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Autore: Mary_Whitlock    22/07/2010    8 recensioni
Ma perché non posso essere una ragazza normale, con una fidanzato normale, una vita normale e soprattutto una morte normale? Perché tutti pensano che non vedo l’ora di diventare un vampiro?Perchè tutti pensano che tornerò domani con quel pervertito del cane?Perchè tutti pensano che io sia felice così?Perchè tutti si ostinano a chiudere gli occhi davanti all’evidenza?[...]Per questo motivo ho deciso che il giorno prima del mio compleanno, perfettamente tra 15 giorni,2 ore e 34 secondi mi suiciderò.(POV RENESMEE)
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jasper Hale, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
- Questa storia fa parte della serie 'perchè ci sono anche io'
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Me encanta las pequeños para siempre

 

 

(POV RENESMEE)

 

Non so perché vi sto per raccontare questi giorni importanti della mia vita ma voglio che chiunque sia nella mia stessa situazione sia reale che fantasiosa trovi il coraggio di lottare per la propria libertà.Che trovi il coraggio per scegliere lei il proprio futuro senza che nessuno gli ostacoli il percorso.

 

 

 

Caro diario,

Oggi mancano perfettamente 17 giorni, 12 ore e 24 secondi al mio diciassettesimo compleanno.Che sta anche a dire che mancano 20 giorni,12 ore e 24 secondi a quando il mio cuore smetterà di battere.Perfettamente 3 giorni di differenza.Questo è dovuto al fatto che al compimento dei miei 17 anni incomincerò la mia trasformazione.Ci sono voluti 13 giorni per arrivare a questa affermazione ma ora è sicuro:il mio corpo ,come ha già iniziato a fare, rallenterà fino a fermarsi.Ce ne siamo resi conto quando la mia età si è finalmente bloccata dandomi la possibilità di crescere come una bambina normale.Era il mio terzo compleanno e sembravo una di cinque anni.Da quel momento ogni compleanno mi si blocca qualcosa.Un po’ come un regalo o un rituale scegli tu il termine che ti sembra più appropriato.Questa cosa è fastidiosa,molto molto fastidiosa.Sono una delle più basse delle classe malgrado l’altezza di entrambi i miei genitori.Non mi sono ancora sviluppata malgrado abbia 16 anni e mezzo:il seno è un prima scarsa e di mestruazioni neanche l’ombra.Ma tutti continuano a negarmi il fatto che sono costretta a non diventare mai maggiorenne.Tutti fanno finta che Carlisle non abbia fatto quei calcoli che ti ho elencato prima e che io sia così solo perché sono un po’ tardiva.Nessuno lo vuole ammetterelo ne parlarmene, pensando che io, come una piccola bambina dell’asilo, gli creda.Mi trattano come se fossi scema.Ma io non lo sono.L’unico che se ne reso conto è Jasper.Lui sa tutto.Sa che non ho ancora le mie cose malgrado ormai abbia incominciato a mentire a tutti pur di non sentire mezza casa preoccupata(troppe donne che vogliono essere mia madre),l'unico a cui dico tutto.Credo che zio Jasper sia il parente con il quale ho stretto il rapporto migliore.Lui ti ascolta senza essere iperprotettivo come mamma,papà,nonna e zia Rosalie;né ti fa una ramanzina  su ogni tuo pensiero che hai deciso di raccontargli come fa nonno;né temi che non ti ascolti veramente perché in testa ha altre cose come zio Emmett e zia Alice;né tanto meno temi con lo racconti alle persone sbagliate come tutti.Lui si mette lì sul divano e ti ascolta come nessun’altro fa. Jasper non pensa che sia una bambina e non mi confonde per una di esse.
 

 

-Nessi. è arrivata Lucy la faccio entrare?- la voce di mia madre bloccò il mio piccolo sfogo facendomi sollevare gli occhi da quel misero quaderno.Chinai il capo in segno di consenso.Lucy entrò.Era una ragazza molto bella.Aveva i capelli, di un biondo chiarissimo, lisci e molto lunghi.I suoi occhi erano celesti e dolci.La sua carnagione era chiara quanto la mia e molto suscettibile alle radiazioni del sole.Era proprio quello il motivo che aveva dato vita alla nostra amicizia.Entrambe non potevamo esporci al sole.Lei era quasi albina e io…bè diciamo che luccicavo.Avevamo fatto amicizia in palestra dove le maestre dell’asilo ci avevano lasciato per farci compagnia a vicenda mentre gli altri si divertivano all’aperto.Così non ci volle molto tempo prima che la nostra amicizia si rafforzasse fino a diventare una specie di amore fraterno. - Guarda cosa ti ho portato –disse tirando fuori da dietro la schiena un CD.-ho messo dentro le mitiche– - Janis Joplin?- - numero 4,10 e 13 .Forse anche altre ma non ricordo!- -un genio quella donna- -un’idolo- Presi il cd infilandolo velocemente nel mio registratore e subito la musica invase la stanza dandoci una grande carica per ballare con quei nostri passi senza senso ma che ci facevano entrare nel nostro mondo scacciando dalla mente tutto ad un tratto le nostre preoccupazioni.




