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Autore: jas_93    21/07/2010    3 recensioni
Sognavo di andare a studiare all’estero fin da quando ero piccola e il fatto che sia addirittura negli Stati Uniti è solo uno dei vari motivi per cui sono al settimo cielo!
Un po' tutti i giovani della mia età sognano di andare a studiare all'estero e, ovviamente, anche io! Ma scesa dall'aereo non sapevo ancora quali persone avrei incontrato e che una in particolare avrebbe lasciato un segno indelebile nella mia vita.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Taylor Lautner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ Pieces Of A Dream ~



Prologo



- Signorina, si svegli! Volevo solo informarla che stiamo per atterrare.
Mi desto dal mio stato di dormiveglia e ringrazio l’hostess.
Finalmente, dopo quasi dieci ore di volo, sono quasi arrivata. Sta per cominciare quello che sarà il mio primo viaggio da sola e che durerà la bellezza di tredici mesi. È cominciato tutto qualche mese fa…

Ero da poco tornata da scuola. A casa non c’era ancora nessuno. Mamma sarebbe arrivata di lì a qualche minuto. Fin da quando avevo cominciato il liceo, la regola era stata una e una soltanto: la prima che arriva cucina! E così anche quel giorno era toccato a me. Quella mattina a scuola era stato il primo giorno tranquillo, senza interrogazioni o compiti in classe, da settimane. Ormai si stava avvicinando l’ultimo mese prima delle vacanze estive e, come di consueto, cominciavamo già ad avere il fiato sul collo da parte dei professori.
Ero intenta a preparare tavola quando mia madre entrò in casa, salutandomi visibilmente esausta.
- Jasmine, sei già a casa?
- Ho fatto prima perché mi ha dato un passaggio Marcella! – le risposi io continuando a occuparmi dei fornelli.
- Oggi mi hanno chiamato dalla segreteria della scuola chiedendomi di passare per ritirare un documento. Non avevo tempo per venire così ho chiesto se potevano consegnarlo a te. Ne sai niente?
- In effetti la bidella è passata a lasciarmi una busta, ma non ho guardato cosa fosse. È nella mia cartella, se vuoi vado a prenderla!
- No, ora mangiamo tranquille. Ci daremo un’occhiata più tardi!
E così anche quel giorno pranzammo raccontandoci cosa fosse successo durante la mattinata.
- Hai più avuto notizie di quel concorso a cui avevi partecipato? – mi domandò lei ad un certo punto.
- No… - risposi io amareggiata. - A tutti i miei compagni è arrivata una risposta, positiva o negativa che sia, ormai manco solo più io, se si escludono le persone che non hanno spedito la richiesta… E quest’attesa è snervante! – conclusi lasciandomi andare sulla sedia.
- Ti confesso che non mi entusiasma troppo l’idea di saperti lontana chissà dove per tutto quel tempo…
Ecco che c’eravamo con il solito discorso. Pensando alla fatica che avevo fatto per convincerla a lasciarmi andare a studiare un anno all’estero, era assurdo il modo in cui dimostrava di essere ancora relativamente contraria.
- … Però so quanto ci tieni, quindi va bene così! – aggiunse sorridendo, intuendo ciò a cui stavo pensando.
Restammo per qualche minuto in silenzio, ognuna immersa nei propri pensieri.
Se c’era una cosa di cui non riuscivo a capacitarmi, era la perfetta intesa che avevamo l’una verso l’altra, fin da quando ero piccola. Ci capivamo subito, anche con un semplice sguardo. Che fossi felice, triste, preoccupata, spaventata, lei se ne accorgeva immediatamente. Sarà che ha dovuto crescermi da sola, che siamo sempre state solo io e lei, che è la persona a cui tengo di più, fatto sta che a volte la vedo più come un’amica piuttosto che come una madre. Sicuramente, però, è la migliore che potessi desiderare.
Era ormai pomeriggio quando, sedute comodamente sul divano, io china su una versione di latino, lei a guardare un telefilm, sentendomi chiamare, fui contenta di distogliere per un attimo lo sguardo dal “caro” Cicerone.
- Mi vai a prendere la busta? Così vedo di cosa si tratta.
Ubbidii senza fiatare. Avevo proprio bisogno di una piccola pausa.
Una volta tornata in sala, le porsi la busta ancora sigillata.
- Allora che dicono? – chiesi curiosa, non dandole quasi il tempo di aprirla.
Il volto di mia madre assunse un’espressione indecifrabile.
- Mamma? Tutto ok?
Cominciavo seriamente a preoccuparmi. Se ne stava lì, immobile, senza proferire parola, con gli occhi spalancati e la fatidica busta stretta tra le dita.
- Ti hanno presa…
- Cosa? – domandai non capendo a cosa si riferisse.
- Ti hanno presa! Andrai a studiare per un anno nel Michigan!!!!
Mi guardò tutta raggiante. In un attimo realizzai e non potei fare a meno di abbracciarla, al colmo della gioia.



Ancora non mi sembra vero. Sognavo di andare a studiare all’estero fin da quando ero piccola e il fatto che sia addirittura negli Stati Uniti è solo uno dei vari motivi per cui sono al settimo cielo!
Dirigendomi verso l’uscita dell’aeroporto di Lansing riprendo il foglio che mi sono rigirata nelle mani per tutta la durata del viaggio. Purtroppo non so molto della famiglia che mi ospiterà, quindi riuscire a trovare le persone che mi sono venute a prendere, nel marasma di gente, sarà una bella impresa. Le uniche informazioni che possiedo sono che si tratta di una coppia con due figli, un ragazzo di diciassette anni e una figlia più piccola, di undici; famiglia Lautner.






~ L'Autrice ~
Allora, eccomi qua con il primo capitolo, anzi, il prologo! Spero che vi sia piaciuto. In realtà avevo intenzione di scrivere tutta la ff per poi riuscire a postarla più regolarmente, ma non ho resistito! Anche perché mi piacerebbe avere qualche vostra opinione per sapere se vale la pena di continuarla, perciò... RECENSITE!!!!
Dunque, ho qualche piccolo ringraziamento da fare:
1) Alla cara Graziella che, involontariamente e inconsciamente, mi ha dato l'idea per questa ff. (Ma che la ringrazio a fare se tanto, spero, sarebbe l'ultima persona sulla faccia della terra che verrebbe a leggerla?! NdA)
2) Dedico questa ff a Marco, che è stato il primo a sentire la trama e che ieri sera quando gli ho letto il pezzo che volevo postare è scoppiato in una sonora risata! ù_ù Ma ti voglio comunque bene! =)
Penso di aver detto tutto! A presto, bacioni a tutti!
P.s. Quasi dimenticavo... Questa ff non è scritta a fini di lucro e (purtroppo) Taylor Lautner non mi appartiene, così come le altre celebrità che vi appariranno.
  
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