma dopo aver appoggiato il ginocchio al freddo e duro metallo del tunnel una mano le afferrò la caviglia e la trascinò fuori. La ragazza tentò di liberarsi dalla morsa con l'altra gamba ma con nessun risultato poiché l'uomo era troppo forte.
Venne trascinata fuori dal suo nascondiglio e tirò una gomitata alle costole dell'uomo che però non si mosse e anzi la cinse alla vita bloccandole le mani dietro la schiena e impedendole così ogni possibile movimento.
L'uomo scoppiò quindi a ridere
“Annika, è inutile che ti arrabbi, te l'avevo detto che non eri buona per giocare a nascondino!”

Note dell'Autrice:
Ecco qui, una piccola delirante storia nata tra i banchi di scuola!

  
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