-       Mi spieghi come posso perderla e dimenticarla ?-ero seduta sul letto disfatto di Jasper e stavo infilando il cucchiaio nel nostro gelato preferito:amarena.

-       Perché dovresti dimenticarla ? –

-       Beh dopo anni ci si dimentica delle persone-risposi io passandogli il cucchiaino.

-       Secondo me no - disse lui mangiando un perzzo di gelato e riprendendo appena la bocca fu libera – a parer  mio le perone che sono state protagoniste delle tua vita non si dimenticano. –

-       Lato negativo della faccenda? –

-       Magari i protagonisti sono strozi –

-       A beh – dico io facendo una piccola risata – Cambiamo argomento … devo dirti una cosa….l’ho lasciato –

-       E ora ti senti ????-

-       Soddisfatta ma distrutta allo stesso tempo.Ma insomma Jake deve capire che io non sono sua di principio come lo devono capire tutti!Il mio destino lo devo decidere io non uno stupido imprinting o dei calcoli.No, io sono colei che deve decidere,nessun altro!!!-

-       L’hai lasciato quindi per una questione di principio?-

-       No, è che lui stava diventando assillante.Poi secondo me quello pensa solo a fare l’amore. Ma io il sesso a 16 anni non lo voglio fare che se lo ficchi in testa!Colpa mia se si è scelto una di un secondo di vita??no!Io non ragionavo nemmeno quindi non vale.Vedi tutti hanno deciso fin da principio la mia vita!Appena nata avevo già prestabilito marito,figli e morte!!!- ero sclerata da una parlata normale avevo incominciato ad urlare.Probabilmente la mia faccia era diventata rossissima.

-       Ma ti manca –

-       No Jazz non mi manca nemmeno un po’!-

-       Sicura? -

-       Certo!insomma immagina uno che non puoi fare un passo fuori casa da sola che ti manda addosso un esercito di lupi!diventa straziante e noioso,monotono.-

Jasper sogghignò una risata – ma lo ami -

-       Certo che lo amo e come non potrei, ma non è l’unico ragazzo carino che esista!L’altro ieri, per esempio, Julian Corner mi ha invitata ad uscire.Mangiare un gelato insieme tutto qui e ho dovuto rinunciare perché?Perché Jake era lì dietro e guardava il ragazzo con sguardo omicida –

-       Ok forse esagerava un po’. -

-       Un po’ Jazz?era una cosa terribile non puoi nemmeno immaginartelo .Comunque ho preso la mia decisione e ora sono pienamente soddisfatta della mia scelta di essere single. –

-       Ed ora sei felice ?-

-       Sai Jazz non ho mai capito il senso di questa domanda da parte tua ….insomma dovresti saperlo quanto me come mi sento no?- la mia voce era tornata di tonalità normale ed ora lo fissavo allibita.

-       Sì ok è una domanda stupida ed insensata –risponde lui sorridendo e prendendo un altro cucchiaiata di gelato per poi passarmelo.

-       Ma scusami a te non dovrebbe fare schifo il gelato?- tenevo dentro quella domanda da molto tempo ma, non so per quale ragione, non gliela aveva mai fatta.

-       Ogni vampiro ha qualcosa che gli piace ancora nell’ambito del cibo –mi risponde Jasper felice di avere cambiato discorso:quello di prima stava prendendo una brutta piega –a me piace il gelato all’amarena,a Alice piace il cioccolato e al nonno piacciono le fragole...–

-       Le fragole?a nonno Carlisle piacciono le fragole?-

-       Sì ma lui si sa che è strano –

-       A sì, perché invece te che mangi il gelato sei molto più normale ?-

-       Certo io sono sempre il migliore –mi risponde serio.Presi un cuscino dal letto ed incominciai a tirarglielo addosso divertendomi a vedere come il cuscino si spezzasse e creasse una pioggia di piume d’oca.Quel ragazzo anche senza l’uso del suo potere mi aveva fatto tornare a sorridere.

 

 

 

Caro diario,
la mia vita è una merda.Più la vivo e più me ne rendo conto.Gli unici pezzetti di felicità che mi rimangono sono Lucy e mi zio Jasper.Due persone su un mondo che ne è pieno.Insomma possibile che tutti mi vedano come un angelo sceso dal cielo.Per i parenti sono un miracolo, per i prof una ragazza prodigio, per le ragazze una persona da invidiare, per i ragazzi una “gnocca”.Ma perché non posso essere una ragazza normale, con un fidanzato normale, una vita normale e soprattutto una morte normale? Perché tutti pensano che non vedo l’ora di diventare un vampiro?Perchè tutti pensano che tornerò domani con quel pervertito del cane?Perchè tutti pensano che io sia felice così?Perchè tutti si ostinano a chiudere gli occhi davanti all’evidenza?Quando, anni prima, avevo chiesto di non trasferirci più per poter stare vicino a Lucy fino alla morte intendevo letteralmente fino alla morte.Intendevo fino a quando i miei e i suoi occhi non si fossero riaperti più alla luce del giorno nuovo.Pensavo a me e lei a 90 anni su una sieda a dondolo che facendo la maglia e ci vantavamo dei nostri nipoti, ricordando tristemente i nostri mariti ormai defunti da qualche anno.Nei miei sogni non ero la signora Black ero, Renny non Nessi.Ero solo io e la mia vita.Una volta la professoressa delle medie ci ha chiesto di scrivere un testo su come ci immaginavamo tra venti anni e io ho incominciato a fantasticare.Io con un marito biondo ed alto, giornalista ma che tutte le sere è a casa a coccolarmi.Io maestra di una scuola di violino, con il volto pieno di rughe ma felice.Tre figli perché è il numero perfetto,ne troppo poco come uno,ne quello degli indecisi il due e nemmeno troppi il quattro.Perfetti ,dolci.Una femmina da cullare e da vestire con quei bellissime gonnelline e due macchietti tranquilli solo quando volevano loro.Una famiglia degna della mulino bianco.Certo con i nostri alti e bassi,con i nostri litigi, con la faccia stanca la mattina e qualche volta anche con la voglia che i miei figli si smaterializzino al polo nord per un giorno, ma felice.Felice di avere un marito con il quale non facevo più l’amore per la stanchezza.Felice di avere tre figli che mi tormentavano e che si affidavano a me.Felice di sapere che prima o poi avrei perso tutto.Ma felice.In quel tema presi la bellezza di 10 e quando la maestra volle leggerlo ai miei genitori al colloquio, a loro sembrò entrare da un orecchio e uscire dall’altro.Come se non fosse davvero come immaginavo il mio futuro ma più che altro una stupida fantasia di una bambina immatura o di una ragazza che nasconde, da brava, il segreto di famiglia.Per loro è sempre così, ormai mi ci sono abituata.Ma non posso certo permettere che vada avanti! Per questo motivo ho deciso che il giorno prima del mio compleanno, perfettamente tra 15 giorni,2 ore e 34 secondi mi suiciderò.Porrò fine alla mia vita.Farò chiudere i miei occhi per sempre.Mi prenderai per una pazza ma non puoi immaginare la mia battaglia interiore contro quelli che dicono di essere i miei genitori, ma che in realtà sono solo due esseri che giocano a farli.



- Lucy pensi mai a come morirai?- eravamo sul mio letto,erano le 5 del mattino e lei passava la notte da me. I genitori di Lucy lavoravano molto erano un medico e un bo (nemmeno lei lo sapeva ma viaggiava molto)e spesso la sera nessuno dei due era a casa.Così i suoi erano più che felici di lasciarla a dormire con me.

-  Sì a volte sì.E ho già deciso che non voglio un funerale in grande anzi se fosse per me non lo vorrei neanche!Voglio che quando io morirò si faccia una specie di party in mio onore.Dove si ascolti Janis Joblin e David Bowie  e mi si ricordi per quando ero invita e mi divertivo a ballare con te quei miti della musica.Non voglio che ci sia nessuno al mio funerale.Voglio che il prete, solo, prenda le mie ceneri e le lanci nell’aria perché io voglio essere libera!E poi naturalmente che vada a ballare pure lui perché dopo un gesto così triste a diritto pure lui a sorridere.Tu?-

- Direi  che mi hai letta nella mente.Pure io voglio una cosa simile ma niente prete che balla ti prego!-

- E perché no?Sai che bello con la sua tunicella!-

Scippiai a ridere.Come a volte le venivano in testa certe idee proprio non lo sapevo ma ero felice che fosse così.

Dopo spegnemmo la luce e lì,sul mio letto matrimoniale ci addormentammo incominciando a sognare un prete che ballava David Bowye e, stonato, cantava a squarciagola.E così mentre felice entravo nel mondo dei sogni una piccola lacrima incominciò a rigarmi il volto pensando che io, al contrario di lei, quel prete l’avrei visto da giovane e bella.

 

 

 

-       voglio suicidarmi! - Jasper per poco non si ingozzò con il gelato.

-       Cosa hai detto?-chiese quando riuscì finalmente a respirare .

-       Dico che voglio suicidarmi prima di compiere 17 anni- rispondo io con tono calmo come se fosse una cosa del tutto normale.

-       Renesmee ma sei scema?- zio Jasper solitamente evitava di darmi della scema e della stronza e via dicendo.Anche se appariva come un qualunque ragazzo delle superiori era ultracentenario!Per questo motivo portava rispetto per le donne e raramente si sporcava la bocca in mia presenza.Ergo per cui se era arrivato a ciò era o molto arrabbiato o molto preoccupato…o entrambe.

-       No,non credo per lo meno…sai ho tutti 9 e 10 –

-       Smettila di fare battute qui si parla di una cosa più grande di te!-

-       Più grande di me!e quanti anni credi che abbia 2?-risposi incominciando ad irritami.

-       No Renesme so benissimo che sei grande abbastanza per decidere da sola, ma non voglia che tu commetta l’errore più grande della tua vita-

-       Il mio errore Jazz sarebbe raggiungere i 17 anni!-

-       Lo so benissimo che per te è così ma magari c’è un’altra strada, Renny a volte le scelte ci portano felicità ma altre ci fanno pentire per tutta una vita.Non ti fermerei con la forza e proteggerei questo segreto a costo della mia stessa "vita" ma devi darmi la possibilità di farti cambiare idea.-

-       Jasper ho preso la mia decisione non torno indietro – rispondo seria io e lui sembra rassegnarsi.Abbassa gli occhi e con tono molto più calmo mi rispose:

-       Va bene Renny come vuoi.Ma prima dammi almeno la possibilità di cercare un’altra via,un’altra soluzione meno drastica.-

-       Tanto lo sai anche te che non ci sono –

Sento il barattolo del gelato cadere dal divano di casa mia.Lui stende un braccio e io mi ci cullo sotto.Lui mi stringe in un triste abbraccio e una goccia riga sia il mio che il suo viso.Uniti come una cosa sola stiamo in silenzio coccolandoci e io mi sento dopo anni tra le braccia del mio vero padre. 

 

 

 

Caro diario,

non ti scrivo da giorni ma nono riuscivo proprio a ragionare,il mio cervello si è spento completamente dall'ultima volta.é come se in un certo modo si stia già preparando alla morte.Come se avesse deciso che è contro questa scelta e non a voglia di aiutarmi a compiere il gesto.Questo è iniziato più di una settimana fa quando con le mie parole sono riuscita a distruggere il grande e potente Jasper Whitlock.Le lacrime hanno rigato il suo volto una mezzoretta e faceva finta di nulla come se in relatà fosse sempre forte, come se gli fosse solo andato un moscerino negli occhi.
Ho chiesto al nonno se è possibile per loro piangere e lui mi a risposto di no, o almeno lui non l’aveva mai visto.Ha continuato poi con tutta una pappardella di cose scientifiche che non ho assolutamente capito.Ma io l’ho visto, ho visto il mostro piangere.Ho visto la sua tristezza, il suo dolore nel sapere che mi avrebbe persa.Penso che quindi sia una capacità sola di Jazz:insomma lui con i sentimenti sia piacevoli che non ci sa fare.Lo so che è una cavolata ma in questi giorni come ti dicevo il mio cervello si sta riempiendo di tutte queste cose, cercando di tralasciare tutto il resto.Si concentra su cose banali del tipo “cerchiamo di prevedere che tempo farà domani”e chiedendo poi la conferma a Jasper che in questi giorni non fa che cercare informazioni sui vampiri.
Mi da l’idea che stia pian pianino impazzando.Sono 11 giorni (contando oggi)che non fa l’amore con Alice e passa la notte al computer.Io faccio finta di niete ma lo vedo quando prima che vado a dormire mi degna soltanto di darmi il solito bacio sulla fronte dicendomi dolcemente “Me encanta las pequeños*”per poi tornare a fissare il monitor luccicante,senza trasmettermi nulla, come se fosse obbligato a fare il nostro saluto punto e basta.
È teso come una corda di violino.Non va più a scuola e non si ciba più.Come scusa tira fuori il fatto che in questo periodo fa più fatica a controllare il profumo del sangue umano e che quindi preferisce restare a casa fino a quando sta meglio.Riguardo al non bere più sangue risponde che essendoci con più frequenza bel tempo ci sono troppi escursionisti.Quando una lacrima dalla disperazione gli scende dice che si è appena lavato la faccia e riguardo a ciò che cercava rispondeva solo che era curiosità.
Da piccola avevo litigato con mio papà per non dare privacy alla famiglia e da quel momento mia madre aveva imposto la sua protezione su tutti i membri della famiglia.Non sapevano certo che era solo perché volessi che i segreti che avevo con Jasper restassero davvero segreti.
Zia Alice si stava iniziando veramente a preoccupare ma lui rispondeva che era solo un periodo no e che sarebbe tornato tutto come una volta prima ancora che potesse vederlo.Alice come ogni volta si fidava cecamente di lui e lo lasciava in pace.Jasper sta facendo di tutto per me.Si sta rovinando...e per quale motivo?
Tanto sappiamo benissimo tutti e due che è assolutamente inutile.

 

 

-       Ti vedo strana Renny che hai?-mi chiede Lucy mentre giriamo come due sceme nel parco facendo per l’ennesima volta il tondo della pista ciclabile che lo delimita.

-       Niente sono solo un po’ stanca.Poi ho preso 5 in un tema –

-       Va beh dai capita .Sicura che sia tutto qui ?-

-       Sicurissima Lucy.Stai tranquilla non voglio mica suicidarmi!-

 

 

 

Il campanello suonò distraendomi dal mio stato di trans davanti al televisore.Ero arrivata a guardare Hello Kitty ciò significava “noia assoluta”.Non so se lo stavo davvero seguendo.In quegli ultimi giorni,5 prima del giorno prescelto per mia morte, devo dire che mi ero agitata.Non pensavo ad altro, al mio passato.Pensavo a quando Jasper non voleva starmi vicino per paura di farmi male, di tutte quelle persone che avevano rischiato la loro "vita" davanti ai volturi per la mia, che poi buttavo via come un abito troppo usato.Pensavo a Lucy e a quando da bambina mi obbligava a fare sia Harry Potter che Robin Hood con la scusa che se lei faceva la femmina chi faceva il suo amico?Pensavo a tutto questo mentre immagini continuavano a passarmi per la mente come un film veloce di tutta la mia vita.

Aprii la porta e un ragazzo alto con i capelli biondi mi si piombò d’avanti.I suoi occhi erano scuri come la pece e in mano teneva un mucchio di fogli bianchi.

Sorrideva come non l’avevo mai visto prima sorridere e fece sorridere anche me facendo bloccare tutto ad un tratto il mio film mentale.

-       Renny i tuoi sono in casa?-mi domanda ancora prima di salutarmi.

-       C’è mio padre che prepara la cena –rispondo tirando un occhio in cucina. –mia mamma è andata a fare shopping con tua moglie-

-       So come togliermela dai piedi. Ti va di fare quattro passi?-

-       Certo.Papà io vado da Lucy in bici, ci vediamo per cena –

-       Ok porta il cellulare –

-       Preso. Ciao-

Corse fuori e camminando l’uno accanto all’altra inoltrandoci nella foresta.

Lì,nel centro del bosco, dove eravamo sicuri che le orecchie indiscrete dei nostri famigliari non ci potevano sentire, ci sedemmo per terra l’uno davanti all’altra.Jasper appoggiò i fogli di lato e mi prese entrambe le mani.

- Renny ce l’ho fatta.Ho trovato la soluzione –mi disse mentre le lacrime che tratteneva incominciavano a rigargli il viso.

Presa dalla foga gli saltai al collo facendolo cadere.Io sopra di lui continuavo a ridere e a piangere senza capire bene che sensazione provassi.Avevo voglia di correre, di urlare, di saltare.Non ero mai stata così felice nella mia vita.La possibilità del suicidio si stava pian pianino dissolvendo nella mia mente, il mio cervello aveva ragione: non l’aveva mai del tutto accettata.

-Basta cazzate dora in avanti promesso!-gli sussurrai poi dandogli un bacio sulla guancia e stringendolo il più forte possibile.Lui mi tirò su in piedi mi abbracciò facendomi poi girare in aria.

- non sono sicuro che funzioni –disse quando mi rimise a terra –insomma ho girato una maniera di pagine ma nessuno dava una vera soluzione al problema.Quindi tramite le varie leggende l’ho diciamo creata io.Mi sono fatto aiutare dal nonno anche se non gli ho detto a cosa serviva e beh Carlisle raramente sbaglia quindi.-

- è fatta!ora spiegami bene come funziona.-risposi cercando di placare la mia euforia e risedendomi a terra.

- allora –iniziò lui imitando il mio gesto e prendendo i foglio ormai tutti stropicciati:c’eravamo praticamente rotolati sopra.-la soluzione è molto semplice;al tuo interno in questo momento c’è un 70% di veleno e un 30% di sangue umano.Quel 70% quando eri bambina era un banale e insignificante 5% ma man mano che crescevi aumentava facendoti bloccare una cosa per volta.Al tuo 17 compleanno, ovvero tra sei giorni, questo 70% sarebbe diventato un 100% e tu saresti diventata…come me ecco.Per far si che questo non accada dobbiamo combattere il veleno con il sangue.In breve dobbiamo iniettarti il 70% di dose che ti manca cercando un altro “produttore “di AB negativo.-

- non mi piacciono le siringhe e non voglio certo essere presa per una drogata!- rispondo io mentre la soluzione del suicidio mi torna in mente.

 - l’importante che entri nel tuo corpo - dice lui facendomi capire che ci sono numerose altre vie per far si che il sangue entri in circolo.

- quindi vale anche se lo bevo?-

-tecnicamente sì.La mia idea era quella che puoi bere il sangue a tutti i pasti compresa merenda e colazione, in più ti faccio una iniezione al giorno.Questo fino al pomeriggio del tuo complenno quando ci sarà la festa.Si tratta naturalmente di sangue umano.-

-beh a te piace-

-mi pare leggermente ovvio.Ma tu è da quando vai all’asilo che non vuoi più bere sangue quindi posso benissimo capirlo se non vuoi….-

- zitto- gli dico sporgendomi in avanti e tappandogli la bocca con un dito –va benissimo così.La tua idea è perfetta –gli scocco un’ altro bacio sulla guancia e mi tiro su in piedi.

- benvenute maniche lunghe per sei giorni –grido al cielo felice come una scema facendo scoppiare mio zio a ridere.

- aspetta –dice lui interrompendo la mia scenetta –dobbiamo trovare ancora una persona vicina che ti dia una po’ del suo sangue e che soprattutto sia AB negativo, il sangue più raro.Senza dire niente a Carlise.-

-io ne conosco 3 –rispondo sorridendogli.

 

 

 

Caro diario,

la vita forse non è proprio una merda o meglio ci sono volte orribili ed altre troppo belle per essere vere. Ci sono momenti che ti chiedi perché sei venuta al mondo se devi solo soffrire, ci sono altri che ti chiedi perché invece non sei venuta al mondo prima per goderti queste bellezze.Insomma la vita è un mistero, un vero mistero. Viviamo alla ricerca di risposte che rimarranno per sempre oscure.Viviamo con sogni che magari finiranno solo per essere ricordi. Viviamo per soffrire e per stare sereni, per piangere e per ridere, per solitudine e per amore.Per amore… soprattutto per amore.Per avere una persona accanto che sia tuo marito,il tuo migliore amico o anche solo il tuo zio non importa ma che ti ami e che ti stia vicino nei momenti di difficoltà. Perché chi ti ama non ti abbandonerà mai.



Quando suonai il citofono una certa agitazione mi percorse il corpo.Non avevo mai voluto dirle la verità, la nostra amicizia andava bene così.Se mi avesse insultata, trattata male per averle nascosto la verità per tutti questi anni non me lo sarei mai perdonata.Accanto a me Jasper mi strinse forte la mano per darmi coraggio.

–      Andrà tutto bene –mi sussurrò in un orecchio per poi riprendere la sua posizione alta e fiera.

La porta si aprì e Lucy apparve nel suo vestito di lino bianco.

-       Renny che ci fai da queste parti ?- disse felice di vedermi come sempre.

-       Dovrei parlarti di una cosa importante, una cosa che forse avrei dovuto dirti prima ma che non ho mai avuto il coraggio di dirti –

-       Tranquilla entra.Mamma è Renesme con suo zio.-disse poi alzando la voce.

-      Aspetta che vengo di lì –Una donna magra a non molto alta comparve dalla porta della cucina.- buon giorno- disse stringendo la mano a Jasper che chinò il capo contraccambiandole il saluto.

-       Potevi evitare –gli sussurrai in modo tale che solo lui potesse sentirmi.

-       Che ho fatto ?-

-       Lascia stare uomo dell'800.Ciao è un piacere vederti –concludo alzando la voce e abbracciando la pallida signora.

-       Volete fermarvi per cena ?-

Guardai Jasper che mi guardava male con il volto da”se accetti ti uccido”.Soffocai una risata.

-       scusami ma mio papà ha già iniziato a cucinare.Sarà per la prossima volta.-

-       Sei sempre la benvenuta.Venga pure signor Cullen.Le posso offrire qualcosa da bere?-

-       Dell'acqua andrà benissimo grazie -risponde per poi seguire la donna in cucina.

-       Andiamo in camera mia –disse Lucy incominciando a salire le scale.Io la seguii agitata più che mai.Avere Jasper che mi stringe la mano mi aiutava ora era totalmente sola.Sola, immersa nel mio grande errore.

Raggiungemmo la sua stanza molto infantile ma che lei adorava tanto da non volere assolutamente cambiare e ci sedemmo sul letto.

-       allora cosa volevi dirmi?- mi dice sorridente.

-       Lu, io ....-mi guardo intorno.Lucy aveva una vera passione per queste cose un po' come me.I libri di Harry Potter erano poggiati ordinatamente su uno scaffale accanto ad altri di lupimannari,streghe,folletti e ...vampiri.Forse sarebbe stato più facile di quanto avevo pensato.-io sono un mezzo vampiro –

-       Tu sei cosa?-mi chiede incredula.

-       Sono nata da un vampiro, mio padre, e da un’umana mia madre.Dandomi alla nascita pure lei è diventata un vampiro e così tutta la mia famiglia è un'essere fantastico.Anche i vari nonni e zii lo sono.Non potevo stare alla luce del sole perché essendo quella che sono luccico.-

Non parlò. Era stupita ma come potevo negarglielo.

-       perché non me lo hai mai detto?- chiese poi.

-       Non lo so mi sembrava che tutto andasse bene così come era.-

-       e io ho letto tutti questi libri e non mi sono resa conto che la mia migliore amica lo era!-

Alzai le spalle.

-       E perché me lo vieni a chiedere proprio ora?-

-       Perché la tua famiglia e te siete gli unici AB negativo che conosco e mi serve il vostro aiuto –

Lei indietreggiò preoccupata.

-      Non ti voglio mangiare! -le urlai contro.Lei sembrò tranquillizarsi.

-      Bene e allora per cosa?-

Incominciai a raccontarle tutta la storia.Partendo da quando sono nata e Jake si era innamorato di me con l’imprintig.Le parlai dell’amicizia che avevo con Jasper e del perché mia zia e mia nonna fossero particolarmente protettive con me.Le raccontai tutto dal momento in cui il cuore di mia madre aveva smesso di battere fino a quando avevo deciso di suicidarmi e Jasper mi aveva salvata.

-       Per questo ho bisogno del tuo aiuto.Significa molto per me –

-       Non ti preoccupare ti aiuterò.Promesso- dice lei tendendomi la mano –per sempre insieme –

-       Fino alla morte – le dico stringendola.

 

 

 

-       Ok Renny eccoti il bicchiere –disse Jasper porgendomi quel liquido rosso.

Eravamo nella foresta io, lui e Lucy che ormai voleva seguirmi come un cane per paura che il mio cuore potesse bloccarsi da un momento all’altro facendo finire la nostra amicizia.Presi il bicchiere e lo avvicinai alla bocca.

-       che schifo – disse Lucy abbastanza alto da permettermi di sentire.

-       Sai vero che non mi aiuti –presi e tappandomi il naso lo bevvi tutto in un colpo. Non so bene il perché della mano sul naso,secondo me non funzionava, ma fin da piccola facevo così quando una cosa mi faceva schifo.Quando lo fini passai il bicchiere a Jasper e guardai Lucy intenta a trattenere un colato di vomito.

-       Non è neanche così male – dissi tra me - poteva essere peggio.Lucy sei buona !–

-       Ma vaffanculo –mi rispose lei.Diciamo che me l’ero meritata.Scoppiai a ridere e lei mi seguì.

-       Dai tira su la manica della camicia- mi disse poi Jasper che aveva già pronta la siringa.

-       Fai veloce!Non metterci una vita come ieri!-

-       Promesso su dai muoviti!-

Tirai su la manica della camicia e un piccolo pizzicotto doloroso mi prese al polso.

-       fatto –mi disse poi lui prendendo la siringe e mettendola in un sacchetto che avrebbe in breve bruciato.

-       Non ti da fastidio l’odore del sangue ? –gli chiede Lucy incuriosita da questo mondo che aveva sempre sognato.

-       Sì ma Renesme è speciale e mi ha aiutato molto con questo mio problema.Ora so trattenermi meglio di prima ,non ti preoccupare non vi uccido –disse sogghignando alla fine della frase.

-       Ne sono certa –gli rispondo io sorridendogli avvicinandomi a lui per abbracciarlo.

 

 

 

Caro diario,

oggi è il giorno che avevo fissato per la mia morte ed invece sono ancora qua.Sono qui sulla mia scrivania che fisso fuori il cielo pieno di stelle pronto a diventare più chiaro per far sì che il giorno dannato arrivi.Se tutto andrà bene tra un giorno sarò ancora qui con un cuore che batte se invece il piano di Jasper fallisce, boh non so cosa farò.Ma non voglio pensare troppo in la anche perché se si pensa troppo al futuro finiamo per perderci il presente.Alla mia festa ci saranno tutti.Verranno naturalmente i miei parenti e Lucy che dopo tutto quello che ha fatto per me(rubando anche del sangue ai suoi genitori e dicendo che era per scuola)sarà una dei protagonisti della festa.Ho deciso di non rivelare nulla a nessuno fino a domani quando salirò sul palco e racconterò che ho trovato un modo per restare umana per tutta una vita.Che ho trovato il modo di crescere e morire.Sarà un colpo per tutti quanti ma non mi interessa perché io sono finalmente felice e questo è quello che conta.Potrò sposarmi e avere dei figli.Potrò diventare maestra di pianoforte e mostrare il mio talento non solo a mio padre.Potrò vivere come è giusto che si viva.E potrò morire come è giusto che si muoia.Sarò felice della mia normalità senza desiderare altro.Sarò felice di essere la fidanzata di Julian Corner che ieri sera sulla pista da ghiaccio mi ha dichiarato che mi amava con un bacio che io ho ricambiato scoprendo una passione per i capelli biondi e ribelli.Sarò felice di lasciarlo e cambiare ragazzo come ogni ragazza fa.Di divertirmi e di trascorrere la mia vita giorno dopo giorno non importa quanto poco durerà.Non mi interessa.Perché io voglio essere Renesmee Carly Cullen e nessun’altro.Semplicemente me.

 

 

 

-Sono contenta di avere te,Jazz, al mio fianco –gli dico mentre, dopo che la festa era appena finita.Ce ne stavamo su una collina poco dopo il bosco da dove potevi vedere tutta il paesino dall’alto.

- Se tu sei felice per me va bene –mi risponde senza mai distaccare gli occhi dal tramonto.

-Cosa c’è Jazz?- gli rispondo preoccupata.

-è solo che una parte di me non voleva che il mio piano funzionasse –si volta guardandomi con un sorriso che mostra non gioia ma tristezza.- non so come farò senza di te.-

Mi avvicino a lui e gli prendo le mani obbligandolo a guardarmi.

-Jazz ma io non ti abbandonerò mai,sarò sempre con te- gli dico portandogli le mani al cuore –proprio qui.Pronta a proteggerti da tutti e da tutto.-

Stacca le mani e si avvicina delicatamente a me.Mi scosta un ciuffo ribelle che mi è caduto sugli occhi mettendolo dietro le orecchie e mi fissa con quegli occhi pieni di lacrime e tristezza.Poi delicatamente appoggia le labbra sulla mia guancia e mi scocca un bacio dolce e delicato.

-       Non ti dimenticherò mai questo lo sai vero?-mi dice poi continuando a guardarmi.

-       Le persone che sono state protagoniste delle tua vita non si dimenticano mai  -

 

 

 

 

80 anni dopo

 

- Mi dispiace –Dice il medico per poi uscire.

Ho aspettato questo momento per molto tempo senza averne paura.Senza temere l’ignoto.E ora che sono qui in questa stanza spenta di un'ospedale sono felice.Felice di essermi sposata con Julian, il ragazzo che ho scelto di lasciare per altri e l'uomo che, alla fine, ho scelto di amare per tutta la vita.Felice di aver avuto due figli ribelli.Felice di essere invecchiata e ammalata.Felice di dover ammettere che ormai non ho che pochi minuti di vita.

-Vieni Nessi abbracciami un po’ –mi dice Jacob accanto a me.Facendo un po’ di fatica mi tiro su a sedere e lo abbraccio dandogli un piccolo bacio sulla guancia.

- ti ho sempre amata –mi dice.

-non avrebbe funzionato Jake, ma ti prego non ricordarmi per questo.Ricordami come un’amica-

-te lo giuro piccola –sorrido leggermente a quella specie di battuta prima di vederlo uscire dalla porta bianca dalla mia stanza.

Vedo a quel punto avvicinarsi Alice e Emmett che come al solito hanno il loro sorriso ribelle.

-Vi prego ragazzi non smettete mai di ridere –

-Come vuole nonna Renesmee – mi dice sorridendo Emmett.Mi danno entrambi un bacio e si mettono da parte continuando a fissarmi.

Si avvicina Carlisle che per una volta non mi dice niente ma mi da teneramente un bacio sulla fronte accarezzandomi la faccia come faceva quando ero una bambina.

Arrrivano poi Esme e Rosalie entrambe immerse nelle loro lacrime invisibili.Che mi abbracciano in contemporanea.

- Miraccomando ricordati di noi-mi dice Rosalie

- Rosy come potre idimenticare le mie mamme due?-

Lei mi sorride e mi tocca la mano per poi allontanarsi con la madre.

- Addio piccola – la voce di mio padre mi fece sobbalzare.- Sei magnifica anche così -

-O preso dal migliore - gli dico stringendolo forte e trascinando a me anche la mamma.

-Sei sempre stata una figlia fantastica –non rispondo mi lascio cullare per l’ultima volta come se non avessi tutta quelle rughe ma fossi piccola e innocente.

Mio padre raggiunge Carlisle che lo abbraccia per consolarlo mentre mia madre si mette al mio fianco stringendomi la mano.

Mi guardo intorno.Mancano 3 persone importantissime, forse le più importanti della mia vita.

E mentre sono lì che le cerco le vedo entrare dalla porta belli come sempre.

-Ciao mamma – mi dice mia figlia saltandomi al collo - vedrai andrà tutto bene, non stai poi così male …-incomincia a piangere e mio figlio più grande interviene prendendosela tra le braccia mentre un mare di lacrime coprono anche il suo viso.

La porta in un angolo e cerca di consolarla.Io li guardo.Sono la cosa più bella che possa immaginare.Sono la mia vita, la mia fonte di energia quotidiana.Sono tutto.

- Ciao Renny – mi giro e lo vedo.Con la sua giovinezza che lo fa restare sempre un bellissimo ragazzo.

- Ciao Jasper –

- Sei felice? -

- Come non sono mai stata –

Le lacrime incominciano a rigargli il volto e mi avvicino a lui per abbracciarlo.

-Ti voglio bene Jazz – gli dico in orecchio.

-Anche io –mi dice per poi darmi un bacio sulla mano libera.Si stacca da me con dolcezza, guadrandomi con lo sguardo fino alla fine poi raggiunge Edward e lo abbraccia restandogli icollato per un po'.

Vedo Carlisle che sussurra agli altri che è megli uscire per lasciarmi sola con i figli.

Tutti acconsentono, sento la mano di mia madre staccarsi.Tutti incominciano ad uscire passandomi a dare l’ultimo bacio,l’ultima carezza,l’ultimo saluto.

- Jasper ti prego resta –lo blocco prima che possa uscire –Ti voglio vicino.-

Japer si ferma e torna indietro da me.

Vedo i miei figli raggiungerlo.Lucy, la mia figlia più piccola mi pone una mano sulla spalla mentre l’altro Josh mi mette le su mani sulle gambe standomi vicino il più possibile.

-Salutatemi i miei nipotini e raccontategli tutte le storie che io ho detto a voi– dico in un sussurro,la mia voce incomincia a scarseggiare.

Loro fanno cenno di sì con la testa continuando a lacrimare e a stringermi forte.

Jasper mi raggiunge.Io tendo le bracci e lui si china verso di verso di me.Lo strigo nelle mie braccia più forte che posso.Appoggio la mia faccia sul suo petto senza staccarmi da lui.Lui piangendo mi da un piccolo bacio sulla fronte e come se quella fosse l'ennesima volta che vado a letto mi sussurra dolcemente “Me encanta las pequeños*”.”Anche io...per sempre”gli rispondo per poi abbracciata a lui chiudere felice gli occhi per l’ultima volta .

 

 

*Me encanta las pequeños=ti voglio bene piccola

   
 
